Banca d'Italia - Sede di Genova La situazione economica nelle analisi della Banca d’Italia la finanza pubblica, l’economia reale, la domanda e l’offerta.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Dott.ssa Diva Caramelli
Advertisements

Lezione 7 Applicazione: la politica economica nel breve periodo
Lezione 3 Lequilibrio del mercato dei beni Istituzioni di Economia.
La valutazione di affidabilità creditizia
La crisi Irlandese Relazione eseguita da: Valeria De Santis
Ciclo di Incontri I supporti strutturali allimprenditoria nelle nuove sfide del mercato 7 ottobre Primo Seminario - Il mercato del credito: analisi.
Origine e diffusione della crisi subprime
Scenari Macrofinanziari M1 - Marotta 18/10/ Meccanismo di trasmissione per BCE (2000, 2002) Il lungo periodo, con prezzi flessibili Inflazione come.
Il sistema finanziario
La Macroeconomia: l’offerta e la domanda aggregata
Italcementi CSES - Italcementi Group GEI – 22 marzo Costruzioni: ancora incerta la ripartenza Centro Studi Economici e Sociali Osservatorio congiunturale.
Il finanziamento bancario alle PMI dell’Alto Adige
La fase di sviluppo intensivo ( ) 1.La crisi della fase estensiva di sviluppo 2.I caratteri strutturali della fase di sviluppo intensivo.
Corso di laurea in Scienze internazionali e diplomatiche corso di POLITICA ECONOMICA a.a SAVERIA CAPELLARI La domanda aggregata nel lungo periodo.
Lezione 1.
CRISI FINANZIARIA E CREDITO ALLE IMPRESE: EFFETTI OSSERVABILI E RISCHI PER L ITALIA Ciro Rapacciuolo Centro Studi Confindustria Confindustria Genova Genova,
Convegno “Banca-Impresa: un rapporto in evoluzione”
COMMISSIONE EUROPEA DG Occupazione e Affari Sociali Laura BARDONE DG Economia e Finanza Leconomia italiana: congiuntura, prospettive ed aspetti strutturali.
Modelli macroeconomici in economia aperta
CORSO DI ECONOMIA POLITICA MACROECONOMIA Docente: Prof.ssa M. Bevolo
Realizzazione dott. Simone Cicconi CORSO DI ECONOMIA POLITICA MACROECONOMIA Docente Prof.ssa M.. Bevolo Lezione n. 2 I SEMESTRE A.A
Realizzazione dott. Simone Cicconi CORSO DI ECONOMIA POLITICA MACROECONOMIA Docente: Prof.ssa M. Bevolo Lezione n. 1 I SEMESTRE A.A
IRES settembre 2004 Distribuzione del reddito e produttività Il calo della produttività, il declino dellItalia, la questione retributiva.
La situazione del credito in Campania e Italia
Presentazione al CNEL PROMETEIA Lo scenario macroeconomico Roma, 8 maggio 2003.
Risparmio, investimento e sistema finanziario
La congiuntura dellindustria manifatturiera in Toscana: consuntivo II trimestre 2012 aspettative III trimestre 2012 Firenze, 4 ottobre 2012 Riccardo Perugi.
Lezione 8 La politica fiscale, il deficit ed il debito pubblico
Corso di Macroeconomia Lezione 7 : Modello IS-LM
Napoli 14 giugno 2013 Complesso monumentale di Santa Chiara Sala Maria Cristina Presentazione del rapporto della Banca d’Italia su: L’economia della Campania.
1/9 Recessione finita per l’economia del Veneto? Lo scenario congiunturale Imprese artigiane e fiscalità locale in Veneto: dieci anni di imposte e vincoli.
M A C R O E C O N O M I A Analisi dei meccanismi che determinano il funzionamento e la performance di un sistema economico nel suo complesso Fenomeni macroeconomici.
Esercizi di politica economica Per vedere graficamente i vari casi descritti in ciascuna slide è necessario far partire le animazioni Le risposte ai quesiti.
Realizzazione dott. Simone Cicconi CORSO DI ECONOMIA POLITICA MACROECONOMIA Docente: Prof.ssa M. Bevolo Lezione n. 1 II SEMESTRE A.A
Realizzazione dott. Simone Cicconi CORSO DI ECONOMIA POLITICA MACROECONOMIA Docente Prof.ssa M.. Bevolo Lezione n. 2 II SEMESTRE A.A
Introduzione al corso Istituzioni di Economia Politica II Istituzioni di Economia Politica II (CLEA/CLAM )
I principali temi della macroeconomia
CORSO DI ECONOMIA POLITICA MACROECONOMIA Docente: Prof.ssa M. Bevolo
Capitolo 5 LA FUNZIONE DI TRASMISSIONE DELLA POLITICA MONETARIA
Mankiw, MACROECONOMIA, Zanichelli editore © Capitolo 5: L’economia aperta Capitolo 5 L’economia aperta.
Modello Domanda-Offerta Aggregata (AD-AS)
1 ECONOMIA POLITICA Esercitazione 7 dicembre ‘07.
La politica fiscale, il deficit ed il debito pubblico
Domanda e offerta di moneta
La congiuntura dell’artigianato in Toscana Consuntivo 1° semestre 2009 Previsioni 2° semestre 2009 Unioncamere Toscana CNA Toscana Confartigianato Imprese.
Il credito in Toscana I trimestre 2015 Firenze, Luglio 2015.
La congiuntura italiana. Produzione industriale A novembre, l’attività produttiva nel settore industriale (al netto delle costruzioni) ha mostrato un.
Sovraindebitamento, povertà ed esclusione sociale: quale impatto sulle famiglie italiane? Carlo Milani Workshop «Sovraindebitamento e inclusione sociale:
Moneta, tassi di interesse e tassi di cambio
A NALISI PREVISIONALE SULL ’ ANDAMENTO DELLE IMPRESE COOPERATIVE D ICEMBRE 2015.
L’ equilibrio del mercato dei beni: applicazioni Istituzioni di Economia Politica II.
Ufficio Studi La congiuntura dell’industria manifatturiera in Toscana Industria manifatturiera e sviluppo regionale: appunti di lavoro Luciano Pallini.
L A RIPRESA ECONOMICA IN I TALIA : QUADRO MACROECONOMICO, DINAMICHE SETTORIALI E COMPORTAMENTI DELLE IMPRESE Roberto Monducci Istat - Direttore del Dipartimento.
L’AGRICOLTURA NAZIONALE Quarto trimestre del 2013 Roma 27/02/2014 Fabio Del Bravo - ISMEA.
Il prodotto interno lordo Questo è il primo argomento di macroeconomia, ed è anche il primo di due argomenti che introducono due misure statistiche di.
L’indebitamento delle famiglie italiane oggi e gli scenari di domani Riccardo Brogi Ufficio Valutazioni Economiche Associazione Bancaria Italiana
1 Il sovraindebitamento delle famiglie italiane: tra “l’incudine” finanziaria e il “martello” economico a cura di Carlo Milani Workshop “La gestione del.
La politica economica in economia aperta
Politica economica Parte seconda Valentina Meliciani.
Bilancio e analisi di bilancio delle PMI modulo 4 Michele Pisani Il Capitale Circolante Netto commerciale.
6. Gli Impieghi del Reddito 5. Il Prodotto Regionale 7. La Distribuzione del Reddito 1. Il Territorio 4. L’Impresa 3. Il Lavoro 2. La Società Sviluppo.
Rapporto 2011 Osservatorio sui bilanci delle società di capitali in Toscana Cristina Marullo Ufficio Studi Unioncamere Toscana.
1 Trento 3 ottobre 2011 dott.ssa ISABELLA SPEZIALI IL MERCATO DEL LAVORO IN PROVINCIA DI TRENTO.
Napoli 26 ottobre 2011 Unione Industriali Riflessioni su: L’economia della Campania 1. Dinamiche dell’economia reale 2. Focus sulla situazione industriale.
Ufficio Studi La congiuntura dell’industria manifatturiera in Toscana “ La magia del credito svelata” Luciano Pallini Centro Studi Confindustria Toscana/Ance.
Imprese italiane tra ripresa e fragilità commento alla Relazione annuale BdI Andrea Landi Modena 9 giugno 2016.
Abbiamo visto occupandoci di crescita e produttività che lavoro e capitale sono le principali determinanti della produzione nel lungo periodo. Questa parte.
La situazione economica della Provincia di Pistoia nel 2012.
Transcript della presentazione:

Banca d'Italia - Sede di Genova La situazione economica nelle analisi della Banca d’Italia la finanza pubblica, l’economia reale, la domanda e l’offerta di credito Genova, 3 aprile 2012

Banca d'Italia - Sede di Genova A che punto siamo in Italia? Nell’economia reale………….. già in recessione …  -0,7% e -2,6% : PIL var. congiunturali in ragione di anno III e IV trim  - 2,6% e - 9,1%: Investimenti var. congiunturali III e IV trim  - 1,4% e -2,8%: Spesa per consumi var. congiunturali III e IV trim  + 8,3% e + 0,1% Esportazioni a valori costanti PIL - 5 pp rispetto al 2007 Reddito disponibile reale pro-capite delle famiglie -7 pp rispetto al 2007 Produzione industriale – 1/5 rispetto al 2007 Inflazione 3,4% (UE 2,7%) Disoccupazione 9,3% - Giovani (15-24 anni) 31,9%

Banca d'Italia - Sede di Genova A che punto siamo in Italia? Nel credito………….. in decelerazione prestiti al settore privato + 2,3% a dicembre / +1,6% genn  Ma con differenze…..  Per le imprese +2,6% dic. +1,3% a genn.  Per le piccole imprese dinamica inferiore  Famiglie +3,4% dic. e +3,1% genn.  E con maggior rischio………  Posizione anomale = 10,8% totale (192 mld)  Per le imprese m/g 14,9% e piccole 15,8%  Nel biennio 2009 – 2010 perdite e acc. = 26 mld

Banca d'Italia - Sede di Genova Nel mondo: crescita più lenta e diseguale

Banca d'Italia - Sede di Genova I mercati finanziari europei Per alcuni tra i principali paesi europei, gli spread sono cresciuti in misura significativa, specie a partire dalla metà del 2011 …

Banca d'Italia - Sede di Genova I mercati finanziari europei … riportandosi a livelli prossimi a quelli che prevalevano prima dell’avvio dell’Unione monetaria …  … ma, all’epoca, c’era il rischio di cambio!

Banca d'Italia - Sede di Genova I mercati finanziari europei

Banca d'Italia - Sede di Genova E le prospettive per l’Italia? Prospettive: il Bollettino economico di gennaio 2012 contempla due scenari …  … il primo ipotizza il persistere della situazione di mercato prevalente a gennaio (con spread a 500 punti),  … il secondo prevede una parziale normalizzazione delle condizioni sui mercati finanziari e del credito.  Attenzione: nessuno dei due incorpora l’effetto di manovre strutturali per il rilancio dell’economia (quindi potrebbe andar meglio rispetto al secondo …  … ma non sono incorporate neppure ipotesi di ulteriori deterioramenti delle condizioni dei mercati (quindi potrebbe andar peggio rispetto al primo!)

Banca d'Italia - Sede di Genova Gli scenari previsivi per l’Italia

Banca d'Italia - Sede di Genova Produzione industriale: “double dip” Inferiore di oltre 20 punti percentuali rispetto al livello pre-crisi …  … Area euro: ca. 10 p.p.  … Stati Uniti: meno di 10 p.p.

Banca d'Italia - Sede di Genova Conseguenze per le famiglie …

Banca d'Italia - Sede di Genova … e in particolare per i giovani

Banca d'Italia - Sede di Genova Finanza pubblica: le manovre 2011…

Banca d'Italia - Sede di Genova … e i saldi previsti Indebitamento netto / PIL ante-manovra di dicembre:  4,6% (2010)  3,8% (2011)  2,5% (2012)  1,3% (2013) Indebitamento netto / PIL post-correzione di dicembre:  4,6% (2010)  3,8% (2011)  1,2% (2012)  0,0% (2013) P.m.: nel 2011 debito pubblico pari al 119,9% del PIL (+1,5 p.p.) …  … dovrebbe iniziare a ridursi dal 2013.

Banca d'Italia - Sede di Genova L’evoluzione del credito in Italia Nell’ultima parte del 2011 i prestiti a imprese e famiglie italiane hanno preso a rallentare, in misura più decisa per le imprese. Tra giugno 2011 e gennaio 2012 la crescita del credito alle società non finanziarie si è ridotta dal 5,2% all’1,3%; per le famiglie è passata dal 5% al 3,1%. Per entrambi i settori la dinamica del credito si mantiene comunque superiore alla media dell’Euroarea.

Banca d'Italia - Sede di Genova Il costo del credito in Italia A partire da gennaio 2011 il costo dei prestiti a breve termine alle imprese è salito significativamente. L’aumento per le imprese italiane è stato maggiore della media dell’Area: il differenziale sfavorevole era pari a gennaio 2012 a 72 pb, contro i 10 pb. della fine del Sul differenziale influiscono anche la composizione settoriale e dimensionale delle strutture produttive nazionali e il diverso costo del funding per gli intermediari.

Banca d'Italia - Sede di Genova La domanda di credito delle imprese Secondo i recenti risultati della Bank Lending Survey, per tutto il 2011 la domanda di credito delle imprese si è mantenuta debole, senza differenze sostanziali per classe dimensionale.

Banca d'Italia - Sede di Genova La domanda di credito delle imprese: IV trim La stagnazione della domanda di credito è stata il risultato di tendenze contrapposte. Al calo del fabbisogno generato da investimenti e operazioni straordinarie si sono contrapposte le richieste connesse al finanziamento del capitale circolante (allungamento dei tempi di riscossione del portafoglio commerciale) e alla ristrutturazione del debito. Di una certa rilevanza sono state pure le richieste indotte dall’agire delle banche concorrenti.

Banca d'Italia - Sede di Genova Restrizione offerta di credito alle imprese Le condizioni per l’accesso al credito da parte delle imprese hanno registrato nel corso dell’anno una continua e accentuata restrizione, più intensa per quelle di grandi dimensioni.

Banca d'Italia - Sede di Genova L’offerta di credito alle imprese: IV trim Nell’ultimo trimestre dell’anno le cause principali della restrizione all’accesso sono state connesse al funding: posizione di liquidità dell’intermediario e sua capacità di ricorso al mercato. Come ovvio, data l’evoluzione congiunturale, mantengono la loro importanza considerazioni sulla rischiosità dei richiedenti credito. Scarso il ruolo della posizione patrimoniale.

Banca d'Italia - Sede di Genova L’offerta di credito alle imprese: IV trim La restrizione dal lato dell’offerta si sostanzia principalmente in un inasprimento di spread e oneri, ma assume una certa importanza anche la restrizione quantitativa. In ogni caso nel quarto trimestre tutte le tipologie di condizioni segnalano un peggioramento.

Banca d'Italia - Sede di Genova La domanda di credito delle famiglie Nel secondo semestre del 2011 la domanda di credito da parte delle famiglie si è sensibilmente ridotta, in particolare nell’ultima porzione dell’anno e per la componente mutui.

Banca d'Italia - Sede di Genova Restrizioni nell’offerta di credito alle famiglie Per le famiglie la restrizione all’accesso al credito si è concentrata nell’ultimo trimestre dell’anno ed è stata più intensa nel settore mutui.

Banca d'Italia - Sede di Genova L’offerta di mutui alle famiglie: IV trim 2011 Come per le imprese, la restrizione per i mutui alle famiglie è stata dettata dal costo e disponibilità di funding, oltre che da timori sull’evoluzione del mercato del lavoro.

Banca d'Italia - Sede di Genova L’offerta di mutui alle famiglie: IV trim 2011 L’inasprimento si è tradotto soprattutto in un maggiore spread richiesto, in secondo luogo in un minore rapporto tra prestito concesso e garanzie. Gli altri termini non mostrano apprezzabili segnali di peggioramento, in linea con i trimestri precedenti.

Banca d'Italia - Sede di Genova COSA FARE / QUALI LE PRIORITA’ Incertezza previsiva straordinariamente elevata L’azione di risanamento non ha alternative: ha ricostituito la fiducia Inciderà negativamente sulla economia (- 0,5% Pil ) Deve associarsi ad una politica di rilancio dello sviluppo: ci vuole un disegno complessivo, organico chiaro e credibile, ben comunicato,con obiettivi quali-quantitativi, tempi e strumenti, Si deve agire su: concorrenza; pubblica amministrazione; conoscenza; giustizia civile; dualismi; infrastrutture.

Banca d'Italia - Sede di Genova Grazie dell’attenzione!