Tutela della salute Diritto allo studio Ins. Patrizia Baruffaldi IC di Villanova d’Asti
I valori di riferimento Accoglienza/inserimento Integrazione/inclusione Tutela della salute Diritto allo studio
La scuola inclusiva Direttiva Ministeriale 27/12/2012 “Strumenti d’intervento per alunni con BES e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica”: “…vi è sempre una maggior complessità nelle nostre classi… per questo è sempre più urgente adottare…una didattica inclusiva più che una didattica speciale.”
I bisogni speciali di salute sono BES Gli alunni con patologie croniche che non influenzano le capacità cognitive e di apprendimento vanno considerati, oltre agli aspetti legati ai loro bisogni speciali di salute, anche gli aspetti educativi, da condividere con la famiglia Il contesto (CLASSE, PLESSO….) è fondamentale per evitare fenomeni di emarginazione che impediscono il pieno sviluppo personale e ostacolano i processi di apprendimento
Alunni con patologie croniche IL DOPPIO RUOLO DELLA SCUOLA FAVORIRE IL PIU’ POSSIBILE UN’ESPERIENZA SCOLASTICA POSITIVA E SOVRAPPONIBILE A QUELLA DEI COMPAGNI DI CLASSE ORGANIZZARE E GESTIRE L’ASSISTENZA PERSONALIZZATA ALLO STUDENTE PER TUTELARNE LA SALUTE
Il quadro normativo LINEE GUIDA NAZIONALI MINISTERO SALUTE/MIUR 2005 Documento strategico di intervento integrato per l’inserimento di studenti che necessitano di somministrazione farmaci in orario scolastico al fine di tutelarne il diritto alla cura, alla salute, all’istruzione.
La somministrazione dei farmaci deve avvenire sulla base delle autorizzazioni specifiche rilasciate dal competente servizio ASL La somministrazione non deve richiedere il possesso di cognizioni specialistiche di tipo sanitario, né l’esercizio di discrezionalità tecnica da parte dell’adulto
Qualora si ravvisi la sussistenza di una situazione di emergenza si deve ricorrere al Sistema Sanitario Nazionale di Pronto Soccorso : Assistere il bambino Effettuare una valutazione primaria delle condizioni Chiamare il 118 Avvisare la famiglia
Le Linee Guida prevedono protocolli d’intesa a livello provinciale/regionale tra -Asl competenti -Istituzioni scolastiche -Enti locali per la definizione dei criteri per il rilascio delle certificazioni, le procedure utilizzabili e l’elaborazione dell’apposita modulistica
In Piemonte… PROTOCOLLO PER LA SOMMINISTRAZIONE DEI FARMACI A SCUOLA - AMBITO TERRITOR. PER LA PROV DI TO E ASL TO3 - MARZO 2012 PROTOCOLLO D’INTESA «Sinergie istituzionali per il diritto allo studio delle alunne e degli alunni affetti da patologie croniche che comportano bisogni speciali di salute in orario scolastico/formativo» REGIONE PIEMONTE E USR PER IL PIEMONTE GIUGNO 2014
La procedura 1) I GENITORI di alunni affetti da patologie croniche o assimilabili, qualora non siano in grado di provvedere direttamente o attraverso propri delegati, presentano la RICHIESTA AL DS accompagnata da CERTIFICATO MEDICO attestante la patologia e la terapia farmacologica o l’intervento specifico da eseguirsi durante l’orario scolastico 2) IL DS verifica la disponibilita’ del personale ad intervenire, previa opportuna formazione/addestramento
2a) Se NO disponibilità il DS cerca collaborazioni esterne dando comunicazione al Sindaco 2b) Se SI disponibilità i genitori inviano una seconda richiesta al DS delegando il personale individuato 3) I GENITORI inviano al DS una seconda richiesta nella quale delegano il personale scolastico disponibile
5) Il Direttore del Distretto Sanitario organizza la formazione:. Spiegazione e dimostrazione. Esecuzione tecnica del personale scolastico affiancato dall’operatore sanitario. Esecuzione tecnica del personale scolastico con la supervisione dell’operatore sanitario 4) Il DS invia tutta la documentazione al Distretto ASL con la richiesta di informazione/formazione/addestramento del personale scolastico
5) Il DS invia al Distretto ASL la scheda di avvenuta formazione con la richiesta di poter attivare l’intervento 6) Il Direttore del Distretto ASL autorizza l’avvio della procedura valida fino a quando non sopraggiungano variazioni o integrazioni della terapia o cambiamenti rispetto ai soggetti che lo effettuano
Tutela del personale scolastico -Copertura rischio infortuni -Responsabilità civile Secondo quanto espresso nelle Linee Guida Nazionali e nel protocollo provinciale/regionale
Il personale scolastico/formativo non disponibile all’effettuazione dell’intervento specifico è comunque tenuto, in relazione al proprio ruolo nell’inserimento scolastico dell’alunno (docente di classe, di plesso, di laboratorio, ecc.) o nella gestione delle emergenze (addetto primo soccorso) ad acquisire le informazioni utili a garantire la necessaria vigilanza sul benessere dell’alunno.
Dati Istat (19 febbraio 2015 – ) Nel sono state le richieste di somministrazione farmaci in tutta Italia, a rivelarlo è uno studio dell'Istat in collaborazione con il Miur. Dall'indagine emerge che hanno avuto almeno una richiesta di somministrazione il 15,20% delle scuole primarie, 2053 istituti, e il 13,60 delle medie pari a 858 scuole.
Il diabete mellito: etimologia In greco antico il verbo διαβαίνειν significa "attraversare" alludendo al fluire dell'acqua poiché il sintomo più appariscente è l'eccessiva produzione di urina Il suffisso mellito (dal latino mel: miele, dolce) per il fatto che il sangue e le urine dei pazienti diabetici hanno un sapore dolce
Classificazione Diabete mellito di tipo 1 (T1DM) anche detto diabete giovanile Diabete mellito di tipo 2 (T2DM) anche detto diabete dell‛adulto o alimentare
Come si manifesta il diabete Il bambino presenta -Frequenti minzioni -Tanta sete -Perdita di peso -Facile affaticamento
Il diabete in cifre Al mondo vivono circa 250 milioni di persone diabetiche In Europa attualmente vivono circa bambini diabetici
Scuola e diabete I problemi principali: -La gestione della terapia insulinica durante le ore scolastiche -La prevenzione e l’eventuale trattamento delle crisi ipoglicemiche del bambino nell’orario scolastico -Il rapporto tra famiglia, scuola, servizi sanitari, enti locali nella gestione del problema
Lo studente affetto da diabete può aver bisogno, nell’arco della giornata, di: -Recarsi in bagno frequentemente -Assumere immediatamente bevande o alimenti ai primi sintomi di ipoglicemia -Misurare il livello della glicemia -Praticare un’iniezione di insulina E’ necessario l’accesso a un locale igienicamente sicuro, nel quale trovare una certa privacy
Gli addetti alla refezione devono essere messi a conoscenza delle necessità dietetiche dei soggetti diabetici IMPORTANTE Dieta con ridotto apporto di grassi
Sport I bambini diabetici possono e devono praticare sport nella scuola senza limitazioni L’esercizio aiuta a mantenere la glicemia sotto controllo, a evitare l’aumento di peso, a mantenere l’efficienza fisica ed è motivo gratificante di socializzazione L’affaticamento fisico può diminuire la glicemia, pertanto i bambini dovrebbero verificare il livello di zucchero nel sangue prima dell’attività fisica e assumere qualcosa, se necessario, prima o durante lo sport
I viaggi di istruzione I bambini diabetici possono partecipare a tutti gli eventi scolastici E’ fondamentale l’accordo tra scuola e famiglia Si auspica un contatto telefonico assiduo con la famiglia per avere i consigli necessari per la gestione di eventuali emergenze
I compiti del personale scolastico Consentire la misurazione della glicemia in ogni momento, secondo necessità Consentire l’assunzione di cibi o bevande in qualsiasi momento, secondo necessità Conoscere i sintomi dell’ipoglicemia Consentire l’iniezione di insulina in caso di necessità Consentire la chiamata a casa in caso di necessità Spiegare agli altri bambini gli aspetti principali del diabete
I sintomi dell’ipoglicemia I sintomi dell’ipoglicemia, che possono verificarsi anche solo in parte, sono: PalloreCapogiro Senso di stanchezzaMal di testa SudorazioneTremore Fame eccessiva e improvvisaNervosismo