Economia della Comunità Produzione, conservazione e riproduzione di beni comuni.

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Transcript della presentazione:

Economia della Comunità Produzione, conservazione e riproduzione di beni comuni

Economia della comunità Le ipotesi di base e i vincoli mentali Le risorse economiche non sono “date” ma costruite dall’azione istituzionale (scaffolding)Le risorse economiche non sono “date” ma costruite dall’azione istituzionale (scaffolding) La riproduzione delle risorse come prerequisito della sostenibilità economica, sociale ed ambientaleLa riproduzione delle risorse come prerequisito della sostenibilità economica, sociale ed ambientale L’equità come prerequisito indispensabile dell’efficienzaL’equità come prerequisito indispensabile dell’efficienza I beni comuni come elemento regolatore di equità e sostenibilitàI beni comuni come elemento regolatore di equità e sostenibilità

La “tragedia dei Commons”: La visione dell’economia standard Ipotesi esplicite:Ipotesi esplicite: –Un lago senza vincoli d’accesso –Due pescatori indipendenti –Ricerca del massimo profitto

La “tragedia dei Commons”: dati B pesca a… A pesca a… Bassa intensità Alta Intensità Bassa intensità 20 q.li 30 q.li 2 q.li Alta Intensità 2 q.li 30 q.li 4 q.li Fonte: F.Delbono, S.Zamagni, Corso di microeconomia, CLUEB, Bologna 1995, pag. 33

Discussione del modello:Discussione del modello: –Non è possibile evitare l’accesso perché la proprietà è comune (per definizione) –La bassa intensità è la tecnica più efficiente sul piano sociale –L’alta intensità è la tecnica più efficiente sul piano privato –La soluzione (individuale) migliore - qualunque cosa faccia l’altro - è la pesca ad alta intensità Risultato:Risultato: –La proprietà comune produce i peggiori risultati sociali

La “tragedia dei Commons”: tutte le ipotesi Ipotesi esplicite:Ipotesi esplicite: –Un lago senza vincoli d’accesso –Due pescatori indipendenti –Ricerca del massimo profitto Ipotesi implicite:Ipotesi implicite: –Capacità produttiva variabile senza costi transattivi –Assenza di effetti reddito –Tempo logico (analisi uniperiodale)

La “tragedia dei Common”

Il modello trascura alcune condizioni peliminari:Il modello trascura alcune condizioni peliminari: –Chiusura-Apertura del sistema –I fondamenti economici e non-naturali dei diritti di proprietà (criteri istituzionali) GodimentoGodimento EsclusioneEsclusione AlienazioneAlienazione “Tragedia dei Commons” o “tragedia teorica”? Critica

Il cosiddetto “Teorema di Coase” Assenza di costi transattivi (tempo storico non influente)Assenza di costi transattivi (tempo storico non influente) Assenza di effetti reddito (parità di rapporti di forza contrattuali)Assenza di effetti reddito (parità di rapporti di forza contrattuali) Qualunque sia la distribuzione iniziale dei diritti, le parti in causa possono sempre negoziare un accordo grazie al quale tutti traggono vantaggio e il risultato è efficienteQualunque sia la distribuzione iniziale dei diritti, le parti in causa possono sempre negoziare un accordo grazie al quale tutti traggono vantaggio e il risultato è efficiente

“Tragedia dei Commons” o “tragedia teorica”? Critica Se il sistema è chiuso: – –L’unità di analisi non è la quantità di pesce ma è il lago (ambiente) la risorsa oggetto di contratto – –La capacità produttiva (i due pescatori) non è variabile perché né A, né B, possono uscire dal sistema. Quindi con la formazione dei diritti proprietà di A (o B) si determina il problema sociale della “disoccupazione” di B (o di A) – –Se A impiegasse B (o viceversa) l’unico salario sostenibile sarebbe 20 q.li (perché si dovrebbe accettare di lavorare a meno?) – –Una istituzione contrattuale efficiente potrebbe essere una società alla pari: ad es. la “Coop Miralago”

“Tragedia dei Commons” o “tragedia teorica”? Critica Se il sistema fosse aperto si riprodurrebbe la stessa tragica condizione attuale delle bio masse marine: – –Depauperamento prodotto dalla pesca industriale dei paesi costieri. – –I diritti di proprietà esistono e coincidono con le acque territoriali, ma l’ecosistema marino non è regolato da nessuna istituzione di cooperazione internazionale. Fallimento di natura istituzionale

La soluzione di equità Azione istituzionale:Azione istituzionale: –Quote di pesca e sanzioni: es. applicazione di un imposta/sanzione almeno pari a 10 nel caso di pesca ad alta intensità Punti di debolezza: “costi” dell’azione istituzionale (sprechi, corruzione, deresponsabilizzazione, ecc.)Punti di debolezza: “costi” dell’azione istituzionale (sprechi, corruzione, deresponsabilizzazione, ecc.) 10

La cooperazione come risorsa “Una … ragione per l’insuccesso nello sviluppare una teoria adeguata deriva da un concetto impreciso di fattore di produzione. Questo è normalmente pensato come un’entità fisica che l’uomo di affari acquista ed usa (un acro di terra, una tonnellata di fertilizzante) invece che come diritto a compiere certe azioni (fisiche). Possiamo parlare di una persona che possiede della terra e che la usa come fattore di produzione, ma ciò che il proprietario terriero possiede nei fatti è il diritto di compiere una circoscritta lista di azioni. I diritti del proprietario non sono illimitati. [Tali limiti di utilizzo potrebbero essere definiti] non soltanto da una regolazione del governo, ma anche dal diritto consuetudinario.” (R.Coase)

“Tragedia dei Commons” o “tragedia teorica”? discussione L’unità di analisi rilevante per la soluzione del problema non è il comportamento individuale ma il comportamento di sistema (il lago e non il pescatore) Il sistema può essere aperto o chiuso in relazione all’ambiente: – –Se chiuso: soluzione spontanea in funzione dei costi transattivi (regole distributive) – –Se aperto: non esiste soluzione ottimale e il sistema è instabile Il sistema è aperto o chiuso in relazione alle istituzioni che lo definiscono

Linee guida dell’azione cooperativa attraverso i processi decisionali bottom-up Analisi strutturaleAnalisi strutturale Analisi comportamentaleAnalisi comportamentale Assetti istituzionali e normativaAssetti istituzionali e normativa PerformancePerformance

La generazione dei commons Ostrom Elinor, Anderies M., Jansses Marco A., A Framework to Analize the Robustness of Social-ecological Systems from an Institutional Perspective, The Resilience Alliance, 2004

Le relazioni principali 1.uomo e l’ambiente naturale 2.utenti della risorsa/gestori dell’infrastruttura 3.Gestione dell’infrastruttura/ comportamenti economici 4.Modificazione delle risorse per il funzionamento dell’infrastruttura 5.Mediazione del rapporto utente risorse naturali 6.Responsabilità degli utenti e gestione dell’infrastruttura 7.Choc esterni (istituzionali) 8.Choc esterni (naturali)

Le relazioni principali 1.uomo e l’ambiente naturale 2.utenti della risorsa/gestori dell’infrastruttura 3.Gestione dell’infrastruttura/ comportamenti economici 4.Modificazione delle risorse per il funzionamento dell’infrastruttura 5.Mediazione del rapporto utente risorse naturali 6.Responsabilità degli utenti e gestione dell’infrastruttura 7.Choc esterni (istituzionali) 8.Choc esterni (naturali)

I principi cooperativi (ICA 1995) a) a)Adesione Libera e Volontaria b) b)Controllo Democratico da parte dei Soci c) c)Partecipazione Economica dei Soci d) d)Autonomia e Indipendenza e) e)Educazione, Formazione ed Informazione f) f)Cooperazione tra cooperative g) g)Interesse verso la comunità

Regole cooperative e mercato

Julius Nyerere e l’economia della Ujamaa Famiglia estesaFamiglia estesa Allargamento dei villaggi sull’economia di tre infrastrutture produttrici di beni pubblici:Allargamento dei villaggi sull’economia di tre infrastrutture produttrici di beni pubblici: –Scuola –Sanità –Amministrazione AutosufficienzaAutosufficienza Cooperazione concertataCooperazione concertata

Economia Rurale Ammalati Enti di ricerca e ONG INFRASTRUTTURA PUBBLICA CoBaSys