UNIVERSITA ’ DEGLI STUDI DI NAPOLI “ FEDERICO II ” FACOLTA’ DI SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI LAUREA MAGISTRALE IN GEOLOGIA E GEOLOGIA APPLICATA.

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Transcript della presentazione:

UNIVERSITA ’ DEGLI STUDI DI NAPOLI “ FEDERICO II ” FACOLTA’ DI SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI LAUREA MAGISTRALE IN GEOLOGIA E GEOLOGIA APPLICATA Corso di chimica ambientale L ’ AMIANTO Prof. Salvatore Andini Anno acc

CLASSIFICAZIONE RIFIUTI Classificazione dei rifiuti (art.7): In base a provenienza: rifiuti urbani (RU) e rifiuti speciali (RS); in particolare questi ultimi sono i rifiuti derivanti da qualsivoglia attività produttiva, economica o di servizi; sono esclusi solo i rifiuti che il Comune abbia assimilato per qualità e quantità agli urbani (non i rifiuti con amianto); In base alle caratteristiche dei rifiuti: rifiuti pericolosi (RP) e rifiuti non pericolosi (RNP);

I rifiuti contenenti amianto (RCA) Le vigenti norme vietano in generale l'utilizzo di materiali con amianto, che quindi sono destinati all'abbandono. In generale, ogni materiale residuale prodotto da un'attività umana (che non sia finalizzata cioè a produrre quel materiale/bene) è rifiuto qualora non sia utilizzato da chi lo produce, ancora nell'ambito della propria attività; quindi è destinato, con riferimento al produttore, all'abbandono, indipendentemente dall'eventuale valore commerciale e dalla possibilità per terzi di riutilizzo. La L. 257/92 (art. 2) definisce rifiuti d'amianto (RCA) i materiali di scarto delle attività estrattive di amianto, i detriti e le scorie delle lavorazioni che utilizzano amianto anche provenienti dalle operazioni di decoibentazione, nonché qualsiasi sostanza o qualsiasi oggetto contenente amianto che abbia perso la sua destinazione d'uso e che possa disperdere fibre di amianto nell'ambiente in concentrazioni superiori a quelle ammesse dall'art. 3 (determinate in 0.6 fibre/cm 3 per il crisotilo). Quali sono i RCA: - residui di produzioni di beni e materiali contenenti amianto; - beni e materiali contenenti amianto dismessi; - residui di bonifica. La L. 257/92 (art. 12, c. 6) classifica i RCA in funzione delle caratteristiche di pericolosità quali friabilità e densità (la friabilità, comunque non meglio definita, sarebbe la tendenza di un materiale a sgretolarsi al solo effetto della azione manuale).

Attualmente tutti i rifiuti di amianto vengono generalmente classificati tossici e nocivi o speciali a seconda che il contenuto di Amianto (polveri e fibre libere) superi o meno i 100 mg/kg. In questo modo, come si è visto, si è esteso a tutti i rifiuti di amianto i criteri di classificazione relativi ad alcune categorie di rifiuti speciali (art.2 comma 4 punti 1), 2) e 5) DPR 915/82; punto 1.2 COM-INT 27/7/84) La maggior parte dei rifiuti di cemento-amianto appartiene alla categoria di rifiuti speciali definita al punto 3) comma 4 art.2 DPR 915/82 (²materiali provenienti da demolizioni, costruzioni e scavi²) per cui non rientrano nel campo di applicazione del punto 1.2 del COM-INT 27/7/84 che si riferisce solo ai punti 1), 2) e 5) dell’art.2 comma 4 DPR 915/82.

MineraleDefinizione commerciale Formula chimica Crisotilo Mg3[Si 2O5](OH)4 GruneriteAmosite(Mg,Fe 2+)7[Si 8O22](OH)2 Actinolite Ca2(Mg,Fe 2+)5[Si 8O22](OH,F)2 Antofillite (Mg,Fe 2+)7[Si 8O22](OH,F)2 RiebeckiteCrocidoliteNa2Fe2+ 3Fe3+ 2[Si 8O22](OH)2 Tremolite Ca2Mg5[Si 8O22](OH)2 Per la Legge Italiana (D.L. N° 277 del 15/8/91) solo sei minerali sono considerati amianti (= asbesti): crisotilo, tremolite, actinolite, antofillite, amosite (varietà fibrosa della grunerite) e crocidolite

Valore Limite (Art. 254) Il Nuovo Valore Limite è 0,1 ff/cm 3 Non può essere superato Il Valore precedente (D.Lgs.277/91) era di 0,2 e 0,6 ff/cm 3 D.Lgs.n. 81/2008 0,1 ff/cm 3

Amianto è il nome comunemente usato per designare un gruppo di minerali. Forme tipologiche più diffuse - la crocidolite (l’amianto blu), - l’amosite (l’amianto bruno) ed - il crisotilo (l’amianto bianco) L'amianto, chiamato anche indifferentemente asbesto, è un minerale naturale a struttura fibrosa appartenente alla classe chimica dei silicati e alle serie mineralogiche del serpentino e degli anfiboli. AMIANTO dal greco: che non si consuma ASBESTO dal greco: che non si spegne Amianto (o asbesto)

I minerali che si trovano in natura sono divisi, in funzione della loro struttura cristallina, in due gruppi: - minerali serpentini - minerali anfiboli Dai primi si ottiene il tipo di amianto conosciuto come crisotilo, o amianto bianco, che si trova nelle rocce sotto forma di aggregati fibrosi anche della lunghezza di due, tre metri. Dagli anfiboli si ottengono altri cinque tipi di amianto denominati: amosite, crocidolite- o amianto blu-, antofillite, tremolite e actinolite.”

Cos'è l'amianto Amianto biancoAmianto bruno Amianto blu I seguenti hanno avuto un’importanza economica. Famiglia serpentinoFamiglia anfibolo

Struttura crisotilo Esiste un misfit dimensionale (stress) Fra lo strato ottaedrico brucitico tetraedrico “parzialmente compensato “ dall’incurvamento degli strati” Il crisotilo è un minerale del gruppo dei serpentini, fillosilicati idrati triottaedrici la cui struttura è definita dall’alternanza di strati tetraedrici [SiO4] con strati ottaedrici MgO2(OH)4, di formula ideale Mg3Si2O5(OH)4

Mg occupa i siti ottaedrici, il Si i tetraedrici Nel crisotilo, Mg 3 (OH) 4 [Si 2 O 5 ], poichè gli strati tollerano solo curvature entro certi limiti e la curvatura è minore all’interno che all’esterno del tubo, i tubi rimangono cavi e non possono eccedere un certo diametro. Il diametro interno nel crisotilo è circa 5 nm, quello esterno 20 nm. Queste unità tubulari spiegano le proprietà fibrose del crisotilo.

I minerali sono caratterizzati dalla proprietà di sfaldarsi quasi all’infinito producendo fibre. Differenza fra la grandezza delle fibre di amosite con quella di un capello umano fibra di amianto crisotilo al microscopio elettronico Per dare una idea della estrema finezza delle stesse basti pensare che in un centimetro lineare si possono affiancare 250 capelli umani, 1300 fibre di nylon o fibre di amianto.

1998: una legge inserisce il sito di Balangero, in provincia di Torino, tra i luoghi inquinati italiani ad alto rischio. Nel sito si trova la più grande miniera a cielo aperto d’Europa per l’estrazione del crisotilo, uno dei minerali comunemente indicati come amianto. La miniera è rimasta attiva dal 1908, anno in cui venne scoperto il giacimento, fino al 1990, quando venne chiusa. Dal 1995 a Balangero opera una società a capitale pubblico che si occupa del risanamento del sito, del monitoraggio ambientale e dello sviluppo del territorio. (RSA s.r.l.)

Proprietà resistenza ad alte temperature resistenza agli agenti chimici isolamento elettrico resistenza meccanica basso costo restistente agli acidi molto flessibile Facilmente filabile fonoassorbente termoisolante Impieghi Impianti tecnologici Mezzi di trasporto Edilizia Industria

Tubi per acqua potabile e per fognature; Lastre piane in fibrocemento Lastre ondulate per coperture Canne fumarie porte tagliafuoco ascensori pavimenti in vinil-amianto cartoni fonoassorbenti tende antincendio in locali pubblici Edilizia

In Italia l’utilizzazione del crisotilo ha rappresentato il 75% del totale di amianto. In particolare nei manufatti in fibrocemento, la percentuale di crisotilo variava dal 10% al 20% con piccole percentuali di anfiboli (crocidolite).

Nell’industria è stato utilizzato come materia prima per produrre innumerevoli oggetti, come isolante termico nei cicli ad alte o basse temperature, barriera antifiamma e materiale fono assorbente Nell’industria

Uso domestico forni, guanti da forno, caldaie, teli da stiro, vasi …

Mezzi di trasporto Treni, autobus, navi……. coibentazione carrozze freni, frizioni, guarnizioni, schermi parafiamma, condotte di riscaldamento, vernici e mastici antirombo

Pericolosità La presenza di amianto nei materiali NON è sinonimo di pericolo!!!

La pericolosità dell’amianto è legata alla possibilità di dispersione di fibre nell’aria alla friabilità del materiale Un materiale contenente amianto può essere considerato friabile se si sbriciola sotto la semplice pressione delle dita. Rilasci di fibre molto minori si hanno invece da materiali in matrice compatta (quando possono essere sbriciolati solo con l’impiego di attrezzi meccanici (dischi abrasivi, frese, trapani, ecc.).) in buono stato di conservazione (coperture di tetti, pavimenti in vinil-amianto). I materiali contenenti amianto in matrice compatta disperdono un numero di fibre inferiore dei materiali contenenti amianto in matrice friabile.

Un materiale compatto (mattonella, lastra di cemento- amianto, ferodo) è meno pericoloso di un materiale friabile!!!!! I materiali possono essere integri, in buono stato di conservazione oppure essere danneggiati a causa di: ripetute manomissioni interventi di manutenzione infiltrazioni di umidità presenza di vibrazioni

DECRETO MINISTERO SANITA’ 6 settembre 1994 FRIABILI Materiali che possono essere sbriciolati o ridotti in polvere con la semplice pressione manuale COMPATTI Materiali duri che possono essere sbriciolati o ridotti in polvere solo con l’impiego di attrezzi meccanici (dischi abrasivi, frese, trapani, ecc..) Classificazione materiali contenenti amianto

FRIABILITA

Amianto fortemente agglomerato Amianto debolmente agglomerato Amianto allo stato puro Le fibre di amianto sono inglobate saldamente nel prodotto con un legante. Tenore di amianto < 20 % del peso Le fibre di amianto sono inglobate debolmente nel prodotto con un legante. Tenore di amianto > 40 % del peso Le fibre di amianto sono inglobate nel prodotto Senza legante. Tenore di amianto fino al 100 % del peso Forme utilizzate

Rischio di liberazione di fibre di amianto

Rischi per la salute

Rischio di malattia

Numero di casi in svizzera

Ripartizione per tempo di latenza dei casi di mesotelioma pleurico

Ripartizione per anni di esposizione dei casi di mesotelioma pleurico

I metodi di bonifica Rimozione Incapsulamento Confinamento e/o rivestimento

Incapsulamento Consiste nel trattare il materiale con prodotti penetranti per inglobare le fibre e ripristinare l’aderenza al supporto oppure ricoprenti per costituire una pellicola di protezione sulla superficie. È il trattamento consigliato dalla normativa per i materiali poco friabili di tipo cementizio. I tempi dell’intervento risultano contenuti. Non richiede l’applicazione di materiale sostitutivo e non produce rifiuti. Occorre verificare periodicamente l’efficacia dell’incapsulamento che, se danneggiato o deteriorato, va ripetuto. L’eventuale rimozione di materiale incapsulato è più difficoltosa. Prima di decidere l’attuazione di un intervento di incapsulamento, occorre valutare l’idoneità del materiale a supportare il peso dell’incapsulante.

CONFINAMENTO e/o RIVESTIMENTO Consiste nella installazione di una barriera a tenuta che isola il materiale Contenente amianto dal resto dell’ambiente. Le tubazioni, le caldaie,... possono essere rivestite con guaine plastiche e metalliche, nastri telati.

Il principale inconveniente di questi ultimi due tipi di bonifica è rappresentato dalla permanenza nell’edificio del materiale di amianto e della conseguente necessità di mantenere un programma di controllo e manutenzione da parte del proprietario dell’immobile.

Consiste nella eliminazione del materiale contenente amianto mediante asportazione completa e smaltimento. E’ necessaria in caso di demolizione distrutture e/o impianti con presenza di amianto Rimozione

E DOPO?? Il confezionamento rifiuti ed etichettatura è una procedura che comporta degli accorgimenti atti alla riduzione di pericolo di rotture accidentali dei rifiuti durante la movimentazione e trasporto. Il materiale deve essere contenuto in un doppio involucro in polietilene, sigillato, decontaminato ed etichettato per il conferimento alla discarica

Dove? Discarica tipo 2A (inerti) Rifiuti con amianto in matrice cementizia o resinoide, classificabili speciali provenienti da demolizioni, costruzioni e scavi Discarica tipo 2B (per speciali) Rifiuti del tipo precedente Rifiuti con amianto in polvere o fibre libere < 100 mg/Kg Discarica tipo 2B (per tossico-nocivi) Rifiuti con amianto in matrice cementizia o resinoide non classificabili speciali Rifiuti con amianto in polveri o fibre libere > 100 mg/Kg < mg/Kg (0.01% - 1%) Discarica tipo 2C Rifiuti con amianto in polveri o fibre libere > mg/Kg (>1%)

TecnicaVantaggiSvantaggi Rimozione eliminazione definitiva rischio elevato per i lavoratori e per la contaminazione dell’ambiente produzione di rifiuti da smaltire secondo le norme vigenti applicazione di nuovo materiale in sostituzione di quello rimosso Incapsulamento costituisce una pellicola di protezione sulla superficie esposta non occorre installare una copertura sostitutiva non produce rifiuti il rischio per i lavoratori addetti e per l’ambiente è minore rispetto alle procedure di rimozione l’amianto rimane in sede con la conseguenza del mantenimento di un programma di controllo e manutenzione durata limitata del trattamento richiede nella maggior parte dei casi una pulizia preliminare della copertura con conseguente rilascio di fibre Confinamento costo generalmente contenuto realizza una barriera resistente agli urti determina bassi livelli di emissione di fibre non comporta lo smaltimento di rifiuti occorre sempre una programma di controllo e manutenzione se non è associato ad un trattamento incapsulante il rilascio di fibre avviene all’interno del confinamento la barriera installata per il confinamento deve essere tenuta in buone condizioni

CONCLUSIONI L'amianto costituisce un serio pericolo! Le fibre di amianto inalate comportano lo sviluppo di malattie che nel peggiore dei casi possono avere conseguenze mortali. In presenza di materiali censiti come conteneti amianto, evitare ogni danneggiamnento o abrasione. I materiali contenenti amianto, se segregati o in buone condizioni di conservazione e non sottoposti a danneggiamento, non costituiscono pericolo per la salute.. I RCA si possono suddividere (classificare) in due categorie: A. Compatti > Non pericolosi B. Friabili > Pericolosi La classificazione di un rifiuto serve a determinare a quale tipo di discarica conferirlo per smaltirlo in sicurezza!! Occorre approfondire il comportamento in discarica dei RCA a breve e a lungo termine considerando che l’amianto non si degrada né in un mese né in 100 anni Smaltimento = impatto ambientale a lunghissimo termine ->> ovvero eredità alle generazioni future Il concetto di impatto ambientale e il monitoraggio meteoclimatico, della falda e delle fibre aerodisperse è fondamentale per lo smaltimento e il controllo e l’inertizzazione dei rifiuti contenenti amianto!!