Strategie Tecnologiche Scenari di convergenza La TV su IP Facoltà di Ingegneria – Università “La Sapienza” Novembre 2011 ing. Stefano Teodori

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Strategie Tecnologiche Scenari di convergenza La TV su IP Facoltà di Ingegneria – Università “La Sapienza” Novembre 2011 ing. Stefano Teodori

Strategie Tecnologiche 2/32 La TV digitale Canali distributivi della TV digitale:  DTT  switch-over e switch-off in corso nel primo semestre 2012 si concluderà con Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia  Satellite  Eutelsat 13° E (piattaforma pay Sky e free TiVùSat)  IP  Offerte in abbonamento su reti managed e free su reti unmanaged (diverse declinazioni dalla webTV alla IPTV)

Strategie Tecnologiche 3/32 La piattaforma IP e la TV La piattaforma Internet si è sempre caratterizzata per la rapidità di avvio di nuove iniziative e nuovi servizi, sfruttando il fatto che tipicamente il dispositivo di fruizione è un personal computer (e quindi molto flessibile) e l’utente è un soggetto ben disposto verso la tecnologia e capace di gestire l’innovazione. Lo scenario di mercato del prossimo futuro prevede invece di coinvolgere la platea della cosiddetta Sofa TV (tendenzialmente più anziana) usando dei terminali di ricezione dedicati

Strategie Tecnologiche 4/32 Investimenti pubblicitari

Strategie Tecnologiche 5/32 Le fonti di finanziamento della Rai

Strategie Tecnologiche 6/32 Il mercato televisivo

Strategie Tecnologiche 7/32 L’audience degli Operatori Pubblici

Strategie Tecnologiche 8/32 Ricavi del mercato televisivo

Strategie Tecnologiche 9/32 Audience e ricavi

Strategie Tecnologiche 10/32 WebTV Molti portali offrono la fruizione e l’aggregazione di contenuti video:  L’utente usa il proprio PC connesso alla rete Internet “aperta”  La qualità disponibile all’utente è una combinazione delle caratteristiche della linea ADSL domestica e del bit-rate erogato dal fornitore del servizio  La fruizione è tipicamente con modalità che differiscono dal paradigma tipico televisivo In questi scenari il fornitore di contenuti è subordinato alla visibilità del portale (“guardo YouTube!!”)

Strategie Tecnologiche 11/32 IPTV Gli operatori telco offrono pacchetti in abbonamento che prevedono:  Fornitura di una linea ADSL con qualità garantita (≥ 7Mb/s) per il servizio video  Fornitura di un STB a standard proprietario, tipicamente in comodato  Accesso ai soli programmi veicolati dalla piattaforma  Canali DTT  Canali Sky e Mediaset premium  Altri Canali In questi scenari il fornitore di contenuti è subordinato all’operatore telco (“guardo Fastweb!!”)

Strategie Tecnologiche 12/32 IPTV L’IPTV è offerta da Telecom Italia, Infostrada e Fastweb che nel gennaio 2009 hanno costituito l’Associazione IPTV. Dal marzo 2010 è Presidente Irene Pivetti. Nello stesso comunicato stampa dove annunciava questa nomina, l’Associazione informava che in Italia gli abbonati all’IPTV erano !

Strategie Tecnologiche 13/32 Il punto di vista dei Broadcaster Scenario intermedio tra WebTV e IPTV  terminali “ibridi” (ossia dotati sia di ricevitore DTT che IPTV) a casa dell’utente  completamento dell’offerta tradizionale via DTT o satellite con contenuti e servizi on-demand e interattivi tramite Internet, riuscendo però a mantenere un’esperienza di fruizione di tipo televisiva. Elementi chiave per il successo  esperienza TV-like  decoder ibrido – TV connessa  Open Internet

Strategie Tecnologiche 14/32 Opzione strategica per i Broadcaster Over-the-Top TV: erogare servizi IPTV-like all’utente senza doversi dotare della complessa infrastruttura di rete tipica di un operatore telco  Contenuti di flusso da interfaccia DVB-T (“decoder ibrido”);  Contenuti on demand tramite:  Progressive download o Adaptive streaming  Spostamento delle memorie cache di rete presso l’utente finale utilizzando parte del disco rigido come una memoria gestita dall’erogatore del servizio (“push contenuti”)  Eventuale utilizzo di algoritmi euristici per profilare i gusti e le abitudini dell’utente per far sì che trovi sul proprio decoder contenuti sempre aggiornati e di proprio potenziale interesse (“profilazione utente”)

Strategie Tecnologiche 15/32 Over-the-Top TV Servizi evoluti del tipo IPTV con tecnologia di diffusione tipica della semplice WebTV.  Basati su generica connessione ad internet a banda larga;  Terminali “aperti”  set-top-box evoluti (ricezione DTT, ingresso broadband e hard disk);  Windows Media Center e PC;  apparati portatili con funzionalità ridotte (palmari);  Conoscenza delle abitudini del telespettatore per offrire contenuti Video on Demand e palinsesti personalizzati  Aggirare il problema della QoS sfruttando la conoscenza dei gusti dell’utente e la disponibilità di una cache locale

Strategie Tecnologiche 16/32 Definizioni WebTV  Connessione alla “big internet” con collegamenti a cura dell’utente (es. ADSL domestica)  Esperienza PC-Oriented  No Qualità di Servizio (QoS) garantita  Terminale utente PC;  Modelli di business:  Free - Adv supported;  PPV IPTV  Connessione alla rete dell’operatore TLC che eroga il servizio  Esperienza TV-Oriented  QoS garantita  STB proprietario fornito dall’operatore Telco  Modelli di business:  Abbonamento Over-the-Top Tv:  Servizi evoluti di tipo IPTV con esperienza Tv-oriented;  Ridotta complessità della rete distributiva di tipo WebTv;  L’utente compra un terminale “aperto”

Strategie Tecnologiche 17/32 Over-the-Top TV IPTV Over-the Top TV WebTV TV-Like Experience  Broadband TV su Open Internet VoD streaming Download & Play Offerta personalizzata PushVOD TV-Like Experience  Walled Garden IPTV su reti managed Broadcast TV (es. Offerta Sky, RaiClick,...) Video on Demand (VOD) VAS PC-Like experience  WebTV su Open Internet (es. Download & Play VOD senza QoS Nuovi device abilitano la fruizione di contenuti via Internet con modalità televisive:  TV connesse (Smart TV)  Console giochi on-line

Strategie Tecnologiche 18/32 SmartTV e Consolle Game Molti produttori hanno introdotto apparati che consentono la fruizione televisiva su rete aperta con modalità tipicamente televisive:  Smart TV  Samsung  LG  Sony  Philips Tutti questi apparecchi si connettono (anche in wi-fi) alla ADSL domestica e permettono di accedere a portali video  YouTube  Interfaccia accesso a contenuti (Replay TV o altri servizi VoD)  Tv-portal ad-hoc Il legame gaming – entertainment rafforza la capacità di attrazione di questi dispositivi verso il pubblico giovane e “tecnoattivo”. In questi scenari il fornitore di contenuti è costretto a stipulare accordi con il costruttore, perché tutte le tecnologie hanno al loro interno soluzioni proprietarie, rischiando nuovamente di vedere limitata la propria autonomia.  Consolle Game  Sony PS3  Nintendo Wii  XBOX 360

Strategie Tecnologiche 19/32 Stime e dati di mercato Italia dicembre 2010  Venduti 2,7 mln di Tv connesse (solo il 10% connesso alla rete  Il 44% delle case dotate di connessione ADSL

Strategie Tecnologiche 20/32 Consumo lineare e non lineare

Strategie Tecnologiche 21/32 Questioni aperte Bottle-necks sull’infrastruttura di rete (backbone, accesso,…)  definizione di modelli di business e alleanze con gli operatori di CDN (Content Delivery Network)  definizione di modelli di business con gli operatori telco dominanti per una soluzione win-to-win Competizione tra standard proprietari e aperti Definizione dei livelli minimi funzionali sul terminale (ad esempio: Hard Disk ? Adaptive Streaming ? )

Strategie Tecnologiche 22/32 Le problematiche di rete(1) La navigazione Internet genera un traffico “a picchi” con un valore medio molto basso mentre il traffico generato da servizi VOD ha un valore medio molto alto

Strategie Tecnologiche 23/32 Le problematiche di rete(2) Miglioramento dei codici di compressione o dei protocolli di routing e di streaming non è sufficiente ad evitare la congestione della rete La sola possibilità per ridurre il problema è quella di fare copie dei contenuti più richiesti in stream-server posti il più vicino possibile all’utente finale Più si va vicino al DSLAM (Digital Subscriber Line Access Multiplexer) meno problemi di QoS si hanno Ovviamente gli stream-server devono essere mantenuti aggiornati e allineati perciò serve una Content Delivery Network (tipicamente una rete proprietaria) parallela alla Open Internet

Strategie Tecnologiche 24/32 Le problematiche di rete(3) Portare gli stream-server presso tutti i DSLAM (circa in Italia) è praticamente impossibile sia per problematiche legate alle infrastrutture tecnologiche degli operatori sia per problemi di costo Necessaria una soluzione di compromesso tra POP e DSLAM ma si stima che a lungo termine il costo possa aggirarsi intorno a 100 Milioni di Euro In prospettiva possono contribuire alla soluzione del problema le reti NGN (secondo i più fantasiosi anche i protocolli peer-to- peer)

Strategie Tecnologiche 25/32 Lo scenario nazionale e internazionale Ad oggi esistono sul mercato diverse iniziative con caratteristiche che variano da nazione a nazione  HbbTV (Hybrid Broadcast and Broadband TV) mette insieme i broadcasters in Francia e Germania  UK: YouView (legacy MHEG-5)  Italia, Austria: MHP è il middleware attualmente utilizzato per i servizi interattivi sul digitale terrestre Il Multimedia Home Platform, in sigla DVB-MHP o MHP, è uno standard della famiglia DVB che definisce l’interfaccia software (middleware) tra le applicazioni interattive digitali e gli apparati dove queste sono attivate (set-top box).middlewareset-top box

Strategie Tecnologiche 26/32 Regno Unito Storicamente la BBC è leader nello sviluppo delle nuove piattaforme di diffusione (nel 2002 la DTT con Freeview, nel 2007 Freesat, a marzo 2009 la specifica D-BOOK 6 per HDTV, DVB-T2 e MHEG “return channel” per lo streaming dei media) e mantiene questo ruolo anche sul web:  2007 – lancio del portale BBC iPlayer e riorganizzazione dell’offerta intorno alla Catch-up TV (la possibilità di fruire dei programmi dell’ultima settimana) ! iPlayer genera circa 1/3 del traffico Internet UK !  2009: Progetto CANVAS  2010: CANVAS diventa YouView Ltd.  joint venture tra BBC, ITV, BT, Channel 4, Talk Talk Group, Arqiva, Five  Lancio del servizio previsto 1H 2011  2011: lancio del servizio previsto nel 2012 !

Strategie Tecnologiche 27/32 Italia L'Associazione DGTVi ha presentato, in collaborazione con i produttori di Set-Top-Box (STB) e di televisori digitali integrati (IDTV), l'iniziativa “bollino DGTVi" a garanzia delle caratteristiche tecnico qualitative dei ricevitori ed a tutela del consumatore. I “bollini” del DGTVi sono quattro: a “bollino blu” e “bollino bianco ” da maggio 2009 si sono aggiunti “bollino grigio” e "bollino Gold".  Il “Bollino Blu” indica un decoder che permette di vedere i programmi in chiaro, i programmi a pagamento e i servizi interattivi.  Il “Bollino Bianco" indica invece un televisore con sintonizzatore digitale che permette di vedere i programmi gratuiti in chiaro e, grazie ad un dispositivo (detto CAM) acquistabile insieme al televisore o in post-vendita, anche i contenuti a pagamento.  Il “Bollino Grigio" indica un decoder che permette di vedere i programmi in chiaro (zapper).  Il “Bollino Gold" indica un decoder o un televisore integrato con sintonizzatore digitale in Alta Definizione, che permette di vedere i programmi in chiaro, i programmi a pagamento e i servizi interattivi. La specifica “bollino Gold” è stata realizzata in comune tra DGTVi e HD Forum Italia. In pratica il "bollino Gold“ consente il lancio di offerte Over-the-Top TV in Italia: attualmente in onda La7onDemand, Mediaset Premium Play,

Strategie Tecnologiche 28/32 Bollino Gold e Broadband Addendum Inizio Ottobre 2009:  il Gruppo Tecnico DGTVi pubblica il documento BROADBAND ADDENDUM all’HD BOOK DTT 1.0 (rev.1) “Compatible High Definition receivers for the italian market: special requirements for broadband media delivery” che diventa parte integrante dei requisiti tecnici del Bollino Gold DGTVi  Per broadband si intende una connettività Internet best-effort fornita dagli ISP  Definisce i requisiti minimi per garantire l’interoperabilità, mentre ulteriori requisiti ed estensioni (ad es. protezione dei contenuti, adaptive streaming,…) vengono lasciati all’implementazione degli operatori e produttori di device interessati  Service Profiles: –Streamed content on demand (mandatory) –Download content on demand (optional)  Media Formats: –Video: MPEG-2, H.264/AVC –Audio: MPEG-1 Layer 1 e 2, AAC, HE-AAC, AC-3 –Application: MHP –Teletext: EBU teletext carried in DVB streams –Subtitles: DVB subtitles  Container: MPEG-2 transport stream (TS), MPEG-4 file format(Mp4)  Protocols: HTTP 1.1+Range Header support (streaming), HTTP (download)  Application environment: –Procedural: MHP –Declarative: “support of full blown (advanced) web clients is OPTIONAL. When available, it will be achieved through

Strategie Tecnologiche 29/32 La Rai e la Over-the-Top TV (1) Le prime sperimentazioni avviate nel 2008  Download & Play: accesso VOD a contenuti anche in alta definizione (HDTV) e fruizione su prenotazione  PushVOD per catalogo personalizzato: possibilità di pre-caricare sul dispositivo d’utente un catalogo personalizzato, sulla base della profilazione dell’utente, di contenuti da fruire on-demand  PushVOD per palinsesto personalizzato: possibilità di pre-caricare sul dispositivo d’utente una programmazione lineare di circa 2-4 ore, composta da contenuti derivati dall’ordinaria programmazione delle reti RAI e rimontati in un palinsesto personalizzato sul profilo dell’utente Il sistema ricevente era un PC tipo Media Center, troppo costoso per pensare di avviare un servizio. L’attività ha comunque creato le basi per la definizione delle specifiche del Broadband Addendum.

Strategie Tecnologiche 30/32 La Rai e la Over-the-Top TV (2) Gennaio 2009: lancio del portale Giugno 2010: lancio del servizio webTV Rai Replay A breve Rai Replay arriverà anche sullo schermo TV

Strategie Tecnologiche 31/32 DRM (Digital Rigths Manager) La possibilità di distribuire dei contenuti via Internet rende però necessario tutelarne la proprietà del diritto d’autore. A tal fine le piattaforme tecnologiche di pubblicazione devono integrare i cosiddetti sistemi DRM (Digital Rights Management). Alla base del funzionamento dei DRM c'è la crittografia e cioè la possibilità di rendere leggibile il contenuto protetto solo essendo a conoscenza della chiave di cifratura se si è proprietari del prodotto. Di fatto al payload cifrato dei dati del contenuto vengono associati i metadati che consentono di inviare al device dell’utente (che dispone dell’apposito client) la licenza relativa al contenuto. In pratica il DRM realizza su piattaforma IP quello che i sistemi di Conditional Access realizzano in ambiente broadcast senza però, grazie al canale bidirezionale, richiedere l’uso della Smart Card.

Strategie Tecnologiche 32/32 Bibliografia Broadband Addendumwww.dgtvi.itwww.dgtvi.it La Televisione su Internet: WebTV, IPTV e scenari evolutivi Le problematiche del decoder ibrido (A. Morello – Direttore Centro Ricerche Rai)