C ome far “Bella l’ACR” Alla scoperta del rapporto tra animazione e formazione in ACR Azione Cattolica Italiana Parrocchia S. Giorgio M. -Racale
I tre “pilastri” dell’Animazione Azione Cattolica Italiana Parrocchia S. Giorgio M. -Racale 1.Il protagonismo del ragazzo/il gruppo 2.Lo Spazio dell’Animazione 3.Il Gioco
1.Il protagonismo del ragazzo/il Gruppo La vita associativa dell’Azione Cattolica Italiana pone al centro la persona, che vuole servire nel suo concreto itinerario di formazione cristiana (Statuto AC art. 11.2) Azione Cattolica Italiana Parrocchia S. Giorgio M. -Racale
1.Il protagonismo del ragazzo/il Gruppo Ogni ragazzo è soggetto della proposta dell’ACR, in tutto il suo essere persona umana, frutto dell’amore di Dio lungo tutte le stagioni della propria vita. Assumere la centralità della persona nel proprio stile educativo comporta alcune attenzioni costanti: Azione Cattolica Italiana Parrocchia S. Giorgio M. -Racale
1.Il protagonismo del ragazzo/il Gruppo Valorizzare il primato dell’essere sull’apparire, della sostanza sulla forma Crescere nella cura dell’interiorità Sviluppare l’accoglienza di se stessi e degli altri Avere cura delle relazioni Azione Cattolica Italiana Parrocchia S. Giorgio M. -Racale
1.Il protagonismo del ragazzo/il Gruppo Il Gruppo è luogo educativo per eccellenza nel quale i ragazzi imparano ad esprimere le proprie potenzialità; spazio autentico di crescita in cui imparano a mettersi in gioco; segno di testimonianza per il mondo adulto. Azione Cattolica Italiana Parrocchia S. Giorgio M. -Racale
1.Il protagonismo del ragazzo/il Gruppo Gruppo…non …folla…assemblamento… o banda!!!
1.Il protagonismo del ragazzo/il Gruppo Folla: forma più elementare di gruppo, che connota la mancanza di caratteristiche comuni fra gli individui, semplice vicinanza fisica. Banda: minor numero di partecipanti, ma si caratterizza per la forte omologazione fra i membri. Assemblamento: persone che si riuniscono frequentemente con obiettivi comuni. Il loro obiettivo è comune ma non hanno niente in comune
Il protagonismo del ragazzo/il Gruppo Il Gruppo ACR è un itinerario formativo strutturato, organico e dinamico strumentale all’accompagnamento personale del ragazzo. Si caratterizza per concetto di sé Interdipendenza tra i membri, il singolo prova l’esperienza di un destino comune, legato a quello degli altri.
2. Lo Spazio dell’Animazione Le dinamiche di gruppo si distinguono in tre sottogruppi: Lo spazio sensoriale Lo spazio temporale Lo spazio umano
2. Lo Spazio dell’Animazione Lo spazio umano comprende: L’educatore, l’animatore, i ragazzi…in generale tutti i presenti; Il modo in cui le persone sono disposte nello spazio; Lo stato psico-fisico di ogni singolo partecipante; Le relazioni che intercorrono tra i presenti
2. Lo Spazio dell’Animazione L’importanza della disposizione spaziale dei partecipanti: IL CERCHIO Disporsi in cerchio permetterà agli ospiti di vedersi, di interagire tra loro, di sentirsi parte di un gruppo con i partecipanti sullo stesso piano d’importanza e l’animatore. Questa disposizione promuove gli scambi e le relazioni.
3. Il Gioco Il gioco, se ha una struttura finalizzata all’apprendimento, è un occasione straordinaria di sviluppo delle capacità di socializzazione e collaborazione oltre che un grandioso volano per la fantasia del ragazzo.
3. Il Gioco In ACR, il gioco è: Un mezzo di comunicazione e di trasmissione valoriale Allenamento alla vita sociale del ragazzo Aiuto nello sviluppo e nella comprensione di valori quali, ad esempio, la perseveranza e la fiducia nelle proprie capacità
3. Il Gioco Il gioco unisce i cuori di ogni membro del gruppo, ovviamente però dev’essere declinato per ogni fascia d’età.
Conclusioni La proposta formativa dell’ACR è BELLA perché sa usare in modo appropriato, ponderato e intelligente gli strumenti di comunicazione (la musica, i colori, i linguaggi) più adatti per realizzare gli obiettivi formativi.
L’impegno ci spinge più in là: verso qualcuno che resti anche quando noi passiamo; verso qualcuno che ci prende in mano il cuore, se il cuore non regge al salire. Don Primo Mazzolari