Antiriciclaggio “I NUOVI LIMITI D'IMPORTO DELLE OPERAZIONI COMPIUTE PER CONTANTI” - riferimenti normativi e commenti Dott.ssa Spanò Giuseppina.

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Antiriciclaggio “I NUOVI LIMITI D'IMPORTO DELLE OPERAZIONI COMPIUTE PER CONTANTI” - riferimenti normativi e commenti Dott.ssa Spanò Giuseppina

PRINCIPALI RIFERIMENTI NORMATIVI VIGENTI IN MATERIA DI ANTIRICICLAGGIO Direttiva 2005/60/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 26 ottobre 2005, relativa alla prevenzione dell'uso del sistema finanziario a scopo di riciclaggio dei proventi di attività criminose e di finanziamento del terrorismo ( III Direttiva antiriciclaggio) Direttiva 2006/70/CE della Commissione del 1 agosto 2006 recante misure di esecuzione della Direttiva 2005/60/CE. D.M n. 141 e Provvedimento UIC del per i professionisti ( emanati in attuazione della II Direttiva antiriciclaggio - le parti ancora vigenti sono state specificate nella Circolare MEF n del )

D. Lgs n. 109 Misure per prevenire, contrastare e reprimere il finanziamento del terrorismo e l'attività dei paesi che minacciano la pace e la sicurezzainternazionale, in attuazione della Direttiva 2005/60/CE. D. Lgs n. 231 Attuazione della Direttiva 2005/60/CE concernente la prevenzione dell'utilizzo del sistema finanziario a scopo di riciclaggio dei proventi di attività criminose e di finanziamento del terrorismo nonché della Direttiva 2006/70/CE che ne reca misure di esecuzione ( e successive modificazioni ). Entrata in vigore : dal tranne l'art. 62 (UIF al posto dell'UIC) dal tranne l'art. 49 dal PRINCIPALI RIFERIMENTI NORMATIVI VIGENTI IN MATERIA DI ANTIRICICLAGGIO

Chiarimenti MEF doc. n su DM e UIF Circolare n del MEF su entrata in vigore art.49 ( ) Circ. del MEF anche su adeguata verifica della clientela Decreto M.Giustizia Determinazione degli indicatori di anomalia al fine di agevolare l'individuazione di operazioni sospette di riciclaggio da parte di talune categorie di professionisti e dei revisori contabili. PRINCIPALI RIFERIMENTI REGOLAMENTARI VIGENTI IN MATERIA DI ANTIRICICLAGGIO

Teleconferenza Italia Oggi – risposte MEF del Circ. MEF n del interpretativa su art. 20 D.L.78 conv. in L Circ. MEF n del interpretativa per la segnalazione di operazioni sospette Comunicazione Banca d'Italia del per PEP Decreto MEF ( Paesi con obblighi in materia di antiriciclaggio equivalenti ) PRINCIPALI RIFERIMENTI REGOLAMENTARI VIGENTI IN MATERIA DI ANTIRICICLAGGIO

Antiriciclaggio Elenco dei principali documenti pubblicati dal CNDCEC in materia di antiriciclaggio.

Documenti CNDCEC in materia di antiriciclaggio. Linee guida per l'adeguata verifica della clientela - Agg. Luglio 2011 Studi e Ricerche (delle Commissioni di Studio) Antiriciclaggio Data di pubblicazione: 28/07/2011 Linee Guida Adeguata verifica clientela - agg. aprile 2010 Studi e Ricerche (delle Commissioni di Studio) Antiriciclaggio Data di pubblicazione: 14/04/2010 Circolare n. 16 IR CNDCEC Organi di controllo e antiriciclaggio Circolare n. 8/IR del 1° dicembre gli obblighi di collaborazione attiva dei professionisti nella disciplina antiriciclaggio. l’adeguata verifica della clientela. Linee guida per l'adeguata verifica della clientela - novembre Studi e Ricerche (delle Commissioni di Studio) Antiriciclaggio Data di pubblicazione: 07/11/2008 D.lgs. 231/ Gli adempimenti per i dottori commercialisti e gli esperti contabili- ENG - Febbraio Studi e Ricerche (delle Commissioni di Studio) Antiriciclaggio Data di pubblicazione: 20/06/2008

Documenti CNDCEC in materia di antiriciclaggio. D.lgs. 231/2007- Facsimile di informativa alla clientela - ENG - Febbraio Studi e Ricerche (delle Commissioni di Studio) Antiriciclaggio Data di pubblicazione: 20/06/2008 Risposta MEF a richiesta di chiarimenti. Studi e Ricerche (delle Commissioni di Studio) Antiriciclaggio Data di pubblicazione: 17/06/2008 Richiesta di chiarimenti al MEF Studi e Ricerche (delle Commissioni di Studio) Antiriciclaggio Data di pubblicazione: 04/06/2008 D.lgs. 231/ Facsimile di informativa alla clientela - Febbraio 2008 Studi e Ricerche (delle Commissioni di Studio) Antiriciclaggio Data di pubblicazione: 04/06/2008 D.lgs. 231/ Il ruolo degli Ordini - Febbraio 2008 Studi e Ricerche (delle Commissioni di Studio) Antiriciclaggio Data di pubblicazione: 04/06/2008 D.lgs. 231/ Gli adempimenti per i dottori commercialisti e gli esperti contabili - Febbraio 2008 Studi e Ricerche (delle Commissioni di Studio) Antiriciclaggio Data di pubblicazione: 04/06/2008

STRUTTURA DEL D. LGS N ALLEGATO TECNICO Art. 1 PEP Persone politicamente Esposte Art.1 c.2 lett.o) Art. 2 Titolare effettivo Art.1 c. 2 lett. U) Art. 3 Documenti validi per l'identificazione Art.19 c.1 lett.a) Art. 4 Criteri tecnici e proced. Semplificate di adeguata verifica della clientela Art. 26

D.Lgs. 21 novembre 2007, n ( S.O. n. 268/L alla Gazz. Uff. n. 290 del 14 dicembre 2007) Entrata in vigore: 29 dicembre 2007 Art. 12 Professionisti 1.Ai fini del presente decreto per professionisti si intendono a)i soggetti iscritti nell'albo [dei ragionieri e periti commerciali,] (1) nell'albo dei dottori commercialisti e degli esperti contabili (2) e nell'albo dei consulenti del lavoro; (1)(2) b)ogni altro soggetto che rende i servizi forniti daperiti, consulenti e altri soggetti che svolgono in maniera professionale, anche nei confronti dei propri associati o iscritti, attività in materia di contabilità e tributi, ivi compresi associazioni di categoria di imprenditori e commercianti, CAF e patronati (3);(3)

D.Lgs. 21 novembre 2007, n ( S.O. n. 268/L alla Gazz. Uff. n. 290 del 14 dicembre 2007) Entrata in vigore: 29 dicembre 2007 c)i notai e gli avvocati quando, in nome o per conto dei propri clienti, compiono qualsiasi operazione di natura finanziaria o immobiliare e quando assistono i propri clienti nella predisposizione o nella realizzazione di operazioni riguardanti: 1.il trasferimento a qualsiasi titolo di diritti reali su beni immobili o attività economiche; 2.la gestione di denaro, strumenti finanziari o altri beni; 3.l'apertura o la gestione di conti bancari, libretti di deposito e conti di titoli; 4.l'organizzazione degli apporti necessari alla costituzione, alla gestione o all'amministrazione di società; 5.la costituzione, la gestione o l'amministrazione di società, enti, trust o soggetti giuridici analoghi;

D.Lgs. 21 novembre 2007, n ( S.O. n. 268/L alla Gazz. Uff. n. 290 del 14 dicembre 2007) Entrata in vigore: 29 dicembre 2007 d)i prestatori di servizi relativi a società e trust ad esclusione dei soggetti indicati dalle lettere a), b) e c) 2.L'obbligo di segnalazione di operazioni sospette di cui all'articolo 41 non si applica ai soggetti indicati nelle lettere a), b) e c) del comma 1 per le informazioni che essi ricevono da un loro cliente o ottengono riguardo allo stesso, nel corso dell'esame della posizione giuridica del loro cliente o dell'espletamento dei compiti di difesa o di rappresentanza del medesimo in un procedimento giudiziario o in relazione a tale procedimento, compresa la consulenza sull'eventualità di intentare o evitare un procedimento, ove tali informazioni siano ricevute o ottenute prima, durante o dopo il procedimento stesso.

D.Lgs. 21 novembre 2007, n ( S.O. n. 268/L alla Gazz. Uff. n. 290 del 14 dicembre 2007) Entrata in vigore: 29 dicembre Gli obblighi di cui al Titolo II, Capo I e II, non sussistono (4) in relazione allo svolgimento della mera attività di redazione e/o di trasmissione delle dichiarazioni derivanti da obblighi fiscali (5) e degli adempimenti in materia di amministrazione del personale di cui alla legge 11 gennaio 1979, n. 12 (6) 3-bis. I componenti degli organi di controllo, comunque denominati, per quanto disciplinato dal presente decreto e fermo restando il rispetto del disposto di cui all'articolo 52, sono esonerati dagli obblighi di cui al titolo II, capi I, II e III. (7)

(1)(1) Parole soppresse dall'art. 6, comma 1, lett. a), D.Lgs. 25 settembre 2009, n. 151, in vigore dal 4 novembre (2)(2) Le parole "e degli esperti contabili" sono state inserite dall'art. 6, comma 1, lett. a), D.Lgs. 25 settembre 2009, n. 151, in vigore dal 4 novembre (3)(3) Le parole ", anche nei confronti dei propri associati o iscritti, attività in materia di contabilità e tributi, ivi compresi associazioni di categoria di imprenditori e commercianti, CAF e patronati“ sono state così sostituite alle precedenti "attività in materia di contabilità e tributi" dall'art. 6, comma 1, lett. b), D.Lgs. 25 settembre 2009, n. 151, in vigore dal 4 novembre (4)(4) Le parole "sussistono" sono state così sostituite alle precedenti "si osservano" dall'art. 6, comma 1, lett. c), D.Lgs. 25 settembre 2009, n. 151, in vigore dal 4 novembre (5)(5) Le parole "delle dichiarazioni derivanti da obblighi fiscali" sono state così sostituite alle precedenti "della dichiarazione dei redditi“ dall'art. 6, comma 1, lett. c), D.Lgs. 25 settembre 2009, n. 151, in vigore dal 4 novembre (6)(6) Le parole "di cui alla legge 11 gennaio 1979, n. 12" sono state così sostituite alle precedenti "di cui all'articolo 2, primo comma, della legge 11 gennaio 1979, n. 12" dall'art. 6, comma 1, lett. c), D.Lgs. 25 settembre 2009, n. 151, in vigore dal 4 novembre (7)(7) Comma aggiunto dall'art. 6, comma 1, lett. d), D.Lgs. 25 settembre 2009, n. 151, in vigore dal 4 novembre D.Lgs. 21 novembre 2007, n (note)

D.Lgs. 21 novembre 2007, n ( S.O. n. 268/L alla Gazz. Uff. n. 290 del 14 dicembre 2007) Entrata in vigore: 29 dicembre 2007 Art. 2 Definizioni di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo e finalità del decreto 1.( omissis ) 2.( omissis ) 3.( omissis ) 4.( omissis ) 5.Al fine di prevenire l'utilizzo del sistema finanziario e di quello economico per finalità di riciclaggio o di finanziamento del terrorismo, il presente decreto detta misure volte a tutelare l'integrità di tali sistemi e la correttezza dei comportamenti. 6. L'azione di prevenzione di cui al comma 5 è svolta in coordinamento con le attività di repressione dei reati di riciclaggio o di finanziamento del terrorismo.

D.Lgs. 21 novembre 2007, n ( S.O. n. 268/L alla Gazz. Uff. n. 290 del 14 dicembre 2007) Entrata in vigore: 29 dicembre 2007 Art. 3 Principi generali 1.Le misure di cui al presente decreto si fondano anche sulla collaborazione attiva da parte dei destinatari delle disposizioni in esso previste, i quali adottano idonei e appropriati sistemi e procedure in materia di obblighi di adeguata verifica della clientela, di segnalazione delle operazioni sospette, di conservazione dei documenti, di controllo interno, di valutazione e di gestione del rischio, di garanzia dell'osservanza delle disposizioni pertinenti e di comunicazione per prevenire e impedire la realizzazione di operazioni di riciclaggio o di finanziamento del terrorismo. Essi adempiono gli obblighi previsti avendo riguardo alle informazioni possedute o acquisite nell'ambito della propria attività istituzionale o professionale. 2.( omissis ) 3.( omissis ) 4.( omissis )

D.Lgs. 21 novembre 2007, n ( S.O. n. 268/L alla Gazz. Uff. n. 290 del 14 dicembre 2007) Entrata in vigore: 29 dicembre 2007 I SOGGETTI DESTINATARI DEGLI OBBLIGHI DI COLLABORAZIONE ATTIVA NON DEVONO RISPETTARE LA NORMATIVA ANTIRICICLAGGIO PER EVITARE DI INCORRERE NELLE SANZIONI PREVISTE, MA PER PERSEGUIRNE LE FINALITA'

D.Lgs. 21 novembre 2007, n ( S.O. n. 268/L alla Gazz. Uff. n. 290 del 14 dicembre 2007) Entrata in vigore: 30 aprile 2008 (vd. comma 20) Art. 49 Limitazioni all'uso del contante e dei titoli al portatore 1.È vietato il trasferimento di denaro contante o di libretti di deposito bancari o postali al portatore o di titoli al portatore in euro o in valuta estera, effettuato a qualsiasi titolo tra soggetti diversi, quando il valore oggetto di trasferimento, (1) è complessivamente pari o superiore a euro duemilacinquecento (2). Il trasferimento è vietato anche quando è effettuato con più pagamenti inferiori alla soglia che appaiono artificiosamente frazionati (3). Il trasferimento può tuttavia essere eseguito per il tramite di banche, istituti di moneta elettronica e Poste Italiane S.p.A. 2.Il trasferimento per contanti per il tramite dei soggetti di cui al comma 1 deve essere effettuato mediante disposizione accettata per iscritto dagli stessi, previa consegna ai medesimi della somma in contanti. A decorrere dal terzo giorno lavorativo successivo a quello dell'accettazione, il beneficiario ha diritto di ottenere il pagamento nella provincia del proprio domicilio.

D.Lgs. 21 novembre 2007, n ( S.O. n. 268/L alla Gazz. Uff. n. 290 del 14 dicembre 2007) Entrata in vigore: 30 aprile 2008 (vd. comma 20) Art. 49 Limitazioni all'uso del contante e dei titoli al portatore 3.La comunicazione da parte del debitore al creditore dell'accettazione di cui al comma 2 produce l'effetto di cui al primo comma dell'articolo 1277 del codice civile e, nei casi di mora del creditore, anche gli effetti del deposito previsti dall'articolo 1210 dello stesso codice. 4.I moduli di assegni bancari e postali sono rilasciati dalle banche e da Poste Italiane S.p.A. muniti della clausola di non trasferibilità. Il cliente può richiedere, per iscritto, il rilascio di moduli di assegni bancari e postali in forma libera. 5.Gli assegni bancari e postali emessi per importi pari o superiori a euro duemilacinquecento (2) devono recare l'indicazione del nome o della ragione sociale del beneficiario e la clausola di non trasferibilità. 6.Gli assegni bancari e postali emessi all'ordine del traente possono essere girati unicamente per l'incasso a una banca o a Poste Italiane S.p.A.

D.Lgs. 21 novembre 2007, n ( S.O. n. 268/L alla Gazz. Uff. n. 290 del 14 dicembre 2007) Entrata in vigore: 30 aprile 2008 (vd. comma 20) Art. 49 Limitazioni all'uso del contante e dei titoli al portatore 7.Gli assegni circolari, vaglia postali e cambiari sono emessi con l'indicazione del nome o della ragione sociale del beneficiario e la clausola di non trasferibilità. 8.Il rilascio di assegni circolari, vaglia postali e cambiari di importo inferiore a euro duemilacinquecento (2) può essere richiesto, per iscritto, dal cliente senza la clausola di non trasferibilità. 9.Il richiedente di assegno circolare, vaglia cambiario o mezzo equivalente, intestato a terzi ed emesso con la clausola di non trasferibilità, può chiedere il ritiro della provvista previa restituzione del titolo all'emittente. 10.Per ciascun modulo di assegno bancario o postale richiesto in forma libera ovvero per ciascun assegno circolare o vaglia postale o cambiario rilasciato in forma libera è dovuta dal richiedente, a titolo di imposta di bollo, la somma di 1,50 euro. [Ciascuna girata deve recare, a pena di nullità, il codice fiscale del girante.] (4)

D.Lgs. 21 novembre 2007, n ( S.O. n. 268/L alla Gazz. Uff. n. 290 del 14 dicembre 2007) Entrata in vigore: 30 aprile 2008 (vd. comma 20) Art. 49 Limitazioni all'uso del contante e dei titoli al portatore 11.I soggetti autorizzati a utilizzare le comunicazioni di cui all'articolo 7, sesto comma, del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 605, e successive modificazioni, possono chiedere alla banca o a Poste Italiane S.p.A. i dati identificativi e il codice fiscale dei soggetti ai quali siano stati rilasciati moduli di assegni bancari o postali in forma libera ovvero che abbiano richiesto assegni circolari o vaglia postali o cambiari in forma libera nonché di coloro che li abbiano presentati all'incasso. Con provvedimento (5) del Direttore dell'Agenzia delle entrate sono individuate le modalità tecniche di trasmissione dei dati di cui al presente comma. La documentazione inerente i dati medesimi, costituisce prova documentale ai sensi dell'articolo 234 del codice di procedura penale.

D.Lgs. 21 novembre 2007, n ( S.O. n. 268/L alla Gazz. Uff. n. 290 del 14 dicembre 2007) Entrata in vigore: 30 aprile 2008 (vd. comma 20) Art. 49 Limitazioni all'uso del contante e dei titoli al portatore 12.Il saldo dei libretti di deposito bancari o postali al portatore non può essere pari o superiore a euro duemilacinquecento (2). 13.I libretti di deposito bancari o postali al portatore con saldo pari o superiore a euro duemilacinquecento (2), esistenti alla data di entrata in vigore del presente decreto, sono estinti dal portatore ovvero il loro saldo deve essere ridotto a una somma non eccedente il predetto importo entro il 30 settembre 2011 (6). Le banche e Poste Italiane S.p.A. sono tenute a dare ampia diffusione e informazione a tale disposizione. 14.In caso di trasferimento di libretti di deposito bancari o postali al portatore, il cedente comunica, entro 30 giorni, alla banca o a Poste Italiane S.p.A, i dati identificativi del cessionario, l'accettazione di questi (7) e la data del trasferimento.

D.Lgs. 21 novembre 2007, n ( S.O. n. 268/L alla Gazz. Uff. n. 290 del 14 dicembre 2007) Entrata in vigore: 30 aprile 2008 (vd. comma 20) Art. 49 Limitazioni all'uso del contante e dei titoli al portatore 15.Le disposizioni di cui ai commi 1, 5 e 7 non si applicano ai trasferimenti in cui siano parte banche o Poste Italiane S.p.A., nonché ai trasferimenti tra gli stessi effettuati in proprio o per il tramite di vettori specializzati di cui all'articolo 14, comma 1, lettera c). 16.Le disposizioni di cui al comma 1 non si applicano ai trasferimenti di certificati rappresentativi di quote in cui siano parte uno o più soggetti indicati all'articolo 11, comma 1, lettere a) e b), e dalla lettera d) alla lettera g). 17.Restano ferme le disposizioni relative ai pagamenti effettuati allo Stato o agli altri enti pubblici e alle erogazioni da questi comunque disposte verso altri soggetti. È altresì fatta salva la possibilità di versamento prevista dall'articolo 494 del codice di procedura civile.

D.Lgs. 21 novembre 2007, n ( S.O. n. 268/L alla Gazz. Uff. n. 290 del 14 dicembre 2007) Entrata in vigore: 30 aprile 2008 (vd. comma 20) Art. 49 Limitazioni all'uso del contante e dei titoli al portatore 18.È vietato il trasferimento di denaro contante per importi pari o superiori a euro, effettuato per il tramite degli esercenti attività di prestazione di servizi di pagamento nella forma dell'incasso e trasferimento dei fondi, limitatamente alle operazioni per le quali si avvalgono di agenti in attività finanziaria, salvo quanto disposto dal comma 19. Il divieto non si applica nei confronti della moneta elettronica di cui all'articolo 25, comma 6, lettera d).] (8) 19.Il trasferimento di denaro contante per importi pari o superiori a euro e inferiori a euro, effettuato per il tramite di esercenti attività di prestazione di servizi di pagamento nella forma dell'incasso e trasferimento dei fondi, nonché di agenti in attività finanziaria dei quali gli stessi esercenti si avvalgono, è consentito solo se il soggetto che ordina l'operazione consegna all'intermediario copia di documentazione idonea ad attestare la congruità dell'operazione rispetto al profilo economico dello stesso ordinante.] (8) 20.Le disposizioni di cui al presente articolo entrano in vigore il 30 aprile 2008.

D.Lgs. 21 novembre 2007, n (note) 1.Le parole "oggetto di trasferimento," sono state così sostituite alle precedenti "dell'operazione, anche frazionata," dall'art. 29, comma 1, lett. a), D.Lgs. 25 settembre 2009, n. 151, in vigore dal 4 novembre L'importo di “euro duemilacinquecento” è stato così adeguato dall'art. 2, comma 4, D.L. 13 agosto 2011, n. 138, convertito dalla L. 14 settembre 2011, n In precedenza: - l'importo di “euro cinquemila” era stato adeguato dall'art. 20, comma 1, D.L. 31 maggio 2010, n. 78, in vigore dal 31 maggio 2010, convertito dalla L. 30 luglio 2010, n. 122; - le parole “ euro” erano state sostituite alle precedenti “5.000 euro” dall'art. 32, comma 1, lett. a), D.L. 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla L. 6 agosto 2008, n. 133, in vigore dal 22 agosto 2008.

D.Lgs. 21 novembre 2007, n (note) 3.Periodo inserito dall'art. 29, comma 1, lett. a), D.Lgs. 25 settembre 2009, n. 151, in vigore dal 4 novembre Periodo soppresso dall'art. 32, comma 1, lett. b), D.L. 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla L. 6 agosto 2008, n. 133, in vigore dal 22 agosto Vedasi il Provv. 28 aprile Le parole “30 settembre 2011” sono state così sostituite alle precedenti “30 giugno 2011” dall'art. 2, comma 4, D.L. 13 agosto 2011, n. 138, convertito dalla L. 14 settembre 2011, n In precedenza le parole “30 giugno 2011” erano state sostituite alle precedenti “30 giugno 2009” dall'art. 20, comma 2, lett. a), D.L. 31 maggio 2010, n. 78, in vigore dal 31 maggio 2010, convertito dalla L. 30 luglio 2010, n Le parole ", l'accettazione di questi" sono state inserite dall'art. 29, comma 1, lett. b), D.Lgs. 25 settembre 2009, n. 151, in vigore dal 4 novembre Comma abrogato dall'art. 2, comma 4-bis, D.L. 13 agosto 2011, n. 138, convertito, con modificazioni, dalla L. 14 settembre 2011, n. 148, in vigore dal 17 settembre 2011.

TABELLA CRONOLOGICA DEI LIMITI D'IMPORTO VIGENTI PER L'ESECUZIONE DI TRANSAZIONI CON DENARO CONTANTE ( restano escluse le operazioni effettuate verso Banche, Poste Italiane spa e Istituti di moneta elettronica )

D.Lgs. 21 novembre 2007, n ( S.O. n. 268/L alla Gazz. Uff. n. 290 del 14 dicembre 2007) Entrata in vigore: 29 dicembre 2007 ART DEFINIZIONI 1.( omissis ) 2.Nel presente decreto legislativo si intendono per: ( omissis ) m)"operazione frazionata": un'operazione unitaria sotto il profilo economico, di valore pari o superiore ai limiti stabiliti dal presente decreto, posta in essere attraverso più operazioni, singolarmente inferiori ai predetti limiti, effettuate in momenti diversi ed in un circoscritto periodo di tempo fissato in sette giorni ferma restando la sussistenza dell'operazione frazionata quando ricorrano elementi per ritenerla tale; ( omissis )

D.Lgs. 21 novembre 2007, n ( S.O. n. 268/L alla Gazz. Uff. n. 290 del 14 dicembre 2007) Entrata in vigore: 29 dicembre 2007 Vedi : Chiarimenti MEF al CNDCEC prot del che richiamano il parere espresso dal Consiglio di Stato il n CASSAZIONE n del 22 giugno 2010

D.Lgs. 21 novembre 2007, n ( S.O. n. 268/L alla Gazz. Uff. n. 290 del 14 dicembre 2007) Entrata in vigore: 29 dicembre 2007 Art. 41 Segnalazione di operazioni sospette Art. 51. Obbligo di comunicazione al Ministero dell'economia e delle finanze delle infrazioni di cui al presente Titolo 1. I soggetti indicati negli articoli 10, comma 2, 11, 12, 13 e 14 inviano alla UIF, una segnalazione di operazione sospetta quando sanno, sospettano o hanno motivi ragionevoli per sospettare che siano in corso o che siano state compiute o tentate operazioni di riciclaggio o di finanziamento del terrorismo. 1. I destinatari del presente decreto che, in relazione ai loro compiti di servizio e nei limiti delle loro attribuzioni e attività, hanno notizia di infrazioni alle disposizioni di cui all'articolo 49, commi 1, 5, 6, 7, 12, 13 e 14, e all'articolo 50 ne riferiscono entro trenta giorni al Ministero dell'economia e delle finanze per la contestazione e gli altri adempimenti previsti dall'articolo 14 della legge 24 novembre 1981, n. 689.

D.Lgs. 21 novembre 2007, n ( S.O. n. 268/L alla Gazz. Uff. n. 290 del 14 dicembre 2007) Entrata in vigore: 29 dicembre 2007 …continua Art. 41…continua Art. 51. Il sospetto è desunto dalle caratteristiche, entità, natura dell'operazione o da qualsivoglia altra circostanza conosciuta in ragione delle funzioni esercitate, tenuto conto anche della capacità economica e dell'attività svolta dal soggetto cui è riferita,in base agli elementi a disposizione dei segnalanti, acquisiti nell'ambito dell'attività svolta ovvero a seguito del conferimento di un incarico. 2. In caso di infrazioni riguardanti assegni bancari, assegni circolari, libretti al portatore o titoli similari, la comunicazione deve essere effettuata dalla banca o da Poste Italiane S.p.A. che li accetta in versamento e dalla banca o da Poste Italiane S.p.A. che ne effettua l'estinzione salvo che il soggetto tenuto alla comunicazione abbia certezza che la stessa è stata già effettuata dall'altro soggetto obbligato.

D.Lgs. 21 novembre 2007, n ( S.O. n. 268/L alla Gazz. Uff. n. 290 del 14 dicembre 2007) Entrata in vigore: 29 dicembre 2007 …continua Art. 41…continua Art. 51. È un elemento di sospetto il ricorso frequente o ingiustificato a operazioni in contante, anche se non in violazione dei limiti di cui all'articolo 49, e, in particolare, il prelievo o il versamento in contante con intermediari finanziari di importo pari o superiore a euro (1). 1-bis. Il contenuto delle segnalazioni è definito dalla UIF con proprie istruzioni ai sensi dell'articolo 6, comma 6, lettera e-bis). (2) 3. Qualora oggetto dell'infrazione sia un'operazione di trasferimento segnalata ai sensi dell'articolo 41, comma 1, il soggetto che ha effettuato la segnalazione di operazione sospetta non è tenuto alla comunicazione di cui al comma 1.

D.Lgs. 21 novembre 2007, n ( S.O. n. 268/L alla Gazz. Uff. n. 290 del 14 dicembre 2007) Entrata in vigore: 29 dicembre 2007 …continua Art Al fine di agevolare l'individuazione delle operazioni sospette, su proposta della UIF sono emanati e periodicamente aggiornati indicatori di anomalia: a) per i soggetti indicati nell'articolo 10, comma 2, dalla lettera a) alla lettera d), e lettera f), per gli intermediari finanziari e gli altri soggetti che svolgono attività finanziaria di cui all'articolo 11 e per i soggetti indicati all'articolo 13, comma 1, lettera a), ancorché contemporaneamente iscritti al registro dei revisori, con provvedimento della Banca d'Italia;

D.Lgs. 21 novembre 2007, n ( S.O. n. 268/L alla Gazz. Uff. n. 290 del 14 dicembre 2007) Entrata in vigore: 29 dicembre 2007 …continua Art. 41 b) per i professionisti di cui all'art.12 e per i revisori contabili indicati all'articolo 13, comma 1, lettera b), con decreto del Ministro della giustizia, sentiti gli ordini professionali ( 3 ) ; c) per i soggetti indicati nell'articolo 10, comma 2, lettere e) e g), e per quelli indicati nell'arti colo 14 con decreto del Ministro dell'interno. 3. Gli indicatori di anomalia elaborati ai sensi del comma 2 sono sottoposti prima della loro emanazione al Comitato di sicurezza finanziaria per assicurarne il coordinamento.

D.Lgs. 21 novembre 2007, n ( S.O. n. 268/L alla Gazz. Uff. n. 290 del 14 dicembre 2007) Entrata in vigore: 29 dicembre 2007 …continua Art Le segnalazioni sono effettuate senza ritardo, ove possibile prima di eseguire l'operazione, appena il soggetto tenuto alla segnalazione viene a conoscenza degli elementi di sospetto. 5. I soggetti tenuti all'obbligo di segnalazione si astengono dal compiere l'operazione finché non hanno effettuato la segnalazione, tranne che detta astensione non sia possibile tenuto conto della normale operatività, o possa ostacolare le indagini.

D.Lgs. 21 novembre 2007, n ( S.O. n. 268/L alla Gazz. Uff. n. 290 del 14 dicembre 2007) Entrata in vigore: 29 dicembre 2007 …continua Art Le segnalazioni di operazioni ospette effettuate ai sensi e per gli effetti del presente capo, non costituiscono violazione degli obblighi di segretezza, del segreto professionale o di eventuali restrizioni alla comunicazione di informazioni imposte in sede contrattuale o da disposizioni legislative, regolamentari o amministrative e, se poste in essere per le finalità ivi previste e in buona fede, non comportano responsabilità di alcun tipo.

D.Lgs. 21 novembre 2007, n ( S.O. n. 268/L alla Gazz. Uff. n. 290 del 14 dicembre 2007) Entrata in vigore: 29 dicembre 2007 …continua Art. 41 Note: (1) Periodo aggiunto dall'art. 36, comma 1, lett. b), D.L. 31 maggio 2010,n. 78, in vigore dal 31 maggio 2010, convertito dalla L. 30 luglio 2010, n (2) Comma inserito dall'art. 24, D.Lgs. 25 settembre 2009,n.151,in vigore dal 4 novembre (3) Vedasi il D. M.Giustizia Determinazione degli indicatori di anomalia al fine di agevolare l'individuazione di operazioni sospette di riciclaggio da parte di talune categorie di professionisti e dei revisori contabili.

D.Lgs. 21 novembre 2007, n ( S.O. n. 268/L alla Gazz. Uff. n. 290 del 14 dicembre 2007) Entrata in vigore: 29 dicembre 2007 Art. 41 Segnalazione di operazioni sospette Art. 51. Obbligo di comunicazione al Ministero dell'economia e delle finanze delle infrazioni di cui al presente Titolo DA MAGGIO 2011, LA SEGNALAZIONE DI OPERAZIONE SOSPETTA, AVVIENE TRAMITE IL PORTALE DELLA BANCA D'ITALIA SUL QUALE I SEGNALANTI DOVRANNO PREVENTIVAMENTE REGISTRARSI. IL DECRETO ATTUATIVO CHE,AI SENSI DELL' ART. 2 COMMA 4 BIS DEL D.L CONV. IN L ,ATTRIBUISCE LA COMPETENZA AGLI UFFICI TERRITORIALI DEL MEF È ANCORA EMANANDO. NELLE MORE, EVENTUALI SEGNALAZIONI POTRANNO ESSERE INOLTRATE ALLA RTS ( RAGIONERIA TERRITORIALE DELLO STATO ) DELLA PROVINCIA OVE È STATA COMMESSA LA VIOLAZIONE ANCHE PER IMPORTI SUPERIORI AI EURO.