L’Ambone luogo proprio della Parola di Dio

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Transcript della presentazione:

L’Ambone luogo proprio della Parola di Dio (Cei, Progettazione Nuove Chiese 9)

Il nostro Tempio è il Signore Gesù, morto e risorto, Egli è il solo Altare, l’Unico sacerdote e il suo corpo è la Chiesa. Se costruiamo templi dobbiamo parlare di Lui, della Chiesa e del suo destino.

La Chiesa-edificio, “icona” del popolo di Dio “E’ immagine speciale della Chiesa, tempio di Dio, edificato con pietre vive" (PNC, 1 ). La chiesa-edificio è segno della Chiesa pellegrina sulla terra e immagine della Chiesa già beata nel cielo” (Ap 21,1-22,7) (Rito di dedicazione di una chiesa,28).  

L’aula liturgica, spazio per la partecipazione La Chiesa e le sue parti Edificio ordinato, articolato, complesso capace di guidare a un’esperienza comunitaria della salvezza di Dio. Non è dimora della divinità (tempio pagano) ma luogo dove la comunità celebra il mistero dell’alleanza con il suo Signore. L’aula liturgica, spazio per la partecipazione Il sagrato e la porta La sede presidenziale Il battistero La navata L’ambone L’altare Il luogo della penitenza La custodia eucaristica Le immagini (programma iconografico)

dell’accoglienza materna della Chiesa. L’atrio è spazio significativo dell’accoglienza materna della Chiesa. La porta è l’elemento significativo di Cristo, “porta” del gregge: Io sono la porta, se uno entra attraverso di me, sarà salvo; entrerà, e uscirà e troverà pascolo, Gv 10,9. ( PNC, 21)

La sede esprime la distinzione del ministero di colui che guida e presiede la celebrazione nella persona di Cristo, Capo e Pastore della sua Chiesa (PNC, 10)

L’ambone Un altro importante luogo della celebrazione liturgica è l'ambone, luogo proprio della Parola di Dio. Non si può parlare dell’ambone a se stante, esso dice riferimento all’altare che è il polo centrale. Tutto lo spazio si carica di simbolismo in relazione al mistero pasquale che si celebra: l’incontro nuziale di Cristo Risorto, sposo, con la comunità dei discepoli, sua sposa.

Il ritorno dell’Ambone Il Concilio Vat. II con la riforma Liturgica ha riportato tra le mani dei fedeli tutta la Scrittura, Antico e Nuovo Testamento. Il ritorno della Parola in maniera abbondante nella Liturgia, ha determinato, dopo secoli di oblìo e di occultamento, il ritorno dell’ Ambone.

Verso la fine del primo millennio e specialmente nei primi secoli del secondo, si attua una profonda frattura fra il popolo e la Liturgia. La Liturgia è povera di Parola che non viene letta e spiegata al popolo. I sacerdoti la leggono dal Messale plenario direttamente all’altare, volti verso la parete. Va in esilio la Parola dalle mani e dalle orecchie dei fedeli, va in esilio anche l’Ambone. L'ambone viene ridotto a pulpito , luogo della predicazione moralistica

La tradizione liturgica dell’ambone Di amboni abbiamo notizie fin dal IV secolo e cioè in basiliche immediatamente seguenti l'era delle persecuzioni. Le comunità costruirono luoghi per la celebrazione e presero dalla sinagoga il modello della tribuna di legno per la lettura delle Scritture ( Neemia 8,1-12). Tutto il primo millennio cristiano registra una vasta e bella tipologia di Amboni, nelle Chiese viene ricostruito il “Giardino” della morte, sepoltura e resurrezione del Signore (Roma Santa Sabina, San Lorenzo al Verano, Santa Maria in Cosmedin ecc....)

Basilica S. Sabina Roma, VI sec. La tribuna di legno, nella chiesa cristiana si trasforma in un monumento a struttura muraria. E’ monumento cioè “memoria”; la liturgia, rivive i luoghi della crocifissione e resurrezione del Signore.

Roma, S. Maria in Cosmedin sec. VII Altro simbolo pasquale il candelabro: colonna che manifesta la realizzazione di quella anticipazione profetica e si fa icona di Cristo risorto, luce e vita del mondo “Io sono la luce del mondo….(Gv 8,12)

Caratteristiche dell’ambone Ambone- etimologia perché ci si sale ( da anabàino ) o perché cinge chi entra ( da ambio) oppure perché ha scala da due lati (da ambo ) Roma, S. Lorenzo, IV sec. Monumento unico  L’ Ambone è unico, come è unico l’ Altare, come unica è la Parola di Dio, unica la tomba-giardino di Cristo. Il doppio "ambone“non è la soluzione da praticare. Monumento alto L’ Ambone è alto come una torre, è luogo elevato. E’ una Parola che scende dal cielo sul popolo riunito per operare la conversione attraverso l’ ascolto del Signore che parla.

Con lo stile romanico (dal XII sec Con lo stile romanico (dal XII sec.) e soprattutto con il gotico (XIII-XIV sec.) es. cattedrale di Siena, del Battistero di Pisa, il “Giardino” scompare: L’Ambone resta come luogo pasquale ma diviene luogo alto, isolato. E’ ornato dagli emblemi dei quattro evangelisti, dalle storie della vita del Signore. Pisa, L’ambone del Battistero

Siena, Cattedrale, XIII sec

sec. XII, ambone al limite della gradinata Monumento orientato  L’ Ambone spesso è collocato in direzione Est-Ovest, da dove sorge il sole oppure in direzione Nord-Sud, dalla parte delle donne, che per prime furono le testimoni del Sepolcro vuoto Monumento della Risurrezione L’ambone richiama alla mente la tomba vuota da dove l’angelo della risurrezione (il diacono) annuncia la vittoria di Cristo sul peccato e sulla morte e la tomba stessa diventa testimonianza di questa vittoria del Signore Palermo, Cappella Palatina sec. XII, ambone al limite della gradinata Cattedrale di Bari, l’ambone XIII sec.

L'iconografia negli amboni L'ambone parla della risurrezione e dell'annunzio della Parola non solo attraverso la sua struttura architettonica, ma anche perché ad essa è sempre collegata una ricca iconografia che nelle immagini svela il Mistero nella forma dell'annuncio. L'iconografia si muove in quattro direzioni: il mistero stesso della Risurrezione, la storia della salvezza letta tipologicamente, l'incarnazione, la parusia. La significazione dell'ambone come giardino della risurrezione Gv 20,41-42 e giardino dell’ Eden, paradisiaco, giardino della vita ritrovata in Cristo, nuovo Adamo (cfr Gn 3), si realizza iconograficamente, istoriando l'ambone con fiori, frutti, piante, uccelli.

Ravello (SA), Duomo: l’ambone

l’ambone e il candelabro Salerno, Cattedrale: l’ambone e il candelabro

La riforma liturgica del Concilio Vat. II I Documenti della Chiesa sottolineano e recuperano vari aspetti della tradizione liturgica dell’ambone e orientano a elaborare nuove proposte che tengano conto della dignità della Parola, del significato simbolico, della sua funzione e degli aspetti architettonici - spaziali

Ordinamento Generale del Messale Romano ( OGMR, 309) “ L’ importanza della Parola di Dio esige che vi sia nella chiesa un luogo adatto dal quale essa venga annunciata e verso il quale, durante la Liturgia della Parola, conviene che tale luogo generalmente sia : - un Ambone fisso e non un semplice leggio mobile. - L’ Ambone, secondo la struttura di ogni chiesa, deve essere disposto in modo tale che i ministri ordinati e i lettori, possano essere comodamente visti e ascoltati dai fedeli. - Dall’ Ambone si proclamano unicamente le letture, il salmo responsoriale e il preconio pasquale; ivi inoltre si possono proferire l’ omelia e le intenzioni della preghiera universale o preghiera dei fedeli. La dignità dell’ Ambone esige che ad esso salga solo il ministro della Parola. - Il nuovo Ambone sia benedetto prima di essere destinato all’ uso liturgico, secondo il rito descritto nel Rituale Romano.

La sua forma sia correlata all’altare, Ordinamento delle Letture della Messa 1984, n . 32, 33, 34 Rituale per la Dedicazione di una Chiesa CEI, Note: Progettazione di nuove chiese, n. 9, (1993). L’Adeguamento delle Chiese secondo la riforma liturgica, n.18 (1996) “L’Ambone è il luogo proprio della Parola di Dio. La sua forma sia correlata all’altare, l'ambone va collocato in prossimità dell'assemblea, in modo da costituire una sorta di cerniera tra il presbiterio e la navata; è bene che non sia posto in asse con l'altare e la sede, per rispettare la specifica funzione di ciascun segno la sua ubicazione renda possibile la processione con l’Evangeliario e la proclamazione pasquale della Parola. Un leggio qualunque non basta: ciò che si richiede è una nobile ed elevata tribuna possibilmente fissa, che costituisca un presenza eloquente, capace di far riecheggiare la Parola anche quando non c’è nessuno che la sta proclamando. Accanto all’ambone può essere collocato il grande candelabro per il cero pasquale”.

Parrocchia S. Andrea - Bari

Roma, Chiesa Gesù Maestro. L’ambone

Ambone, Cattedrale di Pennabilli (Rimini)

Ambone ed Evangeliario La “perla preziosa” del monumento, il Risorto nell’ Ambone, è iconizzato nell’ Evangeliario. Esso ordinariamente riposa sull’ Altare da cui viene preso e recato solennemente in processione all’ Ambone; viene illuminato, incensato, baciato.

Ambone e Lettore Il lettore ama l’ ambone come luogo pasquale. Conosce il suo significato e la sua funzione. E’ consapevole che è il luogo dove esercita il suo ministero per il popolo di Dio. Vi sale con gioia, presta la voce a Dio per le sacre scritture dell’ A.T. e del N.T. Non si accontenta che sia un semplice leggio. Mette in risalto l’ ambone, ha cura che sia sufficientemente illuminato, “fiorito”. Vigila che sia ordinato non supporto di libri o di altre cose. Rispetta e fa rispettare l’ ambone senza soffocarlo da drappi e da scritte. Difende l’ ambone da chi non gli compete salire. Cura che sia un luogo della “comunicazione comprensibile” di Dio col suo popolo (microfoni)

In sintesi L’ Ambone è uno spazio simbolico, sacramentale che rimanda all’ Umanità stessa del Verbo di Dio, vero “Spazio” dove abita e risuona la Parola di Dio: il Corpo di Gesù Figlio di Dio, Parola del Padre, Parola di risurrezione e di vita L’ Ambone è il luogo della celebrazione della Parola di Dio e rappresenta il giardino e la tomba vuota di Cristo, dalla quale l’ Angelo della risurrezione (diacono) annunzia il mistero di Cristo risorto. L’Ambone è fisso, solenne,distinto dal presbiterio,riservato ai ministri che svolgono un ministero collegato con il mistero dell’ annunzio pasquale. E’ in se stesso annuncio e memoria della risurrezione anche oltre la celebrazione liturgica.