Un progetto per lo sviluppo del senso storico (Da un’esperienza condotta dagli allievi di Didattica della Musica a FR,, a.a. 2005-06) Federica Carducci,

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Transcript della presentazione:

Un progetto per lo sviluppo del senso storico (Da un’esperienza condotta dagli allievi di Didattica della Musica a FR,, a.a ) Federica Carducci, IV corso di Didattica della musica, Pedagogia, docente: Prof.ssa Franca Ferrari Storia della Musica: Prof. Luca Della Libera

Motivazioni e finalità Favorire lo sviluppo del senso storico, della capacità di pensare epoche e luoghi lontani; Agevolare la ricerca storica attiva, interrogando direttamente le “fonti”; Incoraggiare l’uso delle T.I.C in modo funzionale all’attività didattica; Favorire l’applicazione di vari metodi di analisi nei confronti di un oggetto artistico; Incoraggiare l’attività musicale collettiva.

Metodologie utilizzate Elaborazione dei vari documenti attraverso vari mezzi espressivi ; ap-prendere, ap-propriarsi, con la voce (parlata e cantata) o con gli strumenti; Tecnica del problem solving (scegliere le domande giuste) Confrontare e arricchire le risposte interrogando i documenti (le fonti ) Cooperative learning (progetto di apprendimento cooperativo) supportato dalle TIC (tecnologie informatiche condivise)

La scelta del soggetto Perché scegliamo di affrontare il mito di Orfeo? Innanzitutto perché esso vanta più di 2000 anni di storia, ed in secondo luogo perché è stato oggetto di attenzione di tantissimi artisti, per cui disponiamo di una quantità incredibile di opere che lo riguardano.

Utenti Si tratta di un lavoro molto complesso che presuppone diverse conoscenze pregresse da parte del discente, storiche, musicali, informatiche, che ne fanno un lavoro adatto alle classi di scuola superiore; è possibile utilizzarlo anche nella scuola media, ma presuppone tempi di realizzazione più lunghi.

Fasi operative Fase I ; Problem solving: Chi è Orfeo? Raccolta delle risposte ottenute, che potrebbero essere le seguenti: Mitico cantore dell’antica Grecia Colui che amava Euridice Un aedo che con il suo canto ammansiva le belve feroci Un uomo che discese vivo negli inferi per riprendersi l’amata Euridice, riuscendo a commuovere con il suo canto persino gli dei dell’Ade.

Fase II Ricerca e raccolta dei materiali L’insegnante chiede ai ragazzi di raccogliere quanto più materiale possibile riguardante il mito di Orfeo: fonti iconografiche, musicali, letterarie, cinematografiche, altro. Luoghi di ricerca consigliati: Internet, biblioteche, negozi musicali, librerie. Dopo circa un mese di ricerca si raccolgono i materiali: ogni studente (o gruppo di studenti) illustra le fonti trovate, i luoghi e le modalità di ricerca utilizzate.

Fase III Classificazione delle fonti Ogni opera viene catalogata all’interno della “disciplina” di appartenenza, compilando una piccola scheda, contenente: Titolo, Autore, Anno di composizione, (nella sezione “Fonti musicali” specificare se si ha a disposizione l’audio o la partitura), specificando di che tipo di opera si tratta (melodramma piuttosto che balletto, incisione o quadro…)

Esempio di classificazione Fonti musicaliFonti iconografiche Fonti letterarie TitoloOrfeo, favola pastorale in musica Orpheus and Eurydice La favola di Orfeo AutoreClaudio Monteverdi G. Kratzenstein- Stub Angelo Poliziano Anno di Composizione Tipo di fontePartitura e audioQuadro, olio su tela

Fase IV Associazione delle fonti Si formano dei gruppi di lavoro di 3-4 ragazzi ciascuno; Ogni gruppo realizzerà un’associazione fra le varie tipologie di fonti, mettendo insieme una musica, un quadro, e un brano letterario, attraverso un proprio criterio che poi dovrà spiegare alla classe (i criteri di associazione possono essere assai diversi: dai più condivisibili come quelli cronologico o stilistico, ai più soggettivi)

Fase V PPT o lezioni- concerto Ogni gruppo potrà scegliere se realizzare un piccola presentazione in Power Point inserendo suoni, immagini, poesie, oppure se effettuare una vera e propria lezione- concerto suonando e cantando parti delle opere musicali scelte, recitando alcuni passi dei testi letterari, e facendo scorrere le immagini. Ogni gruppo realizzerà una scheda di approfondimento e di analisi di ogni opera impiegata nella presentazione o nella lezione- concerto, con particolare attenzione al periodo storico, e alle caratteristiche stilistiche dell’opera che ne rivelano in maniera inequivocabile la paternità storica.

Fase VI Ricostruzione del mito Si compone una sorta di collage dei momenti e degli aspetti più significativi del mito di Orfeo, utilizzando la fonte che secondo la classe meglio rappresenta ogni singolo episodio. Realizzazione di una recita, raccontando il mito attraverso le interpretazioni che ne hanno dato vari artisti nel corso dei secoli.

Prosecuzione del lavoro Dall’analisi delle fonti raccolte, apparirà ben presto evidente che la figura di Orfeo, la trama e soprattutto il finale del mito sono elaborate in maniera di volta in volta diverso a seconda dell’autore e dell’epoca storica (basti pensare al finale, ora triste ora lieto; alla figura di Orfeo come musico, a volte ritratto con la lira, altre con il liuto o con il flauto; per non parlare dell’interpretazione del mito in chiave parodistica che offre Offenbach …)

Questo offrirà lo spunto per una ulteriore rivisitazione del mito da parte degli alunni, che potrebbero effettuare un lavoro di attualizzazione, magari descrivendo Orfeo come un artista bohemien, che non riesce a recuperare, nonostante le sue poesie, l’amore della sua amata. E se Orfeo diventasse un Musical ?

Tempi di realizzazione Tutto il progetto richiederà un arco di tempo di un intero anno scolastico, mentre ogni singola fase richiederà durate diverse. L’insegnante deciderà se dedicare maggior tempo in una fase piuttosto che in altre in base alle difficoltà che si verificheranno nel corso del lavoro.

Modalità di verifica Realizzazione di lezioni- concerto, o mini- conferenze, aperte ad altre scuole, che offrano anche lo spunto per scambi interculturali: l’insegnante coordinerà lo svolgimento delle sessioni, come un regista fuori scena, ma gli attori dovranno essere necessariamente i ragazzi.

Strumenti di lavoro Risorse umane : per motivi logistici, relativi soprattutto all’organizzazione dei gruppi di lavoro, sarebbe meglio lavorare con una sola classe, ma nel caso di una piccola scuola di periferia, dal numero di allievi esiguo, si possono far partecipare anche due o tre classi, purché ci sia effettiva possibilità di collaborazione. Materiali : è necessario l’utilizzo di un computer, un videoproiettore, strumenti musicali (strumenti a barre, flauti, strumenti ritmici, se possibile anche una chitarra o un pianoforte), microfoni. Risorse finanziarie : se la scuola offre l’attrezzatura richiesta, non è previsto un ulteriore dispendio economico.