Metodi didattici per educare all’interculturalità L’intercultura come finalità positiva dell’educazione.

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Metodi didattici per educare all’interculturalità L’intercultura come finalità positiva dell’educazione

Finalità che assicuri: Arricchimento cognitivo e antropologico Ampliamento dell’orizzonte culturale a cui collegare il processo di apprendimento Che apra la persona ad un’identità migrante, nomade, meticcia Che si avvalga di metodi con cui Promuovere ujna conoscenza che non si chiuda (aparthaid cognitivo) Accetti operazioni di rilettura Innesti di nuovi saperi Comparazioni e mescolamenti con altre realtà culturali

Metodi che favoriscono il processo di interculturalità Metodo narrativo Metodo comparativo Metodo decostruttivo Metodo del decentramento ( o dei punti di vista ) Riconoscimento del debito culturale Metodo dell’azione La via ludica “Buone pratiche” per fare intercultura

Metodo narrativo; i presupposti L’ascolto dell’altro come “movimento di reciprocità” L’altro diventa “attore protagonista” attraverso il racconto di sé e della propria vita Lo scambio dei valori culturali Il confronto dei “punti di vista” Dare un “impianto narrativo” al percorso educativo La narrazione intesa non solo come “oggetto” (contenuto) ma come “principio epistemico” (educare narrando)

Metodo comparativo Mettere a confronto: narrazioni, o sguardi o versioni su uno stesso oggetto L’allargamento della visione attraverso una nuova risorsa Educare alla complessità, al pluralismo,alla relatività e al confronto

Metodo decostruttivo Decostruire ciò che vi è di inaccettabile nella propria cultura di appartenenza (“auto-decostruzione”) Superamento del rapporto “asimmetrico” La pratica della decostruzione : pregiudizi, stereotipi, luoghi comuni, immagini deformanti, categorie linguistiche etnocentriche, ecc “Costruire decostruendo”; costruire una nuova memoria (planetaria) decostruendo la memoria dominante

Metodo del decentramento Far crescere la capacità di decentrarsi dal proprio punto di vista Superamento dell’etnocentrismo; accettare la parzialità della propria verità Per l’ “altro” io sono l”altro” Consapevolezza dei propri atteggiamenti, comportamenti, di come siamo…

Riconoscimento del debito culturale La scoperta nella propria cultura ( es. la lingua italiana) di termini che sono originariamente arabi : i numeri, lo zero(0) scoperto dagli arabi e mutuato dagli indiani asiatici Prodotti alimentari che provengono dalle Americhe Educare al riconoscimento del debito culturale (pubblicazioni CEM- Centro di educazione alla Mondialità, A.S – dieci numeri della rivista “Mondialità. Mensile di Educazione interculturale” sui doni delle culture)

Metodo dell’azione (o pedagogia dei gesti) Scoprire il valore educativo del gesto e del “fare” Formare “menti più accoglienti” e atteggiamenti interculturali. Esempi: Confronto diretto attraverso l’invito di un immigrato/a Gemellaggi e scambi culturali Partecipazione ad iniziative antirazziste Programmazione di visite Allestimento di mostre interculturali Di spettacoli con musica etnica….

La via ludica Scuola dell’Infanzia, Scuola Primaria, ma non solo…Secondaria di Primo grado e…Superiori Mette in moto il desiderio di “mettersi in gioco” Insegnanti ed educatori, siamo disposti a “giocare” ? Il gioco esprime la realtà in modo analogico Consente il coinvolgimento diretto ; mettersi in gioco mediante simulazioni, giochi di ruolo, danze, spettacoli teatrali, drammatizzazioni, ecc.

Le buone pratiche Fare interculturalità valorizzando innanzitutto quello che i curricoli disciplinari già contengono Esaminando i libri di testo e integrandoli con altri sussidi e materiali che offrono informazioni più ricche…o corrette Impiegando correttamente i mediatori culturali Rendendo più visibili gli indicatori dell’interculturalità nella strumentazione didattica ( allestimento di uno scaffale multiculturale con percorsi tematici, personaggi ponte, libri bilingue, ….usando una pluralità di planisferi Lavorare in rete con i Centri interculturali