Marco Rossi-Doria La centralit à dello studente PER UNA SCUOLA CHE GUARDA AL FUTURO Giornata di riflessione ed approfondimento con i dirigenti scolastici.

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Marco Rossi-Doria La centralit à dello studente PER UNA SCUOLA CHE GUARDA AL FUTURO Giornata di riflessione ed approfondimento con i dirigenti scolastici LEVICO TERME (TN) Marted ì 12 febbraio 2008

I quesiti costruiti sulla figura di geometria solida che avete visto sono parte del pre-esame di ammissione per 17enni cinesi che si candidano agli studi scientifici e tecnici successivi mentre quelli relativi alla figura piana sono per l’ammissione alle facoltà scientifiche nel UK. L’associazione nazionale dei chimici del UK e la BBC lo hanno messo in rete come grido d’allarme sul tema dei saperi e delle competenze attese per i nostri ragazzi/e oggi in Europa.

QUESTO EPISODIO - TRA MODELLO EUROPEO E MODELLO ASIATICO - RIBADISCE CHE:  LA SCUOLA, PER ESSERE TALE, RIPROPONE IL TEMA DELLO STUDENTE SI’ MA IN QUANTO COMPETENTE.  E DUNQUE LA CENTRALITA’ DEL SAPERE, DEI SAPERI E DELLE COMPETENZE.

DEL RESTO, DA QUESTO DERIVANO LE NOSTRE POLITICHE 1- NUOVE INDICAZIONI NAZIONALI DELLA SCUOLA DI BASE (scuola d’infanzia, primaria e media) CON DUE ANNI DI PRIMA APPLICAZIONE: Curriculo verticale da 3 a 14 anni Cancellazione osa, Semplificazione e rigore nei traguardi e negli obiettivi Potere ridato alle scuole dell’autonomia 2 - OBBLIGO di istruzione a 16 anni con competenze e saperi definiti: a - competenze chiave di cittadinanza articolate su 3 aree fortemente connesse: costruzione del sé, relazione con gli altri, rapporto con la realtà naturale e sociale b - i saperi articolati per abilità, capacità, conoscenze per 4 assi culturali validi per goni ragazzo/a italiano e non che vive in Italia: linguaggi, tecnico-scientifico, matematica, storico-sociale;

1.attenzione nuova alle effettive competenze in uscita, 2.la serietà nel valutare debiti/crediti 3.il rigore negli esami, 4.il tema dei bilanci di competenze;

MA A COSA RISPONDONO QUESTE POLITICHE ? PARTIAMO DAI DATI... italiani e trentini

DATI ITALIANI E TRENTINI Gli early school leavers (si tratta di tutti quei giovani, enni che non hanno ricevuto altra formazione oltre l’obbligo) in Italia sono il 21,9% contro la media europea del 14,9%, la Germania al 12,1%, UK 14%, Francia 12,6%. Il Benchmark di Lisbona della UE dice che dobbiamo tutti, entro il 2010, stare sotto il 10% : noi italiani abbiamo quasi 12 punti percentuali da colmare in due anni. IL TRENTINO STA NEI TERMINI DEL BENCHMARK DELLA UE E NEI LIMITI PROPRI DELLA PARTI FORTI DELL’EUROPA

Mentre in Italia abbiamo : ripetenti nella scuola media in Italia pari al 2,3% del totale interruzioni formalizzate e non formalizzate, pari al 6% di ragazzi non valutati nelle superiori ripetenti nelle scuole superiori pari al 6,9% 16,1% di ripetenti, in particolare, negli istituti professionali in Italia, di cui il 26,7% il primo anno 13,7 ai tecnici, di cui 20,9% il primo anno forte insuccesso anche nella FP (circa 30%)

basso livello di alfabetizzazione funzionale e di cittadinanza degli adulti anche giovani (dati OCSE): - 5% non distinguono una lettera o numero dall’altra/o, - 33% che le distingue ma “nun ‘e ssape accucchia” (Tullio De Mauro) che corrisponde ai dati sull’alfabetizzazione formale derivati dal censimento 2001: - senza titolo di studio è il 6,8% (Censimento 2001) - sola licenza elementare 26,4% (Censimento 2001) - sola licenza di sc. Media inferiore 31,7% (Censimento 2001)

IL TRENTINO: - ha ben gestito la crisi di crescita derivata dalla scuola media unificata - ha livelli di alfabetizzazione funzionale che stanno entro i limiti europei migliori - compensa largamente la dispersione scolastica in adolescenza grazie al sistema della FP ben integrato nel territorio e con il sistema produttivo e dei servizi

Ma, sia pure con percentuali molto minori, il Trentino inizia ad avere in comune con l’Italia cose che riguardano la persona- studente che mostra sofferenze e disagio crescenti: Aumento delle assenze Incapacità di sostenere fatica e frustrazioni nei processi di apprendimento Calo nell’attention time Manifestazioni di sofferenza relazionale Bulimia e anerossia mostrati a scuola Forme varie di dipendenza (alcool, droghe, video-giochi) Aggressività e bullismo

Inoltre il Trentino inizia a condividere una riflessione su alcuni temi del dibattito nazionale intorno al cosa influisce sugli esiti del sistema di istruzione formazione: - disagio nel crescere oggi e perdita di orizzonti educativi certi tra i genitori e nel mondo adulto (limiti, figure di riferimento, ritualità, ecc.) - nuova povertà - sistema di cura e welfare frammentato e lento nella catena decisionale, non ben regolato nel reperimento e uso delle risorse e non centrato sul sostegno flessibile a persone e famiglie - debolezza delle opportunità di Long Life Learning e dell’orientamento - squilibri territoriali - rottura del rapporto lineare tra apprendimento e sbocchi lavorativi

Ma soprattutto anche il Trentino si interroga su: -- sistema scolastico iper-standardizzato e resistente alla rigenerazione -- che fatica a essere per tutti e anche per ciascuno

“In un momento di svolta o di transizione, come quello attuale, in cui i sistemi di welfare europei sono in visibile difficoltà e gli stessi valori di uguaglianza e solidarietà, su cui essi si sono fondati fino ad oggi, reclamano un aggiornamento, una riflessione sul processo storico di individualizzazione può essere utile per comprendere il cambiamento in atto”. Massimo Paci “Ogni persona vuole progettare e avere una vita propria e vuole aiuto al proprio sviluppo individuale, al proprio progetto di vita”. Amatrya Sen

Progettare la propria vita implica PER TUTTI avere alcune basi di cultura comuni su cui fondare empowerment individuale, il potenziamento di se stesso: SENSO DI APPARTENENZA COMUNITARIA E CAPACITA’ PARTECIPATIVE SENSO DEL LIMITE ELEMENTI DI CULTURA MATERIALE: SAPER FARE COSE ENTRO UNA COMUNITA’ ALMENO UN ADULTO SIGNIFICATIVO DI RIFERIMENTO UNA RIGOROSA ALFABETIZZAZIONE

Ma implica anche per CIASCUNO: le opportunità di sviluppare le parti più deboli che ciascuno dando di più non soltanto a chi ha di meno ma alle componenti meno forti o meno sviluppate e sostenute o meno sofisticate di ciascuno le possibilità di ampliare gli orizzonti del sapere, sempre secondo un criterio di offerta ri-equilibrante, che permetta di accompagnare in esplorazioni nuove chi quelle esplorazioni non le ha fatte anche favorendo seconde occasioni, opportunità speciali in termini di tempi, spazio, attenzione dedicati le possibilità di “dare ali per il volo” alle parti forti, alle inclinazioni, ai talenti che ognuno possiede perché l’eccellenza c’è ed è presente, almeno potenzialmente, in ogni persona