IL MERCATO DELLE CARNI ROSSE FRESCHE tendenze recenti e dinamiche attese Passirana di Rho (Mi), 19 febbraio 2013.

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IL MERCATO DELLE CARNI ROSSE FRESCHE tendenze recenti e dinamiche attese Passirana di Rho (Mi), 19 febbraio 2013

 Il monitoraggio del mercato di ISMEA: quali strumenti, quali servizi  Tra crisi e ripresa: le tendenze attuali del settore lette attraverso alcuni indicatori di sintesi  Lo scenario internazionale e nazionale  Focus sulla domanda domestica  L’anno che verrà: l’outlook  Quali strategie per il «governo» del mercato? MOLTI TEMI PER UN SOLO WORKSHOP

1

GLI STRUMENTI A PRESIDIO DI TUTTA LA FILIERA Trasformazione Ho.re.ca Consumi extradomestici Dettaglio tradizionale GDA Consumi domestici Export Fase agricola Commercio all’ingrosso Servizi logistici Flusso del prodotto Fornitori Servizi bancari e finanziari Import Rilevazi one prezzi mezzi correnti Panel aziende agricole Rilevazione prezzi origine BD Prodotti qualità Rilevazio ne prezzi ingrosso Studi sulla logistica Panel GDA BD commercio estero Panel consumi domestici Rilevazione prezzi dettaglio Panel prima e seconda trasformazione Bilanci di approvvigionamento dei prodotti Dati di bilancio delle aziende Schede «costo»

GLI OUTPUT

I SERVIZI MULTILEVEL

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 elevata competitività del prodotto estero (low cost/high quality)  cambiamento e destrutturazione della domanda interna (dinamiche sociali), in termini di attenzione a: prezzo, salutismo, contenuto di servizio, sicurezza, ecc.  frammentazione del sistema allevatoriale e industriale (particolarmente forte in alcune aree)  deboli politiche di marca a sostegno del prodotto (difficoltà di comunicazione tra produttore e consumatore) che continua ad essere «unbranded»  elevata competitività del prodotto estero (low cost/high quality)  cambiamento e destrutturazione della domanda interna (dinamiche sociali), in termini di attenzione a: prezzo, salutismo, contenuto di servizio, sicurezza, ecc.  frammentazione del sistema allevatoriale e industriale (particolarmente forte in alcune aree)  deboli politiche di marca a sostegno del prodotto (difficoltà di comunicazione tra produttore e consumatore) che continua ad essere «unbranded»  contrazione del patrimonio maggiore rispetto alla media Ue e conseguente flessione dell’attività di macellazione (come nel resto dell’Ue), sostenuta dall’abbattimento di capi da latte (bovino)  crescente ricorso all’import di carni (fresche) e conseguente contrazione del tasso di approvvigionamento (già molto basso)  crescita del potere di mercato della DM  crescente ricorso da parte della DM ad accorciare la filiera, ricorrendo ai macelli quali fornitori di servizi (macellazione e sezionamento)  crescente presenza di prodotto a marca della DM (private label), con propri sistemi di tracciabilità e certificazione  contrazione del patrimonio maggiore rispetto alla media Ue e conseguente flessione dell’attività di macellazione (come nel resto dell’Ue), sostenuta dall’abbattimento di capi da latte (bovino)  crescente ricorso all’import di carni (fresche) e conseguente contrazione del tasso di approvvigionamento (già molto basso)  crescita del potere di mercato della DM  crescente ricorso da parte della DM ad accorciare la filiera, ricorrendo ai macelli quali fornitori di servizi (macellazione e sezionamento)  crescente presenza di prodotto a marca della DM (private label), con propri sistemi di tracciabilità e certificazione impatto QUALI ELEMENTI DI CRITICITÀ INTERNI

Il patrimonio suino dell’UE si contrae nell’ultimo decennio, così come la produzione (-7,4%); nell’ultimo quinquennio si rileva un’intensa decapitalizzazione che sostiene l’offerta. Con l’allargamento ad Est, aumenta il peso medio dei capi avviati al macello (da 135 kg/capo a kg/capo). La Germania e la Spagna, con un patrimonio in lieve crescita, sostengono le macellazioni (e l’Italia in misura assai più contenuta), diversamente da Francia e Polonia. Le macellazioni Il patrimonio suino * Indagine di giugno LO SCENARIO NEL SETTORE SUINO * Periodo gennaio-ottobre In Italia nel : la produzione aumenta dell’11%, il consumo del 9%, il tasso di autoapprovvigionamento è stabile (67%)

La flessione del patrimonio bovino dell’UE segue l’andamento della mandria da latte (quote e crescita produttività), più forte in Italia, Germania e Spagna, dove le macellazioni si contraggono in misura evidente. La crescita dell’offerta nel decennio – oltre che nei paesi più toccati dalla crisi Bse – si osserva all’Est (Polonia). Le macellazioni Il patrimonio bovino * Indagine di giugno LO SCENARIO NEL SETTORE BOVINO * Periodo gennaio-ottobre In Italia nel : la produzione si contrae del 20%, il consumo del 14%, il tasso di autoapprovvigionamento del 4% (60%)

Mercato UE – suino da macello (€/kg) 2012/11: +12,0% 2012/11: +12,0% 2012/11: +9,7% 2012/11: +9,7% 2012/11: +9,7% 2012/11: +9,7% 2012/11: +5,7% 2012/11: +5,7% Il prezzo delle carcasse suine E aumenta dell’11,4% nel 2012, con punte max in Polonia (+15,3%) e min in Italia (+8,1%). Export UE CARNE fr., refrig. e cong. (var. % set 2012/11) (.000 ton) ,9% (mln €) ,9% Corea del Sud: -28% Russia: -11% Russia: -11% Export UE PREPARAZIONI (var. % set 2012/11) (.000 ton) 167+2,6% (mln €) ,2% Cina: +78% Giappone: + 17% Usa: -% Usa: -% Russia: +18% IL MERCATO UE DEL SUINO

La dinamica del prezzo delle carcasse bovine UE è fortemente connesso ai costi di alimentazione (26% nell’ingrasso) e di acquisto del ristallo (68%) Import UE CARNE fresche e refrigerate (var. % set 2012/11) (.000 ton) 74-7,5% (mln €) ,8% Usa: -0,9% Usa: -0,9% Brasile: +11,3% Brasile: +11,3% Export UE CARNE fresche e refrigerate I (var. % set 2012/11) (.000 ton) ,4% (mln €) ,1% Argentina: -17,1% Norvegia: +114% Russia: +8,5% Russia: +8,5% Turchia: -68,6% Turchia: -68,6% IL MERCATO UE DEL BOVINO Eu beefA/C R3 Novillos exp (Argentina) AVG Arroba do Boi (Brasile) Media Res Novillo (Uruguay) (€/100kg) Mercato maschi adulti: Ue-27 vs Mercosur (€/100 kg) Graduale riavvicinamento tra prezzi UE e Mercosur Crescita tendenziale: +5%

«LA STRETTOIA» DELLA PRODUZIONE Carni suine: il sistema produttivo si è strutturato sempre più verso un solo mercato Carni bovine: la debolezza produttiva, le criticità di approvvigionamento e logistiche, hanno favorito il consumo di carne estera Carni suine: il sistema produttivo si è strutturato sempre più verso un solo mercato Carni bovine: la debolezza produttiva, le criticità di approvvigionamento e logistiche, hanno favorito il consumo di carne estera Consumo pro capite apparente di carne bovina (kg/anno) aumento del consumo di carne importata: +9% contrazione del consumo di carne nazionale: -28% riduzione del consumo pro capite: -18% Incidenza delle categorie di suini sulla produzione (2011) Incidenza Dop Parma/S.Daniele 6,3 mil. suini Dop su 11,5 mil. di suini grassi macellati (53-54%) + 900mila non idonei (8%) Incidenza Dop Parma/S.Daniele 6,3 mil. suini Dop su 11,5 mil. di suini grassi macellati (53-54%) + 900mila non idonei (8%) In Italia nel : le macellazioni aumentano del 11%, con un +9% dei grassi e un -18% dei magroni

LA DINAMICA RECENTE DEL MERCATO NAZIONALE DEL VIVO In entrambi i mercati, gli effetti di scenario internazionale (costi input, tasso di cambio €/$, ecc.) – oltre che della normativa – hanno determinato evidenti effetti sulle quotazioni interne: per i bovini vivi la crescita appare più costante ma di ampiezza minore. Indice dei prezzi ISMEA: suino da macello (2000=100) (Modena – dic2012) kg: 1,52 €/kg (Modena – dic2012) kg: 1,52 €/kg (Modena – dic2012) Lombi m.: 4,30 €/kg (Modena – dic2012) Lombi m.: 4,30 €/kg Indice dei prezzi ISMEA: bovini da carne (2000=100)

IL PREZZO LUNGO LA FILIERA I margini lordi di filiera: vitellone-carne di vitellone (100% = prezzo al dettaglio) I margini lordi di filiera: suino grasso-carne di lombo (100% = prezzo al dettaglio) La crescita dei prezzi internazionali degli input di base (alimentazione, energia), rende incomprimibile il prezzo delle materie prime (animali). La crisi non consente dilatazioni dei prezzi al consumo.

SCAMBI CON L’ESTERO DI CARNI Bovino: origine import carni fresche (000 tec) L’import di semi-lavorati di suino serve il mercato interno (fresco) e l’export italiano (preparazioni). Nel periodo recente, l’import di carne bovina fresca/refrigerata aumenta (2010/02: +37%; 2011/10: -8%; 2012/11: -7%), soprattutto dai paesi in grado di offrire logistica/distribuzione migliore (F), prodotto più apprezzato/sostenuto (Irl, Arg), prezzi più bassi (Pol). L’import di semi-lavorati di suino serve il mercato interno (fresco) e l’export italiano (preparazioni). Nel periodo recente, l’import di carne bovina fresca/refrigerata aumenta (2010/02: +37%; 2011/10: -8%; 2012/11: -7%), soprattutto dai paesi in grado di offrire logistica/distribuzione migliore (F), prodotto più apprezzato/sostenuto (Irl, Arg), prezzi più bassi (Pol). Var. 2011/02: Francia (40%)+14% - 1,91 €/kg Germania (39%)+70% - 1,92 €/kg Var. 2011/02: Francia (40%)+14% - 1,91 €/kg Germania (39%)+70% - 1,92 €/kg Var. 2011/02: Germania (49%)+380% - 2,75 €/kg Spagna (16%)+585% - 2,32 €/kg Var. 2011/02: Germania (49%)+380% - 2,75 €/kg Spagna (16%)+585% - 2,32 €/kg Suino: composizione import di carni fresche +4,9% +23,1% +10,0% tvma: +5,8% tvma: +5,8%

Rotazione capitale investito 1 (n°di volte) Reddito operativo e costo del capitale 1) fatturato su cap. investito Necessità di compensare margi- ni ridotti con grandi volumi (VA industria alimentare: 18%) Il costo del finanziamento esterno impatta maggiorm. sui risultati I BILANCI DELL’INDUSTRIA DI MACELLAZIONE

Previsione dei consumi: differenza aumento/diminuzione % di famiglie che aumenteranno/diminuiranno i consumi nei prossimi mesi 2/3 delle famiglie si sentono toccate dalla crisi in atto Δ % tra aumenteranno e diminuiranno = -58 CRISI = CAMBIAMENTO L’appostamento del consumatore Nel 2012 l’influenza della crisi sulla situazione finanziaria personale, i risparmi, le scelte economiche e di allocazione del denaro della famiglia raggiungono la massima intensità… L’appostamento del consumatore Nel 2012 l’influenza della crisi sulla situazione finanziaria personale, i risparmi, le scelte economiche e di allocazione del denaro della famiglia raggiungono la massima intensità…

Strategie di concessione Benessere e wellness Smartphone (+21%) Bio (+7,3%) Strategie più «dure» Alimentari* (-0,7%) Elettronica di consumo (-12%) Vestiario e calzature* (-0,3%) Il «downsizing» apre ad un nuovo approccio di consumo DA CONSUMATORE A GESTORE EQUILIBRATO DI RISORSE IL CONSUMATORE SPERIMENTA UNA MIGLIORE GESTIONE DI:..risorse economiche..bisogni e desideri (ordinare per priorità, scartare il superfluo)..del mantenimento del valore degli oggetti (conservare, riparare) … nel 2012 * Confcommercio

opportunità relazione sostenibilitàesperienza DISINTERMEDIAZIONE comprano marche top solo in promozione: 22 mil. (+6 milioni dal 2005) acquistano online: 10 mil. (+7 milioni dal 2005) LE «NUOVE ROTTE» DELLA DOMANDA Le culture del consumo RESPONSABILITÀ cercano cosmetici cruelty free: 16 mil (+ 4 milioni dal 2005) fanno raccolta differenziata domestica: 18 mil fam. (+ 3 milioni dal 2005) CONDIVISIONE usano passaparola come fonte di valutazione: 24 mil (+5 milioni dal 2005) frequentano tutti gg. social network: 7 mil (+3 milioni dal 2010) PIACERE amano cibi di altre culture e paesi: 16 mil (+2,5 milioni dal 2005) scelgono luoghi e spazi su basi estetiche e sensoriali: 9 mil (+3 milioni dal 2005)

LE «NUOVE ROTTE» DELLA DOMANDA Gli stili del consumo

LE «NUOVE ROTTE» DELLA DOMANDA Gli stili del consumo

IL CONSUMO APPARENTE DI «PROTEICI» NEGLI ULTIMI 10 ANNI La … La destrutturazione dei pasti, l’attenzione alla salute determinano una riduzione del consumo di carni (in particolare rosse), ma è soprattutto la crisi economica a determinare un nuovo equilibrio. I driver di crescita appaiono la freschezza, la funzione d’uso, l’innovazione e il prezzo. tvma ‘02-’12: -2,2% tvma ‘02-’12: +0,8% tvma ‘02-’12: +0,2% tvma ‘02-’12: -0,8% tvma ‘02-’12: +1,5% tvma ‘02-’12: -0,6%

GLI ACQUISTI DELLE FAMIGLIE DI «PROTEICI» Accanto al calo dei prodotti di elevato prezzo unitario (pesce e carne bovina), si osserva la forte crescita degli elaborati di carne e dei formaggi (freschi e Dop) Var.% 2012/2008 La direzione della domanda di «proteici» diminuisce la domanda di pesce aumenta la domanda di elaborati aumenta la domanda di formaggi

LA DIREZIONE DEL MERCATO DELLE CARNI I canali Il valore del mercato

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La scelta d’impulso: elemento di interesse per il lancio di un «nuovo prodotto» Ben l’83% risponde che, in tutto (24%) o in parte (59%), effettua la scelta sul tipo di carne da acquistare sul punto vendita. Ciò conferma il ruolo del punto vendita come momento di comunicazione esplicita sulle caratteristiche di nuovi prodotti o di prodotti speciali. Il ruolo del p.to vendita nel promuovere prodotti innovativi/ plus (p.e. origine, garanzie di qualità, ecc.) è determinante. Ben l’83% risponde che, in tutto (24%) o in parte (59%), effettua la scelta sul tipo di carne da acquistare sul punto vendita. Ciò conferma il ruolo del punto vendita come momento di comunicazione esplicita sulle caratteristiche di nuovi prodotti o di prodotti speciali. Il ruolo del p.to vendita nel promuovere prodotti innovativi/ plus (p.e. origine, garanzie di qualità, ecc.) è determinante. IL MOMENTO DELLA SCELTA I parametri di scelta evocati spontaneamente sono soprattutto organolettici: tenerezza, sapore, bell’aspetto, freschezza, ecc. In generale, emergono anche altri parametri: l’origine, la tracciabilità, l’alimentazione e le modalità di allevamento, ecc. Sul fronte nutrizionale non emerge una consapevolezza nutrizionale articolata (è un insieme di buon senso e di sentito dire) I parametri di scelta evocati spontaneamente sono soprattutto organolettici: tenerezza, sapore, bell’aspetto, freschezza, ecc. In generale, emergono anche altri parametri: l’origine, la tracciabilità, l’alimentazione e le modalità di allevamento, ecc. Sul fronte nutrizionale non emerge una consapevolezza nutrizionale articolata (è un insieme di buon senso e di sentito dire)

I FATTORI DI SCELTA DEL TIPO DI CARNE Fattori sensoriali Occasione di consumo Grasso Prezzo

GLI ELEMENTI CHE DEFINISCONO LA QUALITÀ Ranking dei possibili elementi relativi alla qualità (% risposte per posizione) ruolo determinante dell’italianità, che è stata collocata al primo posto la garanzia sull’allevamento è una «sorpresa» rispetto ai focus Gli elementi «sensoriali» come la tenerezza, l’aspetto ed il sapore vengono dopo, a distanza

Una classifica netta: carni avicole, vitello, manzo, maiale IL VISSUTO DEL SUINO APPESANTITO DAL GRASSO (PERCEPITO)

L’INTERESSE PER LE POSSIBILI GARANZIE Il benessere animale si conferma come tema emergente del prossimo futuro: il 23% accetterebbe di pagare un po’ di più per la garanzia di un rispettoso trattamento degli animali.

Quale «approccio» all’origine? Sollecitando, si osserva un allentamento della tensione sul tema: solo il 39% si dichiara pienamente d’accordo sull’indispensabilità dell’origine italiana, e solo il 29% controlla sempre l’etichetta sul punto vendita. Le affermazioni più «liberistiche», meno condivise, comunque trovano concorde (molto + abbastanza) più della metà dei rispondenti Quale «approccio» all’origine? Sollecitando, si osserva un allentamento della tensione sul tema: solo il 39% si dichiara pienamente d’accordo sull’indispensabilità dell’origine italiana, e solo il 29% controlla sempre l’etichetta sul punto vendita. Le affermazioni più «liberistiche», meno condivise, comunque trovano concorde (molto + abbastanza) più della metà dei rispondenti TEMA FONDAMENTALE: L’ORIGINE!

CAWI: SI PUÒ RINUNCIARE A UNA PARTE DELLA QUALITÀ? Supponiamo che lei desideri effettuare un importante acquisto non alimentare, per esempio una vacanza o uno smartphone, e che per affrontare questa spesa lei debba spendere meno nell’acquisto di carne. Quali sono gli elementi della qualità a cui sarebbe disposto a rinunciare per poter acquistare carne a prezzo inferiore? (max 2 risposte) Supponiamo che lei desideri effettuare un importante acquisto non alimentare, per esempio una vacanza o uno smartphone, e che per affrontare questa spesa lei debba spendere meno nell’acquisto di carne. Quali sono gli elementi della qualità a cui sarebbe disposto a rinunciare per poter acquistare carne a prezzo inferiore? (max 2 risposte) acquisti alternativi con vincolo di budget

CAWI: A COSA È POSSIBILE RINUNCIARE, PER SPENDERE MENO? a cosa rinunciare della carne per un acquisto importante? dati dei vincoli di budget, solo il % dei consumatori che non sono disposti a cedere sulla qualità Alcune esigenze «cedono»: sicuramente il biologico (43%), ma anche l’italianità (23%), l’aspirazione alla quale non deve quindi essere data per scontata, ma va enfatizzata a livello di comunicazione

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Il domani visto con gli occhi delle imprese va/andrà meglio o peggio? (Δ tra meglio e peggio) rispetto a: LA PROPRIA AZIENDA - un anno fa-35 -tra un anno+18 LE AZIENDE ITALIANE - un anno fa-87 - tra un anno-33 va/andrà meglio o peggio? (Δ tra meglio e peggio) rispetto a: LA PROPRIA AZIENDA - un anno fa-35 -tra un anno+18 LE AZIENDE ITALIANE - un anno fa-87 - tra un anno-33 LA PERCEZIONE DELL’USCITA DALLA CRISI la lieve ripresa del sentiment delle imprese deriva dalle attese più che dal presente Competitività internazionale delle grandi aziende Δ % tra più e meno competitive = -64 L’87% delle aziende si sente toccato dalla crisi (75% nel 2010) Il 69% pensa che ci saranno conseguenze per la propria azienda e il 94% per il Paese L’87% delle aziende si sente toccato dalla crisi (75% nel 2010) Il 69% pensa che ci saranno conseguenze per la propria azienda e il 94% per il Paese

dall’era “dell’abbondanza” + 104% all’era “della scarsità” - 47% Indice world bank commodity: food DA UNO SCENARIO ALL’ALTRO

Outlook suino (tvma %) Driver Incremento della popolazione e della ricchezza nei paesi emergenti Crescita della domanda mondiale di proteine (latte, carni suine e avicole) Aumento della competitività di grandi esportatori (Brasile) Driver Incremento della popolazione e della ricchezza nei paesi emergenti Crescita della domanda mondiale di proteine (latte, carni suine e avicole) Aumento della competitività di grandi esportatori (Brasile) Prezzi e costi Volatilità dei prezzi prodotti e materie prime Costi input elevati per l’energia (petrolio) e l’alimentazione (cereali e semi oleosi) Prezzi e costi Volatilità dei prezzi prodotti e materie prime Costi input elevati per l’energia (petrolio) e l’alimentazione (cereali e semi oleosi) Criticità Crisi economica mondiale (rallenta la crescita) Tasso di cambio € con le principali divise Trade off food vs biofuel Revisione PAC e politiche locali (Cina, Russia) Cambiamenti climatici Criticità Crisi economica mondiale (rallenta la crescita) Tasso di cambio € con le principali divise Trade off food vs biofuel Revisione PAC e politiche locali (Cina, Russia) Cambiamenti climatici L’OUTLOOK DI LP: 2021 Outlook bovino (tvma %)

Suino (var.2013/12*) Bovino (var.2013/12*) UE27 - produz. -0,5% -export-3,2% UE27 - produz. -0,5% -export-3,2% * Usda, Commissione UE L’OUTLOOK DI BP: 2013 Brasile - produz. +1,8% -export+4,0% Brasile - produz. +1,8% -export+4,0% Australia - produz. +2,1% -export+2,2% Australia - produz. +2,1% -export+2,2% offerta Usa - produz. -3,7% -export-1,2% Usa - produz. -3,7% -export-1,2% UE27 - import 0,0% - consumo-0,6% UE27 - import 0,0% - consumo-0,6% Usa -import+11,1% -consumo-2,6% Usa -import+11,1% -consumo-2,6% domanda prezzo Russia -import+0,9% -consumo+0,2% Russia -import+0,9% -consumo+0,2% Giappone -import+0,5% -consumo0,0% Giappone -import+0,5% -consumo0,0% UE27 -produz. -0,5% -export+4,2% UE27 -produz. -0,5% -export+4,2% Usa - produz. -1,3% -export+0,8% Usa - produz. -1,3% -export+0,8% Canada - produz. -0,8% -export-4,4% Canada - produz. -0,8% -export-4,4% offerta Brasile - produz. +2,1% -export+6,5% Brasile - produz. +2,1% -export+6,5% UE27 -import-% -consumo-1,1% UE27 -import-% -consumo-1,1% Giappone -import0,0% -consumo-0,1% Giappone -import0,0% -consumo-0,1% domanda prezzo Russia -import+2,6% -consumo+1,8% Russia -import+2,6% -consumo+1,8% Cina -import+5,2% -consumo+1,3% Cina -import+5,2% -consumo+1,3% Lieve ribasso Lieve rialzo

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QUALI SPUNTI PER UNA RIFLESSIONE Verso un «nuovo» consumatore  L’impatto più importante della crisi sul consumatore – oltre al disagio economico – è la perdita di fiducia, data l’incertezza sulla durata della crisi e la mancanza di un progetto  Le nuove rotte della domanda evidenziano l’importanza della disintermediazione, dell’etica e della responsabilità di consumo, della relazione, dell’esperienza  Nell’alimentare il cambiamento degli stili di consumo guida verso salute e benessere, comodità e coscienza ecologica. Inoltre, si evidenzia un atteggiamento di polarizzazione che genererà un trading-up/down sugli acquisiti con prodotti lowcost e premium acquistati contemporaneamente. Alcuni elementi influenzeranno, la direzione della domanda:  marcata propensione al risparmio  maggiore consapevolezza verso i temi ecologici, etici e sociali (rifiuto a spendere di più)  difficoltà per i prodotti premium a tenere il mercato (solo alla vera distintività e al valore aggiunto verrà riconosciuto un prezzo maggiore), con una crescente tendenza a piccole concessioni su prodotti specifici  maggiore richiesta time saving, cioè contenuto di servizio dei prodotti (cibi pronti, monodosi, multiuso), pur in presenza di una riluttanza a spendere di più  scelta dell'ambiente domestico per trascorrere il tempo libero con conseguente calo dei consumi fuori casa.

QUALI SPUNTI PER UNA RIFLESSIONE Anticipare o subire il mercato? Il «rapporto» tra consumatore è carni rosse fresche è stabilmente in crisi negli ultimi anni; la domanda internazionale non è un’opportunità. Il mercato è esposto a crisi cicliche (eccesso di offerta, instabilità degli input, crisi sanitarie, ecc.). L’offerta è «strozzata» da un’eccessiva concentrazione verso uno/pochi prodotti. Il prodotto ha scarso appeal nel p.to vendita. Domanda 1: Esistono spazi di mercato che si possono ancora occupare? «segmentare il mercato» [ provenienza nazionale, qualità organolettica, leggerezza, benessere, budget ] - «innovazione di prodotto [ suino leggero/intermedio nazionale ] – «sistema di garanzie» [ sostenibilità ] – «connotazione distintiva» [] – «comunicare nel p.to vendita» [ consulenza, cultura gastronomica ] Domanda 2: Come governare il mercato? «informazione» - «relazioni di filiera» [ interprofessione, integrazione ] - «concentrare l’offerta» [ economie di scala, integrazione ] – «marketing territoriale»

GRAZIE PER LA VOSTRA ATTENZIONE Area MERCATI