PISA città MARINARA La città sorge a pochi chilometri dalla foce del fiume Arno, in un'area pianeggiante denominata Valdarno inferiore, chiusa a nord.

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Transcript della presentazione:

PISA città MARINARA La città sorge a pochi chilometri dalla foce del fiume Arno, in un'area pianeggiante denominata Valdarno inferiore, chiusa a nord dai Monti Pisani. L'area in cui sorge la città è classificata a rischio sismico, tanto che proprio il territorio comunale fu l'epicentro di due eventi sismici, il terremoto del 10 gennaio 1168 ed un altro sisma che si verificò nel 1322.

ORIGINI DELLA REPUBBLICA -La repubblica pisana nacque nell’XI secolo. In questo periodo storico Pisa intensificò i propri commerci nel Mar Mediterraneo e finì per scontrarsi più volte con le navi saracene risultando vittoriosa:nel 1005 a Reggio Calabria,nel 1034 a Bona nell’ Africa settentrionale,nel 1064 a Palermo,nel 1087 a Mahdia nell’attuale Tunisia.In questa prima espansione Pisa si ritrovò spesso alleata con la nascente potenza dei Normanni del regno di Sicilia.

Il territorio sottoposto alla città marinara ha avuto nei secoli importanti variazioni: -Nel periodo di grande espansione politica ed economica la repubblica aveva propri consoli con fattorie commerciali e fondachi in molte località marittime. -Sulla via fiorentina a sbarrare l'accesso verso Pisa c'era il castello di Cascina, teatro di importanti scontri con i fiorentini. - L'importante porto, chiave di tutta l'economia statale, era difeso da alcune torri sul mare e dal lato terra da un sistema fortificato di rocche sulle colline retrostanti.

ALLEANZE Nel 1016 Pisa e Genova,tra loro alleate,sconfissero i saraceni e acquisirono il controllo del mar Tirreno. Le due repubbliche marinare intrapresero inoltre la loro penetrazione prima commerciale e poi politica in Corsica e in Sardegna.Un secolo dopo liberarono le Baleari e questa spedizione fu celebrata nel gesta Triumphalia per Pisanos e in un poema epico,il Liber Maiorichinus,composti negli anni La repubblica di Pisa,il cui porto alla foce dell’Arno a quel tempo si affacciava quasi sul mare,raggiunse così l’apice dello splendore tra il XII- XIII secolo:le sue navi controllavano gran parte del Mediterraneo occidentale e anche centrale.

LA BATTAGLIA DELLA MELORIA La rivalità tra Pisa e Genova si acuì nel XIII secolo e sfociò nella battaglia navale della Meloria (1284),combattuta proprio davanti al porto pisano,che segnò l’inizio del declino della potenza della città,con la rinuncia a ogni pretesa sulla Corsica e con la cessione a Genova di una parte della Sardegna(1299); dal 1323 iniziò la conquista aragonese della Sardegna,che privò la città rossocrociata del dominio sui giudicati di Cagliari e di Gallura.

I SIMBOLI I simboli usati dalla città nei primi anni dalla fondazione sono sconosciuti, sicuramente un simbolo al quale la città è storicamente molto legata è la Madonna, la cui immagine è riportata su molte monete antiche.

L’AQUILA L'aquila è un simbolo della città spesso riportato su alcune monete. Oggi l'aquila su sfondo giallo è il simbolo dell'omonima provincia. Nel 1166, l'imperatore Federico Barbarossa concede al comune il vessillo imperiale, infatti,negli atti è riportata la dicitura ”dedite etiam imperator eis usum vexillum’’ (dal latino l'imperatore diede anche l'uso del vessillo).

IL ROSSO Il colore rosso è ancora oggi presente nell’arme della città insieme alla tipica croce patente,ovvero con le braccia più larghe nella parte terminale,ritrinciata,cioè con l’estremità delle braccia a forma dirombo,e pomata con dodici globi.é però poco noto come e quando la croce sia stata adottata come simbolo della città.Nel 1288 si ha la la prima prova dell’utilizzo della croce come arme del Popolo,ovvero dei borghesi pisani;questa insegna e quella della città rimasero tuttavia distinti sicuramente fino alla fine del dodicesimo secolo.Su alcune monete successive al 1318 compare,poi,una croce come segno di zecca e alcune di queste croci sono fogliate,forma simile a quella attuale.E’ durante la seconda repubblica ( ) che la croce pisana diventa a tutti gli effetti l’arme cittadina.Bisogna quindi dire che molte riproduzioni di oggetti storici usate durante le rievocazioni storiche dello stemma pisano con la croce sono un falso storico in quanto si rifanno a eventi precedenti all’adozione dell’arme riprodotta;cosi come è da considerarsi storicamente errata la riproduzione della bandiera con la croce sullo stemma della marina militare poiché si rifà al periodo in cui Pisa era una repubblica marinara e che quindi adottava ancora il vessillo rosso.

LE MONETE -Fiorino d'oro di Pisa (1313), riportante l'aquila come simbolo della città. -Moneta della Repubblica di Pisa del 1494 circa raffigurante la Madonna con Gesù bambino e la croce come segno di zecca. -Stemma delle città marinare composte dai simboli delle quattro città:Amalfi,Genova, Venezia e Pisa.

LA TORRE DÌ PISA La cosiddetta torre pendente di Pisa è il campanile della cattedrale di Santa Maria Assunta, nella celeberrima piazza del Duomo di cui è il monumento più famoso per via della caratteristica pendenza. Si tratta di un campanile a sé stante alto circa 56 metri fuori terra, costruito tra il XII - XIV secolo.La sua pendenza è dovuta a un cedimento del terreno sottostante verificatosi già nelle prime fasi della costruzione. L'inclinazione dell'edificio misura 3,97° rispetto all'asse verticale. È stata proposta come una delle sette meraviglie del mondo moderno.

LA SUA STRUTTURA La struttura del campanile incorpora 2 stanze. Una alla base della torre,nota come sala del Pesce,per via di un bassorilievo raffigurante un pesce. Tale sala non ha soffitto,essendo di fatto il cavo della torre. L’altra invece è la cella campanaria,al settimo anello. Delimitata dalle mura del camminamento superiore,è anch’essa a cielo aperto e al centro,tramite un’apertura,è possibile vedere il pian terreno della torre. Sono inoltre presenti tre rampe di scale:una ininterrotta dalla base fino al sesto anello,dove si esce all’esterno;una,a chiocciola più piccola che porta dal sesto anello al settimo;infine una ancor più piccola,sempre a chiocciola,che porta dal settimo anello alla sommità.

LE CAMPANE - Assunta, La più grande e fu fusa nel 1654 da Giovanni Pietro Orlandi. -San Ranieri, fu rifusa diverse volte e in ultimo nel 1735 da Pier Francesco berti di Lucca. -Dal Pozzo,fu fusa nel 1606,danneggiata dai bombardamenti dell’ultimo conflitto mondiale,è stata musealizzata e nel 2004 al suo posto è stata inserita una copia della fonderia Marinelli di Agnone. - Pasquereccia,fu fusa nel 1262 da Lotteringio di Bartolomeo.

Campana “Assunta” Campana “San Ranieri”

Campana “Dal Pozzo” Campana “Pasquareccia”

LA LEGGENDA Un’antica leggenda vuole che nella villa della Seta a Corliano lungo la strada che costeggia il monte tra Pisa e Lucca, aleggi ancora il fantasma di Teresa della Seta Bocca Gaetani, donna bellissima ai suoi dì, discendente da un’antica famiglia pisana. La nobildonna apparirebbe ogni tanto nei saloni della gentilizia dimora spostando arazzi e soprammobili. Altre volte avrebbe sbattuto porte e spalancato finestre. Alcuni vecchi contadini rammentano il suo arrivo in certe notti di luna piena quando la signora compare avanzando lungo i viali del parco alla guida di un tiro a sei,fino a fermarsi in prossimità della curva della Ragnaia e di là volgere il suo sguardo verso la casa dove un tempo visse felice. Il fantasma,buono s’intende,è stato altre volte a correre e a ridere nei sotterranei della villa,ricavati sotto le grandi cantine. Passano gli anni e i racconti proseguono e c’è chi ricorda ancora quella sera in cui si sentì un improvviso frastuono per la caduta di uno dei lampadari in cristallo del salone,e,andati a verificare trovarono il lampadario ancora al suo posto. E ancora oggi alcuni episodi inspiegabili accadono ……

CASA DELLA LEGGENDA

FINE!!!!!