LINEE DI INDIRIZZO PER FAVORIRE IL DIRITTO ALLO STUDIO DEGLI ALUNNI ADOTTATI 2. LE BUONE PRASSI Ministro Giannini Gruppo 2 Psicologia sociale e della famiglia Anno Accademico 2015/2016
2. LE BUONE PRASSI 2.1. Ambito amministrativo-burocratico ◦ L'iscrizione Iscrizione alle prime classi di ciascun grado scolastico Tempi d'inserimento Scelta della classe d'ingresso ◦ La documentazione Certificazioni scolastiche Documenti sanitari 2.2. Ambito comunicativo-relazionale ◦ Prima accoglienza ◦ L'insegnante referente ◦ Adozioni internazionali: il passaggio dalla Lingua1 alla Lingua Continuità ◦ Continuità nel percorso scolastico ◦ Continuità con le risorse del territorio
AMBITO AMMINISTRATIVO BUROCRATICO L’iscrizione La documentazione
L’ISCRIZIONE ISCRIZIONE ALLE PRIME CLASSI Dall’anno scolastico 2013/2014, le procedure da seguire per l’iscrizione alle prime classi, avviene esclusivamente ONLINE, presso il portale
Le famiglie che adottano INTERNAZIONALMENTE, possono completare la domanda di iscrizione online, anche in assenza della completa documentazione di adozione o del codice fiscale del bambino. In questo caso infatti viene creato un codice fiscale provvisorio, successivamente sostituito con quello definitivo.
Nei casi di adozione NAZIONALE di affidamento provvisorio o affidamento preadottivo, i bambini ancora mantengono i propri dati anagrafici originari, l’iscrizione viene effettuata, come evidenziato dal MIUR dalla famiglia affidataria recandosi direttamente presso l’istituto scolastico, al fine di non rendere tracciabili i dati del bambino. In entrambi i casi di adozione si può presentare la domanda di iscrizione in qualsiasi momento dell’anno.
Tempi di inserimento Bambini e ragazzi provenienti da adozione internazionale, necessitano di essere accolti a scuola come in famiglia in base ai loro bisogni e specifiche necessità. Per questo i tempi di inserimento effettivi vengono decisi dal dirigente scolastico in accordo con le famiglie il team docenti e i servizi che si occupano del percorso adottivo. I bambini tra 5 e 6 anni con particolari fattori di vulnerabilità posso rimane un anno in più nella scuola dell’infanzia fino all’acquisizione dei pre-requisiti fondamentali per accedere alla scuola primaria.
Nel periodo dell’inserimento potranno essere realizzate valutazioni (strutturate o informali) sulle competenze neuropsicologiche sulle capacità cognitive, sulle difficoltà presentate, sulle risorse del bambino al fine di poterlo inserire nella classe più adeguata. Per la scelta della classe d’inserimento è fondamentale un dialogo tra scuola e famiglia e professionisti che seguono il minore in modo da conoscere la storia pregressa del bambino (carente scolarizzazione pregressa, lingua d’origine diversa dall’italiano).
Indicazioni per l’inserimento di bambini adottati internazionalmente SCUOLA DELL’INFANZIA Inserimento non prima di 12 settimane dall’arrivo in Italia Non accelerare le fasi di inserimento Inserimento graduale: prime quattro settimane 2 ore preferibilmente in momenti di gioco e in piccolo gruppo, successivamente sarà possibile alternare la frequenza mattina e pomeriggio
SCUOLA PRIMARIA Inserimento bambino non prima di 12 settimane dall’arrivo Realizzare una visita collettiva della scuola per conoscere i principali luoghi e figure professionali Presentare l’alunno alla futura classe Preparare nella classe un cartellone di benvenuto come gesto di accoglienza Adottare inizialmente un orario flessibile per il nuovo alunno Didattica in classi aperte ed in compresenza
SCUOLA SECONDARIA Inserimento non prima di 4- 6 settimane dall’arrivo in Italia Il ragazzo può presentare criticità in relazione alla sua storia pregressa: è opportuno che l’insegnante si apra al dialogo e all’ascolto e faciliti l’inserimento nel gruppo classe con momenti collaborativi e di socializzazione Il soggetto può essere inserito nella classe inferiore rispetto alla sua età o in classi provvisorie in attesa di adeguati accertamenti sulle sue capacità e competenze
DOCUMENTAZIONE I documenti richiesti per l’iscrizione sono relativi ai dati anagrafici anche provvisori, alla documentazione relativa all‘adozione e agli studi compiuti nel paese di origine, se presenti, e saranno poi controllati dalla segreteria e dal dirigente scolastico. Quando si tratta di minori a rischio giuridico o in fase di affido preadottivo, deve essere consegnata una scheda di valutazione in cui il minore possiede il cognome degli adottanti. La scuola deve inoltre accertarsi se sono state praticate vaccinazioni obbligatorie. La loro mancanza però non preclude la frequenza a scuola.
AMBITO COMUNICATIVO RELAZIONALE Prima accoglienza L’insegnante referente Adozioni internazionali: il passaggio dalla Lingua1alla Lingua2
Prima accoglienza Accoglienza fondamentale per il benessere scolastico del bambino. “Buona accoglienza”: azione preventiva rispetto all’eventuale disagio nel percorso scolastico.
ACCOGLIENZA, INTEGRAZIONE, SUCCESSO FORMATIVO DEL BAMBINO Garantiti attraverso la collaborazione tra famiglia, istituzione scolastica, Enti e equipe d’azione (Allegato 3).Allegato 3 Per agevolare questo lavoro di rete ogni istituzione scolastica deve individuare un insegnante referente.
Allegato 3 Necessità di un tempo adeguato per l’inserimento scolastico per affrontare le richieste prestazionali dei percorsi di apprendimento. L’insegnante deve curare l’aspetto affettivo- emotivo per arginare l’ansia e l’insicurezza attraverso il rapporto cooperativo.
Dai 3-10 anni: “fase del silenzio”: periodo in cui il bambino osserva, valuta e cerca di comprendere l’ambiente. Questa fase non deve essere confusa con l’incapacità cognitiva o non volontà di applicazione. L’insegnante deve costruire opportunità di alfabetizzazione-emotiva grazie ad un approccio iconico e orale. L’adozione di un bambino coinvolge sia gli insegnati sia i genitori adottivi.
L’INSEGNATE REFERENTE 1^ fase di accoglienza (precedente all’iscrizione) porta a conoscenza la famiglia riguardo: - I progetti inseriti nel POF - Esperienze e conoscenze pregresse - Risorse e strumenti per facilitare l’inserimento dei bambini e dei ragazzi adottati
Raccoglie informazioni del buon inserimento nella scuola primaria Attento a trattare come dati sensibili le seguenti informazioni: - Nome e Cognome dell’adottato - Tipo di adozione (nazionale/internazionale) - Provenienza e età inizio scolarizzazione nel Paese di origine - Eventuale valutazione della situazione emotiva e affettiva dell’adottato
2^ fase successiva al primo inserimento A. Secondo incontro specifico scuola- famiglia utile per: - Fare il punto della situazione - Elaborare, se necessario, un piano didattico personalizzato Il piano didattico personalizzato Può essere elaborato in ogni momento dell’anno Direttiva Ministeriale del 27 dicembre 2012 “ogni alunno con continuità o per determinati periodi può evidenziare BES rispetto ai quali è necessario che le scuole offrano un’adeguata e personalizzata risposta”
B. Offrire alla famiglia 1. Sostegno psico-pedagogico 2. Disponibilità a collaborare con altri servizi del territorio 3. Monitoraggio percorso educativo e didattico
Adozioni internazionali: il passaggio dalla Lingua1 alla Lingua2 Alunni adottati in età scolare apprendono facilmente la lingua usata nella quotidianità ma non quella funzionale all’apprendimento scolastico Fornire un sopporto linguistico con affiancamento di un compagno tutor e di un facilitatore linguistico
Facilitatore linguistico Possibilmente insegnante italiano Formazione pregressa dell’insegnamento dell’italiano In primis curi l’alfabetizzazione comunicativa Approccio alla lingua Specifica dello studio
Regione e provincie bilingue a statuto speciale SCUOLA FAMIGLIA OPERATORI PROFESSIONALI DEL TERRITORIO Lavorano sinergicamente per predisporre un percorso didattico nel quale vengono stabiliti Carichi di lavoro Modalità di verifica sostenibilidi entrambe le lingue
CONTINUITA’ Continuità nel percorso scolastico Continuità con le risorse del territorio
Continuità nel percorso scolastico L’essere adottati rappresenta una condizione esistenziale che dura tutta la vita. Necessità di inclusione dell’adottato durante tutto il suo percorso formativo da parte delle istituzioni scolastiche e sociali. Porre attenzione alle difficoltà connesse all’apprendimento dovute: dall’incompleta padronanza delle abilità linguistiche necessarie (es. linguaggio astratto); dal complesso processo di formazione della propria identità durante la fase preadolescenziale e adolescenziale.
Suggerimenti utili per facilitare il progredire del percorso scolastico dei ragazzi adottati: Accurato scambio informazioni tra docenti di diversi gradi scolastici Cura rapporto scuola-famiglia Individuazione insegnante referente Interventi tempestivi mirati per risolvere le difficoltà d’apprendimento riscontrate Sensibilizzare la classe al valore dell’inclusione
Scelta accurata della scuola secondaria di secondo grado ponendo attenzione alla riflessione personale del ragazzo e alla sua autostima. ASPETTATIVE TROPPO ELEVATE: ansia e senso di inadeguatezza isolamento e chiusura/ atteggiamenti provocatori e trasgressivi ASPETTATIVE TROPPO BASSE: perdita di autostima ESASPERAZIONE CRISI ADOLESCENZIALI
Continuità con le risorse del territorio Necessità di istituire una rete di coordinamento ottimale tra scuola, famiglia, servizi socio-sanitari, Associazioni Familiari e soggetti territoriali. Per garantire il confronto e la formazione al fine di assicurare e migliorare sempre più lo stato di benessere dei soggetti adottati.
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Partecipanti BARBONI CLAUDIA BUCCOLINI FRANCESCA CARLETTI MARINA CONTI MICHELE EMILIOZZI BARBARA GRASSETTI JESSICA MARIANI LAURA RICCETTI LETIZIA SACCHI ALESSIA