06/03/2015Dott.ssa VARANO Alessia

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06/03/2015Dott.ssa VARANO Alessia

schema 1. Introduzione 2.Literature review 3.Stime empiriche, analisi e dati 4.Risultati 5.Conclusioni

Cos’è l’EITC? L’EITC è stato introdotto nel 1975 negli Stati Uniti. È un credito d’imposta concesso a singole persone o nuclei familiari con figli, e che abbiano un reddito da lavoro. Tale reddito è su base familiare e non deve superare determinati limiti prescritti dalla legge. L’importo varia in base al reddito e al numero dei figli.

Requisiti qualifying child per EITC RELAZIONE FAMILIARE ETA’ RESIDENZA

RELAZIONE Il contribuente può richiedere l’EITC purchè abbia le seguenti relazioni: Figlio\a, figliastro\a, o qualsiasi ulteriore discendente (come nipote, pronipote, etc.) Sorella, fratello, fratellastro, sorellastra Figlio adottivo

Residenza/età Il richiedente deve vivere con il qualifying child per più della metà dell’anno. In generale il ragazzo non deve avere più di 19 anni Non deve superare i 24 anni se studente È ammesso ad ogni età se è disabile al 100% e in modo permanente.

FASI EITC

tre fasi dell’EITC(il credito d’imposta è dato da un certo tasso sul reddito): PHASE IN – il credito di imposta aumenta all’aumentare del reddito FLAT – fase piatta dove viene concesso il massimo credito PHASE OUT – il credito di imposta decresce all’aumentare del reddito.

È possibile osservare le variazioni del credito d’imposta se si ha solo un figlio o più di uno. Fino al 1993 l’importo era lo stesso indipendentemente dalla presenza di uno o più figli. Nel 1996 viene concesso maggiore credito a chi ha due o più figli. Inoltre, il tasso di phase in è aumentato dal 10% nel 1984 al 34% nel 1996

Effetti dell’EITC sull’offerta di lavoro

Nel grafico A l’EITC incentiva la partecipazione al mercato del lavoro in quanto non vi è effetto reddito Nel grafico B è presente sia l’effetto reddito che l’effetto sostituzione per cui è possibile osservare una riduzione dell’offerta di lavoro

Literature Review Heckman, 1992 eTrieste, 1992 evidenziano un impatto negativo sulla partecipazione alla forza lavoro da parte delle donne sposate. L’effetto è invece nullo negli uomini sposati perché la loro offerta di lavoro non è influenzata dalle tasse. Ci sono poche prove empiriche sulla grandezza degli effetti EITC per le coppie sposate con figli. Diversi studi recenti hanno esaminato l’effetto dell’EITC sull'offerta di lavoro di genitori single (Dickert et al, 1995;. Eissa e Liebman, 1996; Meyer e Rosenbaum, 2000, 2001; Keane e Moffitt, 1998; Ellwood, 2000; Hotz et al.,2002; Grogger, in corso di stampa). Questi lavori evidenziano che l’EITC ha aumentato la partecipazione alla forza lavoro delle madri single. Dickert et al. (1995) e Ellwood (2000) esaminano l'impatto della partecipazione alla forza lavoro delle coppie sposate con figli. Utilizzando metodi quasi- sperimentali entrambi gli studi concordano che la EITC riduce la partecipazione alla forza lavoro delle donne sposate con figli.

Obiettivo della ricerca Esaminare l’incidenza del programma EITC sulla partecipazione alla forza lavoro delle coppie sposate (tra il 1984 e il 1996).

Modello di lavoro familiare Nelle decisioni di partecipazione alla forza lavoro si assume il marito come mover primario e la moglie come mover secondario. Il marito, quindi, sceglie se lavorare o meno indipendentemente dalla decisione della moglie ma non viceversa. La moglie sceglie se lavorare o meno massimizzando l’utilità in base al guadagno del percettore primario.

Queste assunzioni portano alla seguente equazione dell’offerta di lavoro familiare: H 1 = h 1 (w 1, Y,X) e H 2 (w 2, Y+w 1 H 1,X) H1 e H2 rappresentano le ore lavorate da marito e moglie W1 e W2,rappresentano i salari; Y rappresenta il reddito della famiglia non derivante da lavoro X altre caratteristiche della famiglia.

Metodologia Due approcci empirici 1. esperimento naturale: viene confrontata la partecipazione alla forza lavoro delle coppie sposate con figli e delle coppie sposate senza figli 2. Forma ridotta: limitando il campione alle coppie sposate con figli, si parametrizza l’effetto dell’EITC e delle altre modifiche fiscali. In entrambi i modelli si arriva alla stessa conclusione l’EITC riduce la partecipazione alla forza lavoro. In modo particolare delle mogli aumentando, però, quella del loro coniuge.

Approccio sperimentale Si basa sul metodo difference in difference e pone a confronto una coppia con figli (soggetta al programma) con un gruppo di controllo ( famiglia non soggetta al programma ovvero coppie senza figli).

Si applica questo metodo dopo l’introduzione di OBRA93 per due diverse ragioni: È stato il più grande programma di espansione dell’EITC Divario di credito più alto tra il primo e il secondo figlio.

dati Vengono utilizzati i dati provenienti dal Current Population Survey nel periodo di tempo che va dal 1984 al 1996 (anni in cui sono entrate in vigore le tre principali espansioni dell’EITC). Il campione si limita alle coppie sposate che abbiano un’età compresa tra i 25 e i 54 anni. Sono esclusi coloro che hanno un reddito da lavoro negativo (es. da lavoro autonomi)e le coppie dove almeno uno dei coniugi sia disabile. Il campione risulta essere costituito da osservazioni. Infine, si limita il campione alle coppie con almeno 12 anni di scuola per un totale di osservazioni.

presenta statistiche di riepilogo del campione separandoli per genere e dimensione familiare. Le variabili demografiche utilizzate nell'analisi sono età, razza, istruzione, numero ed età dei figli e stato di disoccupazione. Si può riassumere che le donne sposate con figli sono più giovani, meno istruite, con più probabilità di essere di colore bianco, e guadagnano salari più bassi rispetto alle donne sposate senza figli. Tra le donne, il tasso di partecipazione alla forza lavoro è inferiore per le madri, ma cala bruscamente con la nascita del secondo figlio. Come le donne, anche gli uomini sposati con figli sono più giovani, guadagnano salari più bassi rispetto ad uomini sposati senza figli.

RISULTATI

Il Panel A dimostra che il credito massimo per le coppie con almeno due figli è aumentato di oltre $ 2000 (1996 dollari) tra il 1989 e il 1996, rispetto alle coppie senza figli. Il Panel B dimostra che le donne sposate con bambini hanno una minore probabilità di lavorare dopo il 1993; mentre, come evidenziato nel Panel C gli uomini sposati hanno una maggiore probabilità di entrare nel mercato del lavoro (rispetto alle loro controparti senza figli). I cambiamenti sono più forti per le coppie con almeno due figli. Aumento del 2.3% nell’occupazione delle donne senza figli; diminuzione alla partecipazione alla forza lavoro delle donne con due o più figli del 5,1% e delle donne con un figlio del 2,1%. Gli uomini sposati con due o più figli (un bambino) avevano 1,4 (0,5) punti percentuali in più di entrare nel mondo del lavoro dopo 1993 rispetto agli uomini senza figli.

Dimostra il tasso di partecipazione alla forza lavoro delle donne nei vari anni e sono divise per: Livello d’istruzione Numero di figli. Ne emerge che sono sempre le donne senza figli ad avere un maggiore livello di occupazione.

Per quanto riguarda le donne si notano 3 effetti: La stima è negativa o pari a zero per ogni anno L’EITC riduce la partecipazione alla forza lavoro delle donne Solo la stima del 1996 è statisticamente significativa.

A salari bassi si genera una tassazione negativa, questo è dovuto al sussidio dell’EITC. La tassazione è differente tra marito e moglie; in genere le mogli hanno una tassazione più elevata Nel reddito della moglie, in quanto mover secondario, è incluso il salario del marito. Il salario della moglie non è, invece, incluso nel reddito del marito.

presenta le principali stime di partecipazione alla forza lavoro utilizzando il modello Probit sia per le mogli che per i mariti (colonna 2). All’aumentare di $ 1 del salario netto aumenta la probabilità del 2,7% che le mogli lavorano. Un aumento di dollari in netto reddito riduce la partecipazione delle mogli dello 0,1% e dei mariti dello 0,5%

conclusioni L’espansione dell’EITC riduce l’offerta totale di lavoro a livello familiare, tale offerta aumenta per le donne single con figli. Tasso di partecipazione alla forza lavoro per uomini sposati è aumentato di 0,2%, mentre per le donne sposate vi è una riduzione di 1% L’EITC incoraggia la donna sposata ad uscire o comunque a non entrare nel mercato del lavoro.