Seminario all’Ospedale dei Bambini
La Dieta in Nefrologia Pediatrica
Incontro con Margherita Setari
L’ importanza della dieta in Nefrologia Mi sono sempre dedicata alla nefrologia pediatrica perché in questo campo è possibile realmente sviluppare la competenza dietetica in modo realmente efficace.
Confronto con Genitori e Sanitari
Dieta nel lattante con insufficienza renale Alcuni consigli per l’alimentazione nel lattante con IRC: a. Affiancare molto da vicino la madre nell’allattamento con un atteggiamento fermo e incoraggiante (piena disponibilità del dietista, disponibilità e accessibilità telefonica, etc) b. Intervenire presto ai primi accenni di inappetenza, considerando le tecniche di alimentazione artificiale come opzioni possibili evitando di introdurle in gran fretta all’aggravamento del bambino. c. Non svezzare il piccolo nefropatico con gli schemi rigidi attualmente di moda (il latte adattato 1 può essere bevuto fino a 100 anni! A questi bambini non si proibisce lo zucchero! Questi bambini hanno bisogno di tante calorie!
Dieta nell’insufficienza renale del bambino Quali sono i consigli per un bambino più grande? a. Non esistono cibi che “di per sè” danneggiano i reni! Abituare il bambino alle porzioni. b. Avere sempre conoscenza degli apporti reali alimentari del bambino prima di dare prescrizioni c. Avere bene in mente che la prima finalità che interessa tutti (nefrologo – genitori - dietista) è che il bambino mangi a sufficienza.
Alimentazione nell’insufficienza renale Qual è la difficoltà maggiore nell’alimentazione del bambino con IRC? La maggior difficoltà consiste nel combattere l’inappetenza che spesso è complicata dall’angoscia del bambino e della madre. In questo caso fondamentale è affiancare la madre e interferire il meno possibile nella relazione fra lei e il bambino. Un’altra difficoltà è abituare la famiglia a pensare una dieta con apporto di proteine ridotto, perché l’abitudine alimentare attuale in Europa è ormai francamente iperproteica.
Alimentazione nell’insufficienza renale Molto spesso questi bambini hanno grave difficoltà di crescita legata in gran parte ad inappetenza e quindi a scarsa introduzione di calorie. Molto spesso questi bambini non urinano più quindi è necessario una restrizione idrica. Alcuni consigli pratici: La situazione di incapacità del rene a espellere l’acqua è quella più difficile da gestire dal punto di vista alimentare. Nel lattante che fisiologicamente è costretto ad alimentarsi in modo liquido, la dieta deve essere molto manipolata: la concentrazione del latte deve essere aumentata perché nel volume concesso bisogna far stare tutte le sostanze nutritive necessarie. Spesso ciò pone problemi digestivi o di rifiuto. Da qualche tempo abbiamo a disposizione dei latti formulati appositamente per lattanti in IR, molto concentrati e poveri di soluti renali, ma spesso per permettere la nutrizione si deve ricorrere all’alimentazione enterale. Il consiglio che darei è di usare l’alimentazione enterale ogni qualvolta il bambino non riesca a coprire il suo fabbisogno. Nel bambino più grande il problema riguarda l’uso di bevande. Importante è non essere rigidamente prescrittivi e piuttosto dare consigli pratici per diminuire la sete (riduzione di sodio, cambiamento di comportamenti familiari, etc). Assistere i genitori perché non manifestino troppa apprensione e ansia rispetto alla sete del bambino.
Cenni biografici «Margherita Setari è la dietista per definizione della Nefrologia Pediatrica Italiana. Ha iniziato il suo lavoro nel 1973, con i bambini con insufficienza renale, dopo essere stata ad imparare l'arte di far mangiare questi bambini, presso il servizio di Nefrologia pediatrica del prof Broyer, a Parigi. Da allora i bambini padovani con malattie renali sono cresciuti grazie a Margherita. La sua pazienza, i suoi proverbiali incontri con le mamme, durante i quali spende ore a spiegare l'approccio dietetico, i suoi preziosi consigli e trucchi sono fondamentali per il lavoro di noi medici nefrologi. Da 10 anni insegna presso il Corso di Laurea in dietistica dell'Università di Padova.» Giovanni Montini