POSITIVISMO (ultimi decenni XIX sec.) Fiducia nella ragione umana Primato di scienza e tecnica Esaltazione dell’industria IDEALE DEL PROGRESSO Perché conosce con certezza la realtà Perché assicurano il dominio dell’uomo sul mondo Perché può migliorare la vita dell’uomo
Lo stile della realtà Naturalismo e Verismo Già secondo Aristotele (IV sec. a.C.) l’arte è mimesi Imitazione e rappresentazione del reale Discende da qui il concetto di realismo Adesione alla realtà
Nel Romanticismo Naturalismo e Verismo Il principio, di necessità tanto più indeterminato quanto più esteso mi sembra poter essere questo: che la poesia e la letteratura in genere debba proporsi l'utile per iscopo, il vero per soggetto e l'interessante per mezzo. (A. Manzoni, Lettera sul romanticismo a Cesare D'Azeglio, 22 settembre 1823) Nel tardo Romanticismo, in Francia… nasce il Realismo moderno Mio caro Heine, dedico a voi questo studio, a voi che rappresentate a Parigi lo spirito e la poesia della Germania, come in Germania rappresentate l'ardente e briosa critica francese, a voi che sapete meglio di chiunqu’altro ciò che può esservi qui di critica, di celia, d’amore e di verità. (H. de Balzac, Un principe della Bohème)
L’uomo è il prodotto di tre fattori: Naturalismo e Verismo 1858 «Journal de débats» Hippolyte Taine, in un saggio su Balzac, usa per primo il termine Naturalismo e pone le basi teoriche del movimento L’uomo è il prodotto di tre fattori: eredità, ambiente, momento storico
La letteratura come scienza Naturalismo e Verismo La letteratura come scienza Realtà (Naturalismo) Verità (Romanticismo) Concetto romantico, di ordine soggettivo ma percepito come assoluto Concetto naturalista, di ordine oggettivo ma percepito come relativo • Rifiuto dell’irrazionalismo e dell’idealismo romantici • Concezione deterministica: date delle premesse, sono inevitabili certi risultati • Condivisione (non estranea a qualche contraddizione) degli ideali positivistici • L’artista deve limitarsi a osservare e riprodurre fedelmente la realtà • Egli deve comportarsi come uno scienziato alle prese con documenti umani • Perciò deve ridurre al minimo la sua interferenza con i dati di realtà • In arte sono aboliti i concetti tradizionali di bello e di brutto • L’opera d’arte sarà tanto più valida quanto più risulterà aderente alla realtà
1857 Naturalismo e Verismo Flaubert pubblica Madame Bovary Madame Bovary sono io. L'artista deve fare in modo che la posterità creda ch'egli non abbia vissuto. (Corrispondenza, febbraio 1842) Flaubert getta le basi del genere • Criterio dell’impersonalità • Romanzo di psicologie anziché di avventure • Scrupolosa osservazione della realtà contemporanea • Critica sociale condotta in forma indiretta
Il “manifesto” del Naturalismo Naturalismo e Verismo 1880 Zola pubblica il saggio Il romanzo sperimentale Il “manifesto” del Naturalismo È innegabile che il romanzo naturalista, quale ora lo intendiamo, sia un vero e proprio esperimento che il romanziere compie sull’uomo, con l’aiuto dell’osservatore. (È. Zola, Il romanzo sperimentale) Zola impone un modello ben definito • Cicli di romanzi familiari • “Attraversamento” della società nelle sue varie classi • Tema dell’ereditarietà • Plurilinguismo e varietà stilistica
I limiti cronologici Naturalismo e Verismo Naturalismo Decadentismo Metà XIX sec. Inizio XX sec. 1880-90 • Spirito antiborghese e anticapitalistico • Tendenza analitica • Pessimismo Decadentismo Naturalismo • Oggettività e impersonalità • L’arte come documento • Rifiuto delle tradizionali categorie di bello e di brutto • Analisi delle situazioni • Soggetti umili Decadentismo • Soggettivismo e forte identificazione • L’arte per l’arte • Esaltazione del bello come valore assoluto da contrapporre a ogni altro • Analisi delle psicologie
Naturalismo e Verismo 1880 D’Annunzio, Vittoriale degli Italiani, sala da pranzo D’Annunzio, Vittoriale degli Italiani, bagno Esce l’antologia naturalista Le serate di Médan Implosione del Naturalismo; nascita dell’Estetismo 1882 J.-K. Huysmans pubblica Alla deriva 1884 J.-K. Huysmans pubblica Controcorrente
Intanto in Italia… Naturalismo e Verismo Naturalismo Decadentismo Metà XIX sec. Inizio XX sec. 1880-90 Decadentismo In Italia il Verismo, derivazione del Naturalismo, inizia in ritardo, mentre in Francia il Decadentismo sta già scalzando la poetica dell’oggettività In mancanza di un manifesto, si è soliti far iniziare ufficialmente il Verismo con la prefazione dei Malavoglia di Giovanni Verga (1881)
Le tappe Naturalismo e Verismo 1861 Verga esordisce con I carbonari della montagna Romanticismo eroico 1866 Prima “conversione” con Una peccatrice Romanticismo sentimentale 1873 Trasferitosi a Milano, pubblica Eva Romanticismo scapigliato 1874 Pubblica il bozzetto siciliano Nedda Svolta del Verismo Perché la riproduzione artistica di cotesti quadri sia esatta, bisogna seguire scrupolosamente le norme di questa analisi; esser sinceri per dimostrare la verità, giacché la forma è così inerente al soggetto, quanto ogni parte del soggetto stesso è necessaria alla spiegazione dell’argomento generale. (G. Verga, Prefazione dei Malavoglia) Più ancora che nel Naturalismo, la poetica del Verismo riguarda lo stile
Naturalismo vs Verismo Naturalismo e Verismo Naturalismo vs Verismo Naturalismo Verismo “realismo” • Critica sociale • Stigmatizzazione del rapido sviluppo capitalistico • Predilezione per gli squarci di realtà urbana • Convinzione che la realtà sia regolata da leggi scientifiche • La letteratura può influire sulla società • Impersonalità intesa come distacco del narratore • Asettica descrizione dello status quo • Stigmatizzazione dell’arretratezza del meridione d’Italia • Predilezione per gli squarci di realtà contadina • Convinzione che la realtà sia regolata da rapporti atavici e immutabili • La letteratura non può influire sulla società • Impersonalità intesa come eclissi del narratore • Rappresentazione della realtà intesa come manifestazione delle dinamiche socio-economiche storicamente determinate • Per raggiungere tale obiettivo, l’autore deve scegliere scene di vita contemporanea • I metodi di cui servirsi devono essere l’impersonalità e l’oggettività