Tirocinio Formativo Attivo 2014/2015 Lecce - 6 marzo 2015 Educare alla conoscenza attraverso lo studio Marcello Tempesta Università del Salento - Lecce.

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Tirocinio Formativo Attivo 2014/2015 Lecce - 6 marzo 2015 Educare alla conoscenza attraverso lo studio Marcello Tempesta Università del Salento - Lecce

Un problema di educazione Una proposta di ricomprensione culturale e pedagogica del fenomeno dello studio, esperienza di conquista della conoscenza e di crescita personale Ipotesi: il piacere nell’apprendere e il successo scolastico non dipendono tanto da capacità innate, precondizioni familiari o possesso di tecniche ma dalla presenza o meno di attenzioni educative che sviluppino relazioni, motivazioni, processi cognitivi, competenze metodologiche Carattere dinamico e squisitamente personale dell’esperienza studiosa, nella quale è presente integralmente tutta la nostra umanità

Un problema di oggi Lo studio come applicazione personale alla conoscenza nell’ambito di contesti intenzionalmente finalizzati Una problematica ambivalenza: ipertrofia di informazioni, strumenti e metodi, ipotrofia di conoscenze, significati, motivazioni L’incidenza del clima culturale sul «mal di studio»

Un problema di sempre Non esistono età dell’oro o età del ferro Muovere allo studio oggi non è semplice o automatico, ma non lo è stato neanche nelle epoche e nelle culture che ci hanno preceduto Studiare, quando non è una pratica imposta con la forza è sempre stato un atto personale che non ammette sostituti, animato dall’intenzionalità e dalla forza della motivazione

Lo studio nella tradizione dell’umanesimo occidentale: il mondo antico Agli antichi non manca un senso alto del valore dell’istruzione, ma neanche l’attenzione metodologica Il bios theoretikos e lo studio come atto di partecipazione personale e libera al processo di umanizzazione (Platone, Isocrate, Aristotele, Quintiliano, Seneca) La definizione di Cicerone (animi assidua et vehementer ad aliquam rem adplicata magna cum voluptate occupatio) ripresa da Tommaso d’Aquino (vehemens applicatio mentis) e poi da Dante (applicazione dell’animo innamorato)

Lo studio nella tradizione dell’umanesimo occidentale: il cristianesimo Ha ancora senso ricercare la cultura e la sapienza umana dopo la rivelazione di Cristo? Un ampio dibattito con una risposta positiva Il monachesimo e le scuole palatine, quelle abbaziali e quelle episcopali, insieme a quella peculiare creazione dello spirito medievale che furono le università, ereditano e sviluppano il senso dello studio come amore alla verità e affinano la preoccupazione metodologica Agostino d’Ippona, Alcuino di York, Rabano Mauro, Ugo di San Vittore, Alberto Magno, Tommaso d’Aquino, Bonaventura di Bagnoreggio, Ruggero Bacone

Tra basso medioevo e primo umanesimo Due esempi di riflessioni sulle modalità di esercizio dello studio, attività della ragione «affezionata» dalla bellezza e dall’intellegibiità della realtà Il Didascalicon. De studio legendi di Ugo di San Vittore (1128): natura, exercitium, disciplina Le Prediche volgari di Bernardino da Siena ( ). Rivolte a studenti e professori delle università di Padova, Firenze e Siena, ricordano le regole fondamentali dello studio: stimazione, separazione, quietazione, ordinazione, continuazione, dilettazione, discrezione

Lo studio tra modernità e postmodernità I I profondi cambiamenti della cultura e della società europea a partire dal XVII secolo influenzano la «pedagogia dello studio» dell’occidente, finora centrata su un’idea plurale della razionalità e un’idea sapienziale dell’educazione La ricerca del metodo autentico del sapere approda alla proposta del modello delle scienze della natura come ideale normativo Il metodo di studio, da insieme ordinato ma flessibile di indicazioni e criteri (come ancora è in Erasmo da Rotterdam), assume la connotazione della procedura scientifica e del protocollo, da svolgere in ambienti di apprendimento organicamente predisposti

Lo studio tra modernità e postmodernità II Per capire come il significato e la pratica dello studio si trasformino occorre segnalare, oltre alla metodicizzazione di ispirazione scientifica, l’imponente processo di diffusione della scuola Comparsa di metodi di studio altamente strutturati, da Effective study in poi: SQ3R, PQ4R, MURDER etc. Le tendenze contemporanee aprono invece all’attenzione alla complessità (E. Morin), alla ricerca dei significati all’interno della comunità culturale (J. Bruner), alla varietà delle formae mentis (H. Gardner), all’intelligenza emotiva (D. Goleman) Le ricerche sullo studio di ultima generazione (C. Cornoldi, R. De Beni) sottolineano il pericolo dell’eccessiva rigidità di metodi di studio troppo strutturati e propongono la prospettiva della metacognizione e della motivazione