La cosiddetta “Terra dei fuochi” comprende un’area molto vasta tra la provincia di Napoli e quella di Caserta.un’area molto vasta
In questi posti esistono molte discariche abusive, in piena campagna o lungo le strade: quando queste si saturano, per liberare spazio per i rifiuti successivi, vengono appiccati degli incendi.
Rientrano tra i rifiuti speciali quelli da attività agricole e agro-industriali, quelli derivanti da attività di demolizione,
Il ruolo dei clan La camorra ha iniziato a occuparsi di rifiuti fin dagli anni Ottanta, prima di quelli urbani, poi di quelli speciali e pericolosi, più redditizi.
Il boss Nunzio Perrella confidò ai magistrati l’enorme interesse finanziario della criminalità organizzata per questo settore.È sua la celebre frase: “la munnezza è oro”.
I clan riuscirono a scaricare illegalmente in Campania «rilevantissime quantità di rifiuti», nell’ordine di centinaia di migliaia di tonnellate.
Il vero business era quello dei carichi che dal Nord Europa arrivavano al Sud. Rifiuti chimici, ospedalieri, farmaceutici e fanghi termonucleari. Scaricati e interrati dal lungomare di Baia Domizia fino a Pozzuoli. (…)
I rifiuti erano scaricati da camion e gettati nei campi e nelle cave di sabbia. Negli anni, le cassette di piombo si saranno aperte, ecco perché la gente sta morendo di cancro.
Stanno morendo 5 milioni di persone!
« Questo posto non deve morire La mia gente non deve partire… La strage dei rifiuti, l’aumento dei tumori Siamo la terra del sole, non la terra dei fuochi!» da «NU JUORNO BUONO» – cantata da ROCCO HUNT
Fine