Corso di Diritto UE 2015-2016 Il diritto dell’Unione e i soggetti degli ordinamenti interni (I)

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Transcript della presentazione:

Corso di Diritto UE Il diritto dell’Unione e i soggetti degli ordinamenti interni (I)

La soggettività nell’ordinamento dell’Unione Soggettività di tipo internazionale (rapporti giuridici tra Stati membri e istituzioni e organi dell’Unione) Soggettività di tipo internistico (rapporti giuridici di cui titolari sono i cittadini degli Stati membri)

Le origini Causa 26/62Van Gend & Loos (Introduzione, par. 12.3, p. 51 e Parte IV.2.2, p. 250) (dazi doganali tra Stati membri – art. 12 TCE – divieto d aggravamento (standstill) – violazione da parte di uno Stato membro – invocabilità da pare di un individuo)

« la Comunità costituisce un ordinamento giuridico di nuovo genere nel campo del diritto internazionale, a favore del quale gli Stati hanno rinunziato, anche se in settori limitati, ai loro poteri sovrani, ordinamento che riconosce come soggetti non soltanto gli Stati membri ma anche i loro cittadini ».

segue causa 6/64, Costa c. ENEL, in Racc. p. 1129, (ibidem Introduzione, par. 12.3, p. 52) (trattato CEE – legge di nazionalizzazione dell’energia elettrica – presunta – incompatibilità)

« a differenza dei comuni trattati internazionali, il Trattato CEE ha istituito un proprio ordinamento giuridico integrato nell'ordinamento giuridico degli Stati membri all'atto dell'entrata in vigore del Trattato e che i giudici nazionali sono tenuti ad osservare» gli Stati membri « hanno limitato, sia pure in campi circoscritti, i loro poteri sovrani e creato quindi un complesso di diritto vincolante per i loro cittadini e per loro stessi ». ),

Quali rapporti giuridici? rapporti verticali (tra cittadini e enti che rappresentano i poteri pubblici) rapporti orizzontali (tra cittadini)

Efficacia diretta o effetti diretti Nozione: creazione di obblighi o diritti in favore di soggetti degli ordinamenti interni (efficacia diretta in senso sostanziale) Suscettibili di tutela giurisdizionale da parte dei giudici nazionali (invocabilità in giudizio) Efficacia diretta e applicabilità diretta

Che tipo di effetti? Effetto di opposizione Causa 186/87 Cowan (Parte IV.1.3, p. 247) (libera prestazione di servizi (art. 56 TFUE) – destinatari di servizi turistici – risarcimento danni in caso di aggressione – clausola di nazionalità – incompatibilità)

Effetto di sostituzione Causa Variola (Parte IV.1.3, p. 246) (regolamenti – decreti legislativi riproduttivi – diversa data di applicazione - dovere del giudice di applicare il regolamento)

« l'efficacia diretta negli ordinamenti giuridici degli Stati membri dei regolamenti [...] non potrebbe essere contrastata in giudizio da una legge interna » « ciò vale in particolare per la data a partire dalla quale la norma comunitaria ha efficacia e attribuisce ai singoli dei diritti soggettivi ».

Efficacia diretta e efficacia indiretta Limiti (oggettivi o soggettivi) dell’efficacia diretta Forme di efficacia indiretta L’obbligo di interpretazione conforme del diritto nazionale Obbligo a carico degli Stati membri di risarcire i danni

I presupposti della diretta efficacia Necessità di verificare l’esistenza dei presupposti Presupposti generali (sostanziali) Sufficiente precisione (e chiarezza?) Incondizionatezza

Esempi Cause riunite C-6/90 e C-9/90 Francovich Parte IV.2.3, p. 251) (direttiva – protezione dei lavoratori in caso di insolvenza del datore di lavoro – mancata attuazione da parte dell’Italia – efficacia diretta – valutazione in base a tre aspetti)

« la determinazione dei beneficiari della garanzia stabilita da detta disposizione, il contenuto di tale garanzia e, infine, l'identità del soggetto tenuto alla garanzia ».

L’efficacia diretta o la sua assenza può dipendere dal contesto e può variare per la stessa norma Es. dir. 76/207/CEE – parità di trattamento tra lavoratori e lavoratrici – art. 6 – obbligo per gli Stati membri di prevedere rimedi giuridici in caso di violazione – efficacia diretta) Causa 22/84 Johnston (IV.2.3. p. 253) (impugnabilità di atti lesivi) Causa 14/83 Von Colson (id. p. 254) (diritto all’assunzione)

L’efficacia diretta e le varie fonti del diritto dell’Unione: I trattati Esempi: regole di concorrenza applicabili alle imprese (artt. 101 e 102 TFUE) Chi può fare valere gli effetti diretti?: Cause riunite da C-295/04 a C-298/04 Manfredi (Parte IV.2.5, p. 256) (art. 101 – intese vietate – assicurazione r. c. a. – calcolo dei premi nullità – danni)

« qualsiasi singolo è legittimato a far valere in giudizio la violazione dell' [art. 101, par. 1, TFUE] [...] e, di conseguenza, a invocare la nullità di un'intesa o di una pratica vietata da tale articolo », « chiunque ha il diritto di chiedere il risarcimento del danno subìto quando esiste un nesso di causalità tra tale danno e un'intesa o pratica vietata dall'art. 81 CE ».

Contro chi? L’effetto diretto orizzontale causa C-281/98 Angonese (IV.2.5., p. 257) (libera circolazione dei lavoratori – art. 45 TFUE – principio del trattamento nazionale – requisiti più difficili da soddisfare per persone che hanno compiuto studi in altro Stato membro- patentino di bilinguismo italo- tedesco – condizioni di rilascio – incompatibilità – opponibilità a enti privati)

« il principio di non discriminazione enunciato dall'[art. 45] è formulato in termini generali e non è rivolto in modo particolare agli Stati membri ». « essendo le condizioni di lavoro nei vari Stati membri disciplinate talvolta da norme di natura legislativa o regolamentare, talvolta da contratti ed altri atti stipulati o emessi da privati, una limitazione del divieto di discriminazione basata sulla cittadinanza agli atti della pubblica autorità rischierebbe di creare disparità nella sua applicazione ». Ne consegue che il divieto in esame « si applica anche ai privati ».

Altre fonti di diritto primario La Carta dei diritti fondamentali è direttemente efficace?

Carta dei diritti fondamentali Articolo 27 Diritto dei lavoratori all'informazione e alla consultazione nell'ambito dell'impresa Ai lavoratori o ai loro rappresentanti devono essere garantite, ai livelli appropriati, l'informazione e la consultazione in tempo utile nei casi e alle condizioni previsti dal diritto dell'Unione e dalle legislazioni e prassi nazionali.

Causa C-176/12 Association de médiation sociale (Parte IV.2.5, p. 258) (Art. 27 Carta– Diritto dei lavoratori all’informazione e alla consultazione nell’ambito del’impresa – Direttiva 2002/14 – Fissazione del numero minimo di lavoratori impiegati n un’impresa – Spetto agli Stati membri – Diritto all’informazione – Effetti diretti dell’art. 27)

45 Risulta dunque chiaramente dal tenore letterale dell’articolo 27 della Carta che tale articolo, per produrre pienamente i suoi effetti, deve essere precisato mediante disposizioni del diritto dell’Unione o del diritto nazionale.