Corso di Antropologia Culturale a.a. 2015-2016 Percorso 2 IMMAGINARIO GIOVEDI 07 aprile 2016.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
MAGGIORE INTENSITA MINORE INTENSITA Le zone con maggiore occupazione sono quelle del Nord Italia(in Piemonte la parte sud ovest,Lombardia, Veneto, Valle.
Advertisements

Che cos’è la modernizzazione Cambiamenti demografici
La peste Epidemia del Diana Raffa 3D scientifico
Presentazione di Vitozza
La simbologia Chiara, Giorgia, Giulia, Eleonora
AGRICOLTURA ALLEVAMENTO
PIEMONTE di Chiara Cortese.
GLI SPAZI DELLA VITA: LE CAMPAGNE.
Fantastico, fantasy, fantascienza.
I bambini nelle tre religioni monoteiste
LE AMERICHE Nord America: anglosassone SudAmerica e Centrale: latina
La violenza alle donne che cos’è
Corso di Antropologia Culturale
Corso di Antropologia Culturale
Corso di Antropologia Culturale
Corso di Antropologia Culturale
Corso di Antropologia Culturale
Il REVIVAL DELLIMMAGINARIO Corso di Antropologia Culturale Martedì 03 APRILE 2012.
INTRODUZIONE ALLO SCIAMANESIMO Corso di Antropologia Culturale GIOVEDI 25 OTTOBRE 2012.
LIMMAGINARIO Corso di Antropologia Culturale VENERDI 16 NOVEMBRE.
Corso di Antropologia Culturale
LIMMAGINARIO Corso di Antropologia Culturale Mercoledì 28 marzo 2012.
LIMMAGINARIO Corso di Antropologia Culturale Martedì 27 marzo 2012.
Corso di Antropologia Culturale
Corso di Antropologia Culturale
Le forme dellimmaginario Corso di Antropologia Culturale Mercoledì 04 APRILE 2012.
I BENI DEA: LIMMAGINARIO Corso di Antropologia Culturale Venerdì 30 marzo.
Corso di Antropologia Culturale
GEOGRAFIA Obiettivi Strumenti.
I MONASTERI Alunna: Claudia Monaco Classe: V C Materia: religione
CAMMINARE INSIEME CON IL SIGNORE
NARRARE : raccontare fatti reali o fantastici; descrivere
Gli Unni.
Liceo classico G.Pantaleo
LA RIVOLUZIONE AGRICOLA DEL NEOLITICO
Istituto Professionale
Corso di Antropologia Culturale
Corso di Antropologia Culturale
La Val di Brenta com’ è oggi
I prodotti trentini vanno a scuola
Sacramento della Iniziazione cristiana
LA VIOLENZA SESSUALE.
TORINO Torino è un comune italiano di abitanti,capoluogo dell’ omonima provincia e della regione Piemonte.È il quarto comune italiano per popolazione.
CONOSCERE LA COMUNITA Il MMG al centro di una rete di relazioni Dott. DarioBonetti e dott. Mauro Manfredini.
Girolamo Dai Libri (Verona 1474 – 1555)
LA SUBORDINAZIONE DELLA DONNA NEL CORSO DEI SECOLI
PROGETTO CONTINUITA’ SCUOLA ELEMENTARE SCUOLA MEDIA di Foresto Sparso
Libertà va cercando che è sì cara
Perché i colori tipici sono arancione e nero?
II DOMENICA DI QUARESIMA ANNO B Matteo 3,1-12 Marco 9,2-10.
La paura della morte nel XIV secolo. Per comprendere la reazione di uomini e donne di fronte alle ripetute carestie ed epidemie verificatesi nel Trecento,
IL PAVONE.
Terra del Sole di mezzanotte
LA FIABA p. 2-5 Che cos’è: Un racconto fantastico e di meraviglie in cui compaiono esseri soprannaturali (fate, streghe, orchi) e accadono eventi che non.
priva di fondamento scientifico
03/07/12 LE REGIONI DEL NORD.
PICCOLA CATECHESI SUL BATTESIMO
Non hanno nessuna condanna, ma il tormento dato dall'impossibilità di godere della presenza divina.
Il mito.
IL MITO.
LA FATTORIA DEGLI ANIMALI
Il nostro primo viaggio d’istruzione
GLI EGIZI La Religione.
CLASSE PRIMA A SERVIZI SOCIO-SANITARI Prof.ssa Annamaria Caputo.
Corso di Antropologia Culturale a.a PERCORSO II IMMAGINARIO 14 APRILE 2015.
Anno scolastico Sebastiano : Mio fratello Nicolò ha intervistato la nostra bisnonna Dirce che ha 92 anni e abita a Sesta. Lei ha detto che.
Fonte Internet della notizia Generalmente sono di piccola statura e di pelle scura. Non amano l’acqua, molti di loro puzzano perché tengono.
Corso di Antropologia Culturale a.a Percorso 1 TRADIZIONI NEL PRESENTE GIOVEDI 10 MARZO 2016.
Corso di Antropologia Culturale a.a LA RICERCA SUL CAMPO L’ANTROPOLOGIA IN ITALIA GIOVEDI 3 MARZO 2016.
Arte ravennate Alcuni esempi.
Transcript della presentazione:

Corso di Antropologia Culturale a.a Percorso 2 IMMAGINARIO GIOVEDI 07 aprile 2016

Esseri mitici e luoghi: le Anguane

Funzioni e caratteristiche delle Anguane 1 Strie, Anguane, Vane, Aivane, Lontane, Vivane/Viviane, Gane, Aganis Lat. Aquane, ninfe, creature delle acque Etimologia popolare: Anguis, serpente (sembianze ofidiche)

2 Riferimento a luoghi che presentano discontinuità nel territorio: rilievi, grotte, asperità (luoghi di passaggio) Es. IL BUS DA LIS ANGUANIS, il buco delle Anguane, Val Colvera (UD)

4 In alcune zone sono donne molto belle,giovani, vestite di bianco (richiamo al mondo dei morti); in altri casi descritte come streghe, brutte, pelose, con i seni cadenti

4 Chiari elementi che fanno trasparire alterità e appartenenza ad un altro mondo: piede di capra, schiena incavata, calcagni davanti C. Lévi-Strauss: piedi caprini e anomalie = mediazione tra mondo umano e mondo soprannaturale C. Ginzburg: piede caprino tratto tipico degli esseri in bilico tra mondi diversi V. Propp: piede caprino tratto di antropomorfizzazione

5 Importanza maternità (Anguane mogli di mortali) e attività connesse con fertilità e riproduzione: tessitura, filatura, ricamo, bucato Controllo su tempi e operazioni di filatura e agricoltura Dono della preveggenza rispetto al tempo atmosferico

Elementi in comune tra Anguane e Uomini Selvatici Presagio di disgrazie imminenti Insegnano tecniche casearie, agricole, domestiche, ma si infastidiscono se norme non vengono rispettate Natura ambivalente, antropofaghe Polarizzazione simbolismo religioso

L’Anguana nella contemporaneità (alcuni risultati di una ricerca di laurea) Le valli del Trentino Alto Adige analizzate: Val dell’Adige Val di Non Val di Fassa Val di Fiemme

L’Anguana tra scomparsa e reinvenzione Scomparsa: Parte degli intervistati non è a conoscenza di questa figura fiabesca. Reinvenzione: Una minima parte chiede specificazioni e azzarda collegamenti con altre figure fiabesche (streghe) o animali (anguana = iguana)

La trasformazione dell’immaginario Concilio di Trento (1545) e risvolti religiosi. Trasformazione di una figura pagana in una figura cristiana: S. Giustina Conservazione della figura della Bregostana legata al maligno. Boom industriale e mutamenti culturali. Seconda metà del ‘900: abbandono dei villaggi e discesa nelle città. Anni ‘60-’70: mutamenti culturali che influirono su usi e costumi.

Progetti di conservazione della memoria trentina RecuperareReinventare Il Museo degli Usi e Costumi di San Michele all’Adige promuove progetti per conservare alcuni aspetti dell’immaginario della cultura trentina.

Gli esseri della paura: bambini e ibridi animali 1 Il fuoco fasciato: anima in pena di una strega sotto forma di neonato in fasce e palla di fuoco. Prevedeva la morte di una persona sostando sulla sua casamorte

2 Vaina/Svaina/Sciuaina (val d’Ossola, Verbania) = bambino in fasce che rotola lungo i pendii emettendo lamentosi vagiti da neonato. In alcuni casi la Vaina era associata alla faina

3 Il serpente-bambino/vipera crestata/aspar (Vercellese) = bambino in fasce dotato di coda di serpente In alcune zone ci sono varianti del serpente-bambino: il serpente-gatto, il basilisco,

Gli esseri della paura: l’esempio di Formazza (VB)

Gli esseri della paura a Formazza Speklolomandi: “babau” (speklo: ultimo rintocco della campana) Nuskeis (o forse Fluss Geist?): “noce- capra”, animale del fiume Vari fantasmi ( voci dei morti, spiriti) Tzwergi

Gli esseri della paura: personaggi realmente esistiti 1“Gamba di Pepe” (zona di Champorcher, Valle d’Aosta): gamba di legno appartenente ad un certo Pepe che, dopo la morte, è stata buttata giù da una frana 2Zampa de Lencru ( Champorcher, Valle d’Aosta): “gamba di un brutto vecchio” IenaIena di San Giorgio (zona del Canavese, provincia di Torino) : personaggio esistito nel XIX secolo, aggressore sessuale e omicida 3

Gli esseri della paura: le masche (casi di studio dal Piemonte meridionale e settentrionale)

Diverse tipologie di masche Origine del termine masca = forse celtica: riferimento a spiriti notturni Zingari e vagabondi Persone colte = prete Strega paesana Chiusura comunità contadina verso l’estraneo, il diverso

La masca, strega contadina 1 Quasi sempre donna, anziana, sola, vedova, emarginata, vive in luoghi appartati. Quasi sempre di aspetto sgradevole (Piemonte)

2 Qualche attinenza con guaritori, ma in generale compie malefici, getta il malocchio Influsso negativo sui bambini Malattie e danni al bestiame Ostacoli sul cammino dei compaesani, di notte Colpi e ritorsioni contro le masche: preghiere, rosari, aggressioni personali (caso di Cervarolo, Valsesia)

3Spostamento nello spazio e manifestazioni della masca Masca in forma di spirito che fuoriesce dalla bocca Spoglie vuote o forma di moscone Masca in forma di animali domestici Cani, gatti, cavalli vitelli, agnelli, spesso dal manto bianco

4Alcune caratteristiche delle masche Diventare molto piccole e pesare sul petto dei dormienti, es. la Smara del bellunese Avere dimensioni gigantesche e stare tra due grandi rocce, orinando sui passanti, Es. masca della Val Chiusella