++ Forum partenariale Aosta, 13 febbraio 2012 1. Rapporto di valutazione 2011 Approfondimento tematico Parte III “ Le prospettive, per la Valle d’Aosta,

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++ Forum partenariale Aosta, 13 febbraio

Rapporto di valutazione 2011 Approfondimento tematico Parte III “ Le prospettive, per la Valle d’Aosta, della Politica regionale di sviluppo 2014/2020” 2

1.La Valle d’Aosta negli scenari europei 2.Modalità e contenuti delle politiche europee 3.Le risorse finanziarie 4.Primi elementi per la Politica regionale di sviluppo 2014/20 in Valle d’Aosta 3 Temi sviluppati

Strategia Europa 2020 Quinta relazione sulla coesione Proposte per la Politica agricola comune (PAC) Proposta di Bilancio dell’Unione europea 2014/20 (giugno 2011) Proposte di regolamenti per la Politica di coesione, la PAC ed il FSC (ottobre 2011) 4 Documenti comunitari e fonti utilizzate

5 1. La Valle d’Aosta negli scenari europei La Strategia Europa 2020, adottata dal Consiglio europeo nel 2010, ha l’obiettivo di promuovere una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva, fornendo l’ambito entro il quale definire e coordinare la politiche comunitarie, tra cui la Politica di coesione e la Politica agricola comune (PAC).

6 Valori attuali e obiettivi della Strategia ‘Europa 2020’ IT FR DE UE IT target UE target AO Tasso d ’ occupazione - et à (%) 61,169,274,968, ,6 Spesa in ricerca e sviluppo su PIL (%) 1,272,212,822,011,5330,61 Emissioni gas serra, risp (Δ%) ,6 Quota delle rinnovabili sul consumo finale di energia (%) 6,8119,110, ,65 Efficienza energetica (ktep/ ’ 000 € ), target risp (%) 140, ,3 3150,55165,2-27, ,05 Abbandoni scolastici prematuri (%) 18,812,811,914, ,2 Istruzione terziaria - et à (%) 19,843,529,833, ,8 Persone a rischio di povert à o esclusione (%), target (Δmilioni) 24,519,319,723, mil-20miln.d.

7 Dai valori e dalle prospettive di sintesi, lo scenario relativo alla Valle d’Aosta presenta delle criticità, ma anche delle grandi opportunità. Chiaramente la regione è legata agli aspetti di crescita nazionale e condivide le sorti dell’economia italiana, pur avendo delle specificità che ne possono favorire lo sviluppo e il rilancio. Riprendendo gli obiettivi della Strategia Europa 2020, gli ambiti d’intervento delle politiche europee possono fornire, alla Valle d’Aosta, nuove possibilità per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva.

Aspetti demografici: la Valle d’Aosta appartiene a quel gruppo di regioni che hanno un declino naturale della popolazione compensato da immigrazione. Il settore agricolo e il rurale. In prospettiva 2020, il numero di imprese agricole valdostane è previsto diminuire annualmente tra lo 0% ed il 5%; la superficie attribuibile a terreno coltivabile dovrebbe ridursi in totale di più del 20%; per le aree destinate a pascolo è previsto un aumento significativo. L’occupazione del settore agricolo dovrebbe diminuire tra il 20% ed il 50%.

Cambiamenti climatici: in base alle analisi condotte, ci si potrebbe attendere che il manto nevoso in Valle d’Aosta (confronto periodo con valori attesi ) si riduca di 62, valore tra i più alti delle regioni europee. Competitività. In Valle d’Aosta il valore degli abbandoni scolastici è pari al 23,8%, ben al di sopra della media italiana e del target Europa Il potenziale di innovazione pone la Valle d’Aosta tra gli “assimilatori deboli”-“diffusori deboli”. La posizione della Valle risulta piuttosto critica in quanto come diffusore debole non è in grado di produrre ed esportare prodotti ad alto contenuto tecnologico e in quanto assimilatore debole ha difficoltà ad appropriarsi delle opportunità offerte dalle nuove tecnologie.

Benessere ed esclusione: Anche se il quadro (attuale) e lo scenario collocano la Valle d’Aosta in situazione di criticità (si pensi ad esempio ai cambiamenti climatici) o in una posizione piuttosto marginale nello scenario europeo (si pensi agli aspetti di competitività), va evidenziato che per alcuni indicatori importanti, che danno informazioni su benessere, grado di sviluppo economico, coesione e inclusione sociale, la Valle d’Aosta è al di sopra della media europea e in alcuni casi occupa i primi posti nella graduatoria.  Un buon livello di PIL pro-capite pari a €118,7 rispetto alla media UE;  Alti livelli di spesa pubblica pro-capite;  Una bassa percentuale di popolazione a rischio di povertà sul totale della popolazione pari al 9,7% contro una media del 17% dell’Unione europea;  Bassi tassi di disoccupazione.

11 2. MODALITA’ E CONTENUTI DELLE NUOVE POLITICHE EUROPEE

Un “Quadro strategico comune” Un “Contratto di partenariato” (predisposto dallo Stato Membro, di natura contrattuale, rispetto alle priorità Europa 2020) I “programmi operativi” nazionali e regionali (definiti per ciascun fondo, ma contenenti una strategia per il contributo agli obiettivi di Europa 2020) Il Fondo statale per lo sviluppo e la coesione (FSC)  Sostituisce gli Orientamenti strategici comuni  Sostituisce il Quadro Strategico Nazionale  Sostituisce il Fondo aree sottoutilizzate (VdA) L’ARCHITETTURA PROGRAMMATICA

Lo “Sviluppo locale guidato dalla comunità”, con il concorso di tutti i fondi. “Piani di azione congiunta” nei programmi operativi FERS e FSE. “Investimento territoriale integrato” (ITI) per le strategie territoriali o di sviluppo urbano. “GECT” per la cooperazione territoriale europea rinnovato e con maggiore flessibilità operativa. 13 Una modalità integrata delle politiche e degli interventi, rafforzata da innovazioni che estendono i principi dell’approccio leader

La ricerca d’integrazione tra i fondi e le politiche è tra le principali motivazioni che hanno portato a innovare il quadro programmatico già per il corrente periodo 2007/13 in Valle d’Aosta. Le difficoltà (tuttora in corso) riscontrate in sede regionale di assegnare ai GAL una funzione di accompagnamento delle strategie locali integrate potrebbero essere superate dalle nuove opportunità previste. 14 Gli aspetti richiamati sono rilevanti rispetto alle scelte già assunte per la Politica regionale di sviluppo in Valle d’Aosta per il 2007 / 13

Le condizionalità ex-ante sono volte a garantire il sussistere delle condizioni necessarie ad un utilizzo efficace dei fondi. Le condizionalità ex-post servono a verificare l’effettivo contributo dei programmi al conseguimento delle priorità di Europa 2020 (attraverso indicatori di performance concordati nel Contratto di partenariato). 15 Tra le innovazioni, il sistema delle condizionalità

Un confronto con il DUP Valle d’Aosta 2007/13 (1/2) 16 Emerge in generale un quadro di sostanziale (e in apparenza confortante) coerenza. Tra le priorità europee potenzialmente perseguibili attraverso gli attuali obiettivi regionali tende a prevalere la crescita sostenibile (13 obiettivi) rispetto alla crescita intelligente (108) ed alla crescita inclusiva (7). 3 degli attuali obiettivi specifici regionali del DUP (OS4 OS5; OS6) potrebbero contribuire alla Strategia di Europa obiettivi sono coerenti con almeno due delle tre priorità europee. 13 obiettivi risultano coerenti con una sola priorità 2020.

17 Tutti gli obiettivi del DUP trovano coerenza, più o meno diretta, con gli obiettivi previsti per la futura politica europea e nessuno di questi ultimi risulta essere scoperto dall’attuale Politica regionale di sviluppo. Una lettura delle correlazioni nell’ordine inverso (cioè a partire dai nuovi obiettivi europei) porta invece a rilevare che soltanto quattro trovano riscontro univoco con gli attuali obiettivi del DUP (OS2,4,7.9). La mancanza di essi comporterebbe automaticamente la scopertura del corrispettivo obiettivo europeo. Un confronto con il DUP Valle d’Aosta 2007/13 (2/2)

18 N DUP Valle d ’ Aosta : gli Obiettivi specifici PRIORIT À EUROPA 2020 Crescita intelligente Crescita sostenibile Crescita inclusiva 1 Implementare i centri di competenza e i network per la creazione di conoscenza ■ 2 Promuovere l ’ alta formazione e la ricerca tecnico-scientifica ■ 3 Sviluppare la partecipazione attiva a reti di R&ST anche di valenza comunitaria ■ 4 Potenziare le competenze per sviluppare l ’ approccio bottom-up ■■■ 5 Sostenere e attrarre imprese, industriali e dei servizi, ad elevato contenuto di conoscenza ■■■ 6 Favorire la qualit à imprenditoriale, la diversificazione e l ’ integrazione delle attivit à rurali ■■■ 7 Elevare la qualit à degli insediamenti urbani, turistici e rurali e dell ’ offerta di servizi ■ 8 Favorire la valorizzazione sostenibile del territorio ■ 9 Promuovere lo sfruttamento efficiente di fonti rinnovabili ■■ 10 Promuovere l ’ efficacia dei sistemi di prevenzione e gestione dei rischi ■ 11 Favorire le attivit à agricole e forestali che riducono i rischi di erosione e di dissesto ■ 12 Migliorare i collegamenti da e verso l ’ esterno, anche assicurando l ’ aggancio alle grandi reti ■ 13 Ampliare la dotazione di infrastrutture e servizi per l ’ informazione e comunicazione ■■ 14 Realizzare l ’ integrazione regionale del sistema dell ’ istruzione e della formazione ■■ 15 Favorire gli scambi e l ’ integrazione dei sistemi educativi e formativi transfrontalieri ■■ 16 Rafforzare il sistema regionale delle politiche del lavoro ■ 17 Rafforzare gli strumenti per l ’ inclusione sociale e migliorare la partecipazione al MdL ■ 18 Qualificare i servizi turistici legati alla valorizzazione del territorio e l ’ integrazione ■ 19 Promuovere la valorizzazione economica del patrimonio culturale ■ 20 Migliorare la competitivit à e valorizzare la qualit à delle produzioni agricole ■ 21 Promuovere l ’ efficienza e l ’ efficacia dei Programmi attraverso azioni e strumenti □□□

19 3. LE RISORSE FINANZIARIE COMPLESSIVE PER IL

Bilancio europeo – Confronto tra bilancio 2007/13 e proposta 2014/20 Politica di coesione e II Pilastro PAC – Confronto tra bilancio 2007/13 e proposta 2014/20 20 Si riporta nelle due tabelle che seguono rispettivamente la Proposta di Bilancio europeo e la proposta per la Politica di coesione ed il II Pilastro PAC:

21 Bilancio europeo – Confronto tra bilancio 2007/13 e proposta 2014/20 Bilancio europeo Confronto tra bilancio e proposta Accordo del Consiglio ( ) Proposta bilancio Differenze bilancio / assolute% 1. Crescita sostenibile ,46% 1°. Competitivit à per la crescita e l ’ occupazione ,79% 1b. Coesione per la crescita e l ’ occupazione ,12% 2. Crescita sostenibile e risorse naturali ,12% di cui: agricoltura, misure di sostegno del mercato … ,85% di cui: ambiente ,22% 3. Cittadinanza, libert à, sicurezza e giustizia ,48% 4. L ’ UE quale partner globale ,23% 5. Amministrazione ,51% compensazione800000,00% TOTALE IMPEGNI ,33%

22 Politica di coesione e II PAC – Confronto tra bilancio 2007/13 e proposta 2014/20 Politica di coesione e II Pilastro PAC Bilancio Bilancio Differenze Obiettivo convergenza ,30% Regioni in transizione ,19% Obiettivo competitivit à ,10% Cooperazione territoriale ,76% Fondo di coesione ,41% 1b. Politica di coesione ,33% Connecting Europe facility Le risorse per il II Pilastro della PAC ,22

Non dovrebbero verificarsi significative differenze rispetto alla situazione attuale. La Valle d’Aosta, con un PIL pro-capite superiore al 90% della media europea, rientra nelle regioni di investimento per la crescita, investimento per l’occupazione, cooperazione territoriale e sviluppo rurale. Come regione d’investimento per la crescita, la Valle potrà beneficiare principalmente per interventi nei campi dell’ efficienza energetica ed energia rinnovabile, della ricerca e innovazione e della competitività delle PMI. Rispetto alla cooperazione territoriale, la Valle potrà sviluppare la propria politica d’intervento, in linea con gli indirizzi sulle attività di rilievo europeo e internazionale della Regione 23 Primi riflessi per la Valle d’Aosta

24 4. PRIMI ELEMENTI PER LA POLITICA REGIONALE DI SVILUPPO 2014 / 2020 DELLA VALLE D’AOSTA

Le attuali proposte costituiscono un quadro completo e sufficientemente condiviso e stabile, per cominciare ad analizzare le prospettive della Politica regionale di sviluppo in Valle d’Aosta per il periodo 2014 – Si presentano, pertanto, alcune prime riflessioni del Dipartimento politiche strutturali e affari europei e delle Autorità di gestione dei programmi operativi valdostani.

Emerge una straordinaria assonanza con buona parte delle scelte operate in Valle d’Aosta già nell’attuale periodo 2007 / Tali scelte avevano colto le tendenze verso una maggiore integrazione tra livelli di governo, settori e politiche, programmi, progetti e fondi, soggetti e territori, che troviamo oggi affrontati e disciplinati nelle nuove proposte regolamentari per il 2014 / 2020.

Quadro strategico comune e Contratto di partenariato: si valuta positivamente la previsione di un unico Quadro strategico di riferimento per tutti i programmi e relativi fondi. Programmi operativi: è positiva la previsione di far dichiarare nei programmi il contributo all’approccio integrato. Strumenti differenziati a livello territoriale: Strategie integrate di sviluppo locale, Piani d’azione congiunta, Investimenti territoriali integrati, Gruppi di azione locale, Gruppi europei di cooperazione territoriale (sono strumenti già in corso di sperimentazione nel , anche se con alcune difficoltà ed incertezze).

Monitoraggio e valutazione: le previsioni sono assolutamente in linea con quanto si sta facendo in Valle d’Aosta. Sistemi di gestione e controllo e semplificazione: non si registra nulla di effettivamente significativo per i programmi di piccola dimensione, come quelli valdostani. Obiettivi tematici: in occasione della consultazione sul 5° Rapporto sulla coesione, la Regione auspicava che il ventaglio delle tematiche fosse mantenuto sufficientemente ampio, perché ciascuna regione potesse selezionarne un numero ristretto in base ai bisogni del territorio. La proposta della Commissione colloca invece la Valle d’Aosta nel gruppo di regioni con maggior grado di sviluppo e quindi con minore possibilità di scelta. Focus sui risultati: è pienamente condivisibile una maggiore focalizzazione sui risultati, concordando tuttavia preventivamente dei target che possano rientrare nel dominio della Regione.

Montagna: tenuto conto della particolare attenzione che dovrebbe essere riservata alle zone di montagna (TFUE, Art.174) si conferma l’insufficienza di attenzione anche rispetto alle previsioni regolamentari. Nella proposta PAC 2014/20 è tuttavia da segnalare un primo riconoscimento esplicito della montagna, con sottoprogrammi tematici per le aree montane nell’ambito dei PSR. Complementarietà con le altre politiche comunitarie: la dichiarata finalizzazione di tutte le politiche dell’Unione agli obiettivi della Strategia 2020 avrebbe dovuto trovare concretezza. Non si riscontrano ancora norme in tal senso. Budget: non vi sono particolari novità. Il PIL pro-capite, quale indicatore centrale, trascura del tutto la possibilità di rappresentazione degli svantaggi naturali e demografici.