I° Istituto d’Istruzione Superiore “L. DA VINCI – G. GALILEI” “DIRITTI A SCUOLA” – Progetto C Sportello di “ASCOLTO PSICOLOGICO” per gli studenti appartenenti alle categorie svantaggiate e per le loro famiglie. Giovedì, 06 Giugno 2013 Dr.ssa Floriana PINTO PSICOLOGO-PSICOTERAPEUTA
Chi è lo PSICOLOGO? E’ un professionista che dopo aver ottenuto la LAUREA in PSICOLOGIA, abbia maturato esperienza specialistica (formativa e professionale) a lavorare con minori (bambini e adolescenti) che presentano problematiche psicologiche specifiche o disagi psicologi di varia entità. La ‘MISSION’ dello Psicologo ALL’INTERNO DELLA SCUOLA è: - INTEGRAZIONE - PREVENZIONE DEL DISAGIO - LOTTA ALLA DISPERSIONE - SVILUPPO ORGANIZZATIVO
CONTENUTI della CONSULENZA PSICOLOGICA nella SCUOLA Prevedono diversi tipi di interventi: - Interventi di educazione socio-affettiva; - Interventi psico-educativi volti a favorire l’autonomia nei processi di scelta e allo sviluppo di strategie di auto-efficacia; - Interventi psico-pedagogici nei confronti della ‘diversità’; - Interventi di prevenzione e gestione di ansie, atteggiamenti di chiusura relazionale, problematiche comportamentali disfunzionali (aggressività e bullismo)
FINALITA’ DEL PROGETTO “SPORTELLO D’ASCOLTO PSICOLOGICO A SCUOLA” E’ offrire un supporto psicologico a tutti gli studenti frequentanti la scuola che manifestano il bisogno profondo di mettersi in discussione, confrontandosi, condividendo con un esperto le proprie situazioni personali, vissute spesso come fonte di disagio.
OBIETTIVI SPECIFICI DEL PROGETTO assicurare un servizio di consulenza e supporto psicologico affinché i soggetti svantaggiati possano integrarsi nella comunità scolastica prima e prepararsi e inserirsi nel mondo del lavoro; dare un supporto psicologico che sia di sostegno ulteriore in concomitanza con i percorsi di recupero delle competenze, di cui ai progetti (A e B) Accogliere ed aiutare a risolvere i disagi affettivo- relazionali. Accogliere ed aiutare a risolvere i disagi affettivo- relazionali. Aiutare a superare le difficoltà d’apprendiento. Aiutare a superare le difficoltà d’apprendiento. Favorire l’integrazione scuola-territorio Favorire l’integrazione scuola-territorio
DESTINATARI Destinatari dell’intervento sono prevalentemente: Gli ALLIEVI frequentanti il biennio; Gli ALLIEVI frequentanti il biennio; le loro FAMIGLIE; le loro FAMIGLIE; i DOCENTI i DOCENTI Il servizio si è proposto di promuovere il benessere globale delle persone costituenti il ‘sistema’ scuola!
METODOLOGIA CONSULENZE INDIVIDUALI O A PICCOLI GRUPPI CONSULENZE INDIVIDUALI O A PICCOLI GRUPPI COLLOQUIO CLINICO COLLOQUIO CLINICO OSSERVAZIONE DEL COMPORTAMENTO OSSERVAZIONE DEL COMPORTAMENTO INTERVENTI CON IL GRUPPO CLASSE INTERVENTI CON IL GRUPPO CLASSE (sono state affrontate VARIE TEMATICHE: conoscenza condivisa, regole sociali, uso del linguaggio adeguato, l’importanza di una comunicazione adeguata all’interno dei gruppi, le modalità di gestione di situazioni conflittuali, la sessualità, l’uso/abuso di sostanze stupefacenti e/o di alcool proposte dai ragazzi)
RISULTATI OTTENUTI Circa 30 CONSULENZE INDIVIDUALI con i ragazzi Circa 30 CONSULENZE INDIVIDUALI con i ragazzi Circa 10 CONSULENZE A PICCOLI GRUPPI (soprattutto all’inizio dell’attivazione dello sportello) Circa 10 CONSULENZE A PICCOLI GRUPPI (soprattutto all’inizio dell’attivazione dello sportello) Circa 5 CONSULENZE alle famiglie Circa 5 CONSULENZE alle famiglie Circa 10 colloqui con i docenti Circa 10 colloqui con i docenti OSSERVAZIONE DEL COMPORTAMENTO OSSERVAZIONE DEL COMPORTAMENTO 5 INTERVENTI CON IL GRUPPO CLASSE 5 INTERVENTI CON IL GRUPPO CLASSE
RISULTATI OTTENUTI dalle consulenze CONSULENZE PSICOLOGICHE ai RAGAZZI ENTUSIASMO e PARTECIPAZIONE ATTIVA dei RAGAZZI allo sportello d’ascolto PSICOLOGICO. curiosità In alcuni casi la motivazione principale alla partecipazione è stata la curiosità di fare esperienza di un colloquio dallo psicologo bisogno all’interno del sistema scolastico figura di riferimento In altri casi, si è manifestato un vero e proprio bisogno di individuare all’interno del sistema scolastico una figura di riferimento (non giudicante) a cui poter esporre le proprie problematiche e difficoltà, senza che ciò potesse influire in alcun modo sul proprio profitto scolastico.
RISULTATI OTTENUTI dalle consulenze CONSULENZE PSICOLOGICHE AI RAGAZZI I colloqui psicologici hanno evidenziato: 1) la presenza di una serie di problematiche psicologiche relative a situazioni vissute dai ragazzi nel contesto familiare: - separazione dei genitori, famiglie allargate; - separazione dei genitori, famiglie allargate; - conflittualità tra fratelli e/o parenti. - conflittualità tra fratelli e/o parenti. 2) la presenza di problematiche psicologiche relative a situazioni vissute dai ragazzi nel contesto scolastico: - scarsa partecipazione; - scarsa partecipazione; - disattenzione; - disattenzione; - comportamenti di rifiuto e di disturbo; - comportamenti di rifiuto e di disturbo; - conflittualità tra coetanei e/o tra allievi e insegnanti. - conflittualità tra coetanei e/o tra allievi e insegnanti. Tutto ciò non consente ai ragazzi di vivere ADEGUATAMENTE le attività di classe e di apprendere con successo utilizzando al massimo le proprie capacità COGNITIVE, AFFETTIVE E RELAZIONALI.
RISULTATI OTTENUTI DAGLI INTERVENTI IN CLASSE Hanno favorito: - l’ascolto attivo; - il confronto; - la possibilità di approfondire argomenti non ampiamente conosciuti; - la possibilità di apprendere in un contesto protetto ma non altamente strutturato; - Possibilità di sperimentare un modo nuovo e costruttivo di ‘fare’ e ‘vivere’ la scuola.
RISULTATI OTTENUTI dalle CONSULENZE PSICOLOGICHE ai DOCENTI - ATTIVI, - COLLABORATIVI, - IMPEGNATI ad andare incontro alle richieste e alle esigenze specifiche di ciascun allievo, - SENSIBILI nell’accogliere suggerimenti sulle modalità adeguate per approcciare ed entrare in relazione con i ragazzi. DISAGIO PSICOLOGICO tra gli INSEGNANTI poiché in molti casi da loro dipendono le sorti di un efficace/inefficace insegnamento…..ma soprattutto perché spesso devono sceglireee se dare priorità alle aspettative ministeriali (didattica e programmmazione) o rispondere alle esigenze umane dei ragazzi.
CONCLUSIONI e PROSPETTIVE FUTURE Questa prima esperienza d’impronta prettamente psicologica è stata intesa dai ragazzi come un Questa prima esperienza d’impronta prettamente psicologica è stata intesa dai ragazzi come un“occasione” (per alcuni di loro “l’occasione”) che la scuola ha offerto loro per mettersi in gioco, individuare e porre le basi per affrontare alcune difficoltà proprie o dell’intero gruppo classe al fine di costruire una nuova lettura delle stesse, mediante l’attribuzione di nuovi significati.
Grazie per l’attenzione…