L’andamento del mercato del lavoro dipendente in provincia di Parma nel secondo semestre 2011 Rapporto congiunturale Dati al 31 dicembre 2011 Parma, 23 aprile ª Commissione Consiliare Dipartimentale Sala “ Consiglio ” Piazzale della Pace 1 – Parma presentazione a cura di Pier Giacomo Ghirardini Monica Pellinghelli
il primo semestre 2011 è stato investito da un vero e proprio «sbarramento di shock sfavorevoli»: terremoto e tsunami in Giappone, «primavera araba» e guerra in Libia, nonché i prodromi della nuova crisi finanziaria il secondo semestre 2011 è stato drammaticamente colpito dalla crisi europea dei «debiti sovrani», con il conseguente deleveraging esercitato dalle banche sull’«economia reale» e il concomitante impatto di manovre fiscali addizionali di consolidamento dai prevedibili effetti recessivi nell’Unione europea è prevista una mild recession nel 2012: sarà «crescita zero» e frenerà anche la «locomotiva tedesca» ma per l’Italia vi è stata «crescita negativa» già dal secondo semestre del 2011 e nel primo trimestre 2012 Secondo semestre 2011: dalla crisi dei «debiti sovrani» ad una nuova «recessione» in Europa e in Italia
Il contesto macroeconomico nazionale e regionale
Italia
Nel 2011 il Pil è cresciuto solo dello 0,4% in Italia ed è già «crescita negativa» nel secondo semestre 2011 variazione congiunturale % I trimestre 20110,1 II trimestre 20110,3 III trimestre ,2 IV trimestre ,7
La nuova recessione si esplica sulla domanda interna: consumi delle famiglie, investimenti e spesa pubblica Variazioni congiunturali % I trimestre 2011 II trimestre 2011 III trimestre 2011 IV trimestre 2011 Prodotto interno lordo0,10,3-0,2-0,7 Importazioni di beni e servizi-2,3-1,4-1,2-2,5 Consumi finali nazionali0,1-0,2-0,4-0,7 Spesa delle famiglie residenti0,0-0,1-0,4-0,7 Spesa della P.A. e delle I.S.P.0,3-0,4-0,6 Investimenti fissi lordi0,0-0,1-0,6-2,4 Esportazioni di beni e servizi0,20,72,00,0 Fonte: Istat
2012: in Italia è prevista una crescita negativa (-1,3%) a fronte di una «crescita zero» nell’Unione europea
La reiterata caduta della produzione industriale incarna la contropartita «reale» della nuova crisi «finanziaria» variazione congiunturale % I trimestre 20110,1 II trimestre 20110,2 III trimestre ,0 IV trimestre ,4
variazione congiunturale % I trimestre 20110,2 II trimestre 20110,1 III trimestre 20110,1 IV trimestre ,1 Il timido recupero dell’occupazione in Italia è già finito nel secondo semestre 2011 e il 2012 inizia con un calo
Nel 2011 c’è stata crescita esplosiva per i disoccupati: nel febbraio 2012 in Italia sono 2 milioni 758 mila variazione congiunturale % I trimestre 20110,0 II trimestre 20110,7 III trimestre 20112,3 IV trimestre 20114,9
Emilia-Romagna
In Emilia-Romagna nel 2012 è previsto un forte calo della domanda interna ed un rallentamento dell’export Variazioni % Prodotto interno lordo0,7-1,50,6 Domanda interna0,2-2,0-0,1 Spesa per consumi delle famiglie residenti0,5-1,9-0,6 Spesa per consumi della P.A. e delle I.S.P.-0,1-1,2-0,1 Investimenti fissi lordi-0,2-3,01,2 Importazioni di beni dall’estero3,4-2,71,8 Esportazioni di beni verso l’estero8,32,24,6 Fonte: Unioncamere Emilia-Romagna – Prometeia (marzo 2012)
Anche in Emilia-Romagna la produzione industriale presenta un drastico calo nel secondo semestre 2011 saldo rispetto al trimestre precedente % III trimestre ,4 IV trimestre ,4 previsione: I trimestre ,4
variazione congiunturale % I trimestre 20110,8 II trimestre ,2 III trimestre 20110,8 IV trimestre 20110,3 La ripresa occupazionale in Emilia-Romagna recupera gran parte dei posti di lavoro perduti nella grande crisi
Nonostante la ripresa in Emilia-Romagna i disoccupati non diminuiscono: 141 mila nel quarto trimestre 2011 variazione congiunturale % I trimestre ,1 II trimestre 20110,6 III trimestre ,4 IV trimestre ,6
Provincia di Parma
L’export parmense in termini reali si è assestato oltre i livelli ante-crisi ma si teme una contrazione nel 2012 ottenuti applicando il deflatore delle esportazioni di beni e servizi in Italia variazione congiunturale% III trimestre 20115,6% IV trimestre ,3% variazione tendenziale% III trimestre ,6 IV trimestre 20113,8 andamento reale andamento apparente
L’impiantistica e l’industria alimentare sostengono la performance dell’export parmense anche nel 2011
Ma il calo della produzione nel secondo semestre 2011 lascia intravedere rischi di recessione anche per Parma saldo rispetto al trimestre precedente % III trimestre 20119,9 IV trimestre ,6 previsione: I trimestre ,0
La domanda di lavoro dipendente per settore di attività economica La recente evoluzione della domanda di lavoro dipendente espressa dalle unità locali delle imprese e delle istituzioni residenti in provincia di Parma
L’analisi e la destagionalizzazione delle serie storiche utilizza il modello T RAMO /S EATS – D EMETRA © 2.2 modello avanzato utilizzato da Istat, Eurostat, Bankitalia e Bce destagionalizzazione basata sul modello probabilistico A RIMA identificato e stimato per la serie correzione della serie da effetti di calendario (giorni lavorativi, festività nazionali, Pasqua, anni bisestili) e da valori anomali (outlier additivi, cambiamenti temporanei o di livello) diagnostica su modelli e qualità della destagionalizzazione previsioni T RAMO..... Time Series Regression with A RIMA Noise, Missing observations and Outliers S EATS Signal Extraction in A RIMA Times Series A RIMA AutoRegressive Integrated Moving Average
La risorsa statistica principale è il data warehouse costruito sugli archivi S ILER dei Centri per l’impiego G.E. Franc ……………..programmazione S QL per l’estrazione del data warehouse M. Pellinghelli ………...programmazione S QL per la bonifica e la standardizzazione del data warehouse, tabulazione e documentazione statistica P.G. Ghirardini ………...analisi edestagionalizzazione T RAMO /S EATS delle serie storiche P.G. Ghirardini ………...analisi e destagionalizzazione T RAMO /S EATS delle serie storiche analisi secondo le caratteristiche dei lavoratori e dei contratti analisi secondo l’attività economica delle imprese avviamenti al lavoro dipendente e cessazioni dei rapporti di lavoro data warehouse delle comunicazioni obbligatorie S ARE-CO (gennaio-dicembre 2011)
Nel complesso dell’economia gli avviamenti al lavoro hanno smesso di crescere nel secondo semestre 2011 variazione congiunturale% III trimestre ,8 IV trimestre 20112,1
La domanda di lavoro nelle attività manifatturiere ha una crescita negativa nel secondo semestre 2011 variazione congiunturale% III trimestre ,5 IV trimestre ,0
Nel 2011 vi è stata una modesta creazione netta di rapporti di lavoro alle dipendenze pari a 504 unità
Dall’inizio della ripresa (dal terzo trimestre 2009) sono stati creati / posti di lavoro alle dipendenze
La creazione netta di posti di lavoro alle dipendenze nel biennio di ripresa in provincia di Parma
«rientro dell’esternalizzazione»: le attività manifatturiere recuperano 253 rapporti di lavoro a spese dell’area della logistica (-271 unità) e del lavoro somministrato (-569) nella meccanica strumentale (in primis nell’impiantistica alimentare), ancora favorita da buone condizioni di export, si concentra il recupero avvenuto nel manifatturiero la ristagnante domanda di lavoro nelle costruzioni non ha impedito la perdita di 141 rapporti di lavoro alle dipendenze sebbene nel 2011 sia proseguita la creazione netta di rapporti di lavoro alle dipendenze, tanto nell’ampia area del commercio (315 unità) che degli alberghi e ristoranti (549 unità), non si può non cogliere qualche segnale di stanchezza nella seconda metà dell’anno Principali caratteristiche del processo di job creation per attività economica nel 2011 in provincia di Parma
La nuova recessione «da consumi» potrebbe erodere l’occupazione nelle anti-cicliche industrie alimentari variazione congiunturale% III trimestre ,9 IV trimestre ,6
La meccanica strumentale (impiantistica alimentare) ha creato 252 posti di lavoro alle dipendenze nel 2011 variazione congiunturale% III trimestre ,5 IV trimestre 20110,4
Ma la domanda di lavoro nella meccanica generale ha registrato un deciso peggioramento nel corso del 2011 variazione congiunturale% III trimestre 20112,6 IV trimestre ,5
La stagnante domanda di lavoro nelle costruzioni non ha impedito la perdita di 141 posti di lavoro nel 2011 variazione congiunturale% III trimestre ,6 IV trimestre 20112,1
Nella seconda metà del 2011 si è fermata l’esplosiva fase di crescita della domanda di lavoro somministrato variazione congiunturale% III trimestre ,5 IV trimestre 20111,0
La contrazione dell’out-sourcing ha fatto perdere 271 posti di lavoro alle dipendenze nella logistica nel 2011 variazione congiunturale% III trimestre 20114,5 IV trimestre 20110,8
Nel commercio 315 posti di lavoro alle dipendenze in più nel 2011 ma si colgono segnali di rallentamento variazione congiunturale% III trimestre ,1 IV trimestre 20113,8
La fast-food economy ha un ruolo centrale nel creare lavoro dipendente: 549 rapporti in più solo nel 2011 variazione congiunturale% III trimestre 20115,7 IV trimestre ,8
Le caratteristiche socio-demografiche e contrattuali della domanda di lavoro La recente evoluzione della domanda di lavoro dipendente per sesso, età e cittadinanza dei lavoratori e per tipologia contrattuale dei rapporti di lavoro
La creazione netta di posti di lavoro alle dipendenze nel biennio di ripresa in provincia di Parma
la ripresa ha favorito di più la componente femminile dell’occupazione per un «effetto di composizione» analoghi e fisiologici «effetti di ricambio» hanno favorito maggiormente, a livello locale, la creazione netta di posti di lavoro per la componente giovanile (15-24 anni) e per la componente straniera delle forze di lavoro fino agli inizi del 2011, sembrava crescere solo il lavoro a tempo determinato posto che la stragrande maggioranza delle assunzioni avviene tuttora con contratti flessibili «processo di stabilizzazione»: nel 2011, nella fase finale della ripresa, è avvenuta una creazione netta di posti di lavoro a tempo indeterminato, per effetto prevalente delle trasformazioni dei rapporti di lavoro a tempo determinato Caratteristiche sociali e demografiche del processo di job creation nel 2011 in provincia di Parma
Le componenti femminile, giovanile e straniera hanno giocato un ruolo decisivo nella ripresa occupazionale
La Great Recession non ha avuto effetto nell’aumentare il «divario di occupabilità» per genere
Sebbene la ripresa del lavoro dipendente abbia visto una prevalenza degli ingressi a tempo determinato …
… la creazione netta di posti di lavoro alle dipendenze a tempo indeterminato è stata di unità nel 2011
Gli indicatori di disequilibrio domanda / offerta di lavoro La recente evoluzione degli indicatori di disequilibrio: cassa integrazione guadagni ordinaria, straordinaria e in deroga, mobilità e persone in cerca di occupazione
Nel triennio in Italia sono state autorizzate oltre 3 miliardi di ore di cassa integrazione guadagni … in paesi dell’Ocse, come Italia, Germania e Giappone, le politiche di “short-time work ” hanno tutelato dal 2,5% al 5% delle forze di lavoro durante la crisi (T. Boeri, H. Bruecker)
A Parma diminuisce il ricorso complessivo alla Cig ma crescono le ore autorizzate di gestione straordinaria: anche nel 2012 rimarranno elevati i flussi di mobilità Indicatori di disequilibrio variazione percentuale Cassa integrazione guadagni ordinaria (ore autorizzate) ,6% Cassa integrazione guadagni straordinaria (ore autorizzate) * ,0% Cassa integrazione guadagni totale (ore autorizzate) ,0% Iscrizioni nelle liste di mobilità (iscritti di flusso) ,9% Dipendenti indicati come esuberi nelle comunicazioni di mobilità ** ,7% * comprensive delle ore autorizzate «in deroga» ** art. 4 e 24, Legge 223/91 Fonte: Inps di Parma, archivi Siler dei CPI della Provincia di Parma
Nel quarto trimestre 2011 restano 625 i lavoratori FTE «congelati» nel ricorso alla Cig, di cui 292 nelle attività manifatturiere e 333 nelle restanti attività economiche Attività manifatturiereore autorizzate IV trimestre 2011lavoratori FTE292 Restanti attività economicheore autorizzate IV trimestre 2011lavoratori FTE333 FTE : equivalenti a tempo pieno
Prima della crisi venivano posti in mobilità circa lavoratori all’anno: con la crisi il livello è salito a e i licenziamenti sono per ¼ collettivi e ¾ individuali lavoratori in mobilità all’anno lavoratori
In provincia di Parma la disoccupazione «statistica» non aumenta: i dati Istat per il 2011 la sottostimano? Tasso di disoccupazione (fonte: Istat)
Sebbene sottostimata e inferiore a quella socialmente percepita la disoccupazione resta a quota unità { le definizioni ILO nel contesto del mercato del lavoro italiano tendono a non considerare una parte dei possibili disoccupati
la «maturazione» della ripresa (rientro dell’out-sourcing e stabilizzazioni dei precari) e il rallentamento della domanda di lavoro potrebbero però segnalarne la «fine» nel 2012 al di là della minore crescita dell’export, potrebbero pesare più di tutto – e in modo inedito anche per Parma – gli effetti straordinariamente recessivi della politica economica, specie a causa di una ulteriore riduzione dei consumi delle famiglie nel 2012 rischiano di mantenersi elevati i flussi di mobilità sebbene sottostimato, rimarrebbe comunque invariato anche per Parma e insensibile persino alla ripresa occupazionale il numero delle persone in cerca di occupazione (8 mila unità): la «resilienza» della disoccupazione richiede urgentemente analisi e politiche nazionali molto diverse dalle attuali Conclusioni: nel secondo semestre 2011 non è ancora recessione per la provincia di Parma... ma nel 2012 ?
L’andamento del mercato del lavoro dipendente in provincia di Parma nel secondo semestre 2011 Rapporto congiunturale Dati al 31 dicembre 2011 Parma, 23 aprile ª Commissione Consiliare Dipartimentale Sala “ Consiglio ” Piazzale della Pace 1 – Parma presentazione a cura di Pier Giacomo Ghirardini Monica Pellinghelli