Giddens, Fondamenti di sociologia, Il Mulino, 2006 Capitolo X. Lavoro e attività economica 1 LAVORO E ATTIVITA’ ECONOMICA.

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Giddens, Fondamenti di sociologia, Il Mulino, 2006 Capitolo X. Lavoro e attività economica 1 LAVORO E ATTIVITA’ ECONOMICA

Giddens, Fondamenti di sociologia, Il Mulino, 2006 Capitolo X. Lavoro e attività economica 2 Il lavoro consiste nello svolgimento di compiti che richiedono uno sforzo fisico o mentale, con l’obiettivo di produrre beni o servizi destinati a soddisfare i bisogni umani. Il lavoro è la base dell’economia  insieme delle attività concernenti la produzione e la distribuzione di beni e servizi. Il lavoro può essere: - retribuito  occupazione: prestazione di lavoro regolarmente retribuita con un salario o uno stipendio; - non retribuito  economia informale: attività esterne alla sfera dell’occupazione regolare.

Giddens, Fondamenti di sociologia, Il Mulino, 2006 Capitolo X. Lavoro e attività economica 3 Il lavoro retribuito non è solo fatica, ma offre anche importanti benefici: - sicurezza del reddito: la soddisfazione delle nostre necessità dipende dalla disponibilità di un salario/stipendio; - acquisizione di competenze e capacità: l’occupazione, anche se di routine, è la base per l’apprendimento di nuove abilità; - diversificazione dell’esperienza: il lavoro consente l’accesso ad ambiti di vita diversi da quello domestico; - strutturazione del tempo: il lavoro scandisce il ritmo delle attività quotidiane; - contatti sociali: il lavoro aumenta le opportunità di stringere nuovi rapporti; - identità sociale: il lavoro è fonte di autostima.

Giddens, Fondamenti di sociologia, Il Mulino, 2006 Capitolo X. Lavoro e attività economica 4 Nel mercato del lavoro dei paesi più sviluppati è in atto una trasformazione: il passaggio dalle mansioni industriali di tipo manuale alle occupazioni impiegatizie nel settore dei servizi. Le cause di questo mutamento sono: - continua introduzione di macchine che si sostituiscono alla manodopera; - diffusione della tecnologia informatica nell’industria; - sviluppo dell’industria manifatturiera nei paesi non occidentali (es. Cina). Economia della conoscenza Progettazione, sviluppo e commercializzazione di beni immateriali

Giddens, Fondamenti di sociologia, Il Mulino, 2006 Capitolo X. Lavoro e attività economica 5 Nella società moderna i processi economico-produttivi hanno subito due importanti trasformazioni: - sviluppo della divisione del lavoro (processi produttivi complessi e parcellizzati); - separazione tra abitazione e lavoro; - sostituzione della produzione artigianale con la produzione di massa; - passaggio dall’autosufficienza all’interdipendenza economica. Possibili conseguenze di queste trasformazioni: - Marx  alienazione; - Durkheim  passaggio dalla solidarietà meccanica a quella organica e rischio anomia.

Giddens, Fondamenti di sociologia, Il Mulino, 2006 Capitolo X. Lavoro e attività economica 6 F.W. Taylor: organizzazione scientifica del lavoro  analisi rigorosa e oggettiva di ogni singolo compito del processo produttivo (operazioni elementari) per determinare l’'unico modo migliore’ di svolgerlo. Alcune caratteristiche del taylorismo: - accurato monitoraggio dei dipendenti; - scarsa autonomia d’azione; - svolgimento delle mansioni secondo standard prefissati; - salario legato alla produttività dell’operaio. Con la trasformazione del taylorismo in un processo produttivo continuo e dinamico collegato ai mercati di massa si ha il passaggio al fordismo. La principale innovazione apportata dal fordismo è stata l’introduzione della catena di montaggio.

Giddens, Fondamenti di sociologia, Il Mulino, 2006 Capitolo X. Lavoro e attività economica 7 Alcuni limiti del fordismo e del taylorismo: - applicabilità circoscritta a settori che producono merci standardizzate per mercati di massa; - impianti produttivi altamente costosi; - elevata rigidità del sistema produttivo; - sistema a basso affidamento  l’alta sorveglianza sui lavoratori produce demotivazione, insoddisfazione e assenteismo.

Giddens, Fondamenti di sociologia, Il Mulino, 2006 Capitolo X. Lavoro e attività economica 8 Negli ultimi decenni si è assistito a un costante declino dei mercati di massa e a uno sviluppo dei mercati di nicchia  beni innovativi e di alta qualità. Post-fordismo Multiskilling Produzione di gruppo Produzione flessibile - piccole squadre di lavoratori; - uso di tecnologie avanzate; - quantità ridotte di beni; - soddisfazione della clientela. - motivazione dei lavoratori; - collaborazione dei gruppi di lavoro al processo produttivo  circoli di qualità. - competenze multiple; - responsabilizzazione; - capacità d’iniziativa; - formazione sul lavoro.

Giddens, Fondamenti di sociologia, Il Mulino, 2006 Capitolo X. Lavoro e attività economica 9 Donne e lavoro Il lavoro nelle società preindustriali era caratterizzato da: - assenza di separazione fra attività produttive e domestiche; - produzione (prevalentemente agricola) svolta in casa o nelle immediate vicinanze; - partecipazione di tutti i membri della famiglia al lavoro agricolo o artigianale. Le donne: - avevano una discreta influenza nell’ambito familiare; - MA erano escluse dal monopolio maschile della politica e della guerra. - curavano l’amministrazione degli affari; - gestivano attività in proprio;

Giddens, Fondamenti di sociologia, Il Mulino, 2006 Capitolo X. Lavoro e attività economica 10 Il lavoro nelle società industriali si caratterizza soprattutto per la separazione del luogo di lavoro dall’abitazione Uomini: svolgono un lavoro esterno alla famiglia e si occupano di questioni locali, politiche ed economiche  sfera pubblica. Donne: allevamento della prole, cura della casa e preparazione dei pasti  portatrici di ‘valori domestici’.

Giddens, Fondamenti di sociologia, Il Mulino, 2006 Capitolo X. Lavoro e attività economica 11 Le disuguaglianze di genere sono ancora presenti nel mondo del lavoro. Le principali forme di discriminazione sono: - segregazione occupazionale di genere: uomini e donne si concentrano in lavori diversi  segregazione verticale (concentrazione delle donne in posizioni di scarso potere e con poche prospettive di carriera) e orizzontale (destinazione di uomini e donne in diverse categorie d’impiego); - concentrazione in lavori part-time: migliore conciliazione con gli impegni familiari, ma retribuzione ridotta, insicurezza del posto e limitate opportunità di carriera; - divario retributivo: retribuzione media delle donne occupate è inferiore a quella degli uomini.

Giddens, Fondamenti di sociologia, Il Mulino, 2006 Capitolo X. Lavoro e attività economica 12 Il lavoro domestico nasce con la separazione della casa dal luogo di lavoro  divisione fra il ‘vero’ lavoro e il lavoro domestico ‘invisibile’. Il lavoro domestico è: - tipicamente femminile; - (spesso) non remunerato; - importante per l’economia  fornisce gratuitamente servizi; - fonte di isolamento e insoddisfazione.

Giddens, Fondamenti di sociologia, Il Mulino, 2006 Capitolo X. Lavoro e attività economica 13 Il crescente ingresso delle donne nel mercato del lavoro sta modificando il loro ruolo nel lavoro domestico  gli uomini contribuiscono di più alle faccende domestiche. Ma questi cambiamenti: - sono molto lenti (adattamento ritardato); - la responsabilità principale del lavoro domestico continua a gravare sulle donne (secondo turno). Tali disuguaglianze sono meno accentuate fra: - le coppie appartenenti alle classi superiori; - le coppie più giovani.

Giddens, Fondamenti di sociologia, Il Mulino, 2006 Capitolo X. Lavoro e attività economica 14 La gestione del tempo è diventato uno dei principali problemi delle famiglie, poiché: - il lavoro assorbe sempre più tempo; - la donna spesso lavora. È necessario riconciliare le esigenze del lavoro con quelle della famiglia. Il tempo da dedicare al rapporto con i figli e alla vita familiare si è enormemente ridotto.

Giddens, Fondamenti di sociologia, Il Mulino, 2006 Capitolo X. Lavoro e attività economica 15 Il dissidio ‘famiglia-lavoro’ può essere gestito grazie a: - flessibilità dell’orario: autonomia nella definizione dell’orario di lavoro; - job sharing: condivisione di una posizione lavorativa fra due persone; - telelavoro: possibilità di svolgere il lavoro da casa, grazie all’uso di un computer; - congedi parentali: possibilità per entrambi i genitori di assentarsi dal lavoro per la cura dei figli.

Giddens, Fondamenti di sociologia, Il Mulino, 2006 Capitolo X. Lavoro e attività economica 16 La disoccupazione è l’assenza di lavoro retribuito e formalmente riconosciuto. I disoccupati sono individui senza lavoro, disposti a iniziare a lavorare entro due settimane e che hanno cercato lavoro nel mese precedente la rilevazione (definizione Ilo). frizionalestrutturale naturale e momentanea uscita dal mercato del lavoro mancanza di lavoro dovuta dalle condizioni complessive dell’economia Per molti economisti, sono disoccupati anche i “lavoratori scoraggiati” (che vorrebbero un lavoro ma hanno smesso di cercarlo) e i “lavoratori a tempo parziale involontario” (che non hanno un lavoro a tempo pieno pur desiderandolo).

Giddens, Fondamenti di sociologia, Il Mulino, 2006 Capitolo X. Lavoro e attività economica 17 Le conseguenze della disoccupazione possono essere di tipo: praticoemozionale - perdita del reddito; - depressione; Studio di M. Jahoda (anni ’30): - difficoltà economiche. - rassegnazione.  disoccupazione diffusa di lungo periodo  Chiusura di una fabbrica locale   degrado delle strutture sociali e delle reti di relazioni tra persone  fine della solidità della comunità.

Giddens, Fondamenti di sociologia, Il Mulino, 2006 Capitolo X. Lavoro e attività economica 18 R. Sennett analizza la “corrosione del carattere” che avviene nell’”uomo flessibile”. Le caratteristiche oggi richieste ai lavoratori sono: - flessibilità, - adattabilità, - mobilità, - disponibilità a rischiare. Questi requisiti contraddicono gli aspetti fondamentali della forza di carattere: - lealtà, - impegno per obiettivi a lunga scadenza, - fiducia.

Giddens, Fondamenti di sociologia, Il Mulino, 2006 Capitolo X. Lavoro e attività economica 19 André Gorz - Il lavoro retribuito avrà un ruolo sempre meno importante. - La classe operaia è una minoranza in declino della forza lavoro  non c’è speranza di trasformare la natura del lavoro retribuito. - La disoccupazione e la flessibilizzazione rendono la maggior parte degli individui una “non-classe di non-lavoratori”. - Si sviluppa una società dualistica: nel primo settore produzione e governo sono organizzati in modo da massimizzare l’efficienza; nel secondo settore gli individui saranno sempre più impegnati in attività non lavorative per il proprio appagamento personale.