Seminario progetto Incluir Venezia 26-27 maggio 1 Città di Venezia Il Piano di Zona dei servizi socio- sanitari: note sul processo partecipativo.

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seminario progetto Incluir Venezia maggio 1 Città di Venezia Il Piano di Zona dei servizi socio- sanitari: note sul processo partecipativo

seminario progetto Incluir Venezia maggio 2 La città di Venezia Venezia è il capoluogo di regione del Veneto una delle regioni economicamente più ricche in ambito europeo. La città rappresenta uno dei poli politici ed economici del nord-est, con un tessuto economico molto collegato alla conformazione del territorio e al patrimonio storico e artistico. Le principali attività economiche sono rappresentate dal turismo, dal polo logistico ed industriale di Marghera, dal Porto, Si sta sviluppando un polo scientifico tecnologico Vega, importante è il sistema universitario che si collega con i centri di ricerca e le fondazioni culturali e museali.

seminario progetto Incluir Venezia maggio 3 La popolazione (1) Gli abitanti sono così suddivisi nelle tre aree : la città storica con il 23% di abitanti, le isole e l’estuario con il 15% e la terraferma con Mestre e Marghera con il 62% di residenti. La componente di residenti stranieri è salita dall’1,73% del 1999 a quasi il 5% del La crescita della quota della popolazione anziana è una realtà registrata in tutto il paese; nel territorio veneziano quasi un quarto della popolazione ha 65 anni e più e quasi il 3% ha 85 e più anni. Nel comune vivono circa persone da sole di cui circa il 54% ha un’età sopra i 65 anni. Tra il 1998 e il 2003 le famiglie con un solo componente sono passate dal 22% al 26% del totale delle famiglie e per il 53% si tratta di anziani.

seminario progetto Incluir Venezia maggio 4 La popolazione (2) L’occupazione: In provincia di Venezia nel periodo il tasso di disoccupazione totale è passato dall’11% al 5%. Nel 1981 la disoccupazione femminile aveva raggiunto la quota del 20%, si riduce al 7% del La disoccupazione giovanile (prende in considerazione la popolazione nella fascia di età anni) è del 15%, esito di un tasso del 17% per le donne e del 13% per gli uomini.

seminario progetto Incluir Venezia maggio 5 L’Amministrazione Comunale I dipendenti comunali sono attualmente 2963 (il 60,2% donne): ovvero una media di circa 1 ogni 91,4 abitanti. Dal maggio 2005 il Comune di Venezia si è strutturato in un governo centrale comunale ed in 6 municipalità. L’istituzione delle Municipalità è stata la conclusione di un percorso di decentramento amministrativo che si propone di portare il livello decisionale dell’amministrazione il più vicino possibile ai cittadini. Alle municipalità sono state trasferite alcune competenze che prima erano del livello centrale dell’amministrazione. Al livello Centrale rimangono alcune competenze non trasferite e la definizione dei livelli essenziali di servizi comuni a tutte le municipalità.

seminario progetto Incluir Venezia maggio 6 Il Sistema di Welfare Il Comune ha competenze dirette nel welfare nell’ambito dei servizi sociali (minori, adulti, disabili, anziani, immigrati, salute mentale),delle politiche abitative, di quelle educative e dell’istruzione (nidi per infanzia e scuole materne 3-6 anni, sostegno all’obbligo scolastico), le politiche giovanili, le politiche per le pari opportunità e di genere, le politiche sportive, le politiche culturali e per la salute Il sistema di welfare si occupa dei cittadini e cittadine dai 0 ai 100 anni, articolandosi in base alle fasi della vita (minori, adulti, anziani), o a problematiche (disabilità, dipendenze, ecc). Un sistema di welfare pubblico forte produce da una parte una delega da parte dei cittadini ai servizi con un affievolirsi della capacità di attivazione della comunità rispetto i problemi, dall’altra una forte autoreferenzialità dei servizi che non sempre riconoscono i diversi attori presenti nel territorio (associazioni, cooperative, ecc).

seminario progetto Incluir Venezia maggio 7 La partecipazione (1) Negli ultimi anni, la giunta comunale ha mostrato un’attenzione (crescente nel tempo, specie dal 2002 ad oggi) per la costruzione di percorsi di ‘dialogo sociale’ centrati sulla costruzione di alcune pre-condizioni basilari. Soprattutto, si è posta attenzione nel dar corpo ad un ‘tessuto informativo’ fondato sull’idea implicita che la partecipazione sia possibile solo laddove i cittadini siano in possesso delle dovute conoscenze ed acquisiscano l’autostima necessaria per offrire un contributo costruttivo’. I progetti intesi a costruire ‘pre-condizioni’ per un’attiva partecipazione dei cittadini alle scelte sono stati attivati per lo più dall’Amministrazione; più raramente hanno preso forma nei vivaci tessuti sociali, soprattutto in terraferma. Ad oggi sono stati censiti 21 percorsi di dialogo sociale, con gradi diversi di ‘centralità’ del cittadino rispetto all’assunzione di decisioni in partenariato con le istituzioni pubbliche. Bilancio Partecipativo Sperimentazione promossa dal governo centrale della città a partire dal luglio Ha preso il nome di “Rovesciamo il tavolo” e si è sviluppata in collaborazione con 3 Municipalità (Lido, Favaro Veneto e Marghera). In tutti e tre i territori (che insieme assommano a circa abitanti) il Bilancio Partecipativo ha privilegiato la dimensione assembleare, valorizzando l’incontro faccia-a-faccia tra singoli cittadini, gruppi organizzati ed istituzioni come occasione ‘calda’ di informazione, ascolto reciproco e confronto. Il Bilancio partecipativo in termini economici ha impegnato € del bilancio comunale.

seminario progetto Incluir Venezia maggio 8 La partecipazione (2) Bilancio Socio- Ambientale (BSA) E’ al quarto anno di redazione. E’ uno strumento rivolto alle famiglie siano informate della gamma di progetti realizzati, attività e prestazioni effettuate. Vuole essere uno strumento di rendicontazione ai cittadini dell’attività fatta dall’amministrazione. Piano di Zona socio-sanitario E’ lo strumento previsto dalla legge per la programmazione delle attività socio- sanitarie, quindi di competenza Comune e Azienda ULSS. A dicembre 2005 è stato approvato dalla Conferenza dei Sindaci dell’Azienda ULSS n.12 Veneziana il piano di zona socio-sanitario. L’Amministrazione Comunale ha deciso di sviluppare, al di là di quanto previsto dalla legge, la dimensione partecipativa nel processo di costruzione del piano. Si propone il piano di zona come caso studio.

seminario progetto Incluir Venezia maggio 9 Gli attori Sistema di Welfare L’azienda locale socio-sanitaria (ULSS) che ha competenze sulla salute e sulla sanità e in parte minore sull’ambito sociale (consultori familiari, servizi dipendenze, neuro- psichiatria infantile, riabilitazione anziani e disabili, servizi psichiatrici, inserimento lavorativo soggetti svantaggiati…). Comprende 4 comuni tra cui quello di Venezia che è il più grande come estensione territoriale e come numero di abitanti. L’azienda è un ente strumentale della Regione ma l’organo deliberativo è costituito dalla Conferenza dei Sindaci dei comuni che sono compresi nell’ambito territoriale di ogni singola ULSS. I Comuni che sono compresi nel territorio dell’Azienda Locale Socio-Sanitaria Gli altri attori sono le organizzazioni no-profit: associazioni, organizzazioni di volontariato, fondazioni, cooperative sociali, enti pubblici di beneficenza (Ipab), ma in alcuni settori sono anche soggetti privati profit (es. strutture residenziali per anziani). Le organizzazioni di rappresentanza di utenti, famiglie e cittadini, alcune di queste sono le forme organizzate in cui sono presenti i soggetti a rischio di esclusione sociale,(anziani, disabili, portatori di handicap, alcolisti, ecc) le organizzazioni sindacali

seminario progetto Incluir Venezia maggio 10 I Contenuti del Piano Il Piano di Zona è uno strumento di programmazione triennale relativo agli interventi ad integrazione socio-sanitaria nelle seguenti aree tematiche: 1. infanzia adolescenza, 2. disabili, 3. anziani, 4. salute mentale, 5. dipendenze Il piano appena approvato costituisce l’aggiornamento del piano precedente che era stato costruito dai gruppi di lavoro dei comuni con l’azienda ULSS e poi consegnato ai soggetto sociali quali ong e associazioni di rappresentanza dei cittadini. Questa modalità aveva suscitato molte critiche proprio per l’assenza nel processo di costruzione del piano dei diversi attori

seminario progetto Incluir Venezia maggio 11 Criteri Guida nella stesura del piano  lavorare in un’ottica di “ consolidamento delle risorse disponibili” Si è operata la scelta di ingaggiare tutti gli attori in uno sforzo di definizione delle azioni nell’ambito delle risorse concretamente esistenti ed attivabili nell’arco temporale del piano.  Predisporre un percorso “sostenibile” e “praticabile” mediante :  la costituzione del gruppo tecnico (tavolo tecnico) per la gestione dei processi di analisi dei bisogni e dell'offerta, per la selezione delle soluzioni gestionali e tecniche per la definizione operativa del processo programmatorio (azioni, responsabilità, risorse, verifica);  la realizzazione di percorsi di programmazione partecipata e di valutazione sociale dei risultati della precedente programmazione, nonché di condivisione delle nuove scelte, al fine di condividere, anche su scala sociale, le responsabilità necessarie per la loro attuazione; Costruire e implementare un sistema di monitoraggio e valutazione congruente Un limite sperimentato nelle precedenti esperienze di pianificazione locale è riconducibile alla difficoltà di monitorare e valutare i livelli di realizzazione del piano ed il raggiungimento degli obiettivi previsti. Si è chiesto ai gruppi di lavori uno sforzo per articolare le azioni e i dispositivi in obiettivi generali e specifici e, laddove opportuno, di ipotizzarne la scansione temporale.

seminario progetto Incluir Venezia maggio 12 Il percorso di lavoro Il percorso di lavoro che ha caratterizzato la costruzione del piano può essere rappresentato come la successione delle seguenti fasi: costituzione dei livelli organizzativi del piano (ufficio di Piano, tavoli tecnici) messa a punto della metodologia di lavoro e formazione conduttori dei gruppi e dei forum fase valutativa (i bisogni, verifica delle realizzazioni del piano precedente) definizione degli obiettivi e delle azioni del nuovo piano confronto con i soggetti del terzo settore e con la cittadinanza processo di adozione e approvazione del piano

seminario progetto Incluir Venezia maggio 13 Il percorso di costruzione del Piano Comune e Azienda ULSS Avvio percorso costruzione del Piano Costituzione tavoli tecnici tematici che elaborano proposta di piano (servizi pubblici e soggetti ong che gestiscono servizi) Forum con associazioni portatrici di interessi raccolta di osservazioni /proposte integrazione Della proposta di piano Inserimento nel PIano di alcune proposte Espressione di parere delle Consulte comunali Discussione nei consigli comunali ed approvazione con osservazioni Approvazione del Piano da parte Conferenza Sindaci Attuazione del Piano e monitoraggio

seminario progetto Incluir Venezia maggio 14 Il percorso partecipativo Il percorso ha visto dei livelli di confronto su tre livelli quello tecnico dei servizi che poi è stato allargato al livello dei portatori di interesse (partecipativo ) per fare poi una sintesi conclusiva con il livello politico che ha deliberato tenendo conto dei pareri espressi dai diversi soggetti. I tavoli tematici hanno permesso il confronto tra servizi comunali e dell’azienda ULSS n.12 con i soggetti gestori dei servizi dell’ambito socio-sanitario. Sono state coinvolte circa 30 organizzazioni ong che gestiscono servizi I 6 forum sono stati realizzati per permettere il confronto tra i soggetti portatori di interessi e di tutela dei cittadini (associazioni familiari, volontariato, movimenti consumatori, associazioni di carattere sociale, sindacati) ogni forum trattava una specifica area di programma, quello con le organizzazioni sindacali ha trattato tutti gli ambiti del piano; sono stati coninvolte più di 100 di organizzazioni nei forum. Gli incontri con le commissioni sociali delle municipalità hanno permesso di confrontare le realtà e i bisogni dei singoli territori con la proposta di piano per tutte le aree di programma; Le municipalità hanno deliberato dei pareri sul piano che sono stati inviati alla comissione consiliare competente La consulta comunale della salute composta da 70 associazioni di volontariato ha espresso un articolato parere che è stato assunto dalla commissione consiliare competente insieme a quanto emerso nelle municipalità e nel lavoro di commissione. Il consiglio comunale ha raccolto quanto emerso dai lavori dei diversi soggetti ed ha aprrovato con alcuni emenedamenti il piano che è stato così consegnato ai servizi per l’attuazione.

seminario progetto Incluir Venezia maggio 15 Analisi dei bisogni e valutazione vecchio piano Analisi dei bisogni (consolidati ed emergenti) Si tratta, ovviamente, della fase preliminare del piano. I gruppi di lavoro hanno assunto le informazioni dalle tipologie di fonti disponibili e le hanno poste a supporto dei propri orientamenti, le informazioni e i dati provengono: dai sistemi informativi dei servizi dai processi di confronto e partecipazione che coinvolgono i cittadini e le loro organizzazioni. Fase valutativa (i bisogni, le realizzazioni del piano precedente) Un secondo livello di analisi è rappresentato dalla valutazione di quanto realizzato in applicazione del precedente piano di zona. A questo scopo, a tutti i gruppi di lavoro è stata proposta una griglia di analisi che, per ogni azione o dispositivo del vecchio piano indicasse: - il risultato atteso così come definito dal vecchio piano; - il giudizio sul grado di realizzazione di tale risultato; - le eventuali criticità riscontrate nell’attuazione della specifica azione; - il livello di accordo su tali giudizi sia tra i soggetti istituzionali che fra questi e i soggetti; gestori

seminario progetto Incluir Venezia maggio 16 Definizione degli obiettivi e delle azioni del nuovo piano Sulla scorta degli esiti delle fasi precedenti, si è poi proceduto alla definizione degli obiettivi del nuovo piano. Si possono distinguere obiettivi che riguardano direttamente i bisogni della popolazione “target” e che si connotano tipicamente come obiettivi di benessere e sono stati riferiti alle persone (o ai nuclei) che sono direttamente portatori del bisogno e alle (eventuali) persone che se ne prendono cura. La struttura logica tale strumento, per quanto attiene gli obiettivi di benessere, può essere così rappresentata: - definizione del “target” (tipologia di popolazione caratterizzata da un bisogno condiviso); - definizione, per ogni target, di bisogni generali e specifici; - definizione, per ogni bisogno, di obiettivi da realizzare; - definizione di azioni e dispositivi conseguenti; - indicazione di responsabilità e tempi di attuazione; E obiettivi che sono riferiti ai servizi ciò obiettivi del sistema di erogazione e sono stati riferiti ad aree quali: - le necessità di studio ed approfondimento dei fenomeni; - la messa a punto di processi organizzativi di supporto, informativi, di monitoraggio e valutazione, di coordinamento,ecc.; - le azioni formative rivolte agli operatori del sistema.

seminario progetto Incluir Venezia maggio 17 Le schede obiettivo Obiettivi generali Obiettivi specificiAzioni 1° anno2° anno3° anno Promuovere la partecipazione del Terzo Settore nei processi di valutazione dei servizi, di individuazione dei bisogni e nella co- progettazione degli interventi Definire forme e modalità di rappresentanza idonee a garantire processi di confronto efficienti e significativi Definire forme e modalità di partecipazione alle attività di monitoraggio e valutazione del Piano Sperimentazione Proseguire l’attività dei tavoli costituiti per l’aggiornamento del Piano di zona, per…….

seminario progetto Incluir Venezia maggio 18 Una valutazione dei Forum Al fine di permettere alle organizzazioni di rappresentanza dei cittadini di contribuire alla costruzione del piano sono stati realizzati 6 forum, 5 tematici e uno su tutte le aree previste dal piano con le organizzazioni sindacali Gli strumenti utilizzati: documento di proposta di piano scheda di osservazioni sul piano Valutazione forum: 1. buon livello di partecipazione. 2. necessità di condividere linguaggio e strumenti di analisi 3. fenomeni. 4. la complessità del documento di piano ha reso difficile l’elaborazione di contributi 5. Valutazione positiva da parte dei soggetti partecipanti per il loro coinvolgimento nel percorso di costruzione del piano e nella realizzazione del piano nella fase di monitoraggio e valutazione

seminario progetto Incluir Venezia maggio 19 Osservazioni sul documento di piano presentato il 21 giugno Scheda di segnalazione. Segnalazione effettuata da : Relativa al seguente capitolo del documento di piano presentato il 21 giugno 2005: 1 Articolazione del Piano e percorso di approvazione 2 Note metodologiche e percorso di aggiornamento del Piano 3Obiettivi trasversali alle aree di programma e sistema di monitoraggio 4 Area di programma (Materno Infantile infanzia e adolescenza/Dipendenze/Area salute Mentale/Area Disabilità/Anziani Altro _______) con riferimento a: (indicare, se possibile, la pagina e l’eventuale target, obiettivo o azione a cui si riferisce l’osservazione, la richiesta di chiarimento o la proposta): N° pagina Si richiede il seguente chiarimento: si osserva: si propone: [1] Si prega di utilizzare una scheda per ciascuna segnalazione e di inviarla alla segreteria dell’ufficio di piano all’indirizzo

seminario progetto Incluir Venezia maggio 20 Le fasi future Il Piano è stato approvato e consegnato ai servizi per la realizzazione di quanto previsto. Si sta predisponendo il progetto di monitoraggio del piano che dovrà prevedere il coinvolgimento dei diversi attori per una valutazione e eventuale ridefinizione degli obiettivi. Il monitoraggio viene svolto annualmente, lo strumento previsto è una scheda di valutazione che permetterà l’elaborazione di un report che sarà oggetto di confronto con i diversi soggetti

seminario progetto Incluir Venezia maggio 21 Punti di Forza del percorso partecipativo scelto La definizione certa delle risorse: il percorso di pianificazione presentato si svolge in larga parte in un contesto di risorse date sia come entità che come articolazione. l’impatto sostenibile: in alcune esperienze significative di altre città con i cui percorsi ci si è confrontati (ad es. Bologna e Torino) si sono svolte attività di confronto e approfondimento fra tutti i soggetti del sistema molto più articolate e “pesanti” di quelle prodotte a Venezia, coinvolgendo i soggetti in ogni fase del processo e spesso a più riprese. Ciò ha comportato certamente un presidio dei vari tavoli da parte delle organizzazioni del terzo settore estremamente costoso a cui non sempre corrispondono adeguati risultati in termini di condivisione, consenso e chiarezza dei ruoli. l’attenzione a sviluppare un sistema: la consapevolezza di tali criticità e punti di forza ha suggerito di proporre un obiettivo del piano specifico, che costruisca e consolidi un sistema “corrente” di relazione che veda un confronto con i diversi soggetti sociali nella fase di valutazione monitoraggio del piano.

seminario progetto Incluir Venezia maggio 22 Gli strumenti di monitoraggio/1 Scheda anagrafica Scheda valutativa

seminario progetto Incluir Venezia maggio 23 Contenuti delle schede di monitoraggio Classificazione dell’azione secondo lo schema del Pdz (area di intervento, target, ambito generale di azione, tipologia obiettivo, obiettivo generale e specifico, scansione temporale del monitoraggio, tipologia di intervento) Normative di riferimento Soggetti coinvolti nell’azione e loro ruolo (titolare, gestore, altro) Area territoriale di riferimento Tempi (avvio e conclusione prevista) Prestazioni previste Utenza e eventi previsti Dislocazione territoriale del servizio (sedi) Risorse previste (finanziarie, umane e strumentali) Stato dell’arte del sistema di monitoraggio adottato (per azioni di mantenimento del sistema d’offerta esistente)

seminario progetto Incluir Venezia maggio 24 Le criticità del processo attivato il coinvolgimento del terzo settore così attuato non riguarda tutte le fasi del processo di progettazione, poiché si svolge all’interno di una griglia già definita, in buona sostanza, dal peso rilevante delle risorse da destinare ad obiettivi di mantenimento delle capacità di risposta dei servizi e dalle scarse disponibilità di risorse destinabili ad aree di intervento innovative, sulle quali è opportuno che i soggetti istituzionali dichiarino le proprie opzioni strategiche. Il contributo degli attori sociali non istituzionali rischia di non trovare agevolmente lo spazio per proposte eccentriche rispetto alla griglia proposta. l’oggettiva debolezza delle azioni di inclusione dei cittadini come tali. Anche in questo caso si è trattato di un limite consapevole, che richiama la necessità di sviluppare un percorso di costruzione di esperienze di partecipazione la cui articolazione sia in ambiti territoriali più “prossimi” (ad esempio a livello di municipalità) e, non riferito al solo sistema socio-sanitario ma, piuttosto, a dimensioni legate alla qualità della vita quotidiana delle persone. la difficoltà dimostrata da molti attori di superare la visione della propria parte sia in termini di interessi rappresentati che di valori di riferimento. Si è potuto verificare che un buon antidoto a questa tendenza all’autoreferenzialità è costituito dalla pratica di lavoro comune durante gli ordinari processi di lavoro: in quei contesti in cui esiste una prassi consolidata di confronto sui processi e i risultati del lavoro e, quindi, sulle ragioni di fondo dell’azione è stato molto più semplice procedere al lavoro di costruzione del piano. Sul versante opposto, laddove esistono distanze significative sulle ragioni dell’azione a sulla valutazione dei processi, ci sono state alcune difficoltà anche solo ad attivare momenti di confronto. In qualche misura, la bontà del processo di progettazione partecipata, sembra derivare dalla bontà dell’integrazione nell’azione quotidiana.

seminario progetto Incluir Venezia maggio 25 Risultati ed impatti è stato ampliato il numero di soggetti coinvolti nel processo di elaborazione dello strumento di programmazione Si è ridotto il rischio di autorefernzialità dei servizi nella definizione delle loro attività (programmare a partire dalla conferma della loro attività e non dai problemi della comunità)

seminario progetto Incluir Venezia maggio 26 Lezioni dalla prospettiva degli attori La necessità di costruire dei linguaggi condivisi, delle capacità di lettura dei fenomeni che sia integrabile tra soggetti istituzionali e non istituzionali Coinvolgere maggiormente e già nella prima fase i soggetti non istituzionali Trovare strategie per includere maggiormente i soggetti a rischio di esclusione nel processo