19 settembre 2013 La classe: gestione, stile di insegnamento…………………

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Luca Ercoli- Bruna Peraboni
Advertisements

“condotta” e “competenze di cittadinanza”
LEADERSHIP E INTELLIGENZA EMOTIVA
“Il colloquio di lavoro” a cura del servizio Orientamento del CSL
ALTRE SINGOLE OSSERVAZIONI GENERALI
INCIPIT Dall’esperienza al problema:
didattica orientativa
Compiliamo un Portfolio l’esperienza del I° C.D. di Varese
Cosa vi portate a casa da queste due giornate? La consapevolezza che lavorare congiuntamente in rete facilita lacquisizione di competenze La crescita nel.
PSICOLOGIA DELL’EDUCAZIONE Felice Carugati e Patrizia Selleri
LA FIGURA PROFESSIONALE DEL
e un processo Finalita La Formazione capacità relazionali connotata dal possesso di valori umani strumenti culturali contribuire a dare vita ad una persona.
Gli Apprendimenti come si realizzano e cosa producono.
Il conflitto è uno stato della relazione caratterizzato dalla presenza di un problema a cui si associa un disagio.
dell’esistenza quotidiana
L’ATTIVITA’ DIDATTICA
una bella avventura culturale
4^ - 5^ scuola primaria 1^-2^-3^scuola secondaria di primo grado
… QUELLI CHE …insegnano…
MOTIVAZIONE LA MOTIVAZIONE RISULTA QUINDI UN TEMA
…Ebbi un solo periodo di scuola ufficiale…ma quellunico anno, linverno del mio nono compleanno, mi diede unidea chiara di ciò che era la scuola…il primo.
STILI EDUCATIVI AUTORITARI PERMISSIVI AUTOREVOLI.
PERSONALIZZAZIONE apprendimento e insegnamento valorizzazione dell’alunno Innovare la didattica per personalizzare L'educazione personalizzata non si riduce.
ANCHE I GENITORI VANNO A SCUOLA!
Che cosa rappresenta per me il momento del circle time …
SCUOLA SECONDARIA I° GRADO “RICCI-MURATORI” Ravenna
IL COMPUTER NELLA SCUOLA
Nelle classi spesso si presentano problemi di comportamento
Declinazione obiettivi
Chi è lo Psicologo? Lo psicologo è un professionista della salute.
“Prevenzione del disagio scolastico: il Bullismo”
LA PROFESSIONALITA’ DOCENTE
PRINCIPI FONDAMENTALI A CUI SI ISPIRA LA SCUOLA
Scuola Media Statale di Calolziocorte (Lecco)
Problem Solving: capacità di risolvere problemi
dalle abilità alle competenze
Le teoriche del nursing
LA COMUNICAZIONE EFFICACE
La gestione della classe
Il curricolo ?... Spunti di riflessione.
D.D. Bussoleno (To) VIAGGIO VERSO IL CURRICOLO Temevo il mio ritorno tanto quanto avevo temuto la mia partenza; entrambi appartenevano all’ignoto e all’imprevisto.
COMPETENZE E DISABILITÁ
San Miniato, 4 giugno 2008 Valutare… Cosa… e come…?
IL FARE E IL SAPER FARE CIO’ CHE DEVE ESSERE INSEGNATO VIENE SCELTO E DEFINITO DALL’ISTITUZIONE ALLA QUALE E’ AFFIDATO IL COMPITO DI TRASMETTERE CONOSCENZE.
QUELLI CHE INSEGNANO … A cura di F.M.Pellegrini /05/14.
GESTIONE CLASSE DISPERSIONE SCOLASTICA INCLUSIONE SOCIALE
Perché le TIC nella Didattica
Unità di apprendimento
STEP BY STEP Costruiamo insieme il tuo futuro LOTTA ALLA DISPERSIONE SCOLASTICA.
Lasciate che i bambini siano felici a modo loro, non esiste modo migliore. (Dr. Johnson)
La didattica ermeneutica esistenziale.
LA BUSSOLA ORIZZONTE DI SENSO QUALE PERSONA QUALE ALUNNO/BAMBINO QUALE INSEGNANTE QUALE SCUOLA QUALE METODOLOGIA QUALE SAPERE QUALE APPRENDIMENTO.
LA PROFESSIONALITA’ DOCENTE Che cosa dovrebbero saper fare i docenti.
ISTITUTO COMPRENSIVO VIA A . MORO BUCCINASCO
MASTER DSA LUMSA 6 settembre 2012
Istituto Comprensivo “Filippo De Pisis” Ferrara PROGETTO TRIENNALE MINISTERIALE –2012 “Non solo lim……” Raccontare la tecnologia applicata.
Poseidon - Carla Nielfi /2009 Introduzione al Cooperative Learning.
I° Istituto d’Istruzione Superiore “L. DA VINCI – G. GALILEI” “DIRITTI A SCUOLA” – Progetto C Sportello di “ASCOLTO PSICOLOGICO” per gli studenti appartenenti.
La didattica metacognitiva. La didattica metacognitiva è caratterizzata da un'attenzione primaria all'insegnamento di processi e strategie cognitive,
Corso di comunicazione efficace Carlo Bosna
L A SCELTA Dott. Carlo RAIMONDI 1. COS’E’ LA SCELTA? Processo di pensiero che prevede la selezione di una soluzione tra le possibili pensate ai fini della.
La leadership situazionale Il modello di Hersey & Blanchard
FORMAZIONE DOCENTI NEOASSUNTI 2015/2016 P ROF. G IANLUCA C APRISTO 1.
STILI EDUCATIVI AUTORITARI PERMISSIVI AUTOREVOLI.
La collaborazione fra pari nel recupero di competenze in matematica: il ruolo della riflessione metacognitiva Aosta, 8 aprile 2011 Angela Pesci Dipartimento.
Il Progetto network Tutti segnalano che l’educare e il prendersi cura oggi richiede un investimento consistente non solo in termini emotivi - affettivi,
IL CONFLITTO 04/05/2016 Dott.ssa Cecilia Salvatore 1.
Corso Writing Theatre U4.2 - Le fasi della creazione testuale IL LINGUAGGIO E L’AUTORE TEATRALE Modulo 4.
Il decalogo dell’insegnante di sostegno
Didattica inclusiva della matematica IIS Federico Caffè maggio 2016 Vera Francioli & Claudio Marchesano Introduzione Insegnamento capovolto & Apprendimento.
Transcript della presentazione:

19 settembre 2013 La classe: gestione, stile di insegnamento…………………

La classe, stile di insegnamento.. La complessità della classe è data da più motivi: Cambiamenti sociali; Fattori interni ( scarse risorse economiche….) Fattori umani: stile di insegnamento del docente, flessibilità, motivazione…….. Altro……….

La classe: gestione, stile di insegnamento………………… Nella classe possono essere presenti: Alunni con problematiche personali; Alunni “male – educati”; Alunni con disabilità; Alunni con dsa; Alunni stranieri non alfabetizzati; Altro………

La classe: gestione, stile di insegnamento………………… La classe è un ambiente fisico e sociale Tutto contribuisce ad influenzare l’apprendimento: illuminazione, colori delle pareti, L’arredo L’aerazione Il riscaldamento…………

La classe: gestione, stile di insegnamento………………… Bisogna essere consapevoli che: Gli alunni non hanno scelto di stare insieme… Quindi: devono imparare ad interagire in uno spazio pubblico! La classe è il luogo sociale con meno privacy in assoluto….tutti ascoltano…..tutti sanno di tutti Lo stile di insegnamento e di gestione della comunicazione deve essere condiviso…….

La classe: gestione, stile di insegnamento………………… La classe è un incrocio di infinite variabili…… Il ruolo dell’insegnante è quindi sempre più complesso e difficile; Le richieste sociali aumentano, mentre le risorse diminuiscono…… Come diminuisce il riconoscimento sociale della professione, e le soddisfazioni professionali……..

La classe: gestione, stile di insegnamento………………… quindi è necessario riflettere sul proprio ruolo in termini di: Autorità ; Autorevolezza; Comunicazione, verbale e non verbale; Disponibilità ai cambiamenti, flessibilità Valori, individuali e sociali…. Gestione dello stress……burnout…

La classe: gestione, stile di insegnamento………………… Potenziare la capacità ermeneutica: Rimanere nel “qui e ora” in classe… Leggere correttamente i comportamenti degli alunni per capire i problemi e i relativi atteggiamenti…………… Mettersi dal punto di vista dell’altro Essere consapevoli dei propri pregiudizi per non rischiare di confondersi con gli altri…..

La classe: gestione, stile di insegnamento………………… Operare con gli alunni considerando i loro vissuti che incidono sulla motivazione scolastica ( vedi stili educativi dei genitori ); Attivare un dialogo senza giudizio con un ascolto attivo e comprensivo………….. Cosa vuol dire mettersi dalla parte degli alunni??????

La classe: gestione, stile di insegnamento………………… I bambini e i ragazzi hanno bisogni specifici legati a: I loro vissuti e la loro storia personale; Il successo, cioè intravedere l’esito positivo del loro impegno; L’interesse suscitato dalla proposta didattica presentata; Le attese e le aspettative rispetto a quello che fanno

La classe: gestione, stile di insegnamento………………… L’autodeterminazione, ovvero la possibilità di governare in modo autonomo la loro esperienza; Il coinvolgimento nella vita comunitaria; La competenza, ovvero trovare fiducia nei propri mezzi e sentirsi soggetti “di valore” L’empowerment: ossia la capacità di migliorarsi e raggiungere obiettivi

La classe: gestione, stile di insegnamento………………… A. Maslow sostiene che per raggiungere un buon impegno scolastico gli alunni devono risolvere i problemi di MANCANZA che sono legati alla vita psicofisica e quindi sono: Fisiologici; di sicurezza; di appartenenza e amore; di stima

La classe: gestione, stile di insegnamento………………… Ai bisogni di mancanza vanno aggiunti i bisogni di CRESCITA che sono più elevati e riguardano l’essenza dell’uomo e sono: di autorealizzazione; di conoscenza; Estetici

La classe: gestione, stile di insegnamento………………… I bambini/ragazzi hanno bisogno di intravedere la riuscita del proprio impegno; Si impegnano di più nelle attività che avvertono come praticabili, in cui il successo finale è perseguibile; Quando l’attività proposta supera le proprie forze, analisi dei prerequisiti, l’alunno abbandona per paura dell’insuccesso…..

La classe: gestione, stile di insegnamento………………… Per sfuggire all’insuccesso gli allievi adottano varie strategie: Evitano lo sguardo dell’insegnante e dei compagni; Si nascondono dietro ai libri….. Non si mettono in mostra…sono imbarazzati; Ci sono poi strategie più complesse e gravi:

La classe: gestione, stile di insegnamento………………… “marinare la scuola” Fingere un malessere in occasione di un’interrogazione o in una materia “ostica”; Copiare Assumere un atteggiamento collerico o fare il pagliaccio, creare confusione in classe; Reagire con intemperanze verbali verso l’insegnante per evitare l’insuccesso………

La classe: gestione, stile di insegnamento………………… …….e il nostro insegnante….. Le conoscenze pregresse: Il fattore che più influenza l’apprendimento sono le conoscenze che lo studente già possiede per poter programmare insegnamenti efficaci da unire alle strutture conoscitive presenti nell’alunno.

La classe: gestione, stile di insegnamento………………… ……..inoltre …prima di proporre qualunque attività dovrebbe rispondere a queste domande: Sono davvero convinta dell’importanza dell’attività proposta? Come intendo presentare l’attività in classe? Ho predisposto i diversi obiettivi da raggiungere?

La classe: gestione, stile di insegnamento………………… Con quale modalità espressiva presenterò l’attività: orale, visiva…….. Il mio timbro di voce cattura l’attenzione’? Ci sono collegamenti con la vita reale? In che modo verificherò l’attività proposta? Come penso di motivare all’ascolto i miei alunni?

La classe: gestione, stile di insegnamento………………… La Disciplina Tre elementi di base: -Standard -Regole -Procedure

La classe: gestione, stile di insegnamento………………… 1. Standard Sono comportamenti che l’insegnante si aspetta da tutti gli allievi in relazione a: - autonomia - responsabilità - attenzione - rapporti con l’insegnante………

La classe: gestione, stile di insegnamento………………… 2. Regole - sono norme assolute che ogni soggetto in classe è tenuto a rispettare Dal momento in cui sono emanate, e condivise, non possono essere messe in discussione Le regole appartengono a tutti i soggetti che vivono nell’ecosistema in cui si producono….

La classe: gestione, stile di insegnamento………………… 3. Procedure - sono comportamenti consueti da mettere in atto per fare le cose… -sono i modi in cui si devono svolgere le attività…. - una procedura deve esprimere: cosa viene fatto, da chi, in che modo, dove, quando, per quale motivo…..

La classe: gestione, stile di insegnamento………………… Standard, regole e procedure devono essere: - chiari; -ragionevoli; -attuabili. Inoltre devono essere razionali e corrispondere ad una necessità reale, oggettiva, funzionale e comprensibile….

La classe: gestione, stile di insegnamento………………… Ad es.: Una buona regola è che in mensa si parla con un tono di voce basso ….una cattiva regola è che in mensa non si può assolutamente parlare Le norme sono funzionali allo sviluppo della persona quando esse sono pienamente comprese e accettate

La classe: gestione, stile di insegnamento………………… Per ottenere questo alcune strategie… coinvolgere gli allievi nella decisione di adottare standard, regole e procedure……. -2. essere preciso nella loro formulazione (deve evitare frasi generiche come “l’allievo si deve comportare adeguatamente”) - 3. essere elastico. - 4.richiedere l’approvazione di una norma

La classe: gestione, stile di insegnamento………………… 5. ricordare periodicamente al gruppo - standard - regole - procedure 6. condividere le scelte effettuate anche con le famiglie…..

La classe: gestione, stile di insegnamento………………… I problemi disciplinari sono causati da molte variabili….biologiche, sociali, familiari….concentriamoci su quelle che potrebbero essere causate a scuola dagli insegnanti 1. il distacco – piano comunicativo verbale e non verbale inefficace;

La classe: gestione, stile di insegnamento………………… 2. – l’insuccesso – se non si hanno risultati positivi nell’apprendimento..se l’allievo vive solo fallimenti e insuccessi si hanno reattività aggressive, trasgressive, demotivazione …… 3.- la paura dei voti – la valutazione deve essere oggettiva ma non punitiva…………….. 4. – l’uso esclusivo della didattica tradizionale Non usare solo abilità di ascolto o mnemoniche ma renderli attivi e propositivi..

La classe: gestione, stile di insegnamento………………… 5. comunicare scarsa fiducia – la disciplina diminuisce quando l’alunno percepisce la sfiducia nelle sue abilità, lo scetticismo verso le sue potenzialità. 6. eccessiva indulgenza – deleterio sul piano personale perchè annienta la volontà e l’impegno dell’allievo….l’indecisione, la giustificazione aumentano i comportamenti problematici.

La classe: gestione, stile di insegnamento………………… 7. – Aggressività palese o velata – le continue tensioni per rivendicare il comando rompono il legame educativo ….lacerano i rapporti interpersonali …..generando astio nei confronti della scuola.

La classe: gestione, stile di insegnamento………………… Agire sul piano disciplinare: un percorso Vediamo i criteri individuati da Canter ( 2010 ) per agire in modo efficace sul piano disciplinare. 1. evitare la collera – se l’intervento del docente è condizionato dall’ira non sarà efficace…l’alunno percepisce la “violenza” ma non le ragioni….è costretto a difendersi e quindi attacca.

La classe: gestione, stile di insegnamento………………… Si innescano reazioni a catena inconcludenti sul piano educativo. Questo processo dinamico, circolare, diventa un “conflict act” cioè un ciclo conflittuale che crea ulteriori problemi. Le relazioni che si mettono in atto feriscono le persone lasciando tracce profonde.

La classe: gestione, stile di insegnamento………………… Esistono almeno 4 diverse categorie di risposte inappropriate al comportamento dell’alunno: 1. le reazioni aggressive; 2. l’irrigidimento e l’irrealismo nelle aspettative dell’insegnante; 3. le reazioni impulsive frutto di particolari stati emotivi vissuti dal docente

La classe: gestione, stile di insegnamento………………… 4. – il giudicare con pregiudizio un allievo problematico in una situazione di crisi.

La classe: gestione, stile di insegnamento………………… 2. – mettere in atto interventi educativi calmi e veloci – è necessario essere pacati…l’azione disciplinare è sempre spiacevole perché rappresenta una “sconfitta” personale. Il docente deve far sentire la sua presenza educativa riproponendo il patto educativo. L’azione deve essere veloce per ripristinare un clima di apprendimento positivo…

La classe: gestione, stile di insegnamento………………… 3. – prendere provvedimenti disciplinari correttivi e non coercitivi – l’intervento non deve intaccare il giudizio di valore relativo all’alunno ma bloccare il comportamento non idoneo espresso in quel momento preciso. Bisogna manifestare dispiacere quando si prende un provvedimento disciplinare…non ira…..

La classe: gestione, stile di insegnamento………………… 4. – aiutare l’alunno ad apprendere dai suoi errori – gli alunni sono presenti in aula per crescere e diventare buoni cittadini, quindi il docente deve aiutare il ragazzo a trovare “la strada giusta” per maturare discriminando, imparando, a distinguere il buono dal gramo.

La classe: gestione, stile di insegnamento………………… 5. – l’intervento per essere efficace non può mai essere dannoso. Lo scopo dell’azione disciplinare è educativo, quindi l’alunno non deve mai sentirsi umiliato o psicologicamente danneggiato. L’alunno non deve essere esposto alla gogna pubblica e mediatica per evitare un risentimento che peggiora i comportamenti successivi,

La classe: gestione, stile di insegnamento………………… 6.- l’intervento per essere efficace non deve necessariamente essere pesante. – non si cambia, matura, in un clima di terrore. L’importante è che l’azione educativa ci sia sempre: l’alunno deve sapere che se viola le norme stabilite, l’insegnante interverrà per correggere la situazione.