Workshop n. 3 Dalla comprensione del manuale di storia alla produzione del testo storico A cura di Paolo Coppari e Maria Catia Sampaolesi.

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Workshop n. 3 Dalla comprensione del manuale di storia alla produzione del testo storico A cura di Paolo Coppari e Maria Catia Sampaolesi

Parole-chiave Stereotipi e cattive pratiche Comprensione superficiale/profonda Pratiche di scrittura e riscrittura Ambiente di apprendimento: la tensione alla conoscenza Curricolo verticale

Comprensione e scrittura storica nelle Indicazioni nazionali Alcune piste di lettura La didattica operativa: dalla mente manualistica alla mente laboratoriale¹ Fin dai primi anni la scuola promuove un percorso nel quale ogni alunno possa assumere un ruolo attivo […..] mediante esperienze didattiche non ripiegate su se stesse, ma aperte e stimolanti, finalizzate a suscitare la curiosità dell’alunno e a fargli mettere alla prova le proprie capacità”. Così le Indicazioni Nazionali del 2012 che poco più avanti incoraggiano la realizzazione di attività in forma di laboratorio “per favorire l’operatività e allo stesso tempo il dialogo e la riflessione su quello che si fa. Il laboratorio se bene organizzato è la modalità di lavoro che meglio […] coinvolge gli alunni nel pensare, realizzare, valutare attività vissute in modo condiviso e partecipato con altri, e può essere attivata […] valorizzando il territorio come risorsa per gli apprendimenti”. 1. Ivo Mattozzi, in Insegnare Storia (a cura di Paolo Bernardi), UTET, 2006

La storia insegnata: un insieme di conoscenze NON da trasmettere, ma da costruire (Saper fare) I libri, le attività laboratoriali, in classe e fuori della classe, e l’utilizzazione dei molti media oggi disponibili,(……): un lavoro indispensabile per avvicinare gli alunni alla capacità di ricostruire e concepire progressivamente il “fatto storico” per indagarne i diversi aspetti, le molteplici prospettive, le cause e le ragioni. La dimensione operativa e laboratoriale della comprensione storica(  rielaborazione ed organizzazione delle conoscenze manualistiche) “Organizza le informazioni e le conoscenze, tematizzando e usando le concettualizzazioni pertinenti. Comprende i testi storici proposti e sa individuarne le caratteristiche” (da Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria) “Comprende testi storici e li sa rielaborare con un personale metodo di studio” ( da Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di primo grado)

La dimensione testuale della storia, legata cioè alla scrittura e non solo all’oralità Gli intrecci disciplinari “Per l’educazione linguistica sono importanti i processi di produzione e di organizzazione delle informazioni primarie e inferenziali, le capacità che si acquisiscono studiando con metodo i testi allo scopo di apprendere il lessico specifico e imparare a concettualizzare esponendo in forma orale e scritta” Rappresentare conoscenze e concetti appresi mediante grafismi, disegni, testi scritti e con risorse digitali. Esporre con coerenza conoscenze e concetti appresi, usando il linguaggio specifico della disciplina. (Obiettivi di apprendimento al termine della classe terza della scuola primaria) Elaborare in testi orali e scritti gli argomenti studiati, anche usando risorse digitali. (Obiettivi di apprendimento al termine della classe quinta della scuola primaria) Produce informazioni storiche con fonti di vario genere – anche digitali – e le sa organizzare in testi. Espone oralmente e con scritture – anche digitali – le conoscenze storiche acquisite operando collegamenti e argomentando le proprie riflessioni. (Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di primo grado)

La dimensione civica della storia Le conoscenze del passato offrono metodi e saperi utili per comprendere e interpretare Il presente.

3 domande / 3 questioni aperte 1.Tutti concordano sull’importanza della comprensione storica: ma che cosa significa questo termine? Ovvero, con quali modalità la comprensione storica si realizza e si manifesta? 2.Come si insegna a scrivere in storia? Quale rapporto c’è tra comprensione e scrittura? 3.È possibile una storia insegnata più ricca, plurale, curiosa, cognitivamente, affettivamente, operativamente?

Presentazione esperienze 1.Elisa Buoncompagni “Cosa è successo a Maria? Fragheto 7 aprile 1944” IC Pirandello Pesaro(PU) 2. Antonina Gambaccini “Lavoro sui testi storiografici per produrre testi di storia: la civiltà Fenicia antica” IC Corinaldo (AN) 3. Rita Marchioni “Dall’analisi di testi alla costruzione di un quadro di civiltà” IC Castiglione Camugnano (BO)

Una prima lettura delle tre esperienze: i punti qualificanti

A proposito di comprensione profonda Non solo il manuale: uso di fonti e di testi di varia tipologia Lettura selettiva del manuale Uso del testo per compiere operazioni e come banca dati Alcune operazioni sul testo: tematizzazione, problematizzazione …

A proposito di scrittura e riscrittura Smontaggio e rimontaggio del testo (testi non continui e continui) Scritture in itinere e finali Uso delle risorse digitali Intrecci disciplinari/Alleanze educative Didattica laboratoriale e cooperativa Operazioni di metacognizione Contesto curricolare e curricolo verticale

Per concludere I vantaggi formativi per gli alunni e per i docenti