Le quattro grandi epoche 1.500 – 1500: l’epoca agricola 2.1500-1820: l’epoca del capitalismo mercantile 3. 1820-1950: l’epoca dello sviluppo industriale.

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Transcript della presentazione:

Le quattro grandi epoche – 1500: l’epoca agricola : l’epoca del capitalismo mercantile : l’epoca dello sviluppo industriale periodo dell’accelerazione della crescita Fonti: A. Maddison (1982), Phases of Capitalist Development, Oxford: Oxford University Press, p. 6; A. Maddison (2008): L’economia mondiale dall’anno 1 al 2030, Pantarei 2008 Le grandi epoche dello sviluppo economico

Lo sviluppo economico nell’epoca del capitalismo mercantile Due differenti interpretazioni dell’epoca del capitalismo mercantile ( ) La visione positiva di Adam Smith: le nuove rotte marittime avrebbero contribuito positivamente allo sviluppo e alla specializzazione del commercio internazionale; La visione negativa di Thomas Robert Malthus: la pressione demografica avrebbe compromesso la sopravvivenza della specie umana. In assenza di politiche volte a ridurre il tasso di natalità solo catastrofi e sconvolgimenti avrebbero permesso l’equilibrio del sistema economico. Fonte: A. Maddison (2008): L’economia mondiale dall’anno 1 al 2030, Pantarei 2008

Alle radici dell’ascesa dell’Occidente Mutamenti istituzionali ed intellettuali La diffusione delle università La diffusione della stampa Lo sviluppo della ricerca empirica e sperimentale Lo sviluppo della borghesia urbana e diffusione dell’imprenditorialità La nascita degli stati nazionali L’adozione del Cristianesimo come religione Fonte: A. Maddison (2008): L’economia mondiale dall’anno 1 al 2030, Pantarei 2008

Cause « contingenti » della crescita nell’epoca del capitalismo mercantile L’impatto sul commercio internazionale delle nuove tecnologie navali Le nuove rotte mercantili hanno consentito agli europei di disporre di prodotti sconosciuti (tè, caffè, cacao, zucchero, patate, tabacco, porcellana, seta e cotone). Le nuove rotte mercantili agli europei di disporre di nuovi cereali, zucchero, caffè, vite, frutta e animali Ingenti flussi di metalli preziosi dalle Americhe in Europa In termini relativi questo processo di globalizzazione ha avuto un impatto sulla crescita più importante di quello del XX secolo. Fonte: A. Maddison (2008): L’economia mondiale dall’anno 1 al 2030, Pantarei 2008

La crescita mondiale dal 1820 in poi In questo periodo il PIL pro capite dei paesi occidentali aumenta di 20 volte tra il 1820 e il 2001, mentre nel resto del mondo aumenta di 7 volte Dopo le guerre napoleoniche la crescita dei paesi occidentali subisce una forte accelerazione in quasi tutti i paesi dell’Europa occidentale Il progresso tecnico sembra avvenire ad un flusso continuo Si verifica una netta distinzione tra paesi trainanti e paesi inseguitori Fonte: A. Maddison (2008): L’economia mondiale dall’anno 1 al 2030, Pantarei 2008

Le prime stime standardizzate della crescita del Pil Alla fine della II guerra mondiale il responsabile della contabilità nazionale degli Stati Uniti Milton Gilbert ha fatto adottare dai paesi dell’OECE (organizzazione europea per la cooperazione economica) il sistema standardizzato dei conti nazionali (SNA). Una prima serie comparativa di conti dei 16 paesi membri dell’OECE per il 1938 e il periodo fu pubblicata nel Fonte: A. Maddison (2008): L’economia mondiale dall’anno 1 al 2030, Pantarei 2008

Problematiche sorte durante le comparazioni I paesi comunisti adottavano un sistema di contabilità completamente basato sulla produzione materiale. Nei paesi africani mancavano le capacità umane e le risorse finanziarie necessarie per introdurre una contabilità nazionale. Una volta disponibili le contabilità nazionali standardizzate relative al PIL, si trattava di mettere a punto dei convertitori delle parità di potere d’acquisto (PPA) allo scopo di eliminare le differenze tra i paesi provocate dai diversi livelli dei prezzi, in modo che i differenti volumi dell’attività economica nei diversi paesi possano essere messi a confronto. Nella prima metà degli anni ‘70 Kravis, Heston e Summers mediante la raccolta di un’ampia e accurata documentazione sui prezzi di un paniere di oltre 2000 articoli rappresentativi dei consumi, degli investimenti e dei servizi governativi, diedero vita all’ Internatinal Comparison Project (ICP) da cui proviene la prima serie di dati comparabili sulla crescita economica per un discreto numero di paesi. Attualmente vi sono fortissime resistenze nell’adozione dei convertitori PPA specie da parte dei paesi più poveri e anche la Banca Mondiale ha in generale escluso esplicitamente l’utilizzo dei convertitori PPA nelle proprie analisi nelle decisioni sui relativi prestiti.

Fonte: A. Maddison (1991), Dynamic Forces in Capitalist Development, Oxford: Oxford University Press, p. 25 Gruppi di paesi Tassi annui medi percentuali di crescita reddito pro capite reddito popolazione Economie industriali di mercato (1) Economie a reddito medio (2) Paesi latino-americani (3) Paesi asiatici (4) (1) Australia, Austria, Belgio, Canada, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Italia, Giappone, Olanda, Norvegia, Svezia, Svizzera, Regno Unito, Stati Uniti; (2) Cecoslovacchia, Ungheria, Nuova Zelanda, Portogallo, Spagna Unione Sovietica; (3) Argentina, Brasile, Cile, Messico; (4) Bangladesh, Cina, India, Indonesia, Sud Corea, Taiwan. LE caratteristiche dello sviluppo economico nel periodo industriale nel Novecento ( )

Sintesi delle fonti dei dati per le comparazioni internazionali

Le indagini più recenti di Kravis, Summer e Heston

Per un approfondimento delle questioni relative ai confronti internazionali si rinvia al saggio su «COMPARAZIONI INTERNAZIONALI E DIVARI RELATIVI: ALCUNE RIFLESSIONI SU CATCHING UP, CONVERGENZA E DIFFERENZE TRA I TASSI DI CRESCITA» disponibile in Aulaweb nella sezione dedicata agli Altri Materiali.