STEM
Rita Levi-Montalcini Di Gaman Raluca
La vita Di una famiglia ebrea ,Rita nacque insieme alla sorella gemella Paola, nota pittrice, a Torino il 22 aprile 1909. Entrambi i genitori erano molto colti e instillarono nei figli il proprio apprezzamento per la ricerca intellettuale. Trascorse l'infanzia e l'adolescenza in un ambiente sereno, sebbene dominato da una concezione tipicamente vittoriana dei rapporti con i genitori e dei ruoli femminili e maschili. All'età di vent'anni entrò nella scuola medica dell'istologo Giuseppe Levi, dove cominciò gli studi sul sistema nervoso che avrebbe proseguito per tutta la vita Nel 1936 si laureò in Medicina e Chirurgia con 110 e lode, successivamente si specializzò in neurologia e psichiatria. A seguito delle leggi razziali del 1938 in quanto ebrea, Rita fu costretta a emigrare con Giuseppe Levi, sebbene stesse ancora terminando gli studi specialistici di psichiatria e neurologia.
La vita Poco prima dell'invasione del Belgio tornò a Torino, dove allestì un laboratorio domestico situato nella sua camera da letto per proseguire le sue ricerche. In quel laboratorio Rita Levi-Montalcini scoprì il meccanismo della morte di intere popolazioni nervose nelle fasi iniziali del loro sviluppo, fenomeno riconosciuto solo tre decenni più tardi e definito con il termine apoptosi.
La morte Rita Levi-Montalcini muore il 30 dicembre 2012, all'età di 103 anni, nella sua abitazione romana nel viale di Villa Massimo. Dopo la cremazione le sue ceneri sono state sepolte nella tomba di famiglia nel campo israelitico del Cimitero monumentale di Torino.
Margherita Hack Di Elisa Sacchetta
Vita Nata a Firenze il 12 giugno 1922, Margherita Hack è stata una delle menti più brillanti della comunità scientifica italiana. Il suo nome è legato a doppio filo alla scienza astrofisica mondiale. Prima donna a dirigere un osservatorio astronomico in Italia, ha svolto un'importante attività di divulgazione e ha dato un considerevole contributo alla ricerca per lo studio e la classificazione spettrale di molte categorie di stelle. Nel 1945, a guerra finita, Margherita Hack si laurea con una tesi di astrofisica relativa a una ricerca sulle cefeidi, una classe di stelle variabili.
Vita Il lavoro viene condotto presso l'Osservatorio astronomico di Arcetri, luogo presso il quale inizia a occuparsi di spettroscopia stellare, che diventerà il suo principale campo di ricerca. Dal 1948 al 1951 insegna astronomia in qualità di assistente. Nel 1954 ottiene la libera docenza e, appoggiata e spinta del marito, inizia la sua attività di divulgatrice scientifica, collaborando con la carta stampata. Margherita chiede ed ottiene il trasferimento all'Osservatorio di Merate, vicino Lecco.
Nello stesso periodo tiene corsi di astrofisica e di radioastronomia presso molte università italiane e estere. L'enorme sviluppo delle attività didattiche e di ricerca che Margherita Hack ha promosso in università, ha fatto nascere nel 1980 un "Istituto di Astronomia" che è stato poi sostituito nel 1985 da un "Dipartimento di Astronomia", che la scienziata ha diretto fino al 1990. Ha alternato la stesura di testi scientifici universitari, alla scrittura di testi a carattere divulgativo. Nel tempo ha collaborato con numerosi giornali e periodici specializzati, fondando nel 1978 la rivista "L'Astronomia" di cui sarà direttore per tutta la vita. Vita
Nel 1980 ha ricevuto il premio "Accademia dei Lincei" e nel 1987 il premio "Cultura della Presidenza del Consiglio". Nel 1992 ha terminato la carriera di professore universitario per motivi di anzianità, continuando tuttavia l'attività di ricerca. Nel 1993 è stata eletta consigliere comunale a Trieste. In pensione si è dedicata a incontri e conferenze al fine di "diffondere la conoscenza dell'Astronomia e una mentalità scientifica e razionale". È morta il 29 giugno del 2013 a Trieste. Vita
Samantha Cristoforetti Di Gaia Ranalli
Vita Samantha Cristoforetti, nata a Milano il 26 aprile 1977, è un'ingegnere, aviatrice, astronauta militare italiana, prima donna italiana negli equipaggi dell'Agenzia Spaziale Europea ed ha conseguito il record europeo e il record femminile di permanenza nello spazio in un singolo volo. Si è laureata a Monaco in ingegneria meccanica con una specializzazione in propulsione spaziale e strutture leggere. Il 20 luglio 2015 è stata insignita dal Presidente della Repubblica dell’onorificenza di Cavaliere di Gran Croce , la più alta dell’Ordine al Merito.
Carriera La sua carriera di pilota in Aeronautica Militare comincia nel 2001, presso l’Accademia di Pozzuoli. Nel 2005, con grado di Tenente, viene inviata alla scuola di volo negli USA, dove consegue il brevetto di pilota militare. Nel 2011, ha iniziato il suo addestramento ai sistemi della Stazione Spaziale Internazionale.
Lancio Il lancio con la navicella Soyuz è avvenuto il 23 novembre 2014. Samantha ha trascorso quasi 200 giorni a bordo della Stazione Spaziale Internazionale, tornando sulla Terra l’11 giugno 2015. Si è trattato della seconda missione di lunga durata dell’ASI sulla Stazione Spaziale Internazionale, ottava missione di lunga durata per un astronauta ESA.
Esperimenti In quasi duecento giorni della sua permanenza sulla stazione spaziale internazionale, oltre a mostrarci le immagini mozzafiato del nostro pianeta, visto a circa 400 chilometri di altezza, Samantha ha partecipato ad alcuni degli oltre 200 esperimenti in programma, passando dalla fisiologia, alle analisi biologiche, alle dimostrazioni tecnologiche, come la stampa in 3D per sperimentare la possibilità di stampare pezzi di ricambio per la stazione stessa senza dipendere dagli invii da Terra.
Fabiola Gianotti Di Maithili Verrocchi
Vita Fabiola Gianotti, nata a Roma il 29 ottobre 1960,è una fisica italiana, attuale direttrice generale del CERN. Figlia di un geologo astigiano e di una letterata siciliana, a sette anni si trasferì con la famiglia da Roma a Milano, dove frequentò la scuola media Tommaseo e il liceo classico delle Orsoline. La lettura della biografia di Marie Curie e la spiegazione di Einstein dell'effetto fotoelettrico la avvicinarono alle materie scientifiche ed in particolare alla fisica, nella quale si laureò con indirizzo sub-nucleare nel 1984 presso l'Università Statale di Milano.
Vita È entrata a far parte del CERN nel 1987 lavorando su vari esperimenti, tra cui UA2 al Super Proton Synchrotron e ALEPH al LEP. Nel 1990 ha iniziato a lavorare sull'argon liquido. Fin dal 1992 ha partecipato all'esperimento ATLAS, che si avvale della collaborazione di oltre 3000 studiosi, in gran parte fisici provenienti da 38 paesi di tutto il mondo, ed è considerato il più grande esperimento scientifico mai realizzato.
Vita È membro del comitato consultivo per la Fisica al Fermilab negli Stati Uniti e dell'Accademia dei Lincei per la classe di scienze fisiche. Dal 2013 è professore onorario presso l'Università di Edimburgo. Il 4 novembre 2014 è stata selezionata dal consiglio del CERN per la carica di direttore generale. È la prima donna a ricevere tale designazione. La nomina è stata formalizzata nella sessione del consiglio di dicembre 2014 e il mandato ha avuto inizio il 1º gennaio 2016 per un periodo di cinque anni. Dal 1º gennaio 2016 è ufficialmente il nuovo Direttore Generale del CERN.
Annalisa Di Ruscio Di Concetta Di Ruscio
È andata via da Sulmona e dall’Italia sette anni fa, per inseguire il suo sogno: quello di fare ricerca negli Stati Uniti e ha scoperto le basi per le nuove cure antitumore. Si tratta di Annalisa Di Ruscio, 35 anni, che lavora alla Harvard Medical School. Dopo la maturità conseguita al Liceo Classico Ovidio della sua città natale, frequentò la Facoltà di Medicina e Chirurgia presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, laureandosi nell’ottobre 2004, e dopo la laurea sceglie la specializzazione in ematologia ma, all’ultimo anno, si trova a decidere di andare all’estero o rimanere in Italia. Una decisione quasi scontata per chi decide di svolgere questo lavoro e così si trasferisce in America.
Vive stabilimente a Boston dal 2007, dove si è trasferita, durante l’ultimo anno di specializzazione in Ematologia, per condurre un’esperienza di ricerca, nel laboratorio del Professor Tenen, presso il Beth Israel Deaconess Medical Center Medical Center-Harvard Medical School. Si specializza in Ematologia nel 2008 presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore e nello stesso anno si iscrive al dottorato di ricerca, continuando a lavorare nel laboratorio del Prof. Tenen. Consegue il Dottorato di Ricerca nel 2012.
Grazie alla sua voglia di fare e a quella del suo gruppo hanno scoperto delle molecole, Rna, che spengono un enzima chiave nella regolazione dei geni, denominato Dnmt1. Questo, agisce come silenziatore genetico e quando vengono disattivati i suoi geni bersaglio, oncosopressori, si accendono. In pratica spegnendo il Dnmt1 si può agire direttamente sul tumore attraverso gli oncosopressori. Uno dei meccanismi più noti, coinvolti nella genesi del cancro, è la metilazione che porta al silenziamento di un gene. Silenziare vuol dire che questo gene non c’è.
Quello che si pensava, fino a prima della scoperta, era che la metilazione fosse un meccanismo di silenziamento e trattandosi di un processo specifico non c’era un motivo per il quale alcune regioni fossero metilate e altre no. Ad esempio, nel tumore, il processo di metilazione è alterato, questo cambia tutto nell’ambito della vita di una cellula. Oggi, attraverso quest’ultima scoperta si è trovato il meccanismo per bloccare questa metilazione anomala. I ricercatori, ora, puntano a scoprire un farmaco che sia gene-specifico e meno tossico visto che, colpendo la regione del Dna non dovrebbero esserci effetti collaterali come quelli dei farmaci in uso.
Il suo impegno di ricercatrice è stato premiato il 26 giugno dello scorso anno con il Premio “Silvia Fiocco” consegnatole dall’ex Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.