Astri e Particelle Le parole dell’Universo Se tre enti di ricerca producono una grande mostra, con successo Comunicare Fisica 2010, Frascati Vincenzo Napolano - Ufficio Comunicazione Infn
Astri e particelle, Le parole dell’Universo a cura di Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, Istituto Nazionale di Astrofisica e Agenzia Spaziale Italiana. Comitato scientifico: Roberto Battiston, Piero Benvenuti, Mario De Simoni, Aurelio Grillo, Roberto Petronzio, Tommaso Maccacaro, Oscar Straniero. Comitato di curatela: Roberto Battiston, Leonardo Alfonsi Roberta Antolini, Marinella Ercoli, Aurelio Grillo, Paolo Magionami, Marco Malaspina, Vincenzo Napolano, Francesca Scianitti, Stefano Sandrelli, Oscar Straniero, Elisabetta Tommasi. Progetto espositivo: Ufficio Comunicazione Infn, Psiquadro Progetto architettonico: Contemporanea progetti, Firenze Progetto grafico: Jean Francois Lerasle
Le sfide da cui siamo partiti… Raccontare alcune frontiere della ricerca contemporanea nell’ambito della fisica astroparticellare, dell’astrofisica, della cosmologia, della ricerca delle onde gravitazionali… Raccontare soprattutto lo studio dei ‘nuovi messaggeri’ con cui studiamo il Cosmo: raggi cosmici, neutrini, raggi x e gamma, onde gravitazionali. Le parole dell’Universo. Far incontrare al grande pubblico alcuni grandi problemi aperti della ricerca contemporanea, che hanno una ripercussione culturale profonda nella nostra visione dell’Universo. Descrivere gli esperimenti più ambiziosi e i nuovi osservatorii. Comunicare al pubblico il ruolo e l’eccellenza della ricerca italiana. In sostanza far incontrare un pubblico generico con un pezzo di ricerca fondamentale, comunicando quanto e come questa lo riguardi e lo coinvolga a molti livelli.
Le dimensioni dell’impresa La mostra diventerà un’esposizione permanente del Museo di Fisica e Astrofisica di Teramo. Si prevede un investimento di alcune centinaia di migliaia di euro, suddiviso tra i tre enti. Per ospitare l’allestimento vengono contattate istituzioni prestigiose come il Palazzo delle Esposizioni a Roma o Palazzo Reale a Milano. Gli enti diventano ‘produttori culturali’. Si misurano con la complessità di una produzione culturale di grandi dimensioni e con un contesto molto diverso da quello della ricerca scientifica. E’ cruciale il ruolo degli Uffici Comunicazione (Infn, Inaf e Asi) e di un soggetto privato esterno (Psiquadro).
Linguaggi e racconti Raccontare l’invisibile con più o meno ‘classici’ strumenti educational: rivelatore di raggi cosmici, la camera a nebbia, la buca di potenziale… Scenografie tramite cui immergere lo spettatore negli ambienti, negli spazi e negli strumenti con cui si ascoltano i ‘messaggeri’ del Cosmo e si rivelano segnali invisibili. L’uso di ‘installazioni metaforiche’ realizzate con gli strumenti multimediali e interattivi o di video-arte (o artigianato). Proviamo a raccontare così la deformazione dello spazio tempo o l’espansione dell’Universo.
Scenografie tramite cui immergere lo spettatore negli ambienti, negli spazi e negli esperimenti con cui si ascoltano i ‘messaggeri’ del Cosmo e si rivelano segnali invisibili.
L’uso di ‘installazioni metaforiche’ realizzate con gli strumenti multimediali e interattivi o di video-arte (artigianato). Proviamo a raccontare così la deformazione dello spazio tempo o l’espansione dell’Universo.
Forme e Contenuti La ricerca di una cifra di immersività e sensorialità dell’esperienza in mostra. Un percorso che coinvolga anche i sensi e la sfera emotiva, oltre a richiedere uno sforzo intellettuale. Le suggestioni visive e sonore costituiscono la trama del racconto e del percorso. La ricerca di un’integrazione continua tra il livello dei testi, delle proiezioni e dei video, dei suoni e delle installazioni. La sintesi di forme e linguaggi di questo tipo con i contenuti e i concetti della fisica è senz’altro uno degli elementi più innovativi di Astri e Particelle.
La mostra è stata visitata da poco più di visitatori, fra i quali bambini fra i 3 e gli 11 anni (laboratori didattici) e studenti (visite per le scuole) partecipanti ai diversi incontri pomeridiani e serali e spettatori della rassegna cinematografica. Il target dei visitatori singoli (non organizzati in gruppi) è composto per 43%) da giovani adulti (età compresa tra i 25 e i 44 anni) e adulti fra i 45 e i 64 anni (32%); seguono gli over 65 (10%) e i giovani tra i 15 e i 24 anni (15%). (Non sono considerate però le scuole) Per quanto riguarda il titolo di studio, il 62% dei visitatori è risultato in possesso di un titolo di laurea; il restante 38% composto in netta maggioranza da persone con un diploma di scuola superiore. I visitatori si sono definiti, in larga maggioranza, soddisfatti della visita (87% tra abbastanza soddisfatti e molto soddisfatti). Il Pubblico
Cos’ è successo? Astri e particelle ha raggiunto l’obiettivo di accreditarsi come una proposta culturale e espositiva convincente in uno spazio prestigioso come il Palazzo delle Esposizioni. Il suo successo di pubblico dimostra che c’è una richiesta culturale di sintesi originali e innovative, in cui le idee e le visioni della scienza sperimentino linguaggi inusuali, più diretti e avanzati da punto di vista della comunicazione. C’è anche uno spazio da occupare nel ‘mercato’ della cultura. Lo testimoniano iniziative come i festival della scienza e i sempre più numerosi soggetti privati di questo settore. Qual è il ruolo delle istituzioni di ricerca (Enti e Università)? E’ davvero possibile una loro nuova missione volta alla comunicazione scientifica? Possono essere promotori di visioni e proposte originali anche in questo settore?
Un’ Invisibile Meraviglia In questa direzione…