La religione nell’antica Roma Filippo Ceretti LUB
periodizzazione età monarchica ( a.C) età repubblicana ( a.C.) età imperiale (27aC d.C.) testi letteratura latina
753 aC509 aC27 aC476 dC ETÀ MONARCHICA ETÀ REPUBBLICANA ETÀ IMPERIALE testi letteratura latinaperiodizzazione
sintesi età monarchica: origini: scarse notizie (dei tribali?) prime divinità italiche (templi di stato) ritualità civile (es. Maggio)(es. Maggio) divinazione divinazione età repubblicana: la costruzione del mix religioso (privato) età imperiale: dal politeismo al Cristianesimo “monoteista”
tipologie 1. religione “tradizionale”: dèi italici 2. religione “tradizionale”: dèi greco- romani 3. culti orientali 4. ebraismo 5. “creazioni” romane
1 le sette divinità arcaiche Giove Marte Quirino (Romolo) Giano Vesta Diana Fortuna mitologia dossier
2 gli dei greco-romani Giunone (Era) Minerva (Atena) Vulcano (Efesto) Saturno (Crono) Ercole (Eracle) Cerere (Demetra) Liber (Dioniso) Mercurio (Ermes) Nettuno (Poseidone) Venere (Afrodite) Apollo Esculapio (Asclepio) videomitologia dossier
altri culti 3. culti misterici ◦Bacco (Dioniso)Bacco (Dioniso) ◦Cibele (e Attis) ◦Serapide (e Iside)Iside 4. ebraismo 5. “creazioni” romane: ◦Mitra ◦Sol Invictus
Culti privati video Riti funebri Lari (famiglia), Penati (casa, focolare), Mani (antenati)
Il “mercato religioso” (Rodney Stark) il cambiamento religioso ◦DOMANDA / OFFERTA (bisogni)(organizzazioni religiose) il monopolio religioso delle “religioni di tempio” (bassa variabilità, basso livello di religiosità pubblica) Roma: un grande mercato religioso ◦partecipazione, concorrenza, trasformazioni
divinazione aruspici torna
Bacco 186 aC: condanna del Senato (+Livio) distorsione fatticondanna del Senato importazione dalla Grecia (ma pox riti autoctoni) iniziazione, intensa vita di gruppo salvezza dopo la morte alto livello di devozione torna
Iside 300 aC: Tolomeo I, Maneto e Timoteo: l’invenzione di Serapide Iside: divinità egizia, mito d’origine (morte e rinascita fratello Osiride) a Roma: Iside diventa Dea Suprema Apuleio: Inno a Iside (Metamorfosi, XI, 25) torna
«O santa e sempiterna Salvatrice del genere umano, prodiga dispensatrice di grazie in favore dei mortali, tu offri il tuo affetto di madre ai poveri che soffrono. Non passa giorno, non una notte, non un istante per quanto breve che tu non largisca i tuoi doni, non protegga in terra e in mare i mortali, che tu non allontani le tempeste della vita e non porga la tua mano soccorritrice, non sciolga i contorti e intricati fili del destino, non corregga il corso funesto degli astri.» Inno a Iside
«Gli dei del cielo ti onorano, quelli dell'inferno ti rispettano, tu fai ruotare la terra, dai la luce al sole reggi l'universo, costringi il Tartaro nel profondo. A te obbediscono gli astri, per te si susseguono le stagioni, di te gioiscono i numi, tutti gli elementi sono al tuo servizio. A un tuo cenno soffiano i venti, le nubi si gonfiano le sementi germogliano, i germogli crescono....» Inno a Iside
«Ma troppo povero è il mio ingegno per cantare le tue lodi... La mia voce non basta per esprimere quel che sento della tua grandezza; nemmeno mille bocche e mille lingue e l'infinito numero delle parole per un discorso che durasse in eterno. Io quindi farò quello che un tuo sacerdote, per giunta povero, può fare: custodirò per sempre nel profondo del mio cuore e dei miei pensieri il tuo volto divino, il tuo santissimo nume.» Inno a Iside torna