PRESENTAZIONE REALIZZATA DAGLI ALUNNI DELLA CLASSE 4 a C SCUOLA PRIMARIA DI SARNICO A.S. 2013/2014
È un testo che registra eventi e pensieri ricorrendo a elissi, sommari, flashback; sceglie intervalli temporali sempre diversi: minuti, ore, giorni, mesi … L a narrazione può essere resa sia con il tempo passato sia con il tempo presente: nel secondo caso gli avvenimenti sono colti nel loro svolgimento. C hi narra usa la prima persona singolare. I l diario racconta la vita di chi scrive: situazioni e problemi familiari, rapporti di amicizia e di amore, riflessioni sulla propria identità drammi individuali e collettivi I l N arratore può coincidere con l’autore oppure no (per questo abbiamo diari veri oppure diari di invenzione). N umerosi sono i sottointesi. Q uesto tipo di testo spesso si apre con formule di saluto o di approccio (esempio: caro diario … ciao diario …); talvolta il desiderio di avere un interlocutore spinge perfino a dargli un nome ( Kitty, Mimmy...). È il “luogo” in cui chi scrive si confessa, si sfoga, si rifugia, si specchia, si interroga si costruisce un punto di vista sul mondo Le caratteristiche del diario
Scrittura prima persona. Genere Scopo Parlare per se stessi Sentimenti, Pensieri intimi, Esperienze quotidiane Diario Data Scrittura “a caldo” in successione (quasi) quotidiana Personale,Familiare, Immediato Contenuto Caratteri particolari Linguaggio
Che sete!! Martedì 27 ottobre Quattro del mattino. Sono disidratato.
Sei del mattino. Mi hanno svegliato! E l’operazione è alle dieci! Non potevano lasciarmi dormire? No, devo fare un altro bagno! Gli ho detto che è di dentro che devono operarmi ma niente.
Sette del mattino. Un’infermiera cinese è rimasta nel bagno con me per sincerarsi che non bevevo l’acqua. Che sete! Perché non posso bere?
Sette e mezzo. Sono pronto per l’operazione! Mi hanno fatto un‘iniezione che doveva farmi dormire, ma sono qui sveglissimo che ascolto un litigio a proposito di una cartella clinica smarrita di un paziente
Otto. Ho la bocca completamente secca, impazzirò per la sete, non bevo niente da ieri sera alle 9 e 45, mi sento un po’ stralunato. Le crepe sul soffitto formano disegni divertentissimi.
Nove. I carrelli operatori cominciano ad arrivare in corsia e a scaricare gente addormentata sui letti. Gli infermieri portano camice verde e stivaletti.
Nove e un quarto. Il carrello viene nella mia direzione!
Mezzanotte. Sono privo di tonsille Hai! Che male!
MERCOLEDI’ 28 OTTOBRE Non riesco a parlare. Perfino un grugnito mi provoca un’atroce agonia Che dolore! NON RIESCO A PARLARE
Sono stanco di sentire le tue lamentele ! Giovedì 29 ottobre Sono stato trasferito in un altro reparto. La mia sofferenza è insopportabile per gli altri pazienti, si vede.
VENERDI 30 OTTOBRE Stamattina sono riuscito a sorbire un po’ di brodo che mi ha portato la nonna nel termos. Mio papà mi ha portato un chilo di wafer: poteva portarmi addirittura delle lamette da barba Mamma mia! Bolle ancora questo brodo esci