Management e Certificazione della Qualità Prof. Alessandro Ruggieri.

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Management e Certificazione della Qualità Prof. Alessandro Ruggieri

Oggetto della lezione Rapporto con i fornitori Just in time Prof. Alessandro Ruggieri – Management & Certificazione della Qualità 2

3 1.Organizzazione orientata al cliente 1.Organizzazione orientata al cliente; il contatto con il cliente avviene in diverse fasi, dalla rilevazione dei bisogni alla comunicazione esterna fino alla misurazione della sua soddisfazione; 2.Leadership 2.Leadership, con un impegno ed un coinvolgimento più forte della direzione; 3.Coinvolgimento delle persone 3.Coinvolgimento delle persone, con una valorizzazione delle risorse umane; 4.Approccio basato sui processi 4.Approccio basato sui processi, con la definizione di misure di efficacia del sistema; 5.Approccio sistemico alla gestione 5.Approccio sistemico alla gestione; 6.Miglioramento continuo 6.Miglioramento continuo; 7.Decisioni basate su dati oggettivi 7.Decisioni basate su dati oggettivi, attraverso l’uso di misurazioni che valutino l’efficacia del sistema qualità e il miglioramento continuo; 8.Rapporti di integrazione con i fornitori 8.Rapporti di integrazione con i fornitori. I PRINCIPI DI GESTIONE DELLA QUALITÀ

Prof. Alessandro Ruggieri – Management & Certificazione della Qualità 4 I PRINCIPI DI GESTIONE DELLA QUALITÀ PRINCIPI DI GESTIONE PER LA QUALITÀ Org. orientata al cliente Leadership Coinvolgimento persone Approccio basato sui processi Approccio sistemico alla gestione Rapporti di integrazione con i fornitori Miglioramento continuo Decisioni basate su dati oggettivi REQUISITI per i Sistemi di Gestione per la Qualità/ Prodotti

Prof. Alessandro Ruggieri – Management & Certificazione della Qualità 5 Rapporti di reciproco beneficio con i fornitori “ Un'organizzazione ed i suoi fornitori sono interdipendenti ed un rapporto di reciproco beneficio migliora, per entrambi, la capacità di creare valore.” I fornitori sono una componente del Sistema Azienda. Per tale motivo il rapporto con i fornitori deve garantire il reciproco rispetto, una visione comune, l’interazione dei processi gestionali e delle tecnologie, lo scambio di conoscenze ed informazioni. Iso 9000: Dal fornitore dipende la qualità del prodotto/servizio

Prof. Alessandro Ruggieri – Management & Certificazione della Qualità 6 Relazioni di reciproco beneficio con i fornitori Benefici Principali Incremento della capacità di creare valore per entrambi Flessibilità e velocità di risposta comune ai cambiamenti di mercato o dei requisiti dei clienti e delle loro aspettative Ottimizzazione dei costi e delle risorse

Prof. Alessandro Ruggieri – Management & Certificazione della Qualità Relazioni di reciproco beneficio con i fornitori L’applicazione del principio può consentire di: 7

Prof. Alessandro Ruggieri – Management & Certificazione della Qualità Relazioni di reciproco beneficio con i fornitori OBIETTIVO 8 Partnership proficua con i fornitori Numerosi fornitori in competizione tra loro Pochi fornitori con i quali stringere rapporti a lungo termine In questo modo si possono approfondire i rapporti con i fornitori e svilupparli nell'ottica di un reciproco vantaggio a lungo termine.

Prof. Alessandro Ruggieri – Management & Certificazione della Qualità Relazioni di reciproco beneficio con i fornitori 9 Controllo in accettazione del prodotto/servizio Selezione e valutazione dei fornitori Alleanze strategiche con alcuni fornitori  Integrazione dei fornitori nei processi interni dell’azienda  Spostare l’attenzione dal controllo qualità in accettazione all’assicurazione della qualità da parte del fornitore Modalità

Prof. Alessandro Ruggieri – Management & Certificazione della Qualità 10 Qualificazione: il fornitore viene accettato se rispetta i requisiti di qualità stabiliti dall’azienda. Formazione Certificazione: in alcuni casi al fornitore può esser chiesta la certificazione. Fasi di crescita del rapporto con i fornitori

Prof. Alessandro Ruggieri – Management & Certificazione della Qualità 11 La selezione e qualificazione dei fornitori 1.Raccolta di informazioni sul fornitore 2.Valutazione sul posto e di campioni di prodotto 3.Valutazione finale del fornitore 4.Iscrizione del fornitore nell’elenco dei fornitori qualificati 5.Monitoraggio: verifica periodica che il fornitore rispetti ancora i requisiti 6.Mantenimento dell’iscrizione del fornitore nell’ elenco ( La qualificazione è un processo necessario ad accertare se un fornitore è in grado di fornire un bene/servizio con i requisiti di qualità richiesti dall’azienda. )

Prof. Alessandro Ruggieri – Management & Certificazione della Qualità 12 La selezione e qualificazione dei fornitori 1.Possesso di certificazioni 2.Tempestività nella consegna 3.Flessibilità 4.Ampiezza della gamma 5.Assistenza post fornitura 6.Prezzi 7.Sconti 8.Etc… Possibili criteri di valutazione La definizione di criteri per la selezione, valutazione e rivalutazione dei fornitori è un requisito nella ISO 9001:2008.

Prof. Alessandro Ruggieri – Management & Certificazione della Qualità 13 La selezione e qualificazione dei fornitori Al termine del processo di valutazione il fornitore potrà essere: 1.qualificato: ha superato con successo la selezione e verrà inserito nella lista di fornitori qualificati. 2.non qualificato: se non supera la selezione e non può quindi fornire prodotti/servizi all’azienda; 3.sospeso: se è stato qualificato in passato ma non ha superato il monitoraggio. L’azienda deciderà se riqualificarlo o meno a seguito di un periodo determinato di osservazione.

Prof. Alessandro Ruggieri – Management & Certificazione della Qualità 14 IL RAPPORTO CON I FORNITORI Le priorità strategiche IL RAPPORTO CON I FORNITORI Le priorità strategiche 1.FORNITORI E TEMPO 2.FORNITORI E COSTI 3.FORNITORI E SERVIZI 4.FORNITORI E QUALITA’ 5.FORNITORI E INNOVAZIONE

Prof. Alessandro Ruggieri – Management & Certificazione della Qualità 15 IL RAPPORTO CON I FORNITORI 1.III classe: fornitore “normale” 2.II classe: fornitore “integrato” (solo comakership operativa) 3.I classe: fornitore “comaker” (comakership globale, partnership nel business) I TRE LIVELLI OPERATIVI NEL GRADO DI SVILUPPO DELLA COMAKERSHIP

Prof. Alessandro Ruggieri – Management & Certificazione della Qualità 16 incentrata sul prezzo 1.Trattativa basata su specifiche qualitative di minima ed incentrata sul prezzo a breve termine 2.Forniture basate su singoli ordini a breve termine 3.Collaudo sistematico delle forniture 4.Necessità di prevedere scorte di sicurezza I TRE LIVELLI OPERATIVI NEL GRADO DI SVILUPPO DELLA COMAKERSHIP III CLASSE: FORNITORE “NORMALE

Prof. Alessandro Ruggieri – Management & Certificazione della Qualità 17 1.Rapporto di lungo termine riveduto periodicamente 2.Possibilità di oscillazione dei prezzi sulla base di criteri concordati 3.Qualità garantita ed autocertificata sulla base di criteri concordati 4.Responsabilità globali sui prodotti forniti 5.Nessun controllo di accettazione 6.Riferimenti diretti ai reparti senza scorte polmone 7.Forniture frequenti, in piccoli lotti, nell’ambito di ordini aperti 8.Miglioramento sistematico della qualità 9.Consulenza e training ai fornitori I TRE LIVELLI OPERATIVI NEL GRADO DI SVILUPPO DELLA COMAKERSHIP II CLASSE: FORNITORE INTEGRATO (COMAKERSHIP OPERATIVA)

Prof. Alessandro Ruggieri – Management & Certificazione della Qualità 18 1.Cooperazione nella progettazione di nuovi prodotti/tecnologie 2.Coinvolgere i fornitori nella progettazione 3.Investimenti comuni in R&S e in realizzazioni tecnologiche 4.Continuo scambio di informazioni sui processi e sui prodotti I TRE LIVELLI OPERATIVI NEL GRADO DI SVILUPPO DELLA COMAKERSHIP I CLASSE: FORNITORE “PARTNER” (COMAKERSHIP NEL BUSINESS)

Prof. Alessandro Ruggieri – Management & Certificazione della Qualità 19 Esempio: Barilla Fare Qualità significa individuare correttamente le attese delle persone e soddisfarle (…). La capacità di generare Qualità dipende dall’eccellenza del Sistema di Gestione Barilla, a sua volta basato sulla qualità delle persone, sui valori aziendali che le accomunano e su adeguate modalità operative. I FORNITORI Barilla persegue un’efficace integrazione con i fornitori sulla base di un rapporto chiaro e trasparente allo scopo di soddisfare le proprie esigenze di affidabilità e di garanzia negli approvvigionamenti. Barilla, nei confronti dei fornitori, s’ impegna a: - Stimolarli ad azioni tese al miglioramento nella gestione dei processi e finalizzate al raggiungimento dell’eccellenza; - Motivarli, indirizzando le loro conoscenze e la loro imprenditorialità, a perseguire l’innovazione tecnologica e l’ottimizzazione dei costi; - Informarli in modo chiaro e completo sulle necessità di Barilla, sulle specifiche richieste, sui criteri e sui risultati della valutazione delle loro forniture e della loro affidabilità.

Prof. Alessandro Ruggieri – Management & Certificazione della Qualità Esempio: Toyota  Just in Time (JIT)  Eliminazione degli sprechi (muda)  Miglioramento continuo dei processi (kaizen)  Coinvolgimento dei dipendenti  Coinvolgimento dei fornitori Lean thinking  Toyota ha una rete di fornitori di prima classe che trattano esclusivamente con lui.  La selezione dei fornitori è accuratissima ed avviene in base alle capacità di collaborazione a lungo termine per la progettazione, il miglioramento e l’innovazione.  I rapporti si basano sulla fiducia e la trasparenza.  Si coopera al fine di garantire la qualità e la rapidità di fornitura delle parti  Rapporti stabili, a lungo termine e con pochi fornitori  Negoziazione basata sull’impegno a lungo termine nel garantire un miglioramento di produttività e qualità  Interesse nella capacità dei fornitori (miglioramento continuo e tecnologie di processo/prodotto) 20

Oggetto della lezione Rapporto con i fornitori Just in time Prof. Alessandro Ruggieri – Management & Certificazione della Qualità 21

Prof. Alessandro Ruggieri – Management & Certificazione della Qualità Il Just in Time (JIT) 22 PRODURRE (E CONSEGNARE) IL PRODOTTO NECESSARIO NELLA QUANTITA’ NECESSARIA AL MOMENTO NECESSARIO KIICHIRO TOYOTA TAIICHI OHNO

Prof. Alessandro Ruggieri – Management & Certificazione della Qualità Il Just in Time (JIT) 23 “Quando cominciai a lavorare in Toyota, sentii dire che le parti venivano assemblate “just in time”. Pensai che era una espressione interessante, ma scoprii presto che non corrispondeva alla realtà.... sono solito capovolgere il processo nella mia testa. Usando questo concetto cominciai a pensare che la cosa che dovevamo fare era quella di lasciare che il processo che necessitava di certe parti andasse a procurarsi ciò di cui aveva bisogno, quando ne aveva bisogno e nella quantità necessaria. Così facendo, ho semplicemente capovolto il sistema di programmazione”. OHNO

Prof. Alessandro Ruggieri – Management & Certificazione della Qualità Il Just in Time (JIT) ATTRAVERSO IL LIVELLAMENTO DELLA PRODUZIONE 2. PICCOLI LOTTI DI APPROVVIGIONAMENTO E PRODUZIONE 3. CON LA COMAKERSHIP COME RIDURRE LE SCORTE

Prof. Alessandro Ruggieri – Management & Certificazione della Qualità Il Just in Time (JIT) ZERO DIFETTI 2. ZERO SCORTE 3. ZERO SET-UP 4. ZERO FERMATE (affidabilità degli impianti) 5. ZERO CARTA (riduzione dei documenti) I “CINQUE ZERI” DELLA PRODUZIONE JIT

Prof. Alessandro Ruggieri – Management & Certificazione della Qualità Il Just in Time (JIT) 26  GESTIONE DEL LIVELLO DELLA PRODUZIONE (GESTIONE)  PROGRAMMAZIONE DELLA PRODUZIONE (PROCESSO)  PROGETTAZIONE DEL PROCESSO E DEL PRODOTTO (PRODOTTO)  GESTIONE DEI FORNITORI (FORNITORI)  GESTIONE DELLA FORZA LAVORO (ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO) AREE ED ELEMENTI CHIAVE DEL JIT

Prof. Alessandro Ruggieri – Management & Certificazione della Qualità Il Just in Time (JIT) 27  RIDUZIONE DEI TEMPI DI SET-UP  PICCOLI LOTTI DI APPROVVIGIONAMENTO  MANUTENZIONE PREVENTIVA  KANBAN  SISTEMA PULL  SISTEMA INFORMATIVO  ADATTAMENTO DELLA CONTABILITA’ AL JIT  RIDUZIONE DEL LEAD TIME GESTIONE DEL LIVELLO DELLA PRODUZIONE

Prof. Alessandro Ruggieri – Management & Certificazione della Qualità KANBANKANBAN 28 In un normale controllo di processo le funzioni principali sono svolte da tre “cartellini”: 1. CARTELLINO DI ISTRUZIONE DI OPERAZIONE 2. CARTELLINO DI IDENTIFICAZIONE 3. CARTELLINO DI TRASPORTO TECNICA PULL DI CONTROLLO DELLA PRODUZIONE ESTREMAMENTE SEMPLIFICATA CHE PUÒ FAR FRONTE A VARIAZIONI DI PRODUZIONE AUTOREGOLANDO IL LAVORO NEI REPARTI

Prof. Alessandro Ruggieri – Management & Certificazione della Qualità KANBANKANBAN 29 In realtà molto spesso si usano soprattutto due tipi di Kanban: 1. KANBAN-PRELIEVO 2. KANBAN-PRODUZIONE CARATTERISTICHE DEL KANBAN SISTEMA RIVOLTO AL PROCESSO SISTEMA “PULL” SISTEMA PRIVO DI PROGRAMMAZIONI RIDUZIONE O ANNULLAMENTO DELLE SCORTE RAPPORTO DIRETTO TRA “FORNITORE” E “CLIENTE” MASSIMA FLESSIBILITA’

Prof. Alessandro Ruggieri – Management & Certificazione della Qualità KANBANKANBAN 30 CONDIZIONI PER LA REALIZZAZIONE DEL KANBAN PRODUZIONE STANDARDIZZATA RIDUZIONE DEI TEMPI DI ATTREZZAMENTO E RIATTREZZAMENTO STANDARDIZZAZIONE DEI CICLI DI LAVORO LAYOUT DEGLI IMPIANTI CONTROLLO AUTONOMO DEI DIFETTI (JIDOKA) AUTOMAZIONE FLESSIBILE MIGLIORAMENTO DEL LAVORO

Prof. Alessandro Ruggieri – Management & Certificazione della Qualità KANBANKANBAN 31 “REGOLE DEL KANBAN”  La fase di lavoro a valle deve prelevare solo i pezzi necessari  La fase di lavoro a monte deve produrre solo nelle quantità ritirate dalle fasi a valle  I pezzi difettosi non devono avanzare  Il n° di Kanban deve essere ridotto al minimo  Il Kanban deve essere adeguato alle fluttuazioni della domanda

Prof. Alessandro Ruggieri – Management & Certificazione della Qualità PROGRAMMAZIONE DELLA PRODUZIONE (SCHEDULING) 32 MASTER SCHEDULE RIPETITIVO ADERENZA GIORNALIERA DEL PIANO DI PRODUZIONE PROGETTAZIONE DEL PROCESSO E DEL PRODOTTO LAYOUT DEGLI IMPIANTI SEMPLICITA’ NELLA PROGETTAZIONE DEL PRODOTTO

Prof. Alessandro Ruggieri – Management & Certificazione della Qualità GESTIONE DEI FORNITORI 33 CONSEGNE JIT LIVELLI DI QUALITA’ DEI FORNITORI GESTIONE DELLA FORZA LAVORO OPERAI POLIVALENTI FORMAZIONE TEAM INTERFUNZIONALI PICCOLI GRUPPI PER LA SOLUZIONE DI PROBLEMI

Prof. Alessandro Ruggieri – Management & Certificazione della Qualità Just in Time II 34  IL FORNITORE E’ INSERITO NELL’IMPRESA COME MEMBRO ATTIVO DELL’UFFICIO ACQUISTI  VANTAGGI PER IL CLIENTE: liberazione dai disagi amministrativi; migliore gestione degli ordini; coinvolgimento nel design del prodotto.  VANTAGGI PER IL FORNITORE: crescita dei volumi al crescere dei prodotti; contratti a lungo termine; contatti diretti con l’engineering.

Prof. Alessandro Ruggieri – Management & Certificazione della Qualità Critiche al JIT 35  MRP “MASCHERATO” ?  “STRESS” DEI FORNITORI  DIFFICILMENTE ADATTABILE A TUTTE LE PRODUZIONI  FAVORISCE REALMENTE, APPLICATO ALLO STATO “PURO”, LA FLESSIBILITA’ ? (SE SI BLOCCA QUALCOSA SI BLOCCA LA PRODUZIONE, IN QUANTO MANCANO LE SCORTE)  ECCESSO RICORSO AL “SINCRONISMO”  “PRESSIONE” SUI LAVORATORI  “ZERO” SCORTE PUÒ PROVOCARE DISAGI E RITARDI NELLE CONSEGNE  “ESASPERAZIONE” DELLA PRODUZIONE A PICCOLI LOTTI

Prof. Alessandro Ruggieri – Management & Certificazione della Qualità 36 Sintesi degli argomenti trattati Rapporto con i fornitori Just in Time  Relazioni di reciproco beneficio con i fornitori  La selezione e qualificazione dei fornitori  Le priorità strategiche  Comakership