La disciplina della pesca nelle acque interne dell’Emilia-Romagna docente : Marco Rizzoli – Provincia di Bologna, Servizio Tutela e Sviluppo Fauna La disciplina della pesca nelle acque interne dell’Emilia-Romagna
La disciplina della pesca nelle acque interne dell’Emilia-Romagna docente : Marco Rizzoli – Provincia di Bologna, Servizio Tutela e Sviluppo Fauna Programma Normativa nazionale Leggi regionali Regolamenti e delibere attuative Normativa internazionale Attività gestionali Ambiti protetti Misure di protezione Ripopolamenti Promozione Normative di riferimento
La disciplina della pesca nelle acque interne dell’Emilia-Romagna docente : Marco Rizzoli – Provincia di Bologna, Servizio Tutela e Sviluppo Fauna Normativa nazionale Regio Decreto 8 ottobre 1931, n – Testo unico delle leggi sulla pesca Introduce il divieto di pesca con sostanze “velenose” e con la corrente elettrica; prevede i primi controlli sugli scarichi industriali nelle acque. Rende obbligatorio il possesso di una licenza prefettizia sia per i pescatori di mestiere che per i dilettanti. Solo nel 1955 la competenza delle licenze di pesca verrà delegata alle Province.
La disciplina della pesca nelle acque interne dell’Emilia-Romagna docente : Marco Rizzoli – Provincia di Bologna, Servizio Tutela e Sviluppo Fauna Leggi regionali Legge Regionale n. 23/1978 – Licenze per l’esercizio della pesca nelle acque interne Norma il rilascio delle licenze di pesca riducendole a 2 sole tipologie, quella sportiva e a quella professionale. Legge Regionale n. 11/1993 – Tutela della fauna ittica e regolazione della pesca Legge di nuova generazione composta da soli 32 articoli che definiscono provvedimenti generali di indirizzo rinviando gli aspetti operativi a strumenti attuativi più snelli. Prevede un forte coinvolgimento del volontariato, definisce diversi livelli di programmazione, introduce nuove tipologie di ambiti protetti.
La disciplina della pesca nelle acque interne dell’Emilia-Romagna docente : Marco Rizzoli – Provincia di Bologna, Servizio Tutela e Sviluppo Fauna Regolamenti e delibere attuative Regolamento regionale n. 29/1993 Definisce gli attrezzi utilizzabili in relazione alla classificazione delle acque ed i periodi di protezione per le varie specie. Delibera della Giunta regionale n.3544/1993 Definisce gli orari di pesca, le misure minime di detenzione ed i limiti quantitativi giornalieri di cattura e di pasturazione. Delibera della Giunta regionale n.5463/1993 Definisce le specie ittiche appartenenti alla fauna locale ed il loro utilizzo ai fini del ripopolamento, della pesca a pagamento e dell’allevamento. Delibera della Giunta regionale n. 1574/1996 Elimina il contributo delle specie alloctone dai limiti di cattura giornalieri e prevede specifiche norme per contenere la presenza del Siluro. Delibera della Giunta regionale n. 1786/2003 Promuove la pratica del Carp-fishing.
La disciplina della pesca nelle acque interne dell’Emilia-Romagna docente : Marco Rizzoli – Provincia di Bologna, Servizio Tutela e Sviluppo Fauna Normativa internazionale Direttiva 92/43/CEE del 21 maggio 1992 (Direttiva “Habitat”) Relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche riconosciute come minacciate. Ogni Stato membro redige un elenco di siti che ospitano habitat naturali e seminaturali e specie animali e vegetali selvatiche che la Commissione valuta e adotta come Siti d'Importanza Comunitaria (SIC). 7 specie ittiche autoctone della nostra provincia figurano nell’elenco dell’Allegato 2 “ SPECIE D'INTERESSE COMUNITARIO LA CUI CONSERVAZIONE RICHIEDE LA DESIGNAZIONE DI ZONE SPECIALI DI CONSERVAZIONE ” Barbo canino Barbo comune Lasca Vairone Rovella Cobite Scazzone
La disciplina della pesca nelle acque interne dell’Emilia-Romagna docente : Marco Rizzoli – Provincia di Bologna, Servizio Tutela e Sviluppo Fauna Attività gestionali (1) Ambiti protetti Zone di Protezione integrale – zone di divieto permanente di pesca istituite in zone di particolare rilievo naturalistico ed ambientale. In Provincia di Bologna non ne sono state finora istituite, ritenendole utili solamente per zone inserite in zone di Parco. Zone di Ripopolamento e Frega – zone di durata pluriennale istituite in tratti ben popolati di specie di interesse gestionale che possono essere recuperate per il ripopolamento di altri tratti. Zone di protezione delle specie ittiche – ambiti interdetti temporaneamente alla pesca e destinati a tutelare le fasi riproduttive di alcune specie oppure le fasi di ambientamento di esemplari immessi. Zone a Regime Speciale di Pesca – zone di durata pluriennale dove la pesca è consentita con particolari regolamentazioni. Questo tipo di ambiti è utilizzato per le zone no-kill, per le zone a misura minima particolare ed anche per consentire il carp-fishing notturno.
La disciplina della pesca nelle acque interne dell’Emilia-Romagna docente : Marco Rizzoli – Provincia di Bologna, Servizio Tutela e Sviluppo Fauna Attività gestionali (2) Misure di protezione Regolamentazione degli attrezzi e del prelievo – da monte a valle aumenta il numero e la potenzialità di cattura degli attrezzi consentiti. Aumenta anche il quantitativo di pesce prelevabile giornalmente così come la quantità di pastura utilizzabile. Periodi di protezione – individuati solitamente in concomitanza con il periodo riproduttivo delle specie bersaglio puntano alla salvaguardia dei pesci durante una fase di grande vulnerabilità. Taglie minime di cattura – teoricamente fissate ad una lunghezza tale da consentire lo svolgimento di almeno un ciclo riproduttivo.
La disciplina della pesca nelle acque interne dell’Emilia-Romagna docente : Marco Rizzoli – Provincia di Bologna, Servizio Tutela e Sviluppo Fauna Attività gestionali (3) Ripopolamenti Semine di novellame – attività finalizzata a sostenere od integrare la riproduzione naturale, a volte scarsa per carenza di riproduttori. Ha costi contenuti, assicura una maggiore rusticità degli esemplari ma i risultati non sono immediati. Semine pronta pesca – vengono immessi esemplari di taglia superiore a quella minima di cattura; in alcuni casi le semine vengono eseguite durante il periodo di frega per ottenere anche una riproduzione spontanea. Materiale costoso e spesso già molto condizionato dall’allevamento ma molto apprezzato dai pescatori che colgono immediatamente il risultato dell’intervento. Semine da catture – pratica utilizzata frequentemente in occasione di recuperi per lavori in alveo o per episodi di prosciugamento. Si attuano anche per sfoltimento di ambiti protetti. Attività strategica, svolta essenzialmente dal volontariato piscatorio, per la quale si richiede una grande perizia in tutte le fasi di gestione del materiale, solitamente pregiato.
La disciplina della pesca nelle acque interne dell’Emilia-Romagna docente : Marco Rizzoli – Provincia di Bologna, Servizio Tutela e Sviluppo Fauna Attività gestionali (4) Promozione Campi di gara – sono individuati in tratti di canali o di corsi d’acqua naturali che risultano idonei alla pesca agonistica. Si individuano campi permanenti o temporanei che rimangono comunque aperti alla libera pesca quando non siano riservati per le competizioni. Possono essere oggetto di interventi di ripopolamento mirati. Zone per l’esercizio del carp-fishing – si tratta di un particolare tipo di Zone a Regime Speciale di Pesca dove è consentita la pesca notturna ai soli praticanti di questa tecnica, che si caratterizza per il massimo rispetto per il pesce catturato che viene immediatamente rilasciato dopo eventuali medicazioni. Siti di pesca per disabili – si tratta di posti dove sono disponibili postazioni di pesca sicure e prive di barriere architettoniche. Per ora le situazioni esistenti sono solamente 2 (Canale Lorgana e Bacino di Santa Maria) ma altre sono in corso di progettazione.
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