1AA UD 3 – II ParteOrganizzazione di Impresa in Rete - Prof. Giuseppe Zollo OIR UD 4-II parte Analisi di un distretto aziendale con SNA Lavoro di Gruppo Organizzazione di Impresa in Rete AA Culture Digitali e della Comunicazione - Facoltà di Sociologia Federico II
2AA UD 3 – II ParteOrganizzazione di Impresa in Rete - Prof. Giuseppe Zollo Caso di studio Analisi della struttura reticolare e relazionale di un distretto industriale: il distretto agro-alimentare di Nocera-Gragnano Tratto dalla tesi di laurea dell’ing Angelo Ferrentino “ Analisi della struttura reticolare e relazionale di un distretto industriale: il distretto agro-alimentare di Nocera-Gragnano”, a.a , Università degli Studi di Napoli Federico II Elaborare una metodologia per rilevare le caratteristiche strutturali e relazionali di una “rete” di imprese, quale è un distretto industriale Implementare tale metodologia nell'ambito di un caso di studio
AA UD 3 – II ParteOrganizzazione di Impresa in Rete - Prof. Giuseppe Zollo – Elevata divisione del lavoro tra le imprese – Concorrenza e cooperazione (“fiducia”) tra le imprese (Dei Ottati, 1987) – Elevati flussi informativi tra le imprese Il Distretto Industriale Obiettivi Letteratura di riferimento Approccio metodologic o Descrizione del lavoro RisultatiConclusioni Il distretto industriale è “un'entità socio-territoriale caratterizzata dalla compresenza attiva, in un'area circoscritta, naturalisticamente e storicamente determinata, di una comunità di persone e di una popolazione di imprese industriali” (Becattini, 1989) I Distretti Industriali sono sistemi complessi in cui interagiscono molteplici soggetti La “rete” (o “network”) esprime una forma organizzativa particolarmente adatta a descrivere tali sistemi
AA UD 3 – II ParteOrganizzazione di Impresa in Rete - Prof. Giuseppe Zollo Le fasi della ricerca Obiettivi Letteratura di riferimento Approccio metodologic o Descrizione del lavoro RisultatiConclusioni
AA UD 3 – II ParteOrganizzazione di Impresa in Rete - Prof. Giuseppe Zollo Scelta del problema e definizione delle ipotesi Obiettivi Letteratura di riferimento Approccio metodologic o Descrizione del lavoro RisultatiConclusioni Scelta del problema Analisi della struttura reticolare e relazionale del distretto agro-alimentare di Nocera-Gragnano Definizione delle ipotesi Le alternative che si offrono ad un'impresa sono: 1. competere con le altre 2. cooperare con un sottoinsieme di esse, dando vita ad una rete dando vita ad una rete Tipologie di relazioni tra imprese (Bellandi, 1982) 1. l'unità produttiva distrettuale opera isolata 2. Relazioni orizzontali (tra imprese operanti nello stesso stadio produttivo) 3. Relazioni verticali (tra imprese operanti in stadi adiacenti) 4. Relazioni diagonali (tra imprese produttrici ed imprese impegnate nella produzione di macchinari e di servizi; es. trasporto, progettazione, consulenza) produzione di macchinari e di servizi; es. trasporto, progettazione, consulenza)
AA UD 3 – II ParteOrganizzazione di Impresa in Rete - Prof. Giuseppe Zollo Il disegno della ricerca (1) Obiettivi Letteratura di riferimento Approccio metodologic o Descrizione del lavoro RisultatiConclusioni Unità elementare oggetto dell'indagine empirica Criteri di delimitazione dell'insieme di unità ritenute rilevanti per gli scopi conoscitivi perseguiti L'entità (impresa) svolgente attività economica, dotata di soggettività ed autonomia giuridica, rilevante per i sistemi di rilevazione pubblica e, perciò, individuabile e contattabile 1. L'area geografica nella quale è localizzata l'unità produttiva (area distrettuale) 2. L'appartenenza alla filiera (di distretto)
AA UD 3 – II ParteOrganizzazione di Impresa in Rete - Prof. Giuseppe Zollo Il disegno della ricerca (2) Obiettivi Letteratura di riferimento Approccio metodologic o Descrizione del lavoro RisultatiConclusioni L'indagine sul campo: la pianificazione delle operazioni di raccolta, elaborazione, interpretazione, rappresentazione dei dati
AA UD 3 – II ParteOrganizzazione di Impresa in Rete - Prof. Giuseppe Zollo Raccolta dei dati, controllo delle operazioni di raccolta Il disegno della ricerca (3) Obiettivi Letteratura di riferimento Approccio metodologic o Descrizione del lavoro RisultatiConclusioni Questionario semi-strutturato Modulo A - Scheda anagrafica Modulo B - Informazioni generali Modulo C - Dati relativi all'analisi relazionale
AA UD 3 – II ParteOrganizzazione di Impresa in Rete - Prof. Giuseppe Zollo Il disegno della ricerca (4) Obiettivi Letteratura di riferimento Approccio metodologic o Descrizione del lavoro RisultatiConclusioni Codifica e analisi dei dati Costruzione delle matrici (di adiacenza) Software UCINET 6.0: 1. grafi 2. indici relazionali Interpretazione dei risultati
AA UD 3 – II ParteOrganizzazione di Impresa in Rete - Prof. Giuseppe Zollo Il distretto di Nocera-Gragnano opera nel macro comparto dell'agro-industriale, nel settore dell'industria conserviera italiana. Si estende su una superficie di 293 kmq, e comprende 16 comuni della provincia di Salerno e 4 della provincia di Napoli. La filiera agro-alimentare comprende imprese appartenenti a diversi comparti economici che interagiscono tra loro nelle varie fasi del processo produttivo. Il sistema del valore coinvolge i seguenti attori: 1. i fornitori di prodotti agricoli (ormai fuori dal distretto); 2. le aziende di trasformazione dei prodotti agricoli; 3. l'industria “meccanica”; 4. l'industria “degli imballaggi” in diversi materiali (carta, plastica, banda stagnata); 5. “stampa e grafica” (etichette e stampa di pubblicità); 6. analisi chimiche, industriali e merceologiche; 7. “distribuzione”. Il campo d'indagine: il distretto agro-alimentare di Nocera-Gragnano Obiettivi Letteratura di riferimento Approccio metodologic o Descrizione del lavoro RisultatiConclusioni
AA UD 3 – II ParteOrganizzazione di Impresa in Rete - Prof. Giuseppe Zollo L'indagine sul campo Obiettivi Letteratura di riferimento Approccio metodologic o Descrizione del lavoro RisultatiConclusioni Motori di ricerca business to business 1. ricerca per settore produttivo (comparti economici dell'industria alimentare) 2. per provincia e comune (Napoli e Salerno) 150 aziende (90% del fatturato distrettuale Dott. Salvati - Pres. ANICAV) Campionamento casuale stratificato e a valanga (comparti economici dell'industria alimentare) aziende → casuale stratificato (20%) aziende → a valanga (26,7%) Costruzione delle matrici (di adiacenza) scambio economico scambio informativo, cognitivo scambio socio-affettivo scambio associativo scambio totale UCINET 6.0 Grafi Indici Relazionali
AA UD 3 – II ParteOrganizzazione di Impresa in Rete - Prof. Giuseppe Zollo Risultati (1) Scambio economico Obiettivi Letteratura di riferimento Approccio metodologic o Descrizione del lavoro RisultatiConclusioni ConservieroMeccanicoImballaggiGraficaAnalisiDistribuzione Comparti Densità0,3962
AA UD 3 – II ParteOrganizzazione di Impresa in Rete - Prof. Giuseppe Zollo Obiettivi Letteratura di riferimento Approccio metodologic o Descrizione del lavoro RisultatiConclusioni ConservieroMeccanicoImballaggiGraficaAnalisiDistribuzione Comparti Densità0,4013 Risultati (2) Scambio informativo, cognitivo
AA UD 3 – II ParteOrganizzazione di Impresa in Rete - Prof. Giuseppe Zollo Obiettivi Letteratura di riferimento Approccio metodologic o Descrizione del lavoro RisultatiConclusioni ConservieroMeccanicoImballaggiGraficaAnalisiDistribuzione Comparti Densità0, attore isolato Risultati (3) Scambio socio-affettivo
AA UD 3 – II ParteOrganizzazione di Impresa in Rete - Prof. Giuseppe Zollo Risultati (4) Scambi orizzontali Obiettivi Letteratura di riferimento Approccio metodologic o Descrizione del lavoro RisultatiConclusioni ConservieroMeccanico Comparti Densità0,3895 Densità0,6071
AA UD 3 – II ParteOrganizzazione di Impresa in Rete - Prof. Giuseppe Zollo Obiettivi Letteratura di riferimento Approccio metodologic o Descrizione del lavoro RisultatiConclusioni ConservieroMeccanicoImballaggiGraficaAnalisiDistribuzione Comparti Densità0,4064 Risultati (5) Scambio totale
AA UD 3 – II ParteOrganizzazione di Impresa in Rete - Prof. Giuseppe Zollo Risultati (6) Indici Relazionali - Scambio Totale 1. Density = 0, Standard Deviation = 0, Average Distance = 1, Degree Centrality 5. Network Centralization = 28,66% 7. Analisi delle clique = 156 clique (min 3) Letteratura di riferimento Approccio metodologic o Descrizione del lavoro RisultatiConclusioni nodi #19 e #13 Franzese S.p.A. e La Torrente s.r.l. Media delle distanze geodetiche 1. connessione ottimale 2. difficile la presenza di potenti broker Buona coesione Tendenza del network ad avere un centro forte ed attrattivo Obiettivi
AA UD 3 – II ParteOrganizzazione di Impresa in Rete - Prof. Giuseppe Zollo Lavoro di Gruppo OBIETTIVO: analizzare la rete di comunicazione che emerge in funzione del mezzo di comunicazione utilizzato (telefonino, messenger, facebook). ATTORI ORGANIZZATIVI : Iscritti al corso di Organizzazione di Imprese in Rete (etichettati con il colore rosso) Iscritti alla Facoltà di Sociologia (etichettati con il colore verde) Iscritti all’Università Federico II (etichettati con il colore azzurro)
AA UD 3 – II ParteOrganizzazione di Impresa in Rete - Prof. Giuseppe Zollo Lavoro di Gruppo QUESTIONARIO PER LA RACCOLTA DATI PASSI per la creazione della rete 1.Creazione della lista di attori primari e secondari (passo svolto in aula). 2.Creazione di tre gruppi che analizzeranno rispettivamente la rete comunicativa tramite telefonino, la rete comunicativa tramite messenger, la rete comunicativa tramite facebook. 3.Ogni attore dovrà compilare il questionario per raccogliere dati relativi alle sue 3 reti (ego network). 4.Si raccolgono i questionari, si suddividono in base al mezzo di comunicazione (telefonino, messenger, facebook) e si consegnano ai rispettivi gruppi di analisi (passo svolto in aula). 5.Esempio di costruzione della matrice di adiacenza partendo dai questionari, utilizzando sia valori (ottenuti dalla frequenza) che dati binari (dicotomizzando la matrice con l’utilizzo di Ucinet). 6.Analisi delle reti che emergono attraverso le misure di centralità, densità, varianza, distanza, clique (il gruppo è libero di approfondire l’analisi utilizzando i dati relazionali correlandoli ai risultati strutturali oppure di dicotomizzare a valori diversi della frequenza per vedere se la struttura varia).