Coralli l loro nome significa "fiori animali" Aysun Ahmedova.

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Transcript della presentazione:

Coralli l loro nome significa "fiori animali" Aysun Ahmedova

Tipi Di Coralli  I coralli ermatipici, con scheletro carbonatico e che vivono in simbiosi con le zooxanthellae che gli forniscono nutrimento, ed hanno quindi bisogno di luce. Queste simbiosi si fondano sul mutuo scambio di sostanze tra simbionte (alga) ed ospite (antozoo). Le simbiosi in questione sono di estremo e attuale interesse, soprattutto in relazione ai fenomeni di sbiancamento dei coralli, che si ritengono dovuti ad un aumento della temperatura, conseguenza dell'effetto serra. zooxanthellaesbiancamento dei corallieffetto serrazooxanthellaesbiancamento dei corallieffetto serra  coralli aermatipici o anermatipici, sprovvisti di zooxanthellae, che non hanno dunque bisogno di luce e possono vivere più in profondità e che si nutrono catturando plancton o per osmosi. osmosi  Gli anemoni attendono che pesci o altri animali marini finiscano tra i loro tentacoli urticanti, per poterli immobilizzare e mangiare. Alcuni animali tuttavia,come il pesce pagliaccio, sono immuni a tali tentacoli e riescono a vivere fra di essi. pesce pagliacciopesce pagliaccio

Riproduzione Molti pensano che il corallo sia una pianta, ma in realtà, osservando un ramo di corallo, notiamo che ci sono dei piccoli polipi bianchi perfettamente viventi, la struttura del corallo, non è altro che il loro esoscheletro o scheletro esterno. In natura il corallo si riproduce in coincidenza con la luna piena della primavera di ogni 4 anni! praticamente, i polipi di più coralli liberano sperma nell'acqua seguiti dalle femmine che a loro volta liberano le uova, la fecondazione quindi è esterna all'organismo. dopo la fecondazione, lo sperma muore e le uova cominciano a svilupparsi, in una specie di larva chiamata planula. La planula comincia a suddividersi in tanti piccoli organismi che si ancorano sul fondo e crescendo, formano una nuova barriera corallina, ma ci vogliono anni, e gli habitat naturali si stanno estinguendo facendogli rischiare l'estinzione. La seconda riproduzione è quella usata dall'uomo e si chiama talea, come per le piante, basta recidere un pezzo di ramo ed interrarlo aspettando che attecchisca e cresca. Molti pensano che il corallo sia una pianta, ma in realtà, osservando un ramo di corallo, notiamo che ci sono dei piccoli polipi bianchi perfettamente viventi, la struttura del corallo, non è altro che il loro esoscheletro o scheletro esterno. In natura il corallo si riproduce in coincidenza con la luna piena della primavera di ogni 4 anni! praticamente, i polipi di più coralli liberano sperma nell'acqua seguiti dalle femmine che a loro volta liberano le uova, la fecondazione quindi è esterna all'organismo. dopo la fecondazione, lo sperma muore e le uova cominciano a svilupparsi, in una specie di larva chiamata planula. La planula comincia a suddividersi in tanti piccoli organismi che si ancorano sul fondo e crescendo, formano una nuova barriera corallina, ma ci vogliono anni, e gli habitat naturali si stanno estinguendo facendogli rischiare l'estinzione. La seconda riproduzione è quella usata dall'uomo e si chiama talea, come per le piante, basta recidere un pezzo di ramo ed interrarlo aspettando che attecchisca e cresca.

Colore & Pericoli! L’intensità e le caratteristiche spettrali della luce hanno un ruolo importante nella colorazione dei coralli. L’intensità e le caratteristiche spettrali della luce hanno un ruolo importante nella colorazione dei coralli. La Grande barriera corallina è unica al mondo ed è vitale proteggerla, altrimenti i suoi pesci variopinti e le sue straordinarie creature marine spariranno per sempre. La Grande barriera corallina è unica al mondo ed è vitale proteggerla, altrimenti i suoi pesci variopinti e le sue straordinarie creature marine spariranno per sempre. I colori brillanti che conferiscono al corallo il suo aspetto caratteristico, sono creati dalle alghe. Solo il corallo vivo è colorato. Il corallo bianco è morto. La Grande Barriera Corallina è una delle sette meraviglie del mondo naturale. I colori brillanti che conferiscono al corallo il suo aspetto caratteristico, sono creati dalle alghe. Solo il corallo vivo è colorato. Il corallo bianco è morto. La Grande Barriera Corallina è una delle sette meraviglie del mondo naturale. Il cambiamento climatico, l’inquinamento, la pesca e le creature ostili a quell’ambiente, quali la stella corona di spine, grande divoratrice di coralli, rappresentano le minacce principali alla salute della barriera corallina. Altri pericoli alla sua incolumità sono costituiti dagli incidenti delle imbarcazioni, dalle fuoriuscite di petrolio e dai cicloni tropicali. Il cambiamento climatico, l’inquinamento, la pesca e le creature ostili a quell’ambiente, quali la stella corona di spine, grande divoratrice di coralli, rappresentano le minacce principali alla salute della barriera corallina. Altri pericoli alla sua incolumità sono costituiti dagli incidenti delle imbarcazioni, dalle fuoriuscite di petrolio e dai cicloni tropicali.

Sbiancamento! Se la causa stressante dura pochi giorni, il corallo ritorna rapidamente allo stato normale; tuttavia vi è il rischio che, una volta iniziato lo sbiancamento, il corallo continui a espellere le alghe simbiotiche anche se la causa dello stress viene rimossa; ciò avviene in particolare se lo stress dura parecchi giorni consecutivi. In questo caso, se la colonia di corallo sopravvive, possono passare settimane o mesi prima che la concentrazione dei simbionti torni a livelli normali. Il corallo morto, invece, diventa rapidamente oggetto dell'azione distruttiva della fauna ittica e soprattutto del mare, e si sgretola in poche settimane, andando così ad innalzare il livello di base della barriera e, alla lunga, finendo per produrre nuovo materiale per la formazione delle isole; si potrebbe pertanto interpretare lo sbiancamento come un'azione di difesa della natura contro l'innalzamento ciclico delle acque, ma diversi studi sono ancora in corso e questa rimane soltanto una delle ipotesi più accreditate. Non sempre su una barriera morta il corallo ricresce, ma quando ciò avviene passano diversi anni prima che la concentrazione corallina torni al livello iniziale. Se la causa stressante dura pochi giorni, il corallo ritorna rapidamente allo stato normale; tuttavia vi è il rischio che, una volta iniziato lo sbiancamento, il corallo continui a espellere le alghe simbiotiche anche se la causa dello stress viene rimossa; ciò avviene in particolare se lo stress dura parecchi giorni consecutivi. In questo caso, se la colonia di corallo sopravvive, possono passare settimane o mesi prima che la concentrazione dei simbionti torni a livelli normali. Il corallo morto, invece, diventa rapidamente oggetto dell'azione distruttiva della fauna ittica e soprattutto del mare, e si sgretola in poche settimane, andando così ad innalzare il livello di base della barriera e, alla lunga, finendo per produrre nuovo materiale per la formazione delle isole; si potrebbe pertanto interpretare lo sbiancamento come un'azione di difesa della natura contro l'innalzamento ciclico delle acque, ma diversi studi sono ancora in corso e questa rimane soltanto una delle ipotesi più accreditate. Non sempre su una barriera morta il corallo ricresce, ma quando ciò avviene passano diversi anni prima che la concentrazione corallina torni al livello iniziale.fauna itticafauna ittica

Grande meraviglia naturale del mondo La Grande barriera corallina (Great Barrier Reef) è la barriera di corallo più grande del mondo, composta da oltre barriere coralline singole e da 900 isole, si estende per km, su di una superficie di circa km². È situata al largo della costa del Queensland, nell'Australia nord-orientale. La Grande Barriera Corallina può essere vista dallo spazio ed è la più grande struttura fatta di un unico organismo vivente. E’ stata inclusa come Patrimonio dell'Umanità nel La CNN l'ha inclusa nelle sue sette meraviglie del mondo. La Grande barriera corallina (Great Barrier Reef) è la barriera di corallo più grande del mondo, composta da oltre barriere coralline singole e da 900 isole, si estende per km, su di una superficie di circa km². È situata al largo della costa del Queensland, nell'Australia nord-orientale. La Grande Barriera Corallina può essere vista dallo spazio ed è la più grande struttura fatta di un unico organismo vivente. E’ stata inclusa come Patrimonio dell'Umanità nel La CNN l'ha inclusa nelle sue sette meraviglie del mondo.barrieracorallokm km² QueenslandAustralia spazio Patrimonio dell'Umanità1981CNNsette meraviglie del mondobarrieracorallokm km² QueenslandAustralia spazio Patrimonio dell'Umanità1981CNNsette meraviglie del mondo Ben presto però la barriera potrebbe anche perdere il prestigioso status di grande meraviglia naturale del mondo per via dell’inquinamento.