SPQR Cicerone, le leggi, III 27

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Transcript della presentazione:

SPQR Cicerone, le leggi, III 27 Il Senato è signore della politica generale…; il popolo deve avere il potere, il Senato l’autorità Cicerone, pro Sestio, 137 I nostri antenati resero il Senato tutore, difensore e protettore dello Stato; vollero che i magistrati fossero in qualche modo i ministri di questo venerabile consesso

Organo complementare del popolo Giuridicamente non ha quasi rapporti con il popolo (comizi) Ha rapporti con i magistrati che hanno il ius agendi cum patribus (consoli e pretori) “consiglio permanente” dei magistrati

Istituzione e organici attribuita dalla tradizione a Romolo (Liv. I 7) Costituita in origine da 100 membri appartenenti alle gentes patrizie (Patres) Festo p. 454 L: Senatores a senectute dici satis constat; quos initio Romulus elegit centum, quorum consilio rempublicam administraret Età repubblicana fino a Silla 300 membri Successivi ampliamenti: da Silla a Cesare 600 senatori con Cesare fino a 1000 senatori con Augusto si torna al numero di 600

Lectio Senatus “lectio” significa scelta (ma anche lettura) Chi recluta e chi è reclutato? Festo p. 290 L: «post exactos (sc. reges) consules quoque et tribuni militum consulari potestate coniunctissimos sibi quosque patriciorum, et deinde plebeiorum legebant»

Lex Ovinia de senatus lectione (318-312) trasferisce la lectio ai censori Festo p. 290 L: «donec Ovinia tribunicia intervenit, qua sanctum est, ut censores ex omni ordine optimum quemque curiatim in senatum legerent» Appio Claudio è il primo censore ad effettuare la lectio (312 a.C.)

Procedura I censori danno lettura della lista precedente Cancellano i morti e gli indegni (non possono escludere nessuno se non collegialmente e motivandone le ragioni) Leggono la nuova lista

Una lectio eccezionale Lectio del 216 a.C. dopo Canne Affidata ad un dictator senatus legendi causa Morti 177 senatori

Battaglia di Canne (2 agosto 216)

Livio XXIII, 23, 5-6 (M. Fabio Buteone) Letta ad alta voce la lista dei vecchi senatori, scelse poi per primi, in sostituzione dei defunti, coloro che dopo la censura di L. Emilio e di G. Flaminio avevano assunto una magistratura curule e ancora non erano stati ammessi a far parte del senato, secondo l'ordine con cui essi uno dopo l'altro erano stati nominati (magistrati); poi scelse coloro che erano stati edili, tribuni della plebe o questori, infine scelse, tra coloro che <non> avevano assunto magistrature, quelli che avevano in casa appese spoglie sottratte al nemico o che avevano ricevuto la corona civica. (Furono) ammessi cosÌ a far parte del senato centosettantasette (nuovi senatori)

Requisiti L’aspirante senatore deve: Essere cittadino romano Risiedere a Roma Non essere libertino (figlio di ex schiavo) Non aver esercitato mestieri infamanti (gladiatore, attore, lanista, mercante di schiavi, impresario di pompe funebri)

Non esercitare commercio marittimo (lex Claudia de senatoribus 218 a.C.?) «ne quis senator cuive senator pater fuisset maritimam navem, quae plus quam CCC amphorarum esset haberet» (Livio XXI 63,2) È escluso dagli appalti pubblici Possedere il censo equestre (I classe = 400.000 HS) e aver militato 10 anni nell’esercito come cavaliere Aver rivestito una magistratura curule

Composizione e rango Patres et conscripti Festo p. 454 L: Itaque etiam <pa>tres appellati sunt; et nunc cum senatores adesse iubentur, «quibusque in senatu[m] sententiam dicere licet»; quia hi, qui post lustrum conditum ex iunioribus magistratum ceperunt, et in senatu sententiam dicunt, et non vocantur senatores ante quam in senioribus sunt censi

Le sedute del Senato Convocazione : il senato non può adunarsi autonomamente, ma deve essere convocato da un magistrato (console o pretore) Calendario delle sedute non è fisso con alcune eccezioni: il mese di febbraio è riservato all’audizione delle ambascerie straniere Senatus legitimus (da Augusto in poi sedute fissate per legge due volte al mese, alle calende e alle idi) “Vacanze” dal 15 aprile al 15 maggio “Ordine del Giorno” deciso dal Presidente Interventi (in ordine gerarchico) non hanno limiti di tempo Votazione (sententiam dicere)

Sententiam dicere Locus = ordine di chiamata In base alla funzione esercitata (dai magistrati più alti a quelli più bassi: censorii, consulares, praetorii, aedilicii, quaestores) Princeps senatus: è di regola il più anziano dei censorii, ma vi sono eccezioni Pedarii: di rango inferiore, si limitavano a votare spostandosi nell’aula (secondo alcuni studiosi non avevano nemmeno uno scranno e stavano in piedi)

Competenze In origine il senato ratifica ogni delibera popolare (auctoritas patrum) Lex Publilia Philonis de patrum auctoritate (339 a.C.) la ratifica diviene preliminare Il senato esprime pareri praticamente su tutto, in particolare su:

Relazioni internazionali (ambascerie) Attività militari (tributo, assegnazioni di province, trionfo) Giustizia (contenziosi su questioni di confine, inchieste e processi particolarmente rilevanti) Finanze (amministrazione di beni e rendite del popolo romano, aggiudicazioni di appalti per lo sfruttamento di miniere, foreste ecc…) Ager publicus (fondazione di colonie) Appannaggio per i magistrati Culti

SENATUS CONSULTA Pareri assumono la forma di senatus consulta che hanno valore normativo ma non legislativo Articolazione e contenuti: Autore della relatio Data e luogo della seduta Nomi dei membri della redazione Relatio Sententia Menzione del voto

Senatus Consultum de Bacchanalibus Vienna, Kunsthistorisches Museum

Culti Damnatio memoriae Apoteosi (consecratio)

Damnatio memoriae abolitio nominis: il praenomen non doveva essere tramandato dai familiari e veniva eraso da tutte le iscrizioni pubbliche e private Distruzione di tutte le statuae e imagines Divieto di inserire la imago tra quelle dei maiores Confisca dei beni Demolizione della casa

Sevilla, Museo Arqueológico SC de Gneo Pisone patre A.Caballos-W. Eck-F. Fernandez, Das SC de Gn. Pisone patre, Monaco 1997 (http://ancientrome.ru/ius/library/sencons/piso.html) Sevilla, Museo Arqueológico

Parossismo di ferocia Historia Augusta, Commodo, 19.1. Del gladiatore parricida sia cancellato il ricordo, del gladiatore parricida siano rovesciate le statue. La memoria dell'osceno gladiatore sia completamente cancellata. Gettate il gladiatore nello spogliatoio. Esaudisci Cesare: il carnefice sia trascinato con l’uncino; il carnefice del Senato sia trascinato con l’uncino alla maniera dei nostri padri. Più feroce di Domiziano, più turpe di Nerone. Così ha agito, così venga trattato.

Abolitio imaginum Tondo severiano su vetro con la damnatio memoriae di Geta Staatliche Museum zu Berlin

Damnati Seiano Commodo Caligola Didio Giuliano Cornelio Gallo Pescennio Nigro Nerone Clodio Albino Vitellio Geta Otone Macrino Domiziano Eliogabalo Avidio Cassio

Massimino Trace Treboniano Gallo Emiliano Massenzio Cornelia Supera Licinio Caro Fausta Numeriano Crispo Carino Massimiano Costantino II Massimino Daia Foca di Bisanzio

damnatae Agrippina minore Bruzia Crispina Fulvia Plautilla Madre di Nerone (54-68 d.C.) Bruzia Crispina Moglie di Commodo (177-192 d.C.) Fulvia Plautilla Moglie di Caracalla (198-217 d.C.)

Giulia Soemia Aquilia Severa Giulia Mamea Cornelia Supera Madre di Eliogabalo (218-222 d.C.) Aquilia Severa II e IV moglie di Eliogabalo (218-222 d.C.) Giulia Mamea Madre di Severo Alessandro(222-235 d.C.) Cornelia Supera Moglie di Emiliano (253 d.C.)

consecratio Rilievi della base della Colonna Antonina Roma, Musei Vaticani Cfr. Cassio Dione LVI 34 e 42 per l’apoteosi di Augusto

Consecrati ▪ Giulio Cesare ▪ Lucio Vero ▪ Augusto Commodo? ▪ Claudio ▪ Pertinace ▪ Vespasiano ▪ Settimio Severo ▪ Tito ▪ Alessandro Severo ▪ Nerva ▪ Gordiano III ▪ Traiano ▪ Gallieno ▪ Adriano ▪ Claudio il Gotico ▪ Antonino Pio ▪ Aureliano ▪ Marco Aurelio ▪ Vittorino (il suo nome è incluso nella serie dei divi antoniniani di Decio, una serie di monete che celebrano i divi augusti; forse Commodo fu considerato divus per breve tempo) (divinizzato dal senato dell'Imperium Galliarum)  

consecratae Pompeia Plotina Vibia Sabina Faustina Maggiore Moglie di Traiano (98-117 d.C.) Vibia Sabina Moglie di Adriano (117-138 d.C.) Faustina Maggiore Moglie di Antonino Pio 138-161 d.C.) Faustina Minore figlia di Antonino Pio e di Faustina Maggiore, moglie di Marco Aurelio, madre di Commodo.

Senatus consultum ultimum Detto anche Senatus consultum de re publica defendenda (decreto del Senato per la difesa dello stato) Formula: Videant consules ne quid detrimenti res publica capiat (i consoli provvedano affinché lo stato non subisca alcun danno). Emanato per la prima volta nel 121 a.C. (tribunato di C. Gracco)

La Curia Iulia

ma non solo… Il luogo di riunione del senato doveva essere un templum Il senato si riuniva anche fuori del pomerium (ad es. per ricevere generali ancora rivestiti di imperium)

Tempio di Fides et Honos Giove Capitolino Tempio della Concordia Tempio dei Castori

Tempio di Giove Statore

Curia di Pompeo

Vincenzo Camuccini, Morte di Cesare (1798) Roma, Galleria Nazionale di Arte Moderna