COOPERAZIONE TERRITORIALE La “Cooperazione territoriale europea” si pone l’obiettivo di rafforzare -la cooperazione transfrontaliera mediante iniziative congiunte locali e regionali, -la cooperazione transnazionale mediante azioni volte allo sviluppo territoriale integrato connesse alle priorità comunitarie -la cooperazione interregionale e lo scambio di esperienze al livello territoriale adeguato
La base normativa degli strumenti finanziari riguardanti la politica di coesione si trova nei regolamenti dei Fondi Strutturali: 1. il Regolamento generale (CE) 1083/2006 che definisce i principi, le regole e gli standard comuni per l’attuazione dei tre strumenti di coesione FESR, FSE e Fondo di coesione; 2. il regolamento del Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) (CE) 1080/2006, 3. il regolamento del Fondo sociale europeo (FSE) (CE) 1081/2006, 4. il regolamento del Fondo di coesione (CE) 1084/2006, 5. il regolamento del GECT (CE) 1082/2006, il quale introduce il Gruppo Europeo di Cooperazione Territoriale, come nuova ed originale struttura che si costituisce allo scopo di agevolare la cooperazione transfrontaliera, transnazionale e/o interregionale tra le autorità regionali e locali. I contenuti strategici dell’azione della Regione nel campo della cooperazione territoriale sono racchiusi nel PRS , nello specifico PIR 1.2 e nel Documento Strategico Regionale approvato dal CTP il 25/10/2005 nonché nei Programmi Operativi d’intervento (dai PASL fino agli strumenti direttamente cofinanziati dalla UE e nei programmi settoriali)
I Programmi operativi della cooperazione PO Italia Francia Marittimo (Coop.Transfrontaliera) PO Mediterraneo (Coop.Transnazionale) PO Bacino Mediterraneo PO Cooperazione Interregionale (Interreg IVC) Inoltre la Regione Toscana è interessata a: PO Francia ALCOTRA (Coop.Transfrontaliera) PO Adriatico (IPA) PO Europa sud orientale (Coop.Transnazionale) PO Europa centrale (Coop.Transnazionale)
Coesione territoriale e cooperazione La politica di coesione deve adattarsi alle esigenze ed alle specificità dei territori. La dimensione territoriale riguarda in particolare: - il contributo delle città alla crescita e all’occupazione - il sostegno alla diversificazione economica delle zone rurali - la cooperazione transfrontaliera, transnazionale e interregionale
La cooperazione transfrontaliera: una cooperazione rafforzata fra Italia/Francia Isole e Italia/Francia Alpi gli obiettivi specifici del sistema toscano sono: - costruire un partenariato territoriale rafforzato con Sardegna, Corsica e Liguria,anche sulle base delle indicazioni territoriali date dalla Commissione chepermetteranno la copertura dell’intera zona costiera della Toscana; - sviluppare progetti congiunti nell’ambito delle reti per innovazione, della prevenzione dei rischi ambientali, della valorizzazione del patrimonio naturale e culturale, dell’accessibilità e mobilità (con particolare riferimento alla piattaforma logistica costiera), della cooperazione fra sistemi urbani transfrontalieri;
La cooperazione transnazionale : cooperazione allargata di Bacino Mediterraneo Le tematiche prioritarie proposte dalla Commissione europea: –Accessibilità, –Reti di servizi locali per lo sviluppo; –Ambiente e gestione dei rischi naturali –Reti di servizi rari gli obiettivi specifici individuati dalla Regione Toscana sono: - rafforzare le azioni di partenariato territoriale dell’area di cooperazione della riva nord del Mediterraneo sia a partire dalla valorizzazione delle reti esistenti frutto dell’esperienza del programma INTERREG IIIB MEDOCC ( ) che dallo sviluppo di nuovi partenariati alla luce dei nuovi territori eleggibili a finanziamento (es: Slovenia, Cipro, Malta, Turchia e Croazia); - promuovere la definizione di ‘progetti strutturanti’ coerenti con gli obiettivi di sviluppo e coesione dell’area a partire dalle consolidate esperienza di partenariato interregionale in particolare per: (i)la creazione di una rete di servizi di trasporto integrato a livello di area; (ii)lo sviluppo di una sistema di gestione di risorse ambientali comuni; (iii)l’innovazione dei sistemi di imprese e filiere, le politiche dei beni culturali, l’alta formazione.
La cooperazione interregionale : rafforzare il territorio toscano nelle sfide della globalizzazione L’Obiettivo principale dovrà essere quello dello sviluppo di progetti interregionali relativi ai settori e alle esperienze di eccellenza regionale in Europa nella prospettiva del rafforzamento dei territori nelle sfide della globalizzazione. Tali progetti dovranno sviluppare reti di scambio di esperienze ed incoraggiare processi conoscitivi sui temi dell’innovazione tecnologica, della ricerca e sviluppo, dell’imprenditorialità, dell’Ambiente, dell’energia e della prevenzione dei rischi. Reti di scambio di esperienze su: Sistemi locali di sviluppo (Innodec; Ecosind; Trend; District; ….) Politiche dell’innovazione (Reti: Erik, Corinne); Depure; …. Isole Minori
Organizzazione Gruppi di lavoro per Area tematica: 1.Innovazione 2.Accessibilità 3.Ambiente 4.Sviluppo policentrico
Sviluppo policentrico Il modello propone: 1. La creazione di zone di integrazione economica 2. La promozione di un sistema equilibrato di regioni metropolitane e grappoli di città 3. La promozione di strategie integrate di sviluppo urbano che inglobano gli spazi rurali adiacenti 4. Il rafforzamento della cooperazione tematica nell’ambito delle reti transfrontaliere e transnazionali
NUOVE PROPOSTE ….
Sviluppo Policentrico – Referenti ufficiali Referenti amministrativi: Caporale Albino – Brogi Serena mailing list in fase di predisposizione -