3. Mobilità geografica e Migrazioni. Sommario 1.L’immigrazione in Europa (dati) 2.Perché spostarsi? La teoria 3.Effetti sul paese di destinazione: a.Gli.

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3. Mobilità geografica e Migrazioni

Sommario 1.L’immigrazione in Europa (dati) 2.Perché spostarsi? La teoria 3.Effetti sul paese di destinazione: a.Gli immigrati “rubano” il lavoro ai nativi? b.Gli immigrati “fluidificano” il mercato del lavoro c.Gli immigrati abusano dello stato sociale del paese ospitante? 4.Immigrazione e Stato Sociale

1. L’immigrazione in Europa (2001)

1. L’immigrazione in Europa (2002)

2. La teoria delle migrazioni Ci si sposta se i benefici superano i costi La migrazione è più probabile minore è  Il costo dello spostamento (distanza geografica, culturale, abitazione, legami famigliari e amicali, informazione, trasferibilità dei diritti sociali, etc.) e maggiore è  differenza tra il salario nel paese di origine e di destinazione  la probabilità di trovare lavoro nel paese di destinazione  la durata attesa del nuovo lavoro e della migrazione

2. Selezione degli immigrati I lavoratori skilled scelgono il paese A, quelli unskilled il paese B

2. Immigrazione e disoccupazione

3. Effetti sul paese/area di destinazione 1.Gli immigrati “rubano” il lavoro ai nativi? 2.Pressioni verso la convergenza regionale di salari e disoccupazione 3.Gli immigrati abusano dei servizi sociali del paese ospitante? (welfare shopping)

3a. Gli immigrati “rubano” il lavoro ai nativi? Gli immigrati aumentano l’offerta di lavoro per quelle mansioni per le quali sono sostituti Riducono i salari (da W 1 a W 2 ) e diminuiscono l’occupazione dei nativi (da N 1 a N 3 ) Ma non uno a uno:  Se si tornasse a B si distruggerebbero posti di lavoro.  Se ne creano N 1 -N 3 di nativi  Ma se ne distruggono N 2 -N 1 di immigrati

3a. Gli immigrati “rubano” il lavoro ai nativi?

Se invece sono lavoratori complementari… Aumentano la domanda di lavoro dei nativi! I salari aumentano e l’occupazione aumenta! (vedi Gavosto, Venturini e Villosio (1999)

3a. Gli immigrati “rubano” il lavoro ai nativi?

3b. Gli immigrati “grease the wheels of the labour market” In presenza di disparità regionali nei salari e nei livelli di disoccupazione i lavoratori dovrebbero spostarsi da aree a basso salario-alta disoccupazione a aree alto salario-bassa disoccupazione Però, solo 1 cittadino europeo su 200 cambia residenza ogni anno Mentre, 7 cittadini non-EU su 100 cambiano residenza nella EU tra un anno e il successivo

3b. Immigrazione e contrattazione centralizzata Al Nord c’è più domanda. I salari sono contrattati al Nord (dove i sindacati sono più forti – si concentrano le imprese grandi) Gli stessi salari sono imposti al Sud. Ciò genera disoccupazione Se gli immigrati vano prevalentemente al Nord, questo aumenta l’offerta, riduce i salari e di conseguenza anche la disoccupazione al Sud

3b. Immigrazione e contrattazione centralizzata

3c. Immigrazione e Stato Sociale La presenza di sussidi modifica la distribuzione dei redditi Questo influenza la composizione degli immigrati

3c. Immigrazione e Stato Sociale

3c. Evidenza empirica sul “welfare shopping” Gli immigrati ricevono tipicamente più sussidi dei nativi Questo è principalmente dovuto a differenze nelle caratteristiche individuali (sono più poveri, hanno famiglie più numerose, etc.) – effetto di composizione Rimane però una componente non di composizione (ovvero, gli immigrati ricevono di più anche rispetto a nativi con le stesse caratteristiche)

4. Immigrazione e Stato Sociale I benefici dell’immigrazione sono tanto maggiori quanto più gli immigrati scelgono la loro destinazione sulla base delle condizioni del mercato del lavoro e non per la generosità del welfare Il welfare è molto variegato in Europa …quindi il pericolo c’è Soluzioni?

4. Immigrazione e Stato Sociale Soluzioni:  Armonizzazione del welfare a livello Europeo  Vincoli all’accesso al welfare per gli immigrati (Inghilterra, Canada, Nuova Zelanda)  Politiche migratorie europee (quote decise a livello europeo)

4. Armonizzazione del welfare Europeo Una possibilità è introdurre un reddito minino uguale in tutti i paesi Chiunque ha un reddito al di sotto di una certa soglia riceve un’integrazione monetaria che riporta il reddito famigliare alla soglia (RMI) Dovrebbe sostituire molti programmi categoriali (invalidità? casa?...) Quanto costerebbe?

4. Armonizzazione del welfare Europeo Mediamente in Europa (nei paesi che lo prevedono) il reddito minimo per un single è di 430,7 euro (PPP) (381,5 euro Italia) Applichiamo una scala di equivalenza standard per calcolare da questo il reddito minimo per diverse famiglie Calcoliamo quante persone lo riceverebbero e quanto si spenderebbe Lo facciamo per diversi livelli di RM

4. Reddito minimo Europeo

4. Spesa e beneficiari per il reddito minimo Europeo

4. Reddito minimo Europeo Costerebbe poco!  Un reddito minimo comparabile alla media di ciò che esiste oggi nei vari paesi costerbbe solo il 2/3 di quanto si spende per trasferimenti sociali (housing + social assistance) Perché non si fa? Per lo stesso motivo per il quale non si fanno politiche migratorie europee…

Do you think that decisions about immigration policy should be made jointly within the EU or by national governments?

Immigrazione illegale: le restrizioni sono utili?