TARDA ANTICHITÀ LA FINDE DELL’IMPERO D’OCCIDENTE E LA FORMAZIONE DEI REGNI ROMANO-GERMANICI
Migrazioni e invasioni Si tratta di un vasto “movimento di popoli” che migrarono all’interno dell’impero romano Erano spostamenti guidati da capi- guerrieri e furono condotti spesso con violenza: per questo si parla anche di invasioni
La divisione dell’impero Onorio e Arcadio erano troppo giovani e furono affidati al generale vandalo Stilicone Strinse accordi con i capi barbari, in particolare con Alarico re dei Visigoti, la sua politica mirava infatti non solo a difendere l’Impero dalle invasioni ma anche a cercare un accordo con gli invasori
A Oriente (dove il controllo di Stilicone era più debole) i visigoti occuparono la Macedonia e la Tracia I visigoti attraversarono l’illirico (spinti da Arcadio contro Onorio) e giunsero in Italia, fa furono fermati da Stilicone nel 402 a Pollenzo e a Verona Le minacce dei goti nel nord Italia fecero spostare a Stilicone la capitale da MILANO a RAVENNA (munita di solide difese)
Mentre Stilicone vince in Italia, crolla il fronte del Reno e nel 406 un’orda di Alani, Vandali, Svevi, Burgundi…inizia l’invasione delle Gallie Stilicone nel 408 venne arrestato e ucciso perché sospettato di tradimento (politica troppo filo-barbarica) Nel 410 i Visigoti di Alarico sacchegiarono Roma (forte impatto)
Alla morte di Alarico il nuovo re dei visigoti, Ataulfo, si spinse verso la Gallia e la Spagna I Vandali sotto la guida di Genserico dalla penisola iberica sbarcarono in Africa e in 10 anni occuparono gran parte delle terre, spesso accolti come liberatori. Il governo imperiale stipulò con loro un accordo. Furono l’unico popolo barbarico a imparare la navigazione. Nel 455 saccheggiarono Roma
Fine dell’Impero d’Occidente Alla morte di Onorio (425), diventa imperatore di Occidente Valentiniano III (nipote ancora bambino) e la reggente è la madre Galla Placidia Nella parte orientale alla morte di Arcadio (408) salì al trono il figlio Teodosio II (sette anni) Durante il suo regno Attila emerse come capo degli UNNI, coalizzò diverse popolazioni nomadi e creò un forte impero, privo di struttura statale
Gli UNNI compirono diverse incursioni in Occidente, in Gallia, saccheggiarono Aquileia, ma non arrivarono né a Ravenna né a Roma Attila e gli unni fecero ritorno in pannonia (attuale Ungheria), convinti a fermarsi da un’ambasceria di cui faceva parte papa Leone I (Magno). Attila morì poco dopo e l’impero degli Unni si dissolse La minaccia degli unni fu allontanata ma questo non bastò a risollevare l’Occidente.
Nel 454 Valentiniano III fu ucciso e l’Impero d’Occidente attraversò 20 anni caotici: si susseguirono vari imperatori privi di autorità e spesso dominati dai capi di origine barbarica. Nel 476 il capo barbaro Odoacre depose l’ultimo imperatore Romolo Augustolo, non si dichiarò imperatore ma inviò le insegne imperiali all’imperatore d’Oriente. L’autorità imperiale in Occidente era tramontata da tempo e si costituirono i regni romano- germanici
Cause del crollo dell’Impero I contemporanei attribuirono il crollo al’avanzata dei barbari e alla diffusione del cristianesimo Complesso di cause reali: vi furono cause economiche e sociali (calo demografico, spopolamento campagne e crisi delle città, crisi del modello di produzione schivistico) Cause militari (progressiva germanizzazione dell’esercito, lotte interne, impossibilità di difendere confini) Pressioni e invasioni delle popolazioni barbariche
Tarda antichità o inizio del Medioevo Il periodo tra il III e il VI sec viene chiamato da alcuni storici TARDA ANTICHITÀ Con la caduta dell’Impero romano d’Occidente si fa anche convenzionalmente iniziare il periodo chiamato MEDIOEVO 476 1000 1453 o 1492 Età antica Alto Medioevo Basso Medioevo Inizio dell’Età moderna
Il termine “medioevo” è stato coniato in età rinascimentale (XV-XVI sec) che vedeva nell’età iniziata con le migrazioni barbariche e il crollo dell’Impero un periodo di decadenza. In realtà il 476 non rappresentò una cesura netta rispetto al passato, la frattura fu maggiore con l’invasione dei longobardi nel VI secolo.