PROPOSTA DEL GOVERNO RENZI MINISTRO DELL’ISTRUZIONE GIANNINI La buona scuola.

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Transcript della presentazione:

PROPOSTA DEL GOVERNO RENZI MINISTRO DELL’ISTRUZIONE GIANNINI La buona scuola

Progetto in 12 punti Riguardanti A. l’insegnante e i il suo ruolo B. formazione e carriera docente C. il significato dell’autonomia scolastica D. che cosa si impara a scuola E. scuola e mondo del lavoro F. le risorse di una buona scuola

1. MAI PIÙ'PRECARI NELLA SCUOLA Un piano straordinario per assumere 150 mila docenti a settembre 2015 e chiudere le Graduatorie ad Esaurimento.

2. DAL 2016 SI ENTRA SOLO PER CONCORSO 40 mila giovani qualificati nella scuola fra il 2016 e il D’ora in avanti si diventerà docenti di ruolo solo per concorso, come previsto dalla Costituzione. Mai più ‘liste d’attesa’ che durano decenni

3. BASTA SUPPLENZE Garantire alle scuole, grazie al Piano di assunzioni, un team stabile di docenti per coprire cattedre vacanti, tempo pieno e supplenze, dando agli studenti la continuità didattica a cui hanno diritto

4. LA SCUOLA FA CARRIERA: QUALITÀ, VALUTAZIONE E MERITO Scatti, si cambia: ogni 3 anni 2 prof. su 3 avranno in busta paga 60 euro netti al mese in più grazie ad una carriera che premierà qualità del lavoro in classe, formazione e contributo al miglioramento della scuola. Dal 2015 ogni scuola pubblicherà il proprio Rapporto di Autovalutazione e un progetto di miglioramento.

5. LA SCUOLA SI AGGIORNA: FORMAZIONE E INNOVAZIONE Formazione continua obbligatoria mettendo al centro i docenti che fanno innovazione attraverso lo scambio fra pari. Per valorizzare i nuovi Don Milani, Montessori e Malaguzzi.

6. SCUOLA DI VETRO: DATI E PROFILI ONLINE Online dal 2015 i dati di ogni scuola (budget, valutazione, progetti finanziati) e un registro nazionale dei docenti per aiutare i presidi a migliorare la propria squadra e l’offerta formativa.

7. SBLOCCA SCUOLA Coinvolgimento di presidi, docenti, amministrativi e studenti per individuare le 100 procedure burocratiche più gravose per la scuola. Per abolirle tutte

8. LA SCUOLA DIGITALE Piani di co-investimento per portare a tutte le scuole la banda larga veloce e il wifi. Disegnare insieme i nuovi servizi digitali per la scuola, per aumentarne la trasparenza e diminuirne i costi.

9. CULTURA IN CORPORE SANO Portare Musica e Sport nella scuola primaria e più Storia dell’Arte nelle secondarie, per scommettere sui punti di forza dell’Italia.

10. LE NUOVE ALFABETIZZAZIONI Rafforzamento del piano formativo per le lingue straniere, a partire dai 6 anni. Competenze digitali: coding e pensiero computazionale nella primaria e piano “Digital Makers” nella secondaria. Diffusione dello studio dei principi dell’Economia in tutte le secondarie.

11. FONDATA SUL LAVORO Alternanza Scuola-Lavoro obbligatoria negli ultimi 3 anni degli istituti tecnici e professionali per almeno 200 ore l’anno, estensione dell’impresa didattica, potenziamento delle esperienze di apprendistato sperimentale.

12. LA SCUOLA PER TUTTI, TUTTI PER LA SCUOLA Stabilizzare il Fondo per il Miglioramento dell’Offerta Formativa (MOF), renderne trasparente l’utilizzo e legarlo agli obiettivi di miglioramento delle scuole. Attrarre risorse private (singoli cittadini, fondazioni, imprese), attraverso incentivi fiscali e semplificazioni burocratiche.

In sintesi Il documento è una sorta di lunga lettera d’intenti con molti dati per mostrare che il proponente conosce bene quanto va a presentare Una lettera-spot con molti slogan enfatici Di fatto quanto si vuole raggiungere è fumoso Si tratta di una razionalizzazione dell’esistente, senza nessun intento di cambiamento

Continuità con il passato L’aggiornamento della scuola riguarda lasua crescente privatizzazione, in linea con Moratti e Gelmini; Il doppio canale è enfatizzato: anzi sembra il fulcro del sistema formativo,piegato all’occupabilità; La teoria educativa viene ridimensionata a vantaggio dell’esperienza sul campo, senza rimeditazione e distacco; Il contingente dà l’orizzonte di senso a questa scuola.

Perché questa scuola è buona? Perché è lo specchio dei tempi e il clone del mondo culturale e sociale in cui è calata: deve preparare persone in grado di rispondere alle esigenza e socio- economiche. I veri punti culturali di riferimento sono i tre indicati da Berlusconi, ossia Inglese, di cui il documento abbonda; Internet, con il richiamo alla digitalizzazione; Impresa, con il richiamo al merito, alla competizione ed alle risorse private

mezzi o fini? Le lingue straniere o gli strumenti tecnici e comunicativi nuovi DEVONO entrare nella scuola, ma essi vanno trattati da mezzi funzionali e non vanno confusi con le innovazioni reali i con l’educazione.

Quale carattere? Queste proposte annunciate disegnano una scuola superficiale, legata al presente e senza un vero principio ispiratore. Politica o ideologica? Più ideologica che politica, ossia legata ad una cultura che rifiuta le ideologie per un sano pragmatismo e finisce per essere fortemente ideologizzata proprio in nome di quella oggettività e di quel realismo che impediscono di guardare al di là delle apparenze. L’educazione e l’istruzione sono legate all’occupabilità e, quindi, ad una visione aziendalistica della vita intera.

Vero tratto distintivo La buona scuola, tuttavia, si può definire a carattere BUROCRATICO,perché tocca soprattutto l’apparato della scuola: insegnanti, retribuzioni,reclutamento, scatti stipendiali, compiti della dirigenza. Al contrario è generica e parolaia per i contenuti curricolari; Non tocca la struttura del sistema; Si preoccupa della gestione e della amministrazione delle autonomie scolastiche.