VILLA d’ESTE
Villa d’Este, capolavoro del giardino italiano e inserita nella lista UNESCO del patrimonio mondiale, con l’impressionante concentrazione di fontane, ninfei, grotte, giochi d’acqua e musiche idrauliche costituisce un modello più volte emulato nei giardini europei del manierismo e del barocco.
Fu voluta nel 1550 dal cardinale Ippolito II d’Este,nominato Governatore della città di Tivoli da papa Giulio III. Il Governatore decise di realizzare un giardino nel pendio dirupato della “Valle gaudente” ideato dal pittore- archeologo-architetto Pirro Ligorio e realizzato dall’architetto di corte Alberto Galvani. Alla morte del cardinale Ippolito la villa passò di proprietà ai cardinali di Casa d’Este,che la arricchirono di nuove opere d’arte. Particolarmente significativo fu l’intervento di Gian Lorenzo Bernini. Progetto originale di Pirro Ligorio
Sala di Noè La realizzazione pittorica risale al Le pareti sono ricoperte di affreschi simulanti arazzi,tendaggi,porte,paesaggi. Al centro della volta è rappresentato “Il Sacrificio di Noè “ da cui il nome alla sala.
Sala di Mosè L’affresco della volta rappresenta Mosè nell’atto di far sgorgare Acqua e dissetare gli Ebrei fuggiti dall’Egitto
Sala di Venere
villadeste/AppartamentoNobile.htm Prima Sala dei Miti Tiburtini E’ affrescata con scene che illustrano l’origine leggendaria di Tivoli
Salone della Fontana E’ il salone di rappresentanza della villa. Il suo nome deriva dalla rustica fontana qui collocata.
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Fontana di Pegaso
Fontana dell’Organo
Fontana di Nettuno
La Rotonda dei Cipressi
Fontana della Dea Natura
Le Peschiere
Fontana dei Draghi
La Rometta
Fontana della Civetta
Fontana di Proserpina
Le cento Fontane
Fontana del Bicchierone