CRITICA DEL CONCETTO DI DIPENDENZA E CRITERI PER IL DISTURBO DA USO DI ALCOL Giuseppe Corlito Servitore insegnante Club Alcologico Territoriale “Pace Carrari” ACAT Grosseto Nord Firenze, 13 marzo 2015
Corlito, Firenze, LA POSIZIONE DI HUDOLIN “Dipendenza è un’altra parola dai molti significati, senza tuttavia un chiarezza scientifica. Ultimamente viene riferita alle persone che usano sostanze psicoattive, che hanno PAC, che consumano droghe illegali, o che sono strettamente legate a persone, situazioni o comportamenti vari. “Così, ad es., l’alcoldipendenza viene usata come sinonimo di alcolismo. Come il termine alcolismo in sé non è chiaro, ancora meno lo è la dipendenza alcolica. Parecchi parlano anche della dipendenza dai Club. Il termine dipendenza diventa così ancora più incomprensibile. Io uso la parola dipendenza eccezionalmente, perché non so cosa significhi dal punto di vista professionale. Non so cioè se intenda significare un problema somatico o un problema psicologico o antropo-spirituale (socio-culturale)” V. Hudolin, Terzo Congresso di Assisi, 1995, pp
Corlito, Firenze, L’ALCOLOGIA “PROFESSIONALE” Nel 1986 era uscito un libro di Malka, Fouquet e Vachofrance, sono gli inventori francesi del termine “alcologia”. Esso conteneva almeno 13 definizioni di “dipendenza”, uno per ogni diverso approccio ai PAC. Ciò vuol dire che non vi era (e non vi è) consenso nell’ambito della comunità scientifica internazionale
Corlito, Firenze, LA CULTURA MEDIA DEI SERVIZI In Italia invece il termine ha avuto “fortuna” nella cultura media dei servizi (in particolare i SERT, cioè i Servizi per i Tossicodipendenti). Tale “fortuna” è dovuta all’idea dell’uso delle droghe come problema medico, come malattia. È complice di questa “fortuna” l’arretratezza del sistema diagnostico dell’OMS (ICD IX CM o ICD X) rimasto fermo agli anni Ottanta del Novecento e alla subalternità al DSM dell’APA. Ora i servizi hanno un problema da risolvere.
5 LA TEORIA RECETTORIALE La teoria recettoriale è considerata la teoria “forte” della dipendenza e si fonda sulla somiglianza molecolare degli oppiacei con le endorfine cerebrali, con i cui recettori gli oppiacei si legherebbero specificamente Ora non sono stati reperiti recettori specifici per l’etanolo, che invece agisce direttamente sulla membrana dei neuroni, modificandone la fluidità e la permeabilità ionica. Abbiamo solo deboli evidenze scientifiche che etanolo potrebbe legarsi ai recettori oppioidi
Corlito, Firenze, IL DSM V CANCELLA LA DIPENDENZA Il vocabolario è stato revisionato. Il termine "Dipendenza“ (che implica una dipendenza fisica e non necessariamente una dipendenza psicologica) è stato eliminato. Anche il termine"Abuso" è stato tolto in quanto non supportato scientificamente. A.Fagiolini, L. Bossini, F. Pellegrini Come cambiano le diagnosi psichiatriche: verso il DSM V Toscana Medica, n. 3, 2013
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Corlito, Firenze, CHE SENSO HA DIAGNOSTICARE IL DISTURBO DA USO DI ALCOL ? La critica “storica” di Hudolin, e poi nostra, al concetto di dipendenza trova una conferma scientifica importante Permette di comparare i dati della ricerca ISS-AICAT con quelli della letteratura internazionale a differenza della ricerca trentina e di quella del CNR di Pisa
Corlito, Firenze, DIAGNOSTICARE ? Insegniamo in tutti i corsi di sensibilizzazione a fare “autodiagnosi” col CAGE Oggi diagnosticano non solo i medici, ma anche altri operatori (psicologi, assistenti sociali ecc.), ma anche meccanici, elettricisti, programmatori ecc. Nella ricerca ISS-AICAT nessuno deve diagnosticare, ci pensano gli statistici I criteri del “disturbo da uso di alcol” sono semplici