Utilizzo dei Flussi sanitari ai fini di ….. Unità di Gestione del Rischio S.C. MCQ A.O.Niguarda Cà Granda-Milano Luciana Bevilacqua 14 giugno 2005.

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Utilizzo dei Flussi sanitari ai fini di ….. Unità di Gestione del Rischio S.C. MCQ A.O.Niguarda Cà Granda-Milano Luciana Bevilacqua 14 giugno 2005

Flussi informativi “…insieme di informazioni, raccolte all’interno dell’A.O. per soddisfare esigenze di natura amministrativa, conoscitiva, epidemiologico-sanitaria, osservabili entro un determinato intervallo di tempo”. Strumenti operativi per la gestione del Rischio Clinico Flussi

Flussi informativi Flussi informativi a rilevanza esterna Flussi informativi a rilevanza interna Flussi informativi a rilevanza mista Strumenti operativi per la gestione del Rischio Clinico Flussi

Flussi informativi a rilevanza esterna Trasmissione di dati verso altri Enti (Regione, Ministero, ASL, etc.) Flussi da cui dipende il finanziamento dell’Azienda Flussi finalizzati a fornire dati strutturali o di attività, senza riflessi sul sistema di finanziamento. Strumenti operativi per la gestione del Rischio Clinico Flussi

Flussi informativi a rilevanza esterna Scheda di dimissione ospedaliera (SDO) Prestazioni ambulatoriali Sistema Informativo Psichiatrico Endoprotesi Cedap Utilizzo dei farmaci in file F Reclami Strumenti operativi per la gestione del Rischio Clinico Flussi

Flussi informativi a rilevanza interna Strumenti operativi per la gestione del Rischio Clinico Finalizzati a soddisfare esigenze informative, conoscitive aziendali. Flussi

Flussi informativi a rilevanza interna Movimento degenti Attività delle camere operatorie Prestazioni per Interni Attività di Pronto Soccorso Autopsie Strumenti operativi per la gestione del Rischio Clinico Flussi

Flussi informativi Sistema informativo integrato basato sul codice identificativo del paziente Permette di conoscere il percorso del paziente all’interno della struttura I° livello per individuare aree critiche (aree meritevoli di indagine) Strumenti operativi per la gestione del Rischio Clinico Flussi

Flussi informativi Non consentono collegamenti con altri data-base informativi o percorsi clinici del paziente al di fuori dell’Azienda Possibili errori di rilevazione o compilazione Rilevazioni autoreferenziali, non sono confrontabili con dati esterni all’Azienda Strumenti operativi per la gestione del Rischio Clinico Flussi

Ambulatoriale/ Prestazioni x interni Cedap Camere Operatorie S.D.O. Paziente (id_paz) Pronto Soccorso Autopsie dati mortalità Reclami Flussi informativi Strumenti operativi per la gestione del Rischio Clinico Flussi Sinistri Failure to rescue Incident reporting

Rischio clinico Clinical Risk Management L’utilizzo dei flussi informativi sanitari ad uso epidemiologico è limitato all’individuazione di indicatori per mezzo dei quali si identificano casi meritevoli di revisione, attraverso un processo di analisi strutturato, e di discussione con i sanitari, nell’ottica di “imparare dall’errore”. Non solo con questa metodica vengono scelti i casi da discutere ma a livello dipartimentale si identificano casi che vengono discussi in audit. Analisi reattiva strumentistrumenti

Raccolta prospettica dei dati Scheda eventi avversi –tutti i pazienti ricoverati –definizione E.A. –compilazione concorrente (ogni giorno) –valutazione prevenibilità –adesione di tutto il personale sanitario –continuità Incident reporting

Sperimentazione : 1/10/ /4/199 Introduzione Azienda : 1/5/1999 Studio Maggio  Dicembre ’99 (ottima adesione) Gennaio  Agosto 2000 (segnalazioni ridotte) Controllo concorrente con SDO Controllo retrospettivo Campione 3.4% ric.>1g Incident reporting

Qualita’ dati PERIODO TOT. RIC./PZ. CON EA Maggio-Dicembre : 14.7 Gennaio - Marzo : 18.0 Maggio - Agosto : 23.6 Incident reporting

Maggio Agosto EVENTI AVVERSI REGISTRATI 2588 PAZIENTI CON E.A. 1.2 E.A. PER PZ. Incident reporting

Maggio-Dicembre RIC>1G / PZ E.A RICOVERI > 1 G 6.8%1440PAZIENTI CON E.A. 1.3 E.A./ PZ. 1842EVENTI AVVERSI Incident reporting

CASI CHIRURGICI 11.6RIC>1G / PZ E.A. 7598RICOVERI > 1 G 8.6 %657PAZIENTI CON E.A. 1.4 EA/PZ935EVENTI AVVERSI Incident reporting

CASI MEDICI 11.6RIC>1G / PZ E.A RICOVERI > 1 G 5.8 %783PAZIENTI CON E.A. 1.2 EA/PZ907EVENTI AVVERSI Incident reporting

Infezioni Febbre > 38° Leucocitosi > Emocoltura positiva Urinocoltura positiva Rx torace con focolaio Diario clinico con diagnosi di infezione Metodi

Metodi per la selezione di casi : criteri –Ricoveri con degenza prolungata –Morte –Reintervento –Ripetizioneprocedura invasiva –Trasferimento in TI, UCC Metodi

Casi selezionati Ricoveri > 1g - campione 3.4% casi 8.6RIC>1G / PZ E.A. 710RICOVERI > 1 G 11.7 %83PAZIENTI CON E.A. 1.1 E.A./pz.90EVENTI AVVERSI Controlli

1.410Cc. Proc. invasive 0.86Reaz. allerg. farm. 1.39Altri eventi medici 0.86Piaghe decubito 0.86Sepsi 1.18Cadute 1.18Infezione urinaria 1.410Reaz. avver. farm X 100N°casiE.A. in ordine di frequenza Controlli

DATI SCHEDA E.A. CARTELLA CLINICA 14 E.A. SEGNALATI SU SCHEDA NON CONFERMATI AL CONTROLLO 43 E.A. NON SEGNALATI SU SCHEDA PRESENTI AL CONTROLLO 35 E.A. NON SEGNALATI SU SCHEDA MAL DEFINITI 12 E.A. SEGNALATI SU SCHEDA E CONFERMATI AL CONTROLLO CONCORDANZA 11.5% (12/104 ) Controlli

Rischio clinico Clinical Risk Management Criticita’ : tempistica immaturita’ del sistema risorse inadeguate aspetti medico legali accuratezza datiù costi efficacia ? Incident reporting strumentistrumenti

Ambulatoriale/ Prestazioni x interni Cedap Camere Operatorie S.D.O. Paziente (id_paz) Pronto Soccorso Autopsie dati mortalità Reclami Flussi informativi Strumenti operativi per la gestione del Rischio Clinico Flussi Sinistri Failure to rescue Incident reporting

S.D.O. INFORMAZIONI Anagrafica Tipo di accesso alla struttura Percorso nella struttura (trasferimenti fra reparti) Interventi Diagnosi (Complicanze) Modalità di dimissione etcc Indicatori sintetici di attivita’: Case mix Peso medio ICP ICM etcc Flussi informativi Strumenti operativi per la gestione del rischio clinico Flussi TVP / Embolia Polmonare

Cedap INFORMAZIONI Anagrafica Anamnesi ostetrica Informazioni sulla gravidanza Informazioni sul parto Informazioni sul bambino (malformazioni e nati-mortalità) Mortalità / Morbilità Flussi informativi Strumenti operativi per la gestione del rischio clinico Flussi

Completezza registrazione CedAP 1667 CedAP compilati per i neonati1667 CedAP compilati per i neonati 99,5% di tutti i nati a Niguarda nel ,5% di tutti i nati a Niguarda nel 2004

Informazioni socio demografiche

Cittadinanza madre

Cittadinanza straniera: distribuzione % per area geografica

Titolo studio madre

Distribuzione % del titolo di studio per cittadinanza

Età materna

Età primipare

Informazioni sulla gravidanza

Anamnesi ostetrica pregressa: parti precedenti

Anamnesi ostetrica pregressa: parità

Anamnesi ostetrica pregressa: aborti spontanei

Anamnesi ostetrica pregressa: IVG

Visite effettuate in gravidanza

Epoca effettuazione prima visita

Ecografie effettuate in gravidanza

Esecuzione indagini prenatali in relazione all’età

Esecuzione indagini prenatali nell’età a rischio suddivise per cittadinanza

Età gestazionale

Informazioni sul parto e sul neonato

Genere del parto Nati da parto plurimo= 55 3% di tutti i nati nel 2004

Distribuzione del numero dei nati per tipo di parto 28.4%

Distribuzione del numero dei nati per tipo di parto e cittadinanza

Modalità parto in rapporto alla parità

Modalità parto nelle pluripare Il 10% delle donne ha effettuato almeno un TC in passato

Presentazione del neonato

Distribuzione dei nati per modalità parto e presentazione

Distribuzione modalità parto per giorni della settimana

Distribuzione modalità parto nelle 24 ore

Persone presenti durante il parto

Peso alla nascita Peso medio alla nascita: 3183,83 gr il 10% di tutti i nati ha un peso inferiore ai 2500gr; il 2,8% sotto i 1500gr

Peso alla nascita

Rapporto età gestazionale -peso

Peso alla nascita

Vitalità neonati

Natimortalità e malformazioni

Tassi di mortalità Mortalità neonatale precoce: 9/1670 mortalità neonatale tardiva: 5/1670 mortalità neonatale: 14/1670 mortalità postneonatale: 1/1670

Tassi di mortalità Natimortalità: 5/1675 mortalità perinatale: 14/1675 Natimortalità: confronto 2,98 x 1000 nati a Niguarda Lombardia anno 2000: 2,89-3,74 x 1000 nati (fonte: ISTAT)

Tassi di mortalità

Analisi dati mortalità neonatale e post-neonatale

DRG

Analisi diagnosi di dimissione Malformazioni evidenziate nel CedAP * Malformazioni evidenziate nel CedAP

Natimortalità

Natimortalità

Riscontri autoptici Autopsie richieste: 10/15 nati vivi e deceduti 4/5 nati morti

Malformazioni Ecografia dopo le 22 settimane effettuata in 21 casi

Qualità e completezza compilazione

Qualità compilazione CedAP: punti critici Precedenti concepimenti (incrocio con parti precedenti e i campi relativi agli altri possibili esiti dei precedenti concepimenti) Modalità del travaglio (incrocio con modalità del parto) Sezione D: informazioni sulle cause di natimortalità Donne coperte da anonimato Compilazione on line?

Camere Operatorie INFORMAZIONI Anagrafica tipo di Intervento durata dell’intervento utilizzo di emocomponente tipo di anestesia eventuali complicanze profilassi antibiotica profilassi tvp operatori coinvolti (personale) Complicanze / Reinterventi Flussi informativi Strumenti operativi per la gestione del rischio clinico Flussi

INFORMAZIONI Anagrafica Cause della morte intra-ospedaliera (mortalità a 30 g) dati socio-demografici Indicatori di OUTCOME Scheda mortalità Flussi informativi Strumenti operativi per la gestione del rischio clinico Flussi

Altri flussi informativi Strumenti operativi per la gestione del Rischio Clinico Cadute accidentali Piaghe Infezioni Incidenti Sul lavoro Eventi avversi da Farmaci Analisi sinistri Rilevazioni ISTAT o altre rilevazioni sanitarie / aziendali Flussi

Flussi informativi Data-base amministrativi Data-base amministrativi Strumenti operativi per la gestione del Rischio Clinico Utilità accessibilità costo aggiuntivo trascurabile esaustività facile identificazione della popolazione di interesse Flussi Indicatori

Flussi informativi Data-base amministrativi Data-base amministrativi Strumenti operativi per la gestione del Rischio Clinico Utilità Identificazione di complicanze intraospedaliere. Algoritmi di “cattura” automatica Metodi basati sulla durata di degenza Flussi Indicatori

Flussi informativi Data-base amministrativi Strumenti operativi per la gestione del Rischio Clinico Limiti Qualità della codifica (sottocodifica ed eterogeneità di utilizzo codici) Mancanza di informazioni (relazioni) temporali Difficoltà interpretative (complicanze/ copatologie/eventi) Flussi Indicatori