Prospettive Osservatori anche con la componente biologica A. Pugnetti, M.Ravaioli, L. Langone e comunita’ LTER Adritiatico e Bio-ecologi PROGETTO BANDIERA RITMARE SP5 ’SISTEMI OSSERVATIVI‘ - WP3.AZ2
Future Visioni e considerazioni sul nostro sistema osservativo La rete osservativa ritmare si è integrata e si sta uniformando nelle procedure di QC, i vocabolari comuni per le variabili misurate e le modalità di acquisizione e trasmissione dei dati RT e NRT. I data center sono distribuiti nelle sedi degli ENTI, istituti, a vari livelli di aggregazione e architetture informatiche, vanno uniformati e integrati, La collaborazione SP5-SP7 e l’implementazione dello staterKIT e’ positivo. La partecipazione a progetti europei connessi con l’oceanografia operativa ha favorito la distribuzione dei dati in formato NETCDF. Si è accettata la data policies dei dati di ritmare con adesione all’open acess. La rete di questa infrastruttura già in parte riconosciuta e’ sviluppata su strette connessioni di processi temporali e spaziali, tra cui la parte biologica e la biodiversità con le interazioni anche con la rete LTER, e altre iniziative bio- ecologiche Ogni sistema ha importanti interazioni verso gli utilizzatori, le regioni, le imprese e le piccole e medie imprese. Sono ipotizzate azioni utili ai cittadini quali smart cities e sistemi DSS su problemi specifici Workshop Ritmare Sp5-Wp3, Trieste October 2015
Future Visioni Questi sistemi hanno già connessioni con estri quali LIFEWACHT e anche IFRAI come Jerico,Jerico Next, ILTER oltre ad iniziative quali Copernicus e fornisce dati ad Emodet Questa progettualità dovrà essere connessa alle varie esfri, sia sull’osservativo che quelle sulle reti relative alla biodiversita’ e le osservaioni di lungo termine e dovranno essere presenti correlazioni strategiche. Il sistema si è sviluppato su tre aree importanti: - costiera già autorevole sulla rete osservativa esistente, con dati di qualità interoperabili e aperti, fondamentale anche per interagire con le azioni che partiranno a breve in H2020 con il PON-FESR, gli interreg, IPA e le azioni infrastruttuali regionali ed interregionali, dove è importante porre quesiti e domande scientifiche. Saranno importanti azioni di sinergia con la progettualità di trasferimento tecnologico ed innovazioni relative - -mare profondo con importante progettualita europea, dove saranno importanti anche azioni sul tema del real time, della necessità di innovazione e progettualità, ma soprattutto connessioni con i vari sistemi osservativi. Utili azioni di ricerca, innovazioni e connessioni con temi scientifici all’avanguardia - - Il rilocabile su cui si dovrà agire per consolidare ed essere trasversali su domande scientifiche che potranno evidenziarsi Workshop Ritmare Sp5-Wp3, Trieste October 2015
IDEE GENERALI di implementazione e integrazione del concetto di OSSERVATORIO ECOLOGICO nella rete dei sistemi osservativi Definire chiaramente in che modo la COMPONENTE ECOLOGICA (che ha scale spaziali e temporali proprie) si integri nel sistema osservativo attuale, orientato all’oceanografia fisica e chimica (che ha sistemi di misura, scale spazio-temporali e obiettivi suoi propri) Collegare le attività LTER al sistema osservativo attuale: le serie LTER (e tutte le attività organizzative del/i sito/i nelle reti LTER) ne devono costituire un elemento fondante, anche in relazione alle direttive (ma non solo). Definire in maniera chiara e strategica il ruolo dell’osservatorio ecologico rispetto alle DIRETTIVE/iniziative europee (e.g. MSFD, MSP, WFD, ICZM etc etc), per le quali è diventato centrale l’approccio ecologico che richiede ovviamente informazioni avanzate, multidisciplinari, integrate (e una reale volontà e possibilità di raccoglierle) Workshop Ritmare Sp5-Wp3, Trieste October 2015
Costruire in collegamento, gli aspetti SOCIO-ECOLOGICI, in termini di impatti, di bisogni e richieste della società (tema imprescindibile in qualunque raccomandazione, call, direttiva, progetto a livello europeo e gobale) Costruire l’osservatorio fin da subito nell’ottica dell’OPEN SCIENCE Ottimizzare l’organizzazione e la GESTIONE DEI DATASET ECOLOGICI nella prospettiva di una gestione congiunta e condivisa per tutto l’osservatorio (la componente biologica è più problematica come gestione IT, ma ci sono iniziative congiunte fra informatici ed ecologi che integrate e valorizzate nell’osservatorio, daranno beneficio a tutta la comunità) Costruire l’osservatorio ecologico in modo che sia anche una “piattaforma dei cittadini”, collegandosi alle molte iniziative esistenti al riguardo, a moltissimi livelli (vedi anche punto precedente, ma non solo) Evidenziare, sviluppare e mettere a sistema i collegamenti con le principali iniziative infrastrutturali che trattano informazioni e dati ecologici e di biodiversità a livello europeo (e.g. Lifewatch, EMBRC) Workshop Ritmare Sp5-Wp3, Trieste October 2015
Inserire fin dall’inizio nell’osservatorio anche la componente “omica” (sensu “genomic observatory”: ollegamento con attività dell’Ocean Sampling Day, con l’obiettivo di integrare queste attività più recenti con le misure ecologiche più tradizionali, mantenendo come caratteristica dell’osservatorio l’imprescindibile collegamento fra più approcci. Avviare l’acquisizione di strumentazione tecnologicamente avanzata per campionamenti/misure biologiche in situ (almeno, in una prima fase, come “desiderata”) Definire, in modo concordato con tutta la comunità Ritmare, i temi principali ai quali l’osservatorio ecologico vuole contribuire (e.g. climate change & phenology; regime shifts; ecological changes and human health….) Sarebbe molto utile se in ambito Ritmare venisse prodotto un “POSITION PAPER” (o simili) sul tema osservatori ecologici, condiviso da tutta la comunità. Workshop Ritmare Sp5-Wp3, Trieste October 2015