Piano Regionale per la diffusione di una cultura della valutazione Valutazione per l’apprendimento Dalla didattica delle discipline alla didattica delle competenze
Schema di decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca e relativo modello di certificazione dei saperi e delle competenze relative all’assolvimento dell’obbligo di istruzioneSchema di decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca e relativo modello di certificazione dei saperi e delle competenze relative all’assolvimento dell’obbligo di istruzione Il 17 dicembre 2009 la Conferenza unificata Stato Regioni ha dato parere favorevole allo schema di Decreto Ministeriale sul modello di certificazione dei saperi e delle competenze relative all’assolvimento dell’obbligo di istruzione
Problema: qual è il rapporto tra valutazioni di percorso (formative/sommative) e certificazione delle competenze
Risultati in lettura (livelli) in PISA 2006
Il progetto del corso “Valutare per competenze” La scuola delle tre “C”(conoscenze, capacità(abilità) e competenze) e le definizioni di competenza. Funzioni, tempi, strumenti, formati e livelli della valutazione delle competenze, Virtù e limiti delle cosiddette prove oggettive, da quelle d’ingresso a quelle INVALSI, passando per quelle utilizzate nelle indagini internazionali. Verso una “Cultura della valutazione”: le scuole tra misurazione e valutazione, tra valutazione dell’apprendimento e valutazione per l’apprendimento, tra valutazione esterna e autovalutazione. Fasi del progetto a)Corso formazione (12 ore) b)Formazione disciplinare (3 aree) c)Formazione on-line (30 ore) Vedi d)Ricerca-azione (3 incontri)
Un po’ di storia recente Progetto DeSeCo (Definition and Selection of Competencies) 1997 Progetti Pisa e Ines (OCSE), Indicatori quantitativi dei sistemi di istruzioni -Competenze 15enni (lettura, -matematica, scienze) Consiglio e Parlamento Europeo (2006) - Raccomandazione competenze chiave - Quadro Europeo delle qualifiche e dei titoli Italia: Allegato tecnico al Regolamento sull’obbligo di istruzione (D.M. 22 agosto 2007)
Alcune questioni di fondo Condividere una visione e un cambiamento di prospettiva organizzativa e didattica (rivoluzione copernicana) = progettare e valutare per competenze Costruire un raccordo progettuale tra “competenze” (base, chiave, cittadinanza) e curricoli scolastici Rimuove l’inerzia della scuola con raccordi operativi e modelli di “affidabili” e “riconosciute” certificazioni
Rivoluzione copernicana per l’insegnamento e apprendimento Considerare i saperi come risorse da mobilitare Lavorare per situazione problema Negoziare progetti formativi con i propri allievi Adottare una pianificazione flessibile Praticare una valutazione per l’apprendimento Andare verso una minor chiusura disciplinare Perrenoud, Costruire competenze a partire dalla scuola, Anicia, (2003)
Competenze : obbligo scolastico Il Decreto 22 agosto 2007 stabilisce le competenze in uscita dal biennio dell’obbligo scolastico e fornisce una definizione di competenza come : la comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e/o personale;le competenze sono descritte in termini di responsabilità e autonomia. Conoscenze : il risultato dell’assimilazione di informazioni attraverso l’apprendimento. L’insieme di fatti, principi, teorie e pratiche relative a un settore di studio o di lavoro; sono descritte come teoriche e/o pratiche Abilità : le capacità di applicare conoscenze e di usare know- how per portare a termine compiti e risolvere problemi e sono descritte in termini cognitivi e pratico Raccordo con le Indicazioni nazionali per il curricolo che coprono la fascia del settore primario (infanzia, elementare e media)
Centrare sullo studente (Pellerey, 2001) Il concetto di competenza sposta l’attenzione da un saper fare abbastanza legato a capacità di esecuzione di procedure e di schemi di azione prestabiliti a un saper agire, cioè alla capacità di dare senso, di interpretare la situazione da affrontare in maniera valida, nel saper prendere decisioni in maniera pertinente, nel saper progettare e portare a termine in maniera efficace azioni che rispondano effettivamente alla situazione in oggetto. In tutto questo entra in gioco anche un “saper volere” che coinvolge significati, motivazione e volizione del soggetto Pellerey, La formazione dei formatori e la qualità dell’educazione. Processi formativi per competenze e dimensione spirituale della formazione, in Orientamenti Pedagogici, vol 48, n. 286, pp , cit. p.3
ABILITA’ CONOSCENZE IMMAGINE DI SE’ SENSIBILITA’ AL CONTESTO CONSAPEVOLEZZA MOTIVAZIONE STRATEGIE METACOGNITIVE RUOLO SOCIALE IMPEGNO CHE COSA VALUTARE? LE COMPETENZE CHE COSA SI APPRENDE? COME SI APPRENDE? “capacità di far fronte ad un compito, o un insieme di compiti, riuscendo a mettere in moto ed a orchestrare le proprie risorse interne, cognitive, affettive e volitive, e a utilizzare quelle esterne disponibili in modo coerente e fecondo”. [Pellerey, 2004] a cura della prof.ssa L. Portolano
Lavorare per competenze
PISA 2003-Risposte alle domande di autoefficacia % studenti in Italia che dichiarano di essere poco/per niente capaci Stefania Pozio _ Centro Nazionale PISA
UNO SGUARDO TRIFOCALE: REPERTORIO DI STRUMENTI AUTOVALUTAZIONE ETEROVALUTAZIONE ANALISI PRESTAZIONI Diario di bordo Autobiografie Strategie autovalutative Resoconti verbali RUBRICA VALUTATIVA Compiti autentici Prove di verifica Selezione lavori Osservazioni in itinere Commenti docenti e genitori VALUTARE LE COMPETENZE Interazioni tra pari (valutazioni incrociate) Analisi del comportamento “sul campo” Val. soggettivaVal. oggettivaVal. intersoggettiva
FRAMEWORK EUROPEO DELLE COMPETENZE LINGUISTICHE ELEMENTARE - A1ELEMENTARE - A2INTERMEDIO - B1 AscoltoRiesce a riconoscere parole familiari ed espressioni molto semplici riferite a se stesso, alla sua famiglia, al suo ambiente Riesce a capire espressioni e parole di uso molto frequente ed afferrare l’essenziale di messaggi semplici Riesce a capire gli elementi principali in un discorso chiaro in lingua su argomenti familiari LetturaRiesce a capire i nomi e le persone familiari e frasi molto semplici Riesce a leggere testi brevi e semplici e a trovare informazioni essenziali in materiale di uso quotidiano Riesce a capire testi scritti di uso corrente legati alla vita quotidiana ParlatoRiesce ad usare espressioni e frasi semplici per descrivere il luogo dove abita e la gente che conosce Riesce ad usare una serie di espressioni e frasi per descrivere la sua famiglia e la sua vita Riesce a descrivere i suoi sentimenti, le sue esperienze dirette e indirette, le sue opinioni ScrittoRiesce a scrivere una breve e semplice cartolina, ad esempio per mandare i saluti dalle vacanze Riesce a prendere semplici appunti e a scrivere messaggi su argomenti relativi a bisogni immediati Riesce a scrivere testi semplici e coerenti su argomenti noti e lettere personali sulle sue esperienze ed impressioni RUBRICHE VALUTATIVE