CONCIMAZIONE AZOTATA (secondo il PCA della regione Campania) (secondo il PCA della regione Campania) A. FABBISOGNI COLTURALI + B. PERDITE PER LISCIVIAZIONE.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Gestione dell’Azoto in Agricoltura
Advertisements

GREEN-CARB Un'applicazione dimostrativa su alcuni agroecositemi della Pianura Padana Lombarda G. Martignon G. 1, Sormani L. 2, Sala F. 1 1 CESI SpA - Via.
ISTITUTO TECNICO AGRARIO STATALE CESENA
Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali
Anna Monguzzi INEMAR Inventario emissioni La stima delle emissioni dallAgricoltura.
La fertilizzazione potassica Ruolo fisiologico del potassio
GESTIONE della FERTILIZZAZIONE con accertamenti dello stato nutrizionale Metodi basati esclusivamente su accertamenti N totale N nitrico Clorofilla (SPAD)
FERTILITA’ BIOLOGICA =
Modelli di simulazione Programmi computerizzati che simulano sistemi mediante la loro descrizione in termini di equazioni un sistema è un insieme di flussi.
GESTIONE della FERTILIZZAZIONE
Lo Zolfo Ruolo fisiologico dello zolfo
Esercitazione.
BIOLOGIA del SUOLO Poche solo chimiche Reazioni nel suolo
Principi dell'agricoltura biologica
SISTEMI COLTURALI Differente combinazione nello spazio e nel tempo delle diverse colture, ognuna con i proprii itinerari tecnici Tipi di base: Sistemi.
Gestione dell’ Azoto in Agricoltura
U.O Tutela ambientale e sviluppo sostenibile
Normative e procedure di riferimento
GESTIONE SOSTENIBILE DELLA NUTRIZIONE IDRICO-MINERALE
4^A 4^B PROGETTO AMBIENTE 4^D 4^C 4^ Lavino
II° WORKSHOP Progetto “Cambiamaneti Climatici e Agricoltura - CLIMAGRI” Prima Sessione “L’impatto del clima sulla produzione agricola” Conoscenze attuali.
Il Cambiamento climatico in agricoltura
Bilancio dell'azoto Concimazione azotata (kg/ha) = Na – Nd – Nm + Np
Le sostanze che fanno male all’ ambiente
Importanza dell’agricoltura nella tutela del paesaggio
CICLO DELL’AZOTO.
Stefano Monaco, Carlo Grignani - Dip. Agroselviter
Milano 7 Novembre 2011 PROGETTO ValorE Dipartimento di Produzione Vegetale Sez. Agronomia Università degli Studi di Milano.
Università degli Studi di Milano L’impiego del digestato come fertilizzante nelle coltivazioni a ciclo breve Giuliana D’Imporzano Fabrizio Adani website:
Prove di applicazione agronomica del compost:
Il SIARL a supporto delle aziende per Il contenimento dellazoto: la nuova procedura informatica Il SIARL a supporto delle aziende per Il contenimento dellazoto:
L’agricoltura come risorsa strategica
Agricoltura Sostenibile
Triangolo tessitura Colture ed esigenze pH Classificazione dello scheletro.
Il Biologico In queste pagine vi spiegheremo tutto ciò che riguarda i prodotti,il mercato,lagricoltura e letichetta biologici.
Esigenze termiche e luminose
Avvicendamento, lavorazione e semina
Serra de Conti. Linquinamento delle acque da azoto e fosforo non sono esclusivamente causate dalle fertilizzazioni. Una quota rilevante delle perdite.
AMBIENTE E AGRICOLTURA Prof. Antonella ruggiero
Caratteristiche Chimiche
IL COMPOST E GLI USI IN AMBITO AGRONOMICO
Valutazioni incontro sui concimi del 6 agosto 2008 presenti Diego Scudellari, Fausto Grimaldi, Agnese Franceschi, Pierangela Schiatti.
SUOLO O TERRENO Ambiente favorevole alla vita
LA CASA E LA TERRA Corso di geopedologia.
PRINCIPI AGRONOMICI di FERTILIZZAZIONE : Equilibrio vegeto-produttivo
Valore agronomico delle biomasse compostate
FEDERICA BOVE 1F L’ aridocoltura. Le norme fondamentali Coltivazione di specie a basso consumo idrico, breve ciclo vegetativo e con scarso sviluppo fogliare.
NON SCHERZIAMO CON IL CARBONIO !.
Suolo Il suolo costituisce lo strato superficiale della crosta terrestre, attraverso il quale avvengono scambi con l’atmosfera, l’idrosfera e la biosfera.
Attività svolta da ASTRA all’interno del progetto RESAFE nel biennio RESAFE Innovative fertilizer from urban waste, bio-char and farm residues.
1 La ricerca italiana per l’agricoltura biologica e biodinamica: una visione di insieme Roma, gennaio 2016 La ricerca italiana per l’agricoltura.
Agronomia e Ecologia Agraria Prof. Fabrizio QUAGLIETTA CHIARANDA’
Nutrizione Idrico-Minerale a Rateo Variabile per la Vite
Il terreno.
Aspetti agronomici delle prove MESCOSAGR Portici 15/06/2009 Mariana AMATO Giuseppe CELANO Massimo FAGNANO Nunzio FIORENTINO Fabrizio QUAGLIETTA Rosa RUSSO.
MODELLO DI SIMULAZIONE PER UNA GESTIONE RAZIONALE DELL'IRRIGAZIONE Prof. Fabrizio Quaglietta Chiarandà - Università di Napoli Federico II Prof. Marco Acutis.
CARATTERISTICHE CHIMICHE E CHIMICO-FISICHE DEL TERRENO L. Giardini – A come A GRONOMIA Cap. 8 – da pag. 125 a pag. 139.
TECNICHE DI COLTIVAZIONE
CONCIMAZIONE MINERALE L. Giardini – A come A GRONOMIA Cap. 15 – da pag. 241 a pag. 249.
PEDOGENESI : PROCESSO DI FORMAZIONE DI UN SUOLO FASI 1) LE ROCCE DELLA LITOSFERA SUBISCONO UNA DEGRADAZIONE FISICA ( SBALZI TERMICI.
V – TECNICHE DI COLTIVAZIONE
AVVICENDAMENTO.
RISPARMIO IDRICO MEDIANTE UNA TECNOLOGIA INNOVATIVA DI TRATTAMENTO DI SUOLI DEGRADATI Confronto di dati produttivi tra terre ricostituite e terre naturali.
UN PROGETTO A DIFESA DELLA QUALITA’ DELLE ACQUE : Ottimizzazione della gestione dell’azoto per il miglioramento e la conservazione della qualità dell’acqua.
IV – TECNICHE DI COLTIVAZIONE
SCIENZE ERBORISTICHE Fondamenti di Agronomia e Laboratori di Coltivazione Piante docente: prof. Fabrizio Quaglietta Chiarandà II – TERRENO B) Caratteristiche.
COMPOST PRODUCTION AND USE IN SUSTAINABLE FARMING SYSTEMS
III – TECNICHE DI COLTIVAZIONE
rispetto allo stato dell’arte per il calcolo della CO2 si è spostato l’obiettivo da singola coltura o allevamento o processo di trasformazione, a intera.
BIOLOGIA del SUOLO Reazioni nel suolo Poche solo chimiche Gran parte biologiche Riguardano: Formazione suolo Nutrizione piante POPOLAZIONE nel SUOLO Molta.
Transcript della presentazione:

CONCIMAZIONE AZOTATA (secondo il PCA della regione Campania) (secondo il PCA della regione Campania) A. FABBISOGNI COLTURALI + B. PERDITE PER LISCIVIAZIONE + C. PERDITE PER IMMOBILIZZAZIONE - D. APPORTI PER LA FERTILITA’ DEL SUOLO

FABBISOGNICOLTURALI=ASPORTAZIONIxPRODUZIONE

Es. vigneti collina 0.62 kg/q x 100 q/ha = 62 kg/ha Le produzioni possono essere stimate da quelle dell’anno precedente o dalle tabelle regionali (v.pag ) (v.pag )

B. PERDITE PER LISCIVIAZIONE DENITRIFICAZIONE Naturalmente è maggiore nelle AREE e ANNATE più piovose (> mm/anno)

C. PERDITE PER IMMOBILIZZAZIONE C = D1 + D2 x Fi (vedi dopo)

D. APPORTI PER LA FERTILITA’ DEL SUOLO D1 = %SO x Fm x Ft Fm = Fattore di mineralizzazione della sostanza organica Ft = Fattore tempo (= 1 per il vigneto) = giorni ciclo/365 per le annuali Ma è meglio come in PCI EmiliaRomagna = 0.50 breve ciclo invernale (es. spinacio) = 0.60 autunno-vernine (es. frumento) = 0.75 primaverili-estive (es. mais, pomodoro)

Es. Vigneto, T. argilloso, C/N = 11, SO = 2% 2 x 12 x 0.75 = 18 %SO x Fm x Ft = kg/ha N

Esistono anche altri metodi (es. K2 x %SO in funzione di tessitura e calcare)

Coefficiente di mineralizzazione K2 1.0 molto argilloso (arg>40%) 1.5 argilloso 1.8 medio-argilloso 2.0 media costituzione 2.2 medio-sabbioso 2.5 molto sabbioso In realtà dipende anche da pH, calcare, lavorazioni, fertilità iniziale, temperatura, umidità,… K2=1200/[ (argilla+20)*(calcare+20) ] Formula empirica di Remy e Martin-la Fleche (1974) NB - in Italia i valori possono essere molto più alti (perché 1200 e non 1300???), - in serra possono arrivare fino a 4-5 %

da Sostanza organica: conti e bilanci di Enos Costantini, AGRICOLTURA BIOLOGICA – 9

STIMA DELLA DISPONIBILITA’ DI AZOTO OLTRE ALLE INCERTEZZE SUI VALORI DEL K2, C’E’ IL PROBLEMA DELLA DINAMICA DI MINERALIZZAZIONE IN RELAZIONE ALLE CAPACITA’ DI ASSORBIMENTO DELLE COLTURE

(Ma anche misurabile come N-NO3 + N-NH4) D2 = ‰ N x Fd Fd= Fattore di disponibilità dell’N minerale T.Sabbiosi= 28.4 T.Medi= 26.0 T.Argillosi= 24.3 Es. Vigneto, T. argilloso, N = 1.6 ‰ 1.6 x 24.3 = 39 ‰ N x Fd = kg/ha N ‰ N x Fd = kg/ha N

APPORTI TOTALI PER LA FERTILITA’ DEL SUOLO = 57 kg / ha di N PERDITE PER IMMOBILIZZAZIONE (vedi C) 57 x 0.30 = 17 kg / ha di N PERDITE PER LISCIVIAZIONE = 20 kg / ha di N ESIGENZE VIGNETO = 42 kg / ha di N

Calcolo dosi di liquame FABBISOGNI MAIS N = 0.2 kg/q x 600 q/ha = 120 kg/ha P 2 O 5 = 0.1 kg/q x 600 q/ha = 60 kg/ha K 2 O= 0.3 kg/q x 600 q/ha = 180 kg/ha Dose di liquame Dose di liquame (SI CALCOLA SULL’AZOTO) N (0.2 %) = 120 kg/ha = L/ha = 60 m 3 /ha 0.2%Apporti N = 0.2 % x L/ha = 120 kg/ha P 2 O 5 = 0.1 % x L/ha = 60 kg/ha K 2 O= 0.2 % x L/ha = 120 kg/ha C’è bisogno di integrazione di K 2 O = = 60 kg/ha

Per l’uso di fertilizzanti organici, la faccenda è un po’ più complicata. Si deve tenere conto della mineralizzazione dell’N organico che dipende da: 1.Apporti dalla SO del suolo (K2) 2.Coefficiente di umificazione del fertilizzante (K1: es. letame maturo = 50%) 3.Coefficiente di mineralizzazione veloce del fertilizzante (100-K1) 4.Coefficiente di recupero (frazione dell’ N totale che è mineralizzabile e disponibile per le colture) 5. coefficiente tempo (frazione dell’ N totale che è assorbibile dalle colture nel corso del ciclo)

Coefficiente di recupero (dipende dalla frequenza dell’uso dei fertilizzanti) I annoII anno Saltuaria Ogni 3 anni0.20 Ogni 2 anni0.30 Ogni anno0.65

coefficiente tempo Numero dei giorni del ciclo/365 (es. Mais di 150 giorni = 150/365 = 0.41) Oppure = 0.50 breve ciclo invernale (es. spinacio) = 0.60 autunno-vernine (es. frumento) = 0.75 primaverili-estive (es. mais, pomodoro) = 1.00 vigneti e poliennali E in Emilia Romagna?