I POLI DI AGGREGAZIONE FUNZIONALE UN MODO PER GESTIRE L’AUTONOMIA SCOLASTICA.

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Transcript della presentazione:

I POLI DI AGGREGAZIONE FUNZIONALE UN MODO PER GESTIRE L’AUTONOMIA SCOLASTICA

I POLI TERRITORIALI Mugello Valdisieve Valdarno Firenze sud Empoli 16 Chianti Firenze Nord ovest Firenze nord Empoli Scuole Superiori UST

Autonomia Si tratta di trovare l’equilibrio Solidarietà Cooperazione Sostegno Collaborazione Condivisione Comunicazione Intesa Aiuto Rinforzo ………. Concorrenza Competizione Identità Divisione Rivalità Antagonismo Isolamento Selezione Frammentazione ………..

Cosa può offrire un polo territoriale Pianificazione Razionalizzazione e ottimizzazione delle risorse Consultazione Snellimento Formazione Archiviazione Proposta Sostegno Decisione Informazione Potenziamento

Obiettivi generali: 1.Promuovere e diffondere la cultura dell’autonomia attraverso attività di ricerca, sperimentazione, sviluppo, nello spirito del D.P.R. n. 275/99, art. 6; 2.Sostenere il processo di concretizzazione degli ordinamenti; 3.Costruire modelli condivisi e strumenti utilizzabili per la progettazione, documentazione e valutazione dell’azione formativa; 4.Valorizzare le risorse professionali, costituite dalle competenze ed esperienze maturate dagli insegnanti, già presenti nelle scuole; 5.Collegare l’attività dei vari Istituti della provincia come presupposto per una crescita complessiva delle scuole autonome a livello territoriale; 6.Attivare azioni di collaborazione e cooperazione tra le scuole attraverso opportunità di incontro tra le varie professionalità; 7.Razionalizzazione e ottimizzazione delle risorse disponibili e presenti sul territorio

Azioni previste Pianificazione delle attività da svolgere all’interno dei poli; Produzione di modelli e materiali significativi e trasferibili nelle pratiche scolastiche; Consultazioni e acquisizione di pareri e informazioni sulle problematiche educative e didattiche di vario livello all’interno ed all’esterno della scuola; Supporto ( finanziamenti, incontri… ); Formazione trasversale; Raccordo e interlocuzione con Amministrazione scolastica, autonomie locali e altri soggetti nelle decisioni sui processi di riforma; Diffusione dell’informazione; Predisposizione, con le scuole, di spazi riservati ai poli sui siti internet dell’Ufficio Provinciale e dell’Ufficio scolastico Regionale;