Regione Sicilia I RISULTATI DELLA VALUTAZIONE INTERMEDIA DEL POR BASILICATA Comitato di Sorveglianza delle forme di intervento comunitario in Basilicata.

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Regione Sicilia I RISULTATI DELLA VALUTAZIONE INTERMEDIA DEL POR BASILICATA Comitato di Sorveglianza delle forme di intervento comunitario in Basilicata Matera, 30 Giugno 2004 Regione Basilicata

2 I.Il ruolo della valutazione indipendente del POR IV.Riflessi degli esiti della valutazione sulla riprogrammazione III.I principali risultati II.Il processo di valutazione V.I prossimi passi: l’aggiornamento della Valutazione Intermedia

3 I.Il ruolo della valutazione indipendente del POR IV.Riflessi degli esiti della valutazione sulla riprogrammazione III.I principali risultati II.Il processo di valutazione V.I prossimi passi: l’aggiornamento della Valutazione Intermedia

4 I. Il ruolo della valutazione indipendente Le attività di valutazione intermedia del POR Basilicata , previste in accordo l’Autorità di Gestione, sono state mirate a dare una risposta alle principali esigenze conoscitive emerse e a fornire un supporto alla rimodulazione e riprogrammazione degli interventi da parte dell’Amministrazione che doveva avvenire a partire dal Gennaio Le attività di analisi condotte e l’approccio metodologico seguito sono stati orientati a contribuire attivamente: all’ottimizzazione delle attività di gestione in-itinere degli interventi, a tutti i livelli decisionali coinvolti, alla formulazione di proposte idonee a migliorare l’efficienza e l’efficacia dell’azione regionale, in particolare per la fase di riprogrammazione mid-term, ad un’ampia diffusione dei risultati conseguiti, in ambito locale, nazionale e comunitario. Le attività di valutazione intermedia del POR Basilicata , previste in accordo l’Autorità di Gestione, sono state mirate a dare una risposta alle principali esigenze conoscitive emerse e a fornire un supporto alla rimodulazione e riprogrammazione degli interventi da parte dell’Amministrazione che doveva avvenire a partire dal Gennaio Le attività di analisi condotte e l’approccio metodologico seguito sono stati orientati a contribuire attivamente: all’ottimizzazione delle attività di gestione in-itinere degli interventi, a tutti i livelli decisionali coinvolti, alla formulazione di proposte idonee a migliorare l’efficienza e l’efficacia dell’azione regionale, in particolare per la fase di riprogrammazione mid-term, ad un’ampia diffusione dei risultati conseguiti, in ambito locale, nazionale e comunitario.

5 I.Il ruolo della valutazione indipendente IV.Riflessi degli esiti della valutazione sulla riprogrammazione III.I principali risultati II.Il processo di valutazione indipendente del POR V.I prossimi passi: l’aggiornamento della Valutazione Intermedia

6 Il processo di valutazione intermedia, partito nel Gennaio 2002, è stato basato su:  un costante raccordo con la Regione Basilicata e il Nucleo di Valutazione degli Investimenti pubblici per la condivisione delle metodologie di analisi previste;  l’utilizzo di un mix di fonti informative (dati statistici, dati di monitoraggio procedurale finanziario e fisico, ecc.) e di tecniche di analisi (indagini desk, analisi quantitative,interviste ai Responsabili di Misura, indagini demoscopiche, focus group). Rapporto di Sintesi Parti Analitiche Tutte le attività di valutazione sono state compendiate, nel Novembre 2003, in un Rapporto di Sintesi, articolato in otto capitoli tematici rispondenti ai “blocchi” logici di valutazione indicati dal Sistema Nazionale di Valutazione. Per ciascun capitolo sono state riportate le sintesi dei principali risultati delle differenti analisi condotte, rinviando ove opportuno alle Parti Analitiche ( nove ) che contengono le analisi a livello di Misura o di dettaglio, o le parti più analitiche. Rapporto divulgativo E’ stato, infine, predisposto nel Giugno 2004, un Rapporto divulgativo con l’intento di renderlo un documento snello e di massima fruibilità anche per “ chi non ha le mani in pasta ” rispetto ai processi di valutazione. Il processo di valutazione intermedia, partito nel Gennaio 2002, è stato basato su:  un costante raccordo con la Regione Basilicata e il Nucleo di Valutazione degli Investimenti pubblici per la condivisione delle metodologie di analisi previste;  l’utilizzo di un mix di fonti informative (dati statistici, dati di monitoraggio procedurale finanziario e fisico, ecc.) e di tecniche di analisi (indagini desk, analisi quantitative,interviste ai Responsabili di Misura, indagini demoscopiche, focus group). Rapporto di Sintesi Parti Analitiche Tutte le attività di valutazione sono state compendiate, nel Novembre 2003, in un Rapporto di Sintesi, articolato in otto capitoli tematici rispondenti ai “blocchi” logici di valutazione indicati dal Sistema Nazionale di Valutazione. Per ciascun capitolo sono state riportate le sintesi dei principali risultati delle differenti analisi condotte, rinviando ove opportuno alle Parti Analitiche ( nove ) che contengono le analisi a livello di Misura o di dettaglio, o le parti più analitiche. Rapporto divulgativo E’ stato, infine, predisposto nel Giugno 2004, un Rapporto divulgativo con l’intento di renderlo un documento snello e di massima fruibilità anche per “ chi non ha le mani in pasta ” rispetto ai processi di valutazione. II. Il processo di Valutazione Indipendente Intermedia del POR

7 Rapporto di Valutazione Il processo di concertazione con l’Autorità di Gestione e con il NVIP ha portato alla messa a punto di un approccio alla strutturazione del Rapporto di Valutazione essenzialmente focalizzata sui seguenti ambiti valutativi: a)il contesto e la strategia del POR a)il contesto e la strategia del POR ; b)la qualità del sistema di attuazione per ciascuna Misura e per il POR nel suo complesso b)la qualità del sistema di attuazione per ciascuna Misura e per il POR nel suo complesso ; c)l’efficacia e i primi impatti degli interventi avviati; d)gli approfondimenti tematiciProgetti Integrati TerritorialiServizi per l’Impiego d)gli approfondimenti tematici ( Progetti Integrati Territoriali e Servizi per l’Impiego ); e)il rispetto delle politiche trasversalicomunitarie e)il rispetto delle politiche trasversali comunitarie (pari opportunità, società dell’informazione, ambiente) ; f)le lezioni e suggerimenti per migliorare efficacia ed efficienza f)le lezioni e suggerimenti per migliorare efficacia ed efficienza. Rapporto di Valutazione Il processo di concertazione con l’Autorità di Gestione e con il NVIP ha portato alla messa a punto di un approccio alla strutturazione del Rapporto di Valutazione essenzialmente focalizzata sui seguenti ambiti valutativi: a)il contesto e la strategia del POR a)il contesto e la strategia del POR ; b)la qualità del sistema di attuazione per ciascuna Misura e per il POR nel suo complesso b)la qualità del sistema di attuazione per ciascuna Misura e per il POR nel suo complesso ; c)l’efficacia e i primi impatti degli interventi avviati; d)gli approfondimenti tematiciProgetti Integrati TerritorialiServizi per l’Impiego d)gli approfondimenti tematici ( Progetti Integrati Territoriali e Servizi per l’Impiego ); e)il rispetto delle politiche trasversalicomunitarie e)il rispetto delle politiche trasversali comunitarie (pari opportunità, società dell’informazione, ambiente) ; f)le lezioni e suggerimenti per migliorare efficacia ed efficienza f)le lezioni e suggerimenti per migliorare efficacia ed efficienza. II. Il processo di Valutazione Indipendente Intermedia del POR

8 I.Il ruolo della valutazione indipendente IV.Riflessi degli esiti della valutazione sulla riprogrammazione III.I principali risultati II.Il processo di valutazione indipendente del POR V.I prossimi passi: l’aggiornamento della Valutazione Intermedia

9 Il POR Sicilia La Programmazione Comunitaria III. I principali risultati - L’analisi del contesto e della validità della strategia del POR strategia del POR è risultata sostanzialmente adeguata a sostenere i principali punti di forza del contesto socio-economico ed ambientale regionale, mentre è sembrata in grado di rispondere solo parzialmente ad alcune delle criticità evidenziate nelle sub-aree di riferimento. La strategia del POR è risultata sostanzialmente adeguata a sostenere i principali punti di forza del contesto socio-economico ed ambientale regionale, mentre è sembrata in grado di rispondere solo parzialmente ad alcune delle criticità evidenziate nelle sub-aree di riferimento.

10 I punti principali dell’ analisi del sistema di attuazione del POR nel suo complesso ha riguardato: l’analisi delle procedure di attuazione l’analisi delle procedure di attuazione, mettendo in rilievo un basso livello di criticità attuativa e la loro sostanziale adeguatezza rispetto all’intento di conseguire la celere attuazione del POR; l’analisi dei criteri di selezione l’analisi dei criteri di selezione, evidenziando una situazione sostanzialmente positiva sebbene, rispetto alle considerazioni delle priorità orizzontali, si è rilevata una attenzione al mantenimento ed al rafforzamento dell’Occupazione ed alla Sostenibilità Ambientale, più forte di quella riservata alle Pari Opportunità ed alla Società dell’Informazione. III. I principali risultati - La qualità del sistema di attuazione

11 I punti principali dell’ analisi di efficienza ed efficacia hanno riguardato: l’avanzamento finanziario l’avanzamento finanziario, denotando come sono stati recuperati i ritardi nell’avvio del POR e a partire dal 2002 si sia delineato uno scenario complessivamente positivo, determinato da un’impennata dei livelli di impegni e di spesa previsti e sostenuti nel corso del ; tale accelerazione sembra destinata a crescere ulteriormente, dato che i PIT sono entrati “ a regime” solo a partire dal Settembre 2003; III. I principali risultati – L’efficienza e l’efficacia i primi risultati i primi risultati, rivelando un'efficacia realizzativa intermedia sostanzialmente elevata ; per la maggior parte delle Misure attivate, vengono superati i valori obiettivi fissati in fase programmatica; al 30 Settembre 2003, tuttavia, non risultavano ancora attivate le linee di intervento maggiormente innovative (quali i cosiddetti “Progetti di filiera”, l’ingegneria finanziaria, i servizi alle imprese o alla promozione turistica, ecc.) ad eccezione della Misura Vi.2 sullo sviluppo della Società dell’Informazione (in particolare il progetto “Un computer in ogni famiglia”).

12 III. I principali risultati – Il contributo del POR alle politiche di sviluppo agricolo e rurale L’analisi del contributo del POR alle politiche di sviluppo agricolo e rurale della regione, condotta attraverso la metodologia STAR, ha mostrato alcuni risultati interessanti: si rileva una migliore capacità di gestione delle aziende agricole da parte dei giovani imprenditori rispetto agli altri, anche alla luce della loro maggiore sensibilità verso la possibilità di innovazioni nel settore (es. produzioni biologiche), di integrazione con attività complementari a quella agricola (es. agriturismo) e di miglioramento della commercializzazione dei prodotti agricoli (es. marchi di qualità); è apparso, pertanto, fortemente auspicabile incentivare il ricambio generazionale della classe imprenditoriale agricola; è emerso come, per ciascuno degli strumenti programmatici (POR, PSR e Leader +) direttamente finalizzati allo sviluppo agricolo e rurale, siano stati definiti obiettivi specifici coerenti con gli obiettivi globali di miglioramento della competitività dei sistemi agricoli e agro-industriali in un contesto di filiera e di sostegno ad uno sviluppo integrato dei territori rurali; si è individuata un’elevata coerenza tra il POR ed il PSR e, di contro, la necessità di concretizzare le opportunità di creare sinergie tra il POR ed il Leader + attraverso i PIT, cui viene di fatto delegata la funzione di collegamento. L’analisi del contributo del POR alle politiche di sviluppo agricolo e rurale della regione, condotta attraverso la metodologia STAR, ha mostrato alcuni risultati interessanti: si rileva una migliore capacità di gestione delle aziende agricole da parte dei giovani imprenditori rispetto agli altri, anche alla luce della loro maggiore sensibilità verso la possibilità di innovazioni nel settore (es. produzioni biologiche), di integrazione con attività complementari a quella agricola (es. agriturismo) e di miglioramento della commercializzazione dei prodotti agricoli (es. marchi di qualità); è apparso, pertanto, fortemente auspicabile incentivare il ricambio generazionale della classe imprenditoriale agricola; è emerso come, per ciascuno degli strumenti programmatici (POR, PSR e Leader +) direttamente finalizzati allo sviluppo agricolo e rurale, siano stati definiti obiettivi specifici coerenti con gli obiettivi globali di miglioramento della competitività dei sistemi agricoli e agro-industriali in un contesto di filiera e di sostegno ad uno sviluppo integrato dei territori rurali; si è individuata un’elevata coerenza tra il POR ed il PSR e, di contro, la necessità di concretizzare le opportunità di creare sinergie tra il POR ed il Leader + attraverso i PIT, cui viene di fatto delegata la funzione di collegamento.

13 III. I principali risultati – Il contributo del POR alle politiche di sviluppo agricolo e rurale un contributo positivo Per quanto riguarda i primi risultati e impatti degli interventi del POR cofinanziati dal FEOGA, sta emergendo un contributo positivo in particolare in relazione a: il miglioramento del reddito delle aziende agricole beneficiarie; l’effetto di stimolo all’insediamento dei giovani agricoltori; il miglioramento delle condizioni di trasformazione e commercializzazione, specie tra le aziende beneficiarie del comparto ortofrutticolo ed olivicolo; la tutela della funzione di “polmone verde” delle foreste e il mantenimento e lo stimolo delle funzioni protettive della gestione forestale; il miglioramento delle caratteristiche strutturali delle economie rurali, specie in relazione alle tecniche irrigue. un contributo positivo Per quanto riguarda i primi risultati e impatti degli interventi del POR cofinanziati dal FEOGA, sta emergendo un contributo positivo in particolare in relazione a: il miglioramento del reddito delle aziende agricole beneficiarie; l’effetto di stimolo all’insediamento dei giovani agricoltori; il miglioramento delle condizioni di trasformazione e commercializzazione, specie tra le aziende beneficiarie del comparto ortofrutticolo ed olivicolo; la tutela della funzione di “polmone verde” delle foreste e il mantenimento e lo stimolo delle funzioni protettive della gestione forestale; il miglioramento delle caratteristiche strutturali delle economie rurali, specie in relazione alle tecniche irrigue.

14 III. I principali risultati – Il contributo del POR alle politiche di sviluppo agricolo e rurale Le più rilevanti criticità attuative che appaiono ancora irrisolte sono relative all’entrata in gioco operativa dei PIT, soprattutto per le Misure FEOGA, ed alla mancata attuazione dei Progetti Filiera sopra ricordati; al fine di superarle si suggerisce di procedere ad una revisione delle procedure di attuazione previste nell’intento di : semplificare le modalità di definizione dei criteri prioritari per l’individuazione delle operazioni da finanziare, specie riguardo gli interventi infrastrutturali, considerando che le procedure concretamente attuate per i PIT contemplano la stipula Accordi di Programma per ciascun area in cui sono di fatto già individuati ed approvati gli interventi relativi alla prima fase di attuazione; contemplare le priorità fissate a livello PIT per l’individuazione dei regimi di aiuto ; ciò dovrebbe avvenire sulla base di una concertazione tra il Dipartimento competente e i referenti territoriali. Le più rilevanti criticità attuative che appaiono ancora irrisolte sono relative all’entrata in gioco operativa dei PIT, soprattutto per le Misure FEOGA, ed alla mancata attuazione dei Progetti Filiera sopra ricordati; al fine di superarle si suggerisce di procedere ad una revisione delle procedure di attuazione previste nell’intento di : semplificare le modalità di definizione dei criteri prioritari per l’individuazione delle operazioni da finanziare, specie riguardo gli interventi infrastrutturali, considerando che le procedure concretamente attuate per i PIT contemplano la stipula Accordi di Programma per ciascun area in cui sono di fatto già individuati ed approvati gli interventi relativi alla prima fase di attuazione; contemplare le priorità fissate a livello PIT per l’individuazione dei regimi di aiuto ; ciò dovrebbe avvenire sulla base di una concertazione tra il Dipartimento competente e i referenti territoriali.

15 III. I principali risultati – Il POR nell’opinione dei lucani un’indagine demoscopica campionaria Ai fini di completare le prospettive di analisi contemplate nella valutazione intermedia è stata effettuata un’indagine demoscopica campionaria volta ad indagare sia il livello di conoscenza del POR e delle politiche di intervento da esso attuate, sia l’efficacia e gli impatti percepiti dalla popolazione lucana in tre ambiti chiave, ossia:  le politiche per l’ambiente,  le politiche per l’occupazione,  le politiche per lo sviluppo locale, con particolare attenzione ai PIT, quali ambiti su cui interviene, come mostrato dall’analisi della strategia condotta, in maniera prevalente il POR. un’indagine demoscopica campionaria Ai fini di completare le prospettive di analisi contemplate nella valutazione intermedia è stata effettuata un’indagine demoscopica campionaria volta ad indagare sia il livello di conoscenza del POR e delle politiche di intervento da esso attuate, sia l’efficacia e gli impatti percepiti dalla popolazione lucana in tre ambiti chiave, ossia:  le politiche per l’ambiente,  le politiche per l’occupazione,  le politiche per lo sviluppo locale, con particolare attenzione ai PIT, quali ambiti su cui interviene, come mostrato dall’analisi della strategia condotta, in maniera prevalente il POR. 405 cittadini stratificati per genere, età e condizione lavorativa 100 imprenditori stratificati in industriali e artigiani 11 opinion leaders locali campionati tra i Comuni delle due Province e tra le Comunità Montane

16 III. I principali risultati – Il POR nell’opinione dei lucani L’indagine ha mostrato che per la maggioranza degli intervistati gli effetti potenziali del POR possano essere più che soddisfacenti L’indagine ha mostrato che per la maggioranza degli intervistati gli effetti potenziali del POR possano essere più che soddisfacenti sebbene con alcuni picchi in determinati ambiti prioritari di intervento. Il maggior ottimismo e gradimento riguarda l’impatto del POR sul miglioramento delle tecnologie dell’informazione mentre si registrano maggiori perplessità sul possibile impatto nell’ambito delle infrastrutture e delle reti di trasporto materiali.

17 Società dell’Informazione Anche alla luce dell’efficacia sino ad ora dimostrata dagli interventi attuati nell’ambito della Società dell’Informazione è apparso importante rafforzare laddove possibile le azioni volte a potenziare quest’ambito nel POR, quale asse portante nel raggiungimento dell’obiettivo globale di superamento della marginalità del sistema territoriale. puntare maggiormente sul principio chiave dell’integrazione, principalmente attraverso i PIT Nell’intento di ovviare alla relativa limitatezza delle risorse finanziarie del POR sarà necessario puntare maggiormente sul principio chiave dell’integrazione, principalmente attraverso i PIT- che si sono dimostrati un’esperienza sostanzialmente positiva - rendendoli pienamente operativi in particolare anche in relazione alle linee di intervento connesse al sostegno della competitività locale ed allo sviluppo agricolo e rurale. Società dell’Informazione Anche alla luce dell’efficacia sino ad ora dimostrata dagli interventi attuati nell’ambito della Società dell’Informazione è apparso importante rafforzare laddove possibile le azioni volte a potenziare quest’ambito nel POR, quale asse portante nel raggiungimento dell’obiettivo globale di superamento della marginalità del sistema territoriale. puntare maggiormente sul principio chiave dell’integrazione, principalmente attraverso i PIT Nell’intento di ovviare alla relativa limitatezza delle risorse finanziarie del POR sarà necessario puntare maggiormente sul principio chiave dell’integrazione, principalmente attraverso i PIT- che si sono dimostrati un’esperienza sostanzialmente positiva - rendendoli pienamente operativi in particolare anche in relazione alle linee di intervento connesse al sostegno della competitività locale ed allo sviluppo agricolo e rurale. III. I principali risultati – Le principali raccomandazioni

18 I.Il ruolo della valutazione indipendente IV.Riflessi degli esiti della valutazione sulla riprogrammazione mid term III.I principali risultati II.Il processo di valutazione indipendente del POR V.I prossimi passi: l’aggiornamento della Valutazione Intermedia

19 La Regione Basilicata ha colto i risultati della Valutazione Intermedia La Regione Basilicata ha colto i risultati della Valutazione Intermedia, in particolare considerando che ha sottolineato come la programmazione futura “ dovrà necessariamente essere rivolta in direzione dell’incremento dell’impatto potenziale complessivo del POR amplificando gli impatti indiretti che possono essere generati dall’utilizzo di specifiche modalità attuative degli interventi previsti e dal rafforzamento delle linee di intervento di grande valenza trasversale”. Riflessi degli esiti della valutazione sulla riprogrammazione mid term

20 Nello specifico, relativamente agli obiettivi globali del POR, la Regione ha previsto che: per il superamento della condizione di perifericità del territorio regionale, continuerà a concentrare la propria azione nell’ambito delle reti materiali agendo sulla ricucitura della maglia viaria interna regionale e potenzierà le linee di intervento che fanno capo alle reti immateriali puntando sulla crescita della Società dell’Informazione rafforzandone anche l’integrazione con gli interventi dei differenti assi prioritari del programma; per il superamento della marginalità del sistema produttivo :  promuoverà la territorializzazione dello sviluppo,  favorirà l’orientamento del sistema produttivo in direzione di interventi innovativi,  incrementerà il grado di apertura all’esterno dell’economia regionale; per la tutela e valorizzazione dell’occupabilità delle risorse umane, trovando il pieno accoglimento la nostra raccomandazione di puntare su interventi maggiormente integrati con le politiche di sostegno dell’imprenditorialità che permettano di contrastare i fenomeni del sommerso e del brain drain, promuoverà una maggiore integrazione fra aiuti finanziari e formazione attraverso il ricorso ai Pacchetti Integrati di Agevolazione (PIA). Nello specifico, relativamente agli obiettivi globali del POR, la Regione ha previsto che: per il superamento della condizione di perifericità del territorio regionale, continuerà a concentrare la propria azione nell’ambito delle reti materiali agendo sulla ricucitura della maglia viaria interna regionale e potenzierà le linee di intervento che fanno capo alle reti immateriali puntando sulla crescita della Società dell’Informazione rafforzandone anche l’integrazione con gli interventi dei differenti assi prioritari del programma; per il superamento della marginalità del sistema produttivo :  promuoverà la territorializzazione dello sviluppo,  favorirà l’orientamento del sistema produttivo in direzione di interventi innovativi,  incrementerà il grado di apertura all’esterno dell’economia regionale; per la tutela e valorizzazione dell’occupabilità delle risorse umane, trovando il pieno accoglimento la nostra raccomandazione di puntare su interventi maggiormente integrati con le politiche di sostegno dell’imprenditorialità che permettano di contrastare i fenomeni del sommerso e del brain drain, promuoverà una maggiore integrazione fra aiuti finanziari e formazione attraverso il ricorso ai Pacchetti Integrati di Agevolazione (PIA). Riflessi degli esiti della valutazione sulla riprogrammazione mid term

21 I.Il ruolo della valutazione indipendente IV.Riflessi degli esiti della valutazione sulla riprogrammazione mid term III.I principali risultati II.Il processo di valutazione indipendente del POR V.I prossimi passi: l’aggiornamento della Valutazione Intermedia

22 I prossimi passi: l’aggiornamento della Valutazione Intermedia Dall’esperienza della Valutazione Intermedia dei Programmi di intervento cofinanziati dai Fondi Strutturali, la Commissione Europea e il Sistema Nazionale di Valutazione, coordinato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, hanno evidenziato la necessità di da domande “a tutto campo” a domande più mirate restringere il campo di indagine >> da domande “a tutto campo” a domande più mirate Tale decisione implica:  una scelta del “cosa valutare e perché”  identificare un processo di formulazione delle “domande di valutazione” Per far ciò occorre tenere presente due criteri fondamentali: Dall’esperienza della Valutazione Intermedia dei Programmi di intervento cofinanziati dai Fondi Strutturali, la Commissione Europea e il Sistema Nazionale di Valutazione, coordinato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, hanno evidenziato la necessità di da domande “a tutto campo” a domande più mirate restringere il campo di indagine >> da domande “a tutto campo” a domande più mirate Tale decisione implica:  una scelta del “cosa valutare e perché”  identificare un processo di formulazione delle “domande di valutazione” Per far ciò occorre tenere presente due criteri fondamentali: UtilitàUtilità RealismoRealismo

23 Le domande su cui sarebbe opportuno concentrarsi in questa fase devono servire ad investigare Risultati e impatti Cosa è cambiato con l’attuazione del Programma? Perché si sono verificati certi risultati? I prossimi passi: l’aggiornamento della Valutazione Intermedia

24 Attraverso un'intensa attività di raccordo con il Nucleo Regionale di Valutazione e Verifica degli Investimenti Pubblici e l'Autorità di Gestione è stato definito un campo di indagine concernente 6 tematiche “core” di approfondimento, ritenute particolarmente rilevanti per l’Autorità di Gestione: I.Valutazione della performance e dell'impatto atteso del POR II. Il superamento della condizione di marginalità del sistema produttivo III. Il POR e le politiche attive del lavoro IV. Le politiche per lo sviluppo della Società dell'Informazione V. Gli effetti della Progettazione Integrata Territoriale VI. Il contributo del POR allo sviluppo rurale della regione Attraverso un'intensa attività di raccordo con il Nucleo Regionale di Valutazione e Verifica degli Investimenti Pubblici e l'Autorità di Gestione è stato definito un campo di indagine concernente 6 tematiche “core” di approfondimento, ritenute particolarmente rilevanti per l’Autorità di Gestione: I.Valutazione della performance e dell'impatto atteso del POR II. Il superamento della condizione di marginalità del sistema produttivo III. Il POR e le politiche attive del lavoro IV. Le politiche per lo sviluppo della Società dell'Informazione V. Gli effetti della Progettazione Integrata Territoriale VI. Il contributo del POR allo sviluppo rurale della regione I prossimi passi: l’aggiornamento della Valutazione Intermedia

25 focus group Al fine di selezionare, sulla base di una prima long list di domande valutative stilata dal Valutatore di concerto con il NRVVIP e l’AdG, le domande di valutazione definitive ossia le questioni da analizzare per le prossime attività di Valutazione siete stati coinvolti nel presente focus group. A ciascun partecipante viene chiesto di graduare le domande valutative proposte, sulla base del proprio bagaglio di esperienze e competenze, rispetto al grado percepito di utilità, realismo e possibile apporto di nuovo capitale conoscitivo per il sistema di attori e decisori regionali. La lista di domande proposta è assolutamente aperta e, pertanto, qualsiasi ulteriore contributo è auspicato. Sulla base dei risultati del confronto con il panel di esperti, si procederà a condividere con l’AdG ed il NRVVIP l’insieme delle domande valutative pre-definitive così definito; nell'intento di assicurare la più ampia partecipazione a tale processo anche degli attori istituzionali, inoltre, si sottoporrà all’attenzione della Commissione Europea, del MEF e della Struttura di Valutazione Nazionale la short list delle domande valutative connesse alle tematiche core individuate. focus group Al fine di selezionare, sulla base di una prima long list di domande valutative stilata dal Valutatore di concerto con il NRVVIP e l’AdG, le domande di valutazione definitive ossia le questioni da analizzare per le prossime attività di Valutazione siete stati coinvolti nel presente focus group. A ciascun partecipante viene chiesto di graduare le domande valutative proposte, sulla base del proprio bagaglio di esperienze e competenze, rispetto al grado percepito di utilità, realismo e possibile apporto di nuovo capitale conoscitivo per il sistema di attori e decisori regionali. La lista di domande proposta è assolutamente aperta e, pertanto, qualsiasi ulteriore contributo è auspicato. Sulla base dei risultati del confronto con il panel di esperti, si procederà a condividere con l’AdG ed il NRVVIP l’insieme delle domande valutative pre-definitive così definito; nell'intento di assicurare la più ampia partecipazione a tale processo anche degli attori istituzionali, inoltre, si sottoporrà all’attenzione della Commissione Europea, del MEF e della Struttura di Valutazione Nazionale la short list delle domande valutative connesse alle tematiche core individuate. I prossimi passi: l’aggiornamento della Valutazione Intermedia

26 I risultati definitivi, affinati da tale attività di verifica, confluiranno nel documento di Aggiornamento del Disegno di Valutazione, in cui saranno esplicitate per ciascuna tematica core individuata: le domande valutative definitivamente selezionate; le metodologie di analisi che si andranno ad applicare per gruppi di questioni omogenee o per le tematiche più specifiche (quali analisi della percezione della popolazione, piuttosto che dei destinatari finali degli interventi, ecc.); le tempistiche con cui saranno svolte le indagini. I risultati definitivi, affinati da tale attività di verifica, confluiranno nel documento di Aggiornamento del Disegno di Valutazione, in cui saranno esplicitate per ciascuna tematica core individuata: le domande valutative definitivamente selezionate; le metodologie di analisi che si andranno ad applicare per gruppi di questioni omogenee o per le tematiche più specifiche (quali analisi della percezione della popolazione, piuttosto che dei destinatari finali degli interventi, ecc.); le tempistiche con cui saranno svolte le indagini. I prossimi passi: l’aggiornamento della Valutazione Intermedia